Buoni libro e borse di studio: si, è il Comune che chiama al telefono e vi chiede l’Iban

Forse è successo anche voi: ricevere un telefonata da un numero non privato e sentirsi richiedere il proprio Iban per ricevere un pagamento. A chiamare è il settore Pubblica Istruzione del Comune di Siracusa ma il metodo utilizzato ha spiazzato alcuni utenti. Si, perchè una delle prime regole per evitare le truffe è evitare di fornire dati sensibili specie al telefono. Ma questa volta, all’altro capo del telefono non c’è nessun malintenzionato. Anzi, si tratta di dipendenti e funzionari comunali che si qualificano e forniscono email e numeri di contatto ufficiali.
L’iban viene richiesto per potere liquidare sul vostro conto i buoni libro, le borse di studio o il rimborso per la refezione scolastica. Abbiamo contattato gli uffici interessati per comprendere le ragioni alla base della scelta di ricorrere alla telefonata e non ad un altro tipo di comunicazione “ufficiale” con l’utente.
Causa covid e smart working, contatti limitati in uffici e banche, l’unica altra opzione disponibile era l’invio al domicilio dei beneficiari degli assegni. Ma questa formula avrebbe rappresentato un aggravio di costi per il Comune di Siracusa che, dovendo fare di necessità virtù ed anche per accelerare le procedure, ha optato alla fine per la “semplice” telefonata.
Chi chiama, si qualifica come funzionario comunale e fornisce i propri dati oltre a quelli dell’ufficio (nome, cognome, telefono ed email). Viene richiesto solo l’iban e la conferma della vostra identità sulla base di dati già in possesso del Comune di Siracusa. Diffidate, invece, se doveste ricevere altre richieste come codici dei vostri documenti o delle carte prepagate. In quel caso, sareste probabilmente di fronte ad un tentativo di phishing.
Solo il settore pubblica istruzione del Comune di Siracusa chiama a casa ed esclusivamente per inviarvi dei soldi, non per richiedervene. Si tratta, ripetiamo, di soldi relativi alle richieste presentate per i buoni libro, le borse di studio o il rimborso per la refezione scolastica.