Avola e il contagio, rischio zona rossa. Il sindaco: "Mi opporrò, restrizioni dannose"

“Se dovesse arrivare la richiesta di zona rossa per Avola, mi opporrò in ogni modo possibile”. Il sindaco Luca Cannata non ha esitazioni e studia ogni possibile via di appello mentre, con le strutture competenti, monitora quotidianamente l’andamento dei contagi.
Gli attuali positivi ad Avola sono poco meno di 80, con una crescita esponenziale subito dopo Pasqua. Il dato settimanale è di circa 50 nuovi contagi, vicino al limite introdotto a marzo con decreto. “La crescita dei contagi era quasi prevedibile. Molti interessano le scuole, infezione tra bambini con le varianti e poi arriva nelle case. Abbiamo diverse classi in quarantena. Se guardiamo ai numeri, a gennaio scorso ne abbiamo avuti anche 500 di attuali positivi e quindi gli 80 circa di oggi non preoccupano. Ma ci sono parametri nazionali nuovi e paradossalmente si rientra in zona rossa anche con un numero tutto sommato contenuto di contagi settimanali”, dice ancora il sindaco.
Ad Avola il monitoraggio è quotidiano. “Se restiamo sulle cifre di oggi, possiamo ben sperare. Ma se dovesse arrivare la richiesta di zona rossa rafforzata, io mi appellerò a tutto. Non se ne può più. La zona rossa arreca solo altri danni alle attività commerciali. Adesso abbiamo bisogno di regole e di protocolli di sicurezza. Tanto pure con la zona rossa puoi uscire, fare visite a due a due. Ripeto, si fa solo danno al commercio e non va bene”, il pensiero del primo cittadino di Avola che è anche il vicepresidente di Anci Sicilia.
“Io sono tra quelli favorevoli alle riaperture. Riaprire tutto, con protocolli di sicurezza. Diamo modo a chi ha investito una vita nella sua attività commerciale o imprenditoriale di rifarsi”, chiarisce ulteriormente Luca Cannata.