Bollette idriche non pagate in un grande condominio di Siracusa: rimossi i sigilli, torna l’acqua

Sono stati rimossi i sigilli al contatore dell’acqua di un grande condominio di via Damone, a Siracusa, il Due Pini. In queste ore, infatti, le abitazioni di centinaia di famiglie che vi abitano sono rimaste a secco, dopo alcune giornate con la pressione ridotta. L’ultima novità è che la rata è stata saldata e, quindi, la situazione è ritornata alla normalità. La vicenda andava avanti da alcuni anni, con la Siam che vantava un credito – definito importante – per via di bollette idriche non pagate dal condominio. Erano stati avviati piani di rientro e rateizzazioni, ma i ritardi e le scadenze non ottemperate – secondo fonti vicine alla società idrica – erano diventati insostenibili. E così nelle scorse ore, a rigor di legge, è scattato il provvedimento afflittivo. A farne le spese sono stati tutti quei condomini che hanno sempre onorato le scadenze.
C’è chi ha chiamato i Carabinieri, chi si è rivolto ai media, chi segnala situazioni limite come persone ottuagenarie lasciate in casa senza acqua corrente in piena estate.
Quel condominio, come diversi altri a Siracusa, è dotato di un contatore idrico unico, ovvero comune a tutte le famiglie che risiedono nel grande complesso. Non esistono, quindi, contatori singoli e utenze separate. Questo significa che le famiglie dovrebbero pagare l’acqua direttamente versando la quota condominiale mensile, in base a calcoli interni approvati dall’assemblea. Se non si paga il condomino, salta anche il pagamento dell’acqua. Ed ecco che morosità su morosità nasce il forte debito. Questo è quello che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe avvenuto.
L’amministratore del condominio avrebbe potuto avviare procedimenti di messa in mora nei confronti dei non adempienti. Non è ancora chiaro se questo sia avvenuto o meno. In ogni caso, le vere vittime di questa situazione sono quelle famiglie che hanno comunque pagato mese dopo mese ed ora si trovano alla stregua dei pluri-morosi.
Trovare una soluzione senza dare l’idea di “premiare” gli evasori cronici è complesso ma è obbligo di tutte le parti coinvolte. Come già successo in passato, è probabile che Comune di Siracusa scenda in campo con un tavolo tecnico che aiuti una qualche mediazione, nella ricerca di un’intesa su come pagare il grande debito ed evitare che simili situazioni possano ripresentarsi in futuro. La linea è quella del niente colpi di spugna e nessun intervento con denaro pubblico.
E allora, qual è la soluzione? Nel regolamento del servizio idrico integrato a Siracusa, esiste dai primi anni 2000 un articolo specifico, dedicato a situazioni di questo tipo: l’articolo 42. “Tutti i Condomini che utilizzano un impianto autoclave centralizzato potranno, dietro espressa richiesta e nel rispetto di quanto previsto all’Art.12, richiedere alla Società, l’attivazione di singoli contratti di somministrazione a nome dei singoli proprietari o inquilini/assegnatari aventi titolo”. Quindi contatori fiscali singoli, per famiglia o utente, in modo da evitare che morosi e buoni pagatori finiscano sulla stessa barca. Ma una soluzione di questo tipo è applicabile solo se i singoli contratti di somministrazione vengono sottoscritti “dal 51% degli aventi titolo così come costituenti il Condominio stesso”. Con l’ok della maggioranza più uno dei condòmini, la Siam provvederà ad installare i singoli contatori a servizio di ogni immobile, “inclusi quelli per i quali non sono stati sottoscritti i relativi singoli contratti ed i cui proprietari resteranno obbligati ad uniformarsi”. Contatori negli androni, ad esempio, con interventi sulle tubazioni per collegarli ognuno alla rete dei singoli appartamenti.
Ci sono però dei costi da sostenere per la normalizzazione dell’impiantistica. Sono a carico del condominio. Secondo stime, la spesa nel caso in questione ammonterebbe a circa 500 euro per famiglia. Così, ogni volta, verrebbero fatturati i consumi singolarmente, individuando con estrema facilità chi paga e chi no, limitando l’erogazione solo a questi ultimi e non a tutto il condominio.
Ma senza accordo sulla rateizzazione del debito pregresso, anche questa strada non sarebbe comunque praticabile.
In questi ultimi anni, sono stati poco più di 4.500 gli appartamenti che si sono dotati di contatore fiscale singolo, svincolandosi dall’unità singola di tutto il condominio.