Calcio, Lega Pro. Finita la pazienza dei tifosi, per il Siracusa è contestazione

Pareggi in casa e sconfitte in trasferta. Media retrocessione più che salvezza. E purtroppo è la marcia attuale del Siracusa. La squadra di Sottil ha mostrato contro l’Andria tutti i suoi limiti, una volta di più. Difesa, centrocampo e attacco: tutti sul banco degli imputati. Con 16 reti subite, la difesa è la quarta peggiore del torneo. E l’attacco, con 8 gol all’attivo, è il secondo peggiore del campionato.
Il Siracusa è penultimo con la miseria di 8 punti e un senso di incompiuta generale. Guardare il Catania ad 11 nonostante una partenza ad handicap (-7) è tutto dire.
La pazienza dei tifosi è finita. Lo striscione esposto in gradinata è esplicito: “La permanenza va sudata, chi è inadatto se ne vada”. “Ne comprendo i fischi e la frustrazione – ha detto – perché hanno lasciato lo stadio con sentimenti che io stesso ho condiviso con loro. Sono molto dispiaciuto per il risultato che non è arrivato secondo quelle che erano le nostre aspettative, meno per la prestazione che è stata più convincente che in altre circostanze. Però ci sono ancora situazioni da migliorare, per questo tutti devono, da oggi, sentirsi in discussione”.
Cutrufo anticipa di fatto che a dicembre, mercato di riparazione, il Siracusa cambierà pelle. “Dovremo necessariamente intervenire. Non lo faccio adesso perché rischieremmo di fare errori inutili che non possiamo permetterci, ma voglio che tutti i tesserati, in ogni ruolo, sappiano che hanno tempo fino a dicembre per dimostrare di meritarsi un ruolo nel Siracusa Calcio”.