Siracusa. Ficarra e Picone alla Borgata per le riprese di "Andiamo a quel paese"

I curiosi arrivano a decine. La voce alla Borgata si sparge in un attimo: “ci sono Ficarra e Picone”. In effetti i due comici palermitani ci sono. Ma sono all’interno del Fermi, dove stanno girando le prime scene siracusane del loro nuovo film, “Andiamo a quel paese”. Oggi e domani si gira nell’area di via Torino.
Il primo ad arrivare è Salvo Ficarra. In piedi su di un marciapiede, pantaloncini corti, maglietta e occhiali da sole da vita con la troupe ad un ultimo briefing prima che i tecnici allestiscano il set.
I vigili urbani regolano il traffico nell’area, che viene delimitata da transenne e nastro. Tutto attorno, ma anche sui balconi, si cerca di sbirciare, per rubare uno scatto dal set o vedere come “si fa” il cinema.
Per Siracusa è una estate da set. Prima le riprese per la fiction tv “Romanzo Siciliano” ora Ficarra e Picone che torneranno subito dopo le riprese nel capoluogo in provincia, a Rosolini “casa base” del nuovo film.




Siracusa su La Stampa: nell'edizione online si celebra l'anguria locale

Protagonista a sorpresa: l’anguria. Il quotidiano nazionale La Stampa dedica nella sua edizione online un lungo articolo a Siracusa ma il merito è tutto di quello che viene definito “il frutto più fresco dell’estate”. Per Eleonora Autlio che firma per Nexta il pezzo pubblicato a mò di focus, “l’anguria di Siracusa è un’ottima, e rinfrescante, compagna di viaggio per visitare la bella provincia siciliana con tutte le sue meraviglie cariche di storia e per riposarsi sulle sue splendide spiagge assolate”. Celebrata per il suo intenso colore verde che alterna striature di tonalità più chiare e più scure, per la polpa rosso vivo “punteggiata del marrone e nero dei semi” è uno dei prodotti inseriti nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Tutto merito dei “terreni sabbiosi di Siracusa” che rendono “l’anguria locale così speciale. L’influsso benefico del mare che rende il clima della città siciliana sempre asciutto e temperato fanno, invece, il resto. Il risultato è quello di un frutto dalle numerose proprietà e dal ridotto apporto calorico. Niente di meglio durante i mesi più caldi, quando si ricercano piacevoli momenti di freschezza e la possibilità di reintegrare liquidi che, con le temperature torride dell’estate, inevitabilmente vengono espulsi”. Nel presentare ed elogiare ai lettori di tutta Italia il prodotto siracusano si elencano anche le prelibatezze che incanto i palati ed a cui noi siamo in realtà abituati: “macedonie, gelati, sorbetti, granite, marmellate e dolci tra i quali si distingue il Gelo di Melone, una ricetta tipica siciliana che prevede la cottura dell’anguria ridotta in polpa assieme a zucchero ed amido di mais sino all’ebollizione, l’aggiunta di cioccolato nero triturato, l’inserimento in stampini con la guarnizione di granella di pistacchio e il congelamento del composto che si trasforma in una sorta di ottimo semifreddo”. E si, alla fine c’è anche spazio per parlare di Siracusa. “Dichiarata Patrimonio dell’Umanità assieme alla necropoli di Pantalica, Siracusa è un concentrato di storia che offre l’opportunità di scoprire 3.000 anni di epopea del nostro Paese rimanendo nella stessa città. Per visitarla tutta occorrerebbero diversi giorni, ma anche chi non può fermarsi a lungo ha l’opportunità di scoprire agevolmente almeno i siti più significativi. Come Ortigia ad esempio. La piccola isola collegata alla terraferma da soli tre ponti, custodisce il nucleo più antico della città. Una visita a Siracusa non sarebbe tale senza essersi soffermati almeno un istante al Tempio di Apollo, così come presso Piazza Archimede dove spicca la Fontana Diana. Visitando il Duomo si possono scorgere le belle colonne dell’antico Tempio di Minerva, inglobate al suo interno, mentre raggiungendo la piazza ad esso intitolata ci si trova al cospetto di un vero capolavoro di architettura ed urbanistica. Sono in molti a sostenere, infatti, che questa sia una delle piazze più belle del Paese. Qui, oltre al Duomo, campeggiano il Palazzo Vermexio, sede del Comune, l’Arcivescovado, Palazzo Borgia del Casale, la chiesa di S. Lucia alla Badia, che custodisce il capolavoro del Caravaggio Il Seppellimento di Santa Lucia. Da non perdere, prima di abbandonare Ortigia, la Fonte Aretusa, Villetta Aretusa, la Marina e, naturalmente, il Castello Maniace. Splendido e ricco di storia, il Parco Archeologico della Neapolis non può mancare in nessun itinerario alla scoperta di Siracusa. Al suo interno sono, infatti, custodite meraviglie come l’Anfiteatro Romano, l’Ara di Ierone, il Teatro Greco, ancora oggi in funzione, la Latomia del Paradiso, la Grotta dei Cordari e l’Orecchio di Dionisio. Non lontano, il Museo Archeologico Paolo Orsi è uno dei più importanti d’Europa, mentre il Santuario della Madonna delle Lacrime colpisce con la sua sagoma particolare alta ben 74 metri. Per gli appassionati merita, infine, una visita il Museo del Papiro. Ma Siracusa è anche mare e splendide acque come quelle della Sicilia meritano di essere apprezzate in ogni singola sfumatura, da quelle che donano gli scogli della Riviera di Dionisio il Grande o della costa di Ortigia, a quelle conferite dalle sabbie chiare e fine di Fontane Bianche”.
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Siracusa. Incendi dolosi: colpite due auto, forse una vendetta

Due auto in fiamme nella notte in due diversi punti di Siracusa. In entrambi i casi pochi i dubbi sull’origine dolosa. Alle 23.30, in via Alcibiade, un incendio ha gravemente danneggiato una Hyunday Terracan di proprietà di un uomo di 45 anni. Nella notte, vigili del fuoco e polizia impegnati anche in piazza Cuella dove le fiamme hanno investito una Toyota Yaris. In entrambi i casi, le indagini sono in corso.
(foto: generico)




Noto. "Dal dolore alla speranza", Elia Li Gioi e le sue installazioni in mostra a San Nicolò

Sino al 26 di agosto la Basilica di San Nicolò, a Noto, ospiterà la mostra personale dell’artista Elia Li Gioi. Dodici opere realizzate con tecnica mista, pittura e manufatti con materiali poveri trovati, riciclati e divenuti strumento d’arte. “Dal dolore alla speranza” è il titolo dell’esposizione. Dell’allestimento fanno parte anche le installazioni in legno realizzate utilizzando i resti dei barconi con cui sono arrivati sulle nostre coste i migranti, i quadri struggenti che ritraggono il loro approdo. Il dolore nel viso sofferente di Papa Giovanni Paolo II, e con lui la speranza lasciata dal suo messaggio eterno e da una serie di eventi vissuti in prima persona che ne hanno fatto testimone e protagonista privilegiato.




Il bombolino sequestrato, parla l'esperto: "Sempre necessaria una revisione periodica delle attrezzature"

“Molti non ci pensano ma l’immersione è uno sport estremo, in cui si rischia la vita”. Come a dire che siamo così abituati al mare, sopra e sotto, che quasi non si pensa al fattore di pericolo. “Che siano 30 cm di acqua o 30 metri, l’incidente può sempre essere dietro l’angolo”. A parlare è un esperto profondista siracusano, spesso impegnato in operazioni di ricerca o soccorso metri sotto il mare. Chiede di restare anonimo, toccato come è stato dalla morte del giovane Luigi Assenza.
Forte della sua esperienza, ricorda le tre regole d’oro. “La prima: bisogna avere il brevetto necessario, in ogni caso. La seconda: per cimentarsi in una immersione in solitario bisogna essere dei veterani.  Ma soprattutto bisogna controllare e manutenzionare periodicamente la propria attrezzatura, che sia una bombola o un bombolino”.
Proprio il bombolino utilizzato dal ragazzo che perso la vita domenica nelle acque di Santa Panagia è stato sequestrato dalla magistratura. Disposte le analisi tecniche per valutarne qualità del contenuto e funzionalità. “Sono diverse le cose da valutare. Che cosa ha respirato, certamente. A che profondità si trovava. Se l’erogatore si è spaccato o meno. Possono essere diverse le cause alla base di una tragedia di questo tipo”. Ma è proprio su questi aspetti che si stanno concentrando le indagini. Non solo la qualità dell’ossigeno contenuto nel bombolino ma anche eventuali spaccature nell’erogatore. “Possono verificarsi quando, ad esempio, non è stato tarato in maniera equilibrata. E così si finisce per tirare dentro i polmoni acqua e non aria. Con quella pressione, può bastare anche una boccata”, ci spiega l’esperto.
Il consiglio è quello di revisionare con periodicità l’attrezzatura. Di rivolgersi per le ricariche a centri autorizzati. “E mai, dico mai sottovalutare il mare”.  Poi un invito ai diportisti in genere. “Molti hanno un bombolino a bordo. Lo mettono lì e magari se lo dimenticano per mesi. Poi, alla bisogna, lo tirano fuori e lo usano. Pratica pericolosa, perchè può arrugginirsi, può formarsi dell’ossido. Il mio invito è quello di procedere ad un controllo periodico, magari in avvio di bella stagione”.
(foto: un bombolino, dal web)




Siracusa e la qualità dell'aria dopo la nuova nube nera. Il consigliere Sorbello: "Inammissibile non disporre di dati in tempo reale"

Dopo la nuova nube nera dalal zona industriale, il consigliere comunale Salvo Sorbello (Articolo 4 – Progetto Siracusa) torna a chiedere in maniera “impellente e vitale”  che la popolazione siracusana “possa essere informata in tempo reale sulla qualità dell’aria che respira”. Sorbello, già particolarmente critico in un recente incontro in consiglio con l’assessore regionale all’Ambiente, Sgarlata, definisce “inammissibile che un cittadino di Siracusa possa sapere in tempo reale, grazie ad internet, cosa si respira a New York o a Tokio e non conosca invece cosa sta inalando lui ed i suoi familiari, in particolare le persone più deboli come i bambini e gli anziani”. Sorbello invita quindi a visitare la pagina del sito web dell’Agenzia Protezione Ambiente (Arpa) dove il bollettino di sintesi della qualità dell’aria non risulta aggiornato. “Il Consiglio Comunale di Siracusa, anche noi opposizione, deve sostenere l’azione dell’amministrazione a tutela della salute dei siracusani”.




Marzamemi. Festival del Cinema di Frontiera: premi e premiati

Con la consegna dei premi sul palcoscenico di piazza Regina Margherita si è conclusa la XIV edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi. Soddisfatto l’ideatore e direttore artistico del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi,Nello Correale: “Anche quest’anno abbiamo registrato un grande successo che, grazie anche agli ospiti internazionali, può crescere ancora di più”.
Premi e premiati. E’ “La jaula de oro” (La gabbia dorata) di Diego Quemada il film che si aggiudica della XIV edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi. La giuria (Monica Stambrini, Roland Sejko e Mario Serenellini) ha deciso di premiare il film messicano del 2013 “per aver affrontato la realtà dell’emigrazione in un crescendo tragico di livelli di videogame verso il bug del confine, reso da un’elegante narrazione per immagini”.
Premiata anche l’attrice Donatella Finocchiaro, protagonista del film “Marina” di Stijn Coninx “per la sincera e autentica interpretazione con cui riesce a portare sullo schermo la difficile condizione di una delle tante donne che negli Cinquanta vivevano la condizione dell’emigrazione come una costrizione”.
Per Con-corto, il concorso di cortometraggi, ha vinto “Eppure, io l’amavo” di Cristina Puccinelli. Menzione anche per  “Cargo” di Carlo Sironi. Premio speciale all’attore Danilo Esposito, protagonista del cortometraggio “Thriller” di Giuseppe Marco Albano.
(foto: il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, con Donatella Finocchiaro)
 




Noto. Dal 24 al 27 luglio il "Folk BaRock" di Carlo Muratori

Debutta giovedì a Noto la seconda edizione di “Folk Barock”, festival della musica popolare ideato e diretto da Carlo Muratori. Quattro serate, dal 24 al 27 luglio, all’insegna della musica d’autore. Particolare attenzione ai linguaggi, ai dialetti e alle interpretazioni. Nello scambio osmotico di cui si nutre e vive l’arte, dove nessuna forma è sorda, indifferente e immune al sentire che gira intorno, le culture di radice e di tradizione orale hanno da sempre esercitato un rilevante ruolo ispiratore e contaminante anche del “mainstream”. Perfino la canzone d’autore (forma musicale fra le più colte e sofisticate), che in Italia ha raggiunto momenti di culto, è stata influenzata in molti casi dalle culture e dai linguaggi dialettali, creando modelli poetici originali ed alternativi che hanno tentato di porre un argine, nel pop e nella musica leggera italiana, alla sopraffazione stilistica e commerciale anglo-americana. Di particolare interesse risultano i progetti di cantautori che hanno prodotto sin dagli anni cinquanta repertori di nuove canzoni con forte impronta popolare. Dal repertorio del primo Modugno degli anni cinquanta, con composizioni dialettali in pugliese, calabrese e siciliano (Lu pisci spada, Malarazza, Resta ccu me, Strada anfosa…), passando per le canzoni di Pino Daniele in napoletano, alcune straordinarie composizioni dei Tazenda in sardo, Battiato, Carmen Consoli,Roy Paci, Carlo Muratori…. in siciliano, fino ad arrivare al sorprendente De Andrè di Creuza de mà in genovese, ma anche in sardo e napoletano. La storia della musica leggera italiana dimostra come siano ancora svariate e auspicabili le possibilità di interazione fra il folk e il pop, maggiormente in una Italia che è il portato corale di eccellenti culture regionali.  Folk Barock, nel solco tracciato dalla prima edizione, affronterà quest’anno questa partitura con proposte concertistiche e seminariali di alto profilo artistico, che tenteranno di rappresentare l’originalità e la densità di progetti musicali nazionali che si confrontano con i linguaggi delle culture minoritarie d’Italia.




Siracusa è una "Città Educativa": il progetto illustrato dall'assessore Valeria Troia. Il video

Siracusa entra a far parte dell’Associazione Internazionale delle Città Educative, una struttura permanente di collaborazione e di confronto tra città che si impegnano a rispettare i principi previsti dalla Carta delle Città Educative. L’assessore alle politiche scolastiche, educative e giovanili, Valeria Troia, ha illustrato oggi  il progetto integrato “Siracusa Città Educativa”. All’incontro di presentazione della nuova attività erano presenti anche il sindaco, Giancarlo Garozzo,  e il direttore generale dell’Asp, Salvatore Brugaletta.




Siracusa. Video. I Forestali del settore manutenzione e pronto intervento in piazza. "La Regione metta a disposizione le risorse che servono"

Protestano i forestali della Flai Cgil. Si sono dati appuntamento alle 9, sotto gli uffici dell’azienda Demaniale Foreste di via San Giovanni alle Catacombe. Chiedono alla Regione di mettere a disposizione le risorse che servono per effettuare le giornate lavorative dei forestali che si occupano dell’anticendio. E chiedono soprattutto la garanzia occupazionale visto che secondo la Flai Cgil la provincia di Siracusa è lontana dal raggiungimento della metà del percorso delle fasce occupazionali (151sti – 101sti – 78sti). Da Palermo si attendono anche notizie (e fondi) per avviare le operazioni di pulizia dei siti archeologici della provincia come da protocollo recentemente siglato.  Il segretario Flai Cgil di Siracusa, Vera Uccello, richiama anche tutti gli enti preposti (Sovrintendenza, Comuni, Asl) in ritardo nell’elaborazione dei piani per la pulizia del verde pubblico e del Biviere di Lentini Ma sul tavolo c’è anche la richiesta del rispetto delle norme contrattuali in merito alle visite mediche pre-assuntive, agli orari di lavoro e ai permessi.  “La politica ha deciso di smantellare e distruggere il territorio boschivo siciliano attraverso il licenziamento dei forestali”, denuncia il sindacato.