Calcio, D. Siracusa "ruggente" al De Simone: 2-0 alla Leonfortese

Il Siracusa prosegue la sua corsa e la porta avanti senza particolari impedimenti. Oggi, al De Simone, i padroni di casa hanno battuto con disinvoltura la Leonfortese, 2 reti a zero il risultato finale. Le firme sono quelle di Catania e Dezai.  Sottil deve rinunciare agli squalificati Barbiero, Baiocco e Giordano, oltre agli infortunati Marino, Savanarola e Vindigni. C’è spazio quindi per Marghi e Trofo dall’inizio, mentre davanti viene riproposto Ricciardo con il supporto di Catania, Sibilli e Dezai.Buona la presenza del pubblico in un De Simone che, finalmente, torna alla sua effettiva capienza con la riapertura della tribuna “ Siringo”.Dopo una prima fase di studio gli azzurri si fanno più intraprendenti e al 9’ un lancio di Spinelli non trova per un soffio Ricciardo pronto alla conclusione. Lo stesso, al 14’ non riesce a domare un lancio di Catania e si lascia anticipare.Un minuto dopo arriva la rete azzurra . Lancio di Sibilli, sponda di Ricciardoe Catania al volo di sinistro mette dentro la sua diciannovesima rete stagionale.Forte del vantaggio, la squadra di Sottil continua a macinare gioco, mentre l’atteggiamento dell’undici di Mirto non cambia con molti elementi dietro la linea della palla.Al 38’ un cross di Sibilli non trova la conclusione sotto misura di Dezai e l’azione sfuma.In chiusura di frazione, al 42’, Leonfortese insidiosa con un colpo di testa velenoso di Lo Coco che costringe D’Alessandro a deviare in angolo.Si va al riposo con gli azzurri meritatamente in vantaggio.Nella ripresa, gli ospiti si fanno vedere al 50’ con una conclusione dalla distanza di Lo Coco che costringe D’Alessandro ad un nuovo corner. Il Città di Siracusa riprende in mano le redini del gioco, Mirto al 62’ effettua un doppio cambio nel tentativo di scuotere la sua squadra.Al 70’ prima sostituzione per gli azzurri con l’ingresso di Longoni in luogo di un generoso Ricciardo.La Leonfortese non molla, e sfruttando qualche disattenzione difensivaavversaria  si rende pericolosa al 72’ sempre con Lo Coco, Orefice chiude in extremis.   Azzurri vicini al raddoppio al 76’ con una punizione di Longoni, sponda di Chiavaro per Catania che, di testa, costringe Costanzo ad uno strepitoso intervemto. Al 79’ gli azzurri vanno sul 2-0. Percussione di Longoni che mette in mezzo per Dezai che, sotto misura,  non sbaglia.Ancora Longoni protagonista al 84’ con un sinistro a giro che obbliga Costanzo ad un difficile intervento. Finisce fra il tripudio dei tifosi che vedono la meta sempre più vicina.
 
 




Pallanuoto. L'Ortigia rosa ritrova il successo: 13-7 contro la Roma Waterpolo

(cs) Dopo le battute d’arresto subite nelle gare precedenti, l’Ortigia rosa ritrova il successo vincendo in trasferta contro la Roma Waterpolo con il risultato finale di 13-7. Questo pomeriggio, al Foro Italico, le aretusee hanno sfoderato una prova maiuscola, gestendo al meglio la gara sotto il profilo della concentrazione.

Le ragazze di Valentina Ayale, nonostante il primo svantaggio, giocano con convinzione e riescono a pareggiare, prima con Mascari e poi con Cassone, per poi chiudere avanti il primo tempo grazie alla doppietta di Alessandra Battaglia (2-4). Le biancoverdi, però, sono costrette a giocare i tre tempi successivi senza l’esperta Grazia Sparacio, allontanata dall’arbitro per proteste.

L’Ortigia incrementa il vantaggio nella seconda frazione di gioco, che vede protagonista anche il portiere Federica Ignaccolo, autrice di una parata su un rigore di Angiulli, e chiude il secondo tempo con un +5 di scarto (4-9). Nel terzo e nel quarto tempo, infine, le siracusane amministrano il gioco, contenendo bene le avversarie in difesa e andando a segno nuovamente con Alessandra Battaglia, match winner dell’incontro con 4 reti, Rella, Amato e Mascari (tripletta per lei).

Anche se non abbiamo giocato a ritmi alti, siamo riuscite a mantenere la concentrazione e a giocare come sappiamo – ha commentato Valentina Ayale al termine dell’incontro. Abbiamo portato a casa una prestazione soddisfacente e tre punti fondamentali sia per la classifica che per il morale della squadra”.




Siracusa. Referendum Trivelle, sospesa la Ztl di Ortigia

Non sarà in vigore, per tutta la giornata di domenica, la Ztl di Ortigia, la zona a traffico limitato del centro storico. Lo prevede un’ordinanza che, nelle intenzioni espresse dal Comune, ha lo scopo di assicurare ai cittadini la possibilità di esercitare, senza intralci il diritto di voto nella giornata del referendum sulle trivelle. La mobilità all’interno dell’isolotto, per la giornata del 17 aprile, dunque, sarà regolamentata con gli stessi criteri utilizzati nei giorni feriali. Saranno 96922 i cittadini siracusani, 46369 maschi e 50553 donne, che andranno alle urne secondo i dati forniti da palazzo Vermexio.Le sezioni elettorali sono 123. Si vota nella sola giornata di domenica 17 aprile, dalle 7 alle 23.Previsti 3 rilevamenti per l’affluenza alle urne: alle 12, alle 19 e alle 23, che poi è quello finale.Da domani (venerdì 15 aprile), al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, verranno effettuate aperture straordinarie presso l’ufficio elettorale in via San Sebastiano 72, con i seguenti orari: Venerdì 15 aprile ore 8,30 – 18,30 (orario continuato);Sabato 16 aprile ore 8,30 – 18,30 (orario continuato); Domenica 17 aprile ore 7,00 – 23,00 (orario continuato per tutta la durata delle votazioni).




Siracusa. Vergature di Verità, dialogo sulle carceri con Totò Cuffaro

“Vergature di Verità”. Secondo appuntamento per la rassegna letteraria dell’Anvs, l’associazione nazionale verità scomode. Oggi pomeriggio, alle 17,30, il salone Giovanni Paolo II del Santuario della Madonna delle Lacrime ospiterà l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, che presenterà il suo libro ““L’uomo è un mendicante che crede di essere un Re”.Il tema è quello delle carceri. Ne discuteranno, con lui, alla luce dei mille e 800 giorni in carcere, il vice presidente dell’associazione, Peppe Germano, fondatore della rassegna, il segretario generale dell’Isisc, Ezechia Paolo Reale, il responsabile della Caritas Diocesana, Don Marco Tarascio, lo psicologo Giuseppe Lissandrello. A moderare il dibattito sarà il semiologo e filosofo Salvo Sequenzia.
“Il tema delle carceri è da anni ai margini del dibattito politico italiano, troppo spesso si fa finta di non sapere e se ne parla quasi con timore – dichiara Peppe Germano organizzatore dell’evento – fatta eccezione per i Radicali e qualche singolo esponente di altri partiti, il tema carceri resta un tabù, frutto e segno di una cultura oscurantista che non investe sul tema del reinserimento sociale del detenuto ma lo abbandona a se stesso come se l’oblio della sua vita possa portare giovamento alle altre vite. Discuterne con un uomo che ha retto e governato la Sicilia per circa dieci anni e che ha subìto la carcerazione per circa 1800 giorni, credo che sia il miglior modo per portare all’opinione pubblica un messaggio di sensibilizzazione sul tema. Il ricavato della vendita del libro “L’uomo è un mendicante che crede di essere un Re” andrà per intero a dei progetti mirati a sostegno dei detenuti. Uno Stato che abdica al ruolo di rieducazione per chi ha sbagliato non è uno stato di diritto”.
«Con la presentazione dell’ultimo libro di Totò Cuffaro, – aggiunge Salvo Sequenzia- un resoconto disincantato, lucido e umanissimo della sua esperienza di detenuto, Siracusa diviene, ancora una volta, grazie alla rassegna ‘Vergature di verità’, laboratorio di riflessione sul diritto alla difesa della dignità umana della persona detenuta e sulle ipotesi ‘alternative’ alla pena carceraria che si prospettano in una società in cui le carceri hanno esaurito la loro funzione storica e sociale, in quanto espressione ‘punitiva’ e non rieducativa di uno Stato e di un sistema legislativo ottocenteschi».
 




Siracusa. L'omicidio di Eligia Ardita, udienza rinviata al 28 aprile

Christian Leonardi era in aula, questa mattina, per la prima udienza del processo che lo vede unico imputato, reo confesso dell’omicidio della moglie, Eligia Ardita, l’infermiera assassinata, all’ottavo mese di gravidanza, nella sua abitazione di via Calatabiano il 19 gennaio scorso. C’erano anche i familiari di Eligia in Corte d’Assise. Il padre, Agatino, la madre, Grazia Caruso e i fratelli Luisa e Francesco, che si sono costituiti parte civile. Ma c’era anche Pierpaolo Leonardi, il fratello della guardia giurata 41enne in carcere da settembre. In realtà si è trattato soltanto di una lunga attesa. L’udienza non è servita per entrare nel merito, per ragioni tecniche legate alla costituzione del collegio, ed è stata rinviata al 28 aprile prossimo.



Siracusa. Ingiusta detenzione: padre Carlo D'Antoni risarcito

“Si chiude definitivamente con l’ordinanza di ingiusta detenzione ed il risarcimento, di 10 mila 800 euro, la disavventura giudiziaria di Padre Carlo D’Antoni, il parroco di Siracusa rimasto ingiustamente coinvolto nel 2010 nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Siracusa e della Direzione Antimafia di Catania”. A dichiararlo è l’avvocato Sofia Amoddio, che insieme all’avvocato Marzia Capodieci sono state difensori del sacerdote D’Antoni. “Siamo soddisfatte che la Corte ha ritenuto di accogliere la domanda di risarcimento, si tratta però di una cifra troppo simbolica rispetto al torto subito da padre Carlo ed al danno morale e di immagine”. “Padre Carlo era stato prosciolto dal Giudice della udienza preliminare del Tribunale di Siracusa, nel 2014, per non aver commesso il fatto”. “La vicenda che colpì il sacerdote siracusano suscitò parecchio scalpore per via delle accuse molto gravi che gli furono mosse ma che si rivelarono del tutto infondate”. “Padre Carlo è un sacerdote di frontiera, un uomo dal carattere turbolento ma che sa donarsi senza limiti, sempre schierato dalla parte degli ultimi e con la sua parrocchia ha portato avanti azioni in favore dei poveri e degli immigrati impartendo a tutti una grande lezione di umanità e di accoglienza”.




Siracusa.Crisi in Libia, le donne per un network della pace: convegno all'Isisc

Si è svolta presso la Sala Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio , a Siracusa, la  presentazione del seminario “Crisi in Libia, le donne libiche per un network di pace”, in programma il 15 e 16 aprile presso l’Isisc, e parte del progetto “La partecipazione delle donne libiche al processo di pacificazione e ricostruzione del paese”, promosso e organizzato da Minerva col sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
A portare i saluti istituzionali Francesco Italia, Vice sindaco di Siracusa, che in apertura ha voluto sottolineare il ruolo della città come megafono di un messaggio di pace che arrivi all’Europa e al mondo: “Siamo felici e orgogliosi di ospitare questo evento che ci consente di recuperare la città di Siracusa a città simbolo di integrazione, pace e coesistenza tra popoli e culture, come da sempre nella nostra storia. Il cambiamento viaggia sulla pelle delle persone, in questo caso, il cambiamento può e deve passare sulla pelle di queste donne che da Siracusa stanno lanciando all’Europa e al mondo un messaggio di pace e dialogo, nonostante le difficoltà”.
Le 9 donne libiche, parlamentari e rappresentanti di associazioni e forum della società civile, che nel corso della due-giorni di Seminario daranno vita ad un dibattito per contribuire al processo di pace nazionale, hanno preso la parola testimoniando l’amicizia tra Italia e Libia. come ha voluto sottolineare Amal Altahir El Haj, ex-candidata a primo ministro in Libia: “L’Italia e la Libia sono da sempre paesi amici, occorre lavorare insieme al fine di rafforzare sempre di più una partnership che possa dare fiducia in un momento in cui la Libia è ferita e ha bisogno di superare le divisioni, specie per garantire un futuro ai nostri giovani che devono lasciare le armi e armarsi solamente della speranza per un futuro di pace che deve essere possibile e concreto”




Augusta. "Un errore la sanzione per le mancate bonifiche", interrogazione della parlamentare Amoddio

“La comunicazione del Ministero dell’economia con la quale si chiede al comune di Augusta di pagare la sanzione di 800 mila euro comminata dalla corte Europea per le mancate bonifiche di alcuni siti, rappresenta un errore molto grave”. A sostenerlo è la parlamentare Sofia Amoddio, del Pd. “Per questo motivo-prosegue-  con una interrogazione ed in attesa di presentarne una ad hoc per Priolo, ho chiesto alla  Presidenza del Consiglio di far ritirare l’atto di rivalsa nei confronti del Comune di Augusta. Risulta incomprensibile capire per quale motivo il comune di Augusta sia destinatario della diffida dato che la discarica incriminata ricade nel territorio individuato quale sito di interesse nazionale (SIN) e per il quale le competenze sono attribuite dal testo unico ambientale al Ministero dell’ambiente. Occorre ricordare che la mancata bonifica dell’area oggetto della diffida è dovuta a molteplici fattori e inadempimenti del Ministero dell’ambiente e della Regione Siciliana. L’area oggetto della diffida – continua Amoddio – è stata già inserita nell’accordo di programma sottoscritto nel 2008, modificato nel 2009 e nel quale erano state individuate e rese disponibili risorse finanziarie per oltre 106 milioni di euro”. “Nonostante la disponibilità in capo al Ministero dell’ambiente ed alla Regione siciliana di ben 106 milioni di euro per la realizzazione delle bonifiche dell’area SIN, al 2015, risultavano spesi solo 3 milioni di euro per studi di caratterizzazione e progettazione”. “Inoltre, l’accordo di programma sottoscritto in data 25 giugno 2015 è stato stipulato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del mare, dall’Agenzia per la coesione territoriale, dal Ministero dello sviluppo economico e la Regione Sicilia, senza che il Comune di Augusta o altri Comuni siano stati parte del procedimento e men che meno sottoscrittori dell’accordo stesso”. “Il progetto di bonifica è stato affidato ad Invitalia Attività Produttive S.p.A. dal Commissario Delegato per l’emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque della Regione Sicilia, oggi Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità quindi. È incomprensibile in ragione di quale norma o fatto possa essere attribuita la responsabilità al Comune di Augusta oppure al comune di Priolo per la mancata esecuzione delle bonifiche” “Al contrario – dichiara Amoddio – il Comune di Augusta, il comune di Priolo  ed i cittadini  che risiedono in tutto i territori vicini al sito  industriale  sono soggetti lesi dagli inadempimenti decennali dell’amministrazione statale e regionale”. “Dal 2013 – conclude Sofia Amoddio – ho presentato diverse interrogazioni aventi ad oggetto le bonifiche dell’area SIN di Priolo Gargallo invitando il Ministero dell’Ambiente ad eseguire le bonifiche.Ho chiesto perfino al Governo di esercitare i poteri sostitutivi nei confronti della Regione Sicilia soggetto attuatore degli interventi di bonifica, ma in nessuna delle risposte alle interrogazioni è mai stato riportato che le mancate bonifiche siano addebitabili a ritardi delle amministrazioni comunali”.




Augusta nell'occhio del ciclone, Timmonieri (Forza Italia): "Abbiamo il diritto di sapere"

Le vicende giudiziarie che hanno portato la città megarese al centro della cronaca nazionale e la nota del ministero dell’Economia e delle Finanze con cui si avvia un’ azione di rivalsa nei confronti di alcuni comuni, tra i quali quello di Augusta, per le mancate bonifiche dell’area del quartiere borgata, precisamente l’ex campo sportivo, posto sotto sequestro per la presenza nel sottosuolo delle ceneri di pirite ed in seguito chiuso definitivamente ormai da diversi anni, e della rada del porto nel quale fondale si trovano strati di metalli pesanti. Sono i temi al centro di una nota a firma del commissario di Forza Italia Giovani, Andrea Timmonieri, che chiede spiegazioni approfondite. ” Oltre al danno la beffa per l’intera cittadinanza-dice-  che si è vista privare del mare prima e del campo di calcio dopo ed adesso rischia pesanti sanzioni di circa 400 mila euro per ogni sito inquinato”.  Timmonieri dichiara che “il sindaco e le autorità preposte dovrebbero far luce sulle vicende che infangano il nome della nostra città, che già in passato ha dovuto subire grave nocumento alla propria immagine e lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose. La tutela del porto e dell’ambiente devono essere posti in primo piano in quanto il primo è fonte di economia e occupazione, e la giusta valorizzazione può aprire le porte a nuovi investitori e di conseguenza creare nuovi posti di lavoro, attenuando il tasso di disoccupazione che ci affligge, ed il secondo è indispensabile per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti, a cominciare da quelli che per età o condizione sono i più fragili ed esposti”.




Siracusa. Estorsione ai danni dell'autosalone "In Moto": sette condannati

Condanne con pene tra i 3 e i 9 anni per sette appartenenti al clan Bottaro -Attanasio, grazie alla testimonianza dell’imprenditore Marco Montoneri. A darne notizia oggi, dopo l’ultima udienza del processo, scaturito dall’estorsione ai danni del titolare dell’ex autosalone “In moto”, è il deputato Pd Davide Mattiello, che in commissione Antimafia coordina il gruppo di lavoro sui collaboratori, i testimoni di giustizia e le vittime di mafia. Il processo è scaturito dalla denuncia del titolare di quell’autosalone, l’imprenditore Montoneri, divenuto in seguito a questa denuncia testimone di giustizia, e che ha riferito nomi, cognomi e circostanze di una serie di episodi di pesanti estorsioni cui è rimasto vittima tra il 2010 e il 2013. “Quella di oggi è la conferma del valore di questi cittadini che scelgono di denunciare e affidano la propria vita allo Stato”, commenta Mattiello.