Black Trash, restano in carcere i tre imprenditori e il dirigente pubblico arrestati dalla Finanza

 Black Trash, restano in carcere i tre imprenditori e il dirigente pubblico arrestati dalla Finanza

I tre imprenditori siracusani Angelo Aloschi, Gianfranco Consiglio, Salvatore Grillo Montagno e il dirigente del settore Ambiente dell’ex Provincia Regionale di Siracusa, Domenico Morello, hanno respinto le accuse, fornendo una versione dei fatti diversa da quella dell’accusa. I quattro, arrestati pochi giorni addietro nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza di Siracusa denominata Black Trash, rimangono comunque in carcere, nel penitenziario di Gela. Lo ha disposto il gip del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, al termine dell’interrogatorio di garanzia. Gli avvocati difensori dei quattro (Aldo Ganci, Francesco Favi, Stefano Rametta e Beniamino D’Augusta) hanno però preannunciato la prossima presentazione di una istanza per la scarcerazione dei loro assistiti.
Le accuse parlano, a vario titolo, di illecita intermediazione e sfruttamento del lavoro, truffa aggravata e corruzione per l’esercizio della funzione. Nella ricostruzione degli investigatori, gli imprenditori avrebbero impiegato dei lavoratori nella società Ecomac pagandoli con tariffe inferiori rispetto a quelle previste nei contratti collettivi. Sotto la lente degli inquirenti anche un finanziamento regionale a fondo perduto, pari ad 800mila euro, ottenuto indebitamente – secondo l’accusa – per la costruzione di una piattaforma per lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi ad Augusta. Nell’inchiesta della Finanza sarebbero emerse violazioni delle norme sui contratti di lavoro in materia di riposi e di sicurezza, che avrebbero garantito grossi risparmi economici. Al dirigente pubblico viene invece contestata la concessione di una autorizzazione per il nuovo impianto che sarebbe stata agevolata in cambio di due assunzioni.

 

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