Siracusa. Retromarcia poco accorta lungo passeggio Adorno, auto resta in bilico

La foto scattata lungo passeggio Adorno, nel cuore di Ortigia, sta rapidamento facendo il giro dei social network. Suscita in parte ilarità, ma dall’altro lato rende evidente un problema di sicurezza. Un’auto, probabilmente effettuando una manovra, in retromarcia, rimane in bilico. Le ruote anteriori sulla strada, le ruote posteriori restano sospese, rendendo necessario l’intervento dei soccorsi. Un’immagine curiosa, certo. Ma anche una segnalazione affinchè venga posto rimedio al rischio per l’incolumità pubblica.




Ippica. Venerdì 1 settembre ritorna il galoppo sulle piste siracusane

(c.s.) L’andatura è quella del galoppo. Ritmo che muove una forte passione in Sicilia e che fa ritorno, dopo poco più di un mese di meritato riposo, sui tracciati dell’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. L’apertura delle gabbie fissata per le ore 16.15 di venerdì 1 settembre. Tra le sei corse del palinsesto ippico, il Premio Icaro, una condizionata sul doppio km in sabbia, con dotazione di 11 mila euro. Sette soggetti di tre anni e oltre al via. Difficile il pronostico con cavalli quasi tutti al rientro. Giocherà la forma e la condizione mantenuta o acquisita nel mese estivo di agosto. Proviamo con gli specialisti della sabbia che hanno mostrato buona condizione: Sopran Cosmic, Difenditi e Mr Boomer. La reclamare di quarta corsa è legata all’ippica nazionale. Sui 2100 metri della pista piccola potremmo annoverare tra i favoriti Wonder Hide, Ottaviano Augusto, Freefromcare e La Venezolana, anche se molte le incognite legate ai numerosi rientri.
Due discendenti fanno da contorno. La seconda corsa propone cinque soggetti di tre anni al via, sui 2000 metri in pista sabbia. La sesta corsa, invece, impegna i tre anni e oltre sui 1400 metri della pista piccola. Tra questi Alp d’Huez, Bridge Orteip e Il Re Tritone, anche se quest’ultimo è impegnato in distanza un filino breve per le sue attitudini.




Siracusa. Parcheggi e strisce blu a gestione privata? I consiglieri del Pd dicono no

Non piace ai consiglieri del Pd l’ipotesi di affidare ai privati la gestione dei parcheggi a pagamento e delle Strisce Blu. Lo dicono in maniere chiare Alfredo Foti, Francesco Pappalardo, Gianluca Romeo e Stefania Salvo.
“I parcheggi e le strisce blu rimangano un servizio comunale-dicono subito i consiglieri del Partito Democratico- Siamo contrari all’affidamento tout court ai privati. L’assessore trovi le risorse finanziare e umane per rendere efficace il servizio o si dimetta”, il duro affondo di Foti, Pappalardo, Romeo e Salvo. “Siamo contrari e più volte le motivazioni le abbiamo ribadite in Consiglio Comunale, è un servizio che molti comuni ad esempio Avola gestiscono in house con profitto e rendendo un buon servizio. É una fonte di entrata importantissima per le disastrate casse comunali, il Comune di Siracusa ha oltre 800 dipendenti di cui almeno 30 ausiliari della sosta , è un servizio che può e deve funzionare, le risorse e le potenzialità ci sono tutte, è solo questione di volontà politica. Conosceremo le reali intenzioni dell’Amministrazione solo con l’attenta analisi della nota di aggiornamento al DUP, dal momento che il Dirigente dei Servizi Finanziari ha ritenuto di ritirare il DUP 2017/2019, di fatto ad oggi, nessun consigliere comunale conosce i programmi di Sindaco e Giunta, ma ai molti sta bene così, in un silenzio imbarazzante e mortificante”.




Siracusa. Operazione Nettuno, i volontari di Nuova Acropoli vigilano lungo la costa

E’ in pieno svolgimento l’attività di sorveglianza e soccorso costiero di Nuova Acropoli denominata Operazione Nettuno, che è giunta al suo 30° anniversario. I volontari di Nuova Acropoli, inizialmente in pochi della sede aretusea sono oggi oltre 150 e provengono da Siracusa, Floridia, Augusta e Catania e negli anni hanno garantito un servizio nei giorni più “caldi” del mese di agosto con la loro costante presenza rassicurante e abnegazione. Tanti i soccorsi ed i salvataggi di vite umane effettuati in 30 anni, innumerevoli le azioni di primo soccorso, antincendio, pulizia ecologica e aiuto a cittadini e turisti che si sono recati presso il campo base della Costa del Sole, il tutto in stretta collaborazione con gli Enti.
Postazioni sparse a vigilare nei punti più affollati della costa siracusana, gommone e canoe in mare, ecologia, antincendio e primo soccorso in movimento: Albatros, Delfino, Pelican, questi alcuni dei nomi delle squadre di volontari che dedicano le loro ferie agli altri. E non è mancata la formazione dei più giovani che hanno seguito lezioni teorico-pratiche tenute dai ai volontari di lunga esperienza.
Ieri 11 agosto la giornata è iniziata all’alba con il supporto alla Guardia Costiera e ai Vigili Urbani di Siracusa per agevolare lo sgombero delle tende montate in occasione della notte di San Lorenzo. In mattinata, 30 giovanissimi volontari, protagonisti del Campo Scuola “Anch’io sono la Protezione Civile” sono stati accompagnati presso la Capitaneria di Porto in Ortigia per seguire una lezione tenuta dal Tenente di Vascello Carmelo Insinga e poi all’Area Protetta Plemmirio presso il Castello Maniace dove hanno assistito alla proiezione di una video e seguito altre lezioni. Un imponente servizio di sorveglianza costiera è previsto per domani 12 agosto e per la giornata più “calda” di Ferragosto. Professionalità e generosità al servizio della nostra città.




Siracusa. Sicurezza in mare, controlli dei carabinieri anche in elicottero

I particolari servizi del ferragosto improntati a garantire maggiore sicurezza e controllo del territorio, su disposizione del Comandante Provinciale, Col. Luigi Grasso, sono stati avviati già da oggi dai militari del Comando Provinciale nelle aree marine della provincia. Questa mattina un è stato effettuato dai Carabinieri un servizio con la partecipazione della Motovedetta 819 “Maronese” di stanza ad Augusta, con il Battello Pneumatico in servizio alla Marina di Siracusa, le pattuglie automontate della Radiomobile e della Stazione di Cassibile, tutte coordinate dall’alto dall’elicottero del 12° Nucleo Elicotteri di Catania che ha sorvolato la costa sud di Siracusa. Nel corso del servizio sono state pattugliate l’area protetta del Plemmirio dove sono state controllate due imbarcazioni che trasportavano subacquei, la costa dell’Arenella, di Ognina e il litorale di Fontane Bianche. Mentre i natanti hanno svolto controllo sulle imbarcazioni di diportisti e bagnanti, le pattuglie impegnate sul territorio hanno verificato il rispetto delle aree di balneazione da terra garantendo la sicurezza ai turisti che già da oggi affollavano la spiagge e gli scogli soprattutto nella zona di Arenella e Fontane Bianche. Complessivamente è stata controllata una mezza dozzina di natanti, tutti risultati in regola con i documenti e le autorizzazioni necessarie alla navigazione e agli accessi nelle aree di rispetto, identificate circa venti persone e pattugliati circa 25 chilometri di costa. I servizi di controllo del territorio e il pattugliamento delle coste saranno ulteriormente intensificati nei prossimi giorni, a cavallo del ferragosto, quando il maggior numero di turisti si riverserà nelle aree di interesse balneare al fine di garantire sicurezza a tutti coloro che frequenteranno il territorio della provincia per una vacanza all’insegna della serenità.




Siracusa. "Gravissima situazione economico, non si speculi in chiave elettorale", il monito del presidente di Confindustria Bivona

“Una situazione economica e sociale gravissima, da affrontare con serietà e impegno. Preoccupante la nebulosità degli schieramenti politici e l’assenza di programmi elettorali”. Non le manda a dire il presidente di Confindustria Siracusa,Diego Bivona, nella sua disamina dell’attuale momento economico e sociale in provincia. Oltre a sciorinare dei dati, Bivona fa delle considerazioni su vicende specifiche. Ecco il suo intervento.”L’economia europea si è lasciata ormai alle spalle la grave recessione iniziata nel 2007 e viaggia a un tasso di crescita del 2%. Anche in Italia la ripresa economica è in atto. Come al solito però è il Nord del Paese a trainare la ripresa, mentre nel Mezzogiorno ci sono segnali a macchia di leopardo, con alcune regioni che registrano dati incoraggianti ed altre come la Sicilia che continua ad arrancare, in assenza di tangibili segnali di ripresa e di interventi sul fronte della spesa pubblica, leggasi infrastrutture, capaci di fare da traino alla crescita dell’economia regionale.La provincia di Siracusa, dai dati che emergono dal nostro Centro studi, non si discosta affatto dal quadro regionale. Anzi per certi versi alcuni indicatori sono addirittura peggiori. Il tasso di disoccupazione è pari al 25,7% con un trend sempre crescente negli ultimi anni e tra i più alti dell’intero Mezzogiorno. Quello dei giovani è addirittura del 62,7%, tra i peggiori di tutte le province italiane. Con amarezza costatiamo che i migliori ragazzi ci lasciano verso altre regioni europee che offrono maggiori opportunità di lavoro e di futuro. L’edilizia è letteralmente crollata con il 30% in meno delle imprese operanti e il 50% in meno degli occupati. I settori trainanti dell’economia siracusana (l’industria petrolchimica-energetica e il suo indotto) si mantengono stazionari e le speranze che si ripongono su altri settori (agro-alimentare e turismo) sono spesso mortificati e rallentati per mancanza di strategie condivise e veti incrociati che scoraggiano chi vuole investire nel nostro territorio.Tale gravissima situazione economica e sociale andrebbe affrontata con la necessaria serietà e impegno, soprattutto nell’imminenza di una stagione elettorale che si preannuncia lunga e intensa. Preoccupa, a tal proposito, la nebulosità degli schieramenti e l’assenza di programmi.In queste ultime settimane tuttavia alcuni fatti che hanno interessato imprese del nostro territorio hanno scosso l’opinione pubblica: l’intervento della Magistratura sui fenomeni di molestie olfattive, la sentenza del TAR sul Piano paesaggistico, la pubblicazione dei dati epidemiologici a cura dell’ASP, la gestione dell’impianto consortile IAS.Stiamo assistendo a reazioni e commenti di alcuni stakeholders che risultano frettolosi, superficiali, spesso dettati da pregiudizi e dalla ricerca di visibilità, che da una parte generano confusione e incertezza nell’opinione pubblica e dall’altra rischiano di non fare emergere le reali responsabilità.

Occorrerebbe, invece, far lavorare la Magistratura con i suoi periti, gli organi tecnici istituzionali, gli enti pubblici competenti, con la serenità necessaria, al fine di sanzionare le imprese qualora venissero accertate gravi inosservanze delle leggi e delle norme su beni primari come la salute e la tutela dell’ambiente, su cui nemmeno noi intendiamo derogare.

Non si può, in vista della campagna elettorale, speculare su temi così delicati. Preferiremmo invece assistere ad un costruttivo confronto di proposte e strategie, per dare lavoro ai giovani in cerca di prima occupazione ed a chi l’ha perso, difendendo le attività produttive in essere e favorendo nuovi iniziative imprenditoriali. Pensiamo che ci siano tra le istituzioni uomini e donne responsabili, che di fronte alla grave situazione economica e sociale della provincia di Siracusa, intendono lavorare e impegnarsi per il bene comune, per superare gli steccati e trovare soluzioni condivise alle criticità che caratterizzano il territorio.

La strategia e la competizione che le imprese devono affrontare non sono avulse dal ruolo della dimensione locale: istituzioni, amministrazioni pubbliche, sindacati, terzo settore, con cui ci impegneremo a confrontarci e a collaborare. A tali attori, ma anche ad interessati stakeholders, proponiamo una sorta di Patto Sociale di Responsabilità che consenta di affrontare le criticità del nostro territorio, con conoscenza, competenza e coerenza e porre le basi di un progetto di sviluppo economico a medio termine e portare fuori dalle secche la nostra provincia, nell’interesse delle famiglie siracusane e delle imprese.




Siracusa. Rifiuti, Amoddio:"Giusto il monito del ministro Galletti a Crocette, troppe inadempienze in questi anni"

(cs) “La gestione dei rifiuti in Sicilia è da anni uno dei problemi più grandi e peggio gestiti della nostra regione, ben venga quindi il monito del Ministro dell’ambiente Galletti al Presidente Crocetta in merito alle inadempienze diffuse e alle prescrizioni ignorate in questi anni”. A dichiararlo Sofia Amoddio, deputato nazionale PD. “Già nel luglio del 2016, in piena emergenza rifiuti, con un’interrogazione parlamentare, chiedevo l’intervento immediato del ministero dell’Ambiente per porre fine alle eterne liquidazioni degli Ato e per avviare la riforma del Sistema Integrato dei rifiuti”. “La gestione dei rifiuti solidi urbani in Sicilia oltre a mettere ciclicamente a dura prova tutta l’isola, costituisce un serio pericolo igienico e sanitario e danneggia il sistema economico influenzando i flussi turistici”. “È del tutto evidente – prosegue Amoddio – che l’attuale stato di fatto sia il risultato della lunga agonia di una gestione dei rifiuti conseguente allo sfruttamento dello stato di emergenza permanente e di provvedimenti contingibili e urgenti che hanno fatto sì che nelle discariche, si conferisse una quantità maggiore di rifiuti”. “In questi anni il Presiente Crocetta non ha pianificato un adeguato sistema del ciclo dei rifiuti, non ha previsto un’impiantistica idonea a consentire sistemi locali efficienti di raccolta differenziata e ha scaricato tutte le responsabilità sulle amministrazioni comunali”. “Con la chiusura di Kalat impianti per la frazione organica, altri quattro comuni della nostra provincia si aggiungono alla lista di quelli che non possono conferire la frazione organica, dopo la chiusura di Ofelia”.
Di fronte a questo stato di fatto, la soluzione è il commissariamento e la nomina di commissari ad acta estranei a tutti i soggetti che, fino ad oggi, a vario titolo, si sono occupati in Sicilia dell’emergenza rifiuti”.



Siracusa. Arenella, moto davanti ai varchi per l'accesso alla discesa a mare: protestano i bagnanti

Moto poste costantemente davanti ai varchi per l’accesso alla discesa a mare, recentemente sistemata nell’ambito del cosiddetto piano “Salva Spiagge” predisposto dal Comune poco dopo l’avvio della stagione balneare in diversi luoghi della zona balneare siracusana, perlopiù per ragioni di sicurezza. Il parcheggio “selvaggio” rappresenta motivo di protesta per alcuni dei bagnanti abituali, soprattutto proprietari di villette della zona. “I varchi- questo il senso della segnalazione- andrebbero tenuti sgombri. Basterebbe destinare ai mezzi a due ruote una fascia laterale, senza andare ad occupare proprio il punto da cui si accede alla spiaggia di Costa del Sole”. Richiesto l’intervento dei vigili urbani affinchè si gestisca la situazione in maniera più ordinata.




Siracusa. Malattie animali, approvato emendamento per prevenirle e debellarla

Approvato all’Ars un emendamento per prevenire e debellare le malattie animali. Lo comunica il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo.
Il provvedimento si inserisce in una serie di interventi mirati a favore dell’agricoltura, ma anche dell’uomo, che il Parlamento siciliano ha intrapreso da alcuni anni e che, a prescindere dall’azione del Governo, intende venire incontro alla zootecnia siciliana per favorirne lo sviluppo e per aumentare sempre più la qualità del nostro parco zootecnico.
A nessuno sfugge, infatti, che negli ultimi anni, grazie ai nostri allevatori, sono stati raggiunti livelli di qualità delle razze bovine, ovine equine siciliane che hanno consentito di raggiugere primati in tutta Italia, a prescindere, ripeto, dall’azione del Governo.
L’articolo di legge approvato, ha concluso Vinciullo, ha come obiettivo quello di incrementare le ore ai veterinari a tempo indeterminato, in maniera tale che essi possano, con maggiore frequenza, essere presenti nelle stalle per poter così meglio controllare gli animali e prevenire l’insorgere di eventuali malattie, che spesso hanno causato la decimazione di intere stalle.




"La Pillirina subito riserva", Sos Siracusa lancia una petizione on line: Patrizia Maiorca prima firmataria

Il lungo percorso per la tutela della “Pillirina”, ha subito una brusca battuta d’arresto. Con alcune sentenze pronunciate lo scorso 28 luglio, la I sezione del Tar di Catania ha di fatto annullato buona parte delle misure di tutela ambientale e paesaggistica che a partire dal 2011 erano state adottate per evitare la nascita del resort e per garantirne una fruizione sostenibile.Il rischio è quello di riportare l’orologio indietro di sei anni”. Così tornano ad esprimersi i componenti del coordinamento Sos Siracusa – Sei anni nei quali la “Pillirina” è diventata nell’immaginario collettivo una riserva a tutti gli effetti, un luogo caro da proteggere, da raccontare ai turisti, da far conoscere e amare, meta escursionistica privilegiata, fotografata e ripresa dalle copertine delle principali riviste di viaggi in Italia. Grazie all’impegno delle associazioni, di Enzo Maiorca e al sostegno di migliaia di cittadini siracusani e non, la “Pillirina” è ormai patrimonio culturale della nostra comunità“.Per questo motivo gli ambientalisti si appellano alle istituzioni regionali e locali affinché procedano speditamente verso la salvaguardia definitiva di questo luogo e in particolare chiedono all’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Maurizio Croce, di riavviare al più presto l’iter istitutivo della riserva naturale e comunque di proporre appello contro la sentenza del Tar che ha annullato l’adozione della variante al piano regionale dei parchi e delle riserve nel quale era stata inserita la riserva naturale Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena; all’assessore regionale ai Beni culturali e Identità Siciliana, Carlo Vermiglio, di pubblicare al più presto il Piano Paesaggistico della provincia di Siracusa già approvato e di proporre appello contro la sentenza del Tar che annullato il Piano Paesaggistico adottato; al sindaco del Comune di Siracusa, Giancarlo Garozzo, di proporre appello contro la sentenza del Tar che ha confermato la revoca della cosiddetta “Variante della Bellezza” che aveva modificato la destinazione urbanistica dei luoghi rendendoli inedificabili. “Come è avvenuto in tante parti della Sicilia, dallo Zingaro a Vendicari – concludono – attraverso l’istituzione della riserva naturale non soltanto si garantirebbe la tutela definitiva dell’unico tratto di costa risparmiato dalla speculazione edilizia ma si consentirebbe la gestione attiva, la conservazione, il miglioramento e la valorizzazione di un bene ambientale e paesaggistico di straordinaria importanza“. Per questo motivo è stata lanciata una petizione on line che ha visto quale prima firmataria la neo presidente del consorzio Amp Plemmirio Patrizia Maiorca.