Bonifiche, la storia infinita. I ritardi della parte pubblica, i progetti bocciati: il punto

Vicenda lunga e complessa quella delle bonifiche nel sito Sin di Priolo, una definizione che ingloba grandi pezzi di territorio di diversi Comuni: Augusta, Siracusa, Priolo, Melilli. Una vasta area indicata anni addietro come potenzialmente contaminata e – per eccesso di zelo, si dice oggi- allargata a dismisura per un perimetro che più voci chiedono oggi di rivedere e riconsiderare.
Il punto sulle bonifiche questa mattina nella sede di Confindustria. Dall’analisi di Arpa Sicilia si evidenzia da una parte il quasi completamento delle operazioni di competenza delle aziende private (al 70% circa) mentre restano al palo le bonifiche a guida pubblica, a volte anche per evitabili errori in progettazione che valgono la bocciatura del Ministero.
Il sito Sin ha una estensione di 5.814 ettari: di questi, 2134 ettari (il 37%) ricadono nella zona industriale e tutti sono stati caratterizzati. Dalle attività fatte dalle aziende della zona industriale risulta che 1740 ettari di aree non sono contaminate (l’82%), contro 394 ettari di aree che risultano contaminate (18%). Per 267 ettari contaminati sono stati avviati gli iter dei progetti di bonifica da parte delle aziende (68%), mentre per i restanti 127 ettari sono in corso, da parte del MinAmbiente, necessari approfondimenti tecnici sulla natura della contaminazione.
Per quanto riguarda le rimanenti aree di 3054 ettari di prevalente proprietà pubblica, la caratterizzazione è stata di 624 ettari per i quali sono in corso gli iter dei progetti di bonifica (20%).
Presenti alla tavola rotonda pezzi importanti dell’industria siracusana e poi i deputati pentastellati Filippo Scerra, Giorgio Pasqua e il collega Pd Giovanni Cafeo. C’erano anche i sindacati ed il sindaco di Augusta, Cettina di Pietro. Esperti ed associazioni ambientaliste. A mancare, però, sono state le istituzioni cittadine specie quella parte che di recente ha attaccato il mondo delle industrie. Sarebbe stata questa una buona occasione anche per ragionare di regole, oltre che di bonifiche.