Avola. Droga, armi e munizioni in casa: arrestati padre, figlio e la sua convivente

Arrestati ad Avola in tre: Antonino Caruso, avolese classe 1967 con precedenti di polizia, il figlio Corrado classe 1993, anch’egli già noto alle forze dell’ordine, e la convivente di quest’ultimo Valentina Iolanda Dior, classe 199. I carabinieri li hanno sorpresi in flagranza dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di munizioni ed armi comune da sparo ed alterazione di armi.
Sospettando che i tre occultassero armi e sostanze stupefacenti presso la propria abitazione alla prima periferia di Avola, hanno dato corso ad una mirata perquisizione domiciliare.
All’interno della cucina, riposto su un pensile, rinvenuto un involucro contenente 12 grammi di cocaina con accanto un bilancino elettronico di precisione con evidenti residui della sostanza.
Sempre all’interno dell’abitazione, rinvenuti altri due bilancini elettronici di precisione e tutto il materiale occorrente per il confezionamento in dosi dello stupefacente nonché, suddivisa ed opportunamente occultata in vari punti della casa, la somma contante complessiva di oltre 4.000 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Le operazioni di perquisizione sono state estese anche al terreno circostante l’abitazione dove l’attenzione dei Carabinieri è stata attirata da una zona di terra smossa: ed infatti, attentamente occultata in un serbatoio per l’acqua completamente interrato, veniva rinvenuta una busta in plastica con all’interno 4 involucri, scrupolosamente avvolti nel cellophane e sigillati con del nastro adesivo, contenenti oltre 2 kg di marijuana. Successivamente, all’interno di un piccolo capanno adibito a ricovero per conigli, interrato a circa 30 centimetri di profondità, i militari hanno trovato un secchio in plastica, opportunamente sigillato con un coperchio, al cui interno erano state riposte due pistole a salve: entrambe le pistole erano state opportunamente modificate al fine di divenire delle armi a tutti gli effetti, in grado di esplodere munizioni calibro 7,65. Inoltre, entrambe erano perfettamente oleate e ben tenute, avvolte in dei panni di stoffa al fine di preservarle dall’umidità, pronte per essere utilizzate all’occorrenza. C’erano anche 30 proiettili calibro 9 e 23 proiettili calibro 7,65.
Padre e figlio sono stati associati presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa mentre la donna è stata posta ai domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.