Badanti scomparsi a Siracusa, sette anni per la svolta. Dopo il fermo, parlano i magistrati

Ci sono voluti sette lunghissimi anni, e due richieste di archiviazione, per arrivare alla svolta nelle indagini sulla scomparsa di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti di cui non si avevano più notizie dal maggio del 2014. I due ragazzi campani avevano preso servizio a Siracusa, poi improvvisamente il blackout. “Le indagini sono state avviate tardivamente, in quanto solo il 16 gennaio 2015 era stata formalmente denunciata, presso il commissariato di Polizia di Aversa, la scomparsa dei due giovani da parte dei familiari”, spiegano il Procuratore generale di Catania, Roberto Saieva, e la pm Rosa Miriam Cantone. Nelle ore scorse è stato posto in stato di fermo Giampiero Riccioli, 50 anni, figlio dell’anziano che i due ragazzi assistevano. E’ accusato di duplice omicidio e soppressione di cadavere.
Sulla sua persona si erano concentrati da subito i sospetti. Nella sua villetta di contrada Tivoli dove sono stati trovati ieri dei resti umani, presumibilmente dei due badanti. Si attende per la conferma il test del dna. Secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stato un acceso litigio perchè i due avrebbero accusato Riccioli di maltrattamenti verso l’anziano padre.

“Riccioli non aveva fornito una versione attendibile in ordine alle circostanze della loro partenza e che era da considerare provata l’esistenza di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi”, hanno ancora spiegato i magistrati etnei. “Fin dalla prima fase delle indagini era stata formulata l’ipotesi che Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto fossero rimasti vittima di un omicidio consumato in Siracusa, non potendosi ritenere credibile l’ipotesi alternativa di un loro allontanamento volontario, posto che in data 12 maggio 2014 avevano interrotto ogni comunicazione telefonica, non avevano avuto più alcun contatto con i loro familiari, non erano stati segnalati in alcun luogo”.
Ma in tutti questi anni non erano però mai state trovate tracce delle due vittime. Ecco anche perchè era anche maturata la decisione del pm di Siracusa di chiedere l’archiviazione del procedimento. Nel settembre 2020, però, la Procura generale di Catania ha avocato a sè le indagini, comunque affidate alla Mobile di Siracusa. Le nuove e approfondite ricerche hanno portato alla scoperta, ieri, dei resti umani nella villetta dove i due giovani soggiornavano al momento della loro scomparsa.