Camera di Commercio e Porto: reazione compatta e Palermo fa dietro front

La mobilitazione della provincia di Siracusa è stata compatta e decisa. Sindaci, organizzazioni datoriali, cittadini, associazioni, sindacati, deputati nazionali e regionali: tutti insieme per vedere giustamente riconosciuta l’importanza di un territorio. Qualcuno aveva forse fatto i conti senza l’oste, pensando di poter spogliare Siracusa delle sue ricchezze e delle sue risorse senza colpo ferire. La sciroggaggine tradizionalmente siracusana ha invece segnato il passo, lasciando il campo ad una veemente reazione che ha saputo creare consenso attorno.
Nasce così la revoca del presidente Crocetta del percorso di unificazione delle Camere di Commercio di Siracusa, Catania e Ragusa. Con il placet del ministero, si rivedrà il cammino inizialmente studiato. “Siracusa unificata alla pari con Ragusa e non in ginocchio da Catania”, sintetizza l’assessore regionale Bruno Marziano. C’è da riprendersi, poi, l’Autorità Portuale di Sistema, grottescamente istituita a Catania a discapito del porto Core di Augusta. “Non siamo ancora alla decisione di revoca – spiega ancora Marziano – ma l’atto importante è aver rimesso tutto in discussione, come ha dichiarato Crocetta. Augusta deve essere la sede, ha i requisiti. Catania no. E in giunta regionale ora cresce il consenso attorno a questa posizione”.