Calcio. Doccia fredda per i tifosi del Siracusa. Albergamo: "Andiamo via"

“Il calcio? A Siracusa non interessa. Allora togliamo il disturbo”. Parole di Gaetano Albergamo, amministratore delegato del Città di Siracusa. “Lunedì consegnermeo le chiavi del De Simone e ce ne andiamo”. Piccato per una serie di incomprensioni con gli imprenditori locali e con l ‘amministrazione comunale, Albergamo gela i tifosi azzurri. Nella prossima stagione potrebbe essere uno dei Comuni della provincia ad ospitare la squadra neo-promossa in Serie D.
“Avevamo l’obiettivo della serie D e ci siamo subito riusciti. Speravamo di ricevere l’interesse da parte degli imprenditori, delle istituzioni e degli appassionati ma cosi non è stato. Ringraziamo i tifosi, che hanno chiesto la Lega Pro immediatamente. La classe politica, con in testa il sindaco Garozzo, non ha avuto neanche l’accortezza di ringraziarci o di complimentarsi con noi per la vittoria del campionato. Questo ci fa capire che la voglia di fare calcio non esiste e in questo modo non ci sono le condizioni per andare avanti”.
Motivo dello scontro sono, in particolare, i lavori per rimettere in sesto il Nicola De Simone. “Il Comune ha semplicemente versato un contributo di appena 30 mila euro in due stagioni. Ognuno deve fare la propria parte. Se l’interesse deve essere solo ed esclusivamente della società, io e i soci non intendiamo andare avanti”. E’ fermo nella sua posizione Albergamo. “Ci sono diversi Comuni limitrofi che ci fanno la corte da diverso tempo offrendoci strutture e sponsor. Mentre il nostro primo cittadino, non intende neanche contribuire alle spese che andremmo incontro, qualora dovessimo andare a giocare in provincia. Detto ciò ringraziamo tutti per il sostegno datoci in questi mesi, ma non potendo neanche far partire la campagna abbonamenti, non potendo cosi fare nessun tipo di programma allo stato attuale, non avendo un impianto dove giocare, anche per i continui ritardi nonostante il Comune avesse promesso il contrario, in questo modo vengono a mancare anche i diversi sponsor cittadini che si erano avvicinati, non possiamo continuare in queste condizioni. Quindi togliamo il disturbo”.