Pallanuoto, A1. L'Ortigia verso l'esordio in campionato, Giannouris: "Ripartiamo dal buono fatto a Ostia"

A poco più di due settimane dall’inizio della nuova stagione di A1, il Circolo Canottieri Ortigia continua la preparazione dopo la tre giorni di Coppa Italia giocata a Ostia. Archiviata l’eliminazione dal trofeo nazionale, il sette biancoverde si rituffa nella preparazione cosciente delle buone basi messe in mostra nella piscina del Centro Federale.
La squadra è ritornata ad allenarsi alla piscina “Paolo Caldarella” intervallando anche sedute in palestra. Tutti a disposizione i giocatori e grande attenzione alla visione dei filmati delle partite di Coppa.
«Ripartiamo dalle cose buone fatte a Ostia – sottolinea Yiannis Giannouris tecnico dell’Ortigia – e lavoriamo per correggere alcuni errori. La difesa ha già mostrato un buon approccio alla partita e da qui ripartiamo. Ma, mentre difendere è più semplice perché significa “distruzione” del gioco avversario, dobbiamo riuscire a imporre una migliore costruzione in fase offensiva.
La squadra ha risposto, nonostante la ancora precaria condizione. Ora lavoriamo in vista del campionato e potremo spingere di più sulla forma fisica senza tralasciare, però, gli aspetti tecnici.»
Tecnica e condizione fisica sono al centro del programma di allenamenti che la squadra sta seguendo. Ora si cerca di incrementare il ritmo partita, quindi la parte agonistica.
In fase di definizione, proprio per questo, un torneo precampionato con le altre squadre siciliane.




Solarino. Villa comunale, gara deserta. Gianni: "Bando non appetibile"

E’ andata deserta la gara per la Villa Comunale, così gli uffici hanno prorogato la scadenza del bando al prossimo 15 ottobre (primo termine fissato per la fine di agosto). Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Michele Gianni, convinto che il problema sia legato alla redazione del bando. “Se è appetibile e redatto in funzione del mercato-commenta l’esponente di minoranza-  il periodo estivo può ridurre i partecipanti ma non produrre una gara deserta”. Il consigliere comunale ricorda che  “più volte, facendomi anche portavoce dei cittadini, ho sottolineato la necessità di completare la villa prima di poter affidare la gestione del chiosco, ma a nulla è servito – precisa  –. Già questo sarebbe sufficiente a far desistere i più dal partecipare alla gara, poi il bando in sé, che certo non invoglia a provare”.
Il bando prevede per ogni partecipante il deposito di una cauzione di 864 euro, e la redazione di un progetto relativo alle migliorie proposte, insieme alle iniziative culturali da realizzare.  Il vincitore verserà un canone annuo di 3.600 euro , con l’obbligo di garantire l’apertura dell’attività negli orari di apertura e chiusura della villa e in tutte le occasioni in cui al suo interno si svolgono manifestazioni ricreative. A carico del vincitore anche la stipula di una polizza assicurativa per la copertura di un massimale di 500 mila euro per eventuali danni a persone o cose. Mentre spettano al concessionario tutti gli oneri relativi alla pulizia, al pagamento della tassa sui rifiuti e a ogni tipo di allaccio a pubblici servizi, come energia elettrica, acqua, telefono e televisione.
“Si tratta dell’ennesima cartina di tornasole di un’amministrazione superficiale e arrogante – conclude Michele Gianni –. Sono trascorsi quattro mesi dall’inaugurazione in fretta e furia della struttura e ancora alcuni servizi essenziali non vedono la luce del sole. Come si può pensare che ci sia qualcuno interessare a investire su un progetto non ancora completo?”.




Siracusa. Calamità naturale, la giunta comunale delibera la richiesta

Sarà deliberata oggi, dalla giunta comunale retta dal sindaco, Giancarlo Garozzo, la richiesta di dichiarazione di stato di calamità naturale per il capoluogo, dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il territorio sabato e domenica scorsi. L’esecutivo invierà la richiesta ai governi nazionale e regionale, in attesa del responso. Ancora in corso la quantificazione dei danni. L’elenco relativo dovrebbe essere inviato in un secondo momento,quando si potrà parlare con precisione anche di cifre. Improbabile, secondo indiscrezioni, che si possa trattare di somme inferiori al milione di euro.




Siracusa. Omicidio Miconi, 16 anni a Niki Nonnari: la Corte d'Appello conferma la condanna

La Corte d’Appello di Catania condanna a 16 anni di reclusione Niki Nonnari, il 23enne siracusano accusato dell’omicidio di Salvatore Miconi, compiuto la sera del 20 dicembre del 2013 davanti al Tempio di Apollo, durante la processione dell’Ottava di Santa Lucia. Ad uccidere il panettiere fu una coltellata al cuore. Nonnari ha confessato il delitto parlando sempre di un incidente e non di un gesto compiuto con l’intenzione di uccidere l’ex amico. La Corte d’Appello conferma, dunque, la condanna decisa in primo grado dal gup di Siracusa, Andrea Migneco.




Siracusa. Giornata mondiale del Turismo, all'alberghiero si parla di accessibilità

La “Giornata Mondiale del Turismo” sarà celebrata anche a Siracusa con un evento in programma lunedì 26 settembre alle 10,30 presso l’aula Magna dell’istituto Alberghiero “Federico II di Svevia” che ne ha curato l’organizzazione con la collaborazione dell’assessorato comunale al Turismo.
Gli alunni delle quinte e quarte classi dei vari indirizzi tecnologici incontreranno gli operatori di settore e le Istituzione per un confronto sulle tematiche del turismo, sulla sua importanza per le ricadute economiche sul territorio, per le opportunità che possono derivare dal “fare sistema di rete” nel settore.
Il tema della Giornata mondiale 2016, “Turismo per tutti: promuovere l’accessibilità universale” mette al centro la “persona” anche quella con bisogni speciali: un turismo, quindi, visto non solo come opportunità ma anche come diritto di tutti.
All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il vice sindaco Francesco Italia, il dirigente scolastico del “Federico II di Svevia”, Giuseppa Rizza, Carlo Castello, presidente delle Guide Turistiche cittadine e Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”.
L’incontro è aperto agli operatori del settore. L’evento sarà reso accessibile a tutti grazie al servizio di interpretariato nella lingua italiana dei segni.




Rosolini. Piante di canapa indiana alte oltre un mero e dosi di marijuana in casa: scatta l'arresto

Proseguono i servizi posti in essere dai Carabinieri della Compagnia di Noto finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della giornata di ieri martedì 20 settembre i Carabinieri hanno posto la loro attenzione sul territorio del comune di Rosolini: raccogliendo e sviluppando le segnalazioni di diversi residenti che hanno riferito di insoliti via vai di persone in determinate zone della cittadina, i Carabinieri hanno organizzato un mirato servizio impiegando, in sinergia tra di loro, militari in uniforme e personale in abiti civili, ponendo in essere una serie di perquisizioni finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti.
In particolare, nel primo pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Luigi Garofalo, avolese di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia ed attualmente sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Nello specifico, sul balcone e sul terrazzo della sua abitazione i militari hanno rinvenuto complessivamente 19 piantine di canapa indiana, con altezze da 40 a 120 centimetri, tutte ben curate, nonché tutto l’occorrente per irrigarle e concimarle. Nella camera da letto dell’uomo, debitamente occultate in un mobiletto, i militari hanno rinvenuto due vaschette in plastica per gelato con all’interno complessivamente 750 grammi di marijuana. Nel prosieguo dell’operazione, nel salotto di casa, i Carabinieri hanno rinvenuto circa 28 grammi di hashish, 4 sigarette artigianali confezionate con tabacco e marijuana, un bilancino elettronico di precisione, una forbice e due coltelli da cucina con le lame sporche di hashish nonché tutto il materiale occorrente per confezionare lo stupefacente in dosi. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa di esperire le analisi di laboratorio del caso. Condotto in caserma, Garofalo Luigi è stato dichiarato in stato di arresto. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
I Carabinieri continueranno a prestare la massima attenzione allo specifico settore organizzando periodicamente mirati servizi preventivi e repressivi.




Cassibile. Stalking verso i vicini di casa per "antipatia": arrestato 46enne

I Carabinieri della Stazione di Cassibile, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, hanno arrestato Martino Amata, 46 anni siracusano, accusato di atti persecutori nei confronti di una famiglia di tre persone residente nel suo stesso condominio. Il provvedimento scaturisce dalle risultanze investigative dell’Arma di Cassibile che hanno acclarato come nei mesi di luglio ed agosto 2016, in vari episodi, l’Amata abbia posto in essere delle condotte vessatorie, consistite in aggressioni verbali e fisiche, minacce di morte, danneggiamenti alla vettura di famiglia e ripetuti colpi inferti alle tapparelle ed alle porte dell’abitazione. In un’occasione l’arrestato, violando il domicilio, si è anche introdotto in casa dei vicini urlando e percuotendo uno di loro, cagionandogli traumi e ferite giudicate guaribili in quattro giorni. Vessazioni che non hanno trovato un fondamento preciso, ma che vanno ricondotte a motivi decisamente futili, legati a rapporti non idilliaci di vicinato. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Ospedali siciliani, si riscrive la riforma. Pippo Sorbello: "Salvo il Trigona, più posti letto per Siracusa"

Al termine del vertice di maggioranza, la Regione ha deciso di azzerare e riscrivere il progetto di riforma della rete ospedaliera siciliana. “Non poteva essere diversamente. Le tante e motivate critiche piovute da ogni angolo della Sicilia erano un chiaro segnale di un piano che non convinceva nessuno scontentando tutti”, commenta il deputato regionale Pippo Sorbello, uno dei fautori del vertice palermitano insieme all’Udc.
Salvo il Trigona di Noto, quindi. Non verrà declassato ad ospedale di comunità e potrà mantenere il suo Pronto Soccorso. “Intanto si riconferma la centralità degli ospedali riuniti Avola-Noto per la zona sud. E considerato che tra Trigona-Di Maria, Lentini, Augusta e Siracusa mancano all’appello diversi posti letto, vedendo il rapporto con altre province, e posti di rianimazione, da quelli bisogna partire riconoscendo all’offerta sanitaria pubblica siracusana quello che le spetta”, dice senza mezzi termini Sorbello che vuole sfruttare al meglio l’occasione offerta dalla riscrittura della riforma.
“Si è deciso di ripartire dall’ascolto dei territori, per conoscere prima le reali esigenze e le criticità. Questo vuol dire dialogare con le Asp ma anche con chi vive e conosce le esigenze e le problematiche sanitarie. Le line guida rimangono ovviamente quelle del decreto Balduzzi e inevitabilmente qualche sacrificio andrà fatto”, spiega ancora il deputato siracusano. “Questo non vuol dire mortificare una provincia piuttosto che un’altra, quanto agganciare le scelte alla realtà siciliana. E dopo non ci saranno più alibi per non far partire i concorsi, ormai necessari per coprire i vuoti che si sono venuti a creare con lo stop agli avvicendamenti, specie in provincia di Siracusa”.




Siracusa. Giornalisti vs Politici, l'intervento del segretario provinciale di Assostampa

Riportiamo di seguito, dopo le recenti polemiche, l’intervento del segretario provinciale di Assostampa, Damiano Chiaramonte.

“Ci sono politici – o presunti tali – che raggiungono livelli così elevati di arroganza da permettersi la contraddizione di considerarsi vittime di censura urlandolo teatralmente davanti ai microfoni e alle telecamere degli stessi organi di stampa macchiati di tale infamia. È il caso della consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta, protagonista della paradossale caduta di stile consumata nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina insieme al vistosamente imbarazzato deputato nazionale e compagno di partito, Pippo Zappulla.
Si tratta dell’ennesimo attacco della Princiotta nei confronti dei giornalisti, alcuni dei quali hanno già subito dalla presunta politica la gogna mediatica sui canali social. Questa volta la consigliera comunale ha usato parole pesanti e allusioni volgari nei confronti di un paio di colleghi accusati di essere “gli addetti stampa del sindaco Garozzo cammuffati da giornalisti imparziali che pur di portare un piatto di pasta a casa sciorirano benevolenza nei confronti del primo cittadino in cambio di qualche inserzione pubblicitaria”.
Potremmo garbatamente rispondere che gli organi di stampa in questione rappresentano i due gruppi editoriali più importanti ed economicamente saldi del nostro territorio e che potrebbero certamente fare a meno delle misere “prebende” pubblicitarie del povero Comune di Siracusa. Ma non basta.
È la solita solfa. Simona Princiotta si è teatralmente inserita nel lungo elenco dei colleghi politici più anziani e navigati che inneggiano alla libertà di stampa e alla difesa dei giornalisti quando questi sono considerati amici, salvo poi urlare alla scandalosa censura o imparzialità quando gli stessi scrivono parole non allineate.
Sono sempre più rari invece i politici intellettualmente e culturalmente in grado di discernere tra politica e giornalismo, capaci di non trascinare i professionisti dell’informazione nelle più o meno nobili battaglie di potere, rispettosi della diversità dei ruoli. E certamente, la presunta politica in questione non appartiene a questa elite.
Princiotta & C. dovrebbero ricordarsi che il giornalista si limita a raccontare i fatti, con una verità che non potrà mai essere assoluta, seguendo linee editoriali e di condotta che si uniformano ai principi sacrosanti della deontologia e della libertà di stampa. Quella stessa libertà che ha permesso ieri mattina a Simona Princiotta di insultare dei colleghi e accusare di censura i giornali online che stavano assicurando la diretta streaming della sua conferenza stampa”.




Siracusa. Asili nido comunali, le operatrici in piazza: chiesto l'intervento del prefetto

In piazza Archimede, lunedì mattina, dalle 9 alle 11, per protestare e chiedere certezze dal punto di vista occupazionale e garanzie sugli stipendi. Le operatrici degli asili nido comunali chiederanno così, rendendo visibile la loro preoccupazione, un incontro con il prefetto, Armando Gradone affinchè si faccia portavoce, con il Comune, delle loro rivendicazioni. Numerose lavoratrici  non percepirebbero lo stipendio da mesi e attendono di conoscere il proprio destino, strettamente connesso alla gestione  degli asili nido comunali.