Bonifiche: stanziati 783 milioni per Priolo. Il ministro Galletti: "La Regione in ritardo"

Anche il ministro dell’Ambiente si è accorto del problema delle bonifiche che non partono nel sito di interessa nazionale di Priolo. L’area – che comprende anche Siracusa, Melilli e Augusta – è “la più problematica d’Italia”. E per questo, il ministro Galletti ha tirato le orecchie ad una Regione che, in materia, nicchia. “Non ha ancora implementato il testo di accordo con le schede intervento richieste dal ministero dello Sviluppo Economico”, ha detto in aula durante il question time. Ma il responsabile dell’Ambiente ha anche ricordato i 60 anni di storia industriale nel siracusano, decenni trascorsi in gran parte senza “normative ambientali con fenomeni gravi di inquinamento”, fenomeni che hanno toccato terreno e falde acquifere con “problematiche connesse alla salute dei cittadini che sono ben chiare al governo”, ha detto ancora Galletti.
Poi l’annuncio: per le bonifiche sono stati stanziati 783 milioni. “Di questi, 106 subito disponibili. Gli altri 677 sono coperti da risorse programmatiche, non ancora disponibili”. I 50 milioni di competenza del ministero sono già stati trasferiti al Commissario per le bonifiche in Sicilia “e quindi sono nella disponibilità della Regione”. Poco meno di 4 milioni sono già stati spesi per interventi, tutto il resto no. “Al Sin di Priolo sono stati destinati dal Ministero altri 10 milioni di euro. La Regione ha dimezzato il finanziamento originario di 50 milioni, portandolo a 25. Le risorse attualmente disponibili per la formalizzazione del nuovo accordo di programma quadro rafforzato ammontano a complessivi 82 milioni di euro”. Il ministero, ha poi ricordato Galletti, dal 9 settembre ha fornito le sue proposte di integrazione dell’accordo. Se tutto è fermo, insomma, bussare a Palermo.