Canicattini Bagni. Siglato dal ministro maltese Galdes il protocollo di collaborazione Val d'Anapo-Malta

Firmato questa mattina a Canicattini Bagni il protocollo di cooperazione transnazionale tra il contesto pubblico-privato Ibleo, e siciliano nel suo complesso, e Malta.
Sono stati il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e degli Allevamenti zootecnici di Malta, Roderick Galdes, accompagnato dal capo di gabinetto , Ivor Robinich, il presidente dell’Agenzia di Sviluppo del “Val d’Anapo – Iblei”, Paolo Amenta, insieme al presidente del Gal Natiblei, Giovanni Castello, e ai sindaci di Solarino e Palazzolo Acreide, Sebastiano Scorpo e Carlo Scibetta, che con Malta condividono il “Cammino di S. Paolo”, a firmare l’importante impegno di collaborazione per lo sviluppo rurale, la promozione e la valorizzazione delle risorse agro-zootecniche e turistiche delle due isole.
Il protocollo, siglato anche dall’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Nino Caleca, verrà adesso trasmesso per il nulla osta al Ministero degli Affari Esteri italiano.
Primo passo adesso, la costituzione di un cabina di regia unica per la programmazione e la progettazione comunitaria, con tecnici messi a disposizione dal Ministero dell’Isola dei Cavalieri e dai due incubatori consortili pubblico-privati, il Gal Natiblei e l’Agenzia di Sviluppo “Val d’Anapo – Iblei”.
“Con la firma del protocollo di oggi – ha detto il sindaco, Paolo Amenta – questa grande area siculo-maltese si afferma sempre più quale piattaforma e modello di sviluppo integrato e del benessere nel Mediterraneo e non piattaforma militare dei Muos o delle multinazionali delle trivellazioni e della devastazione del territorio. Un modello unico mediterraneo che si offre al mondo con le sue risorse di pregio”.
“L’identificazione delle tematiche su cui intervenire – ha detto il ministro Roderick Galdes – non pone alcuna difficoltà, considerato che l’Italia e Malta sono uniti da molti anni nell’intento di ampliare regionalmente e globalmente l’importanza delle Dieta Mediterranea, come patrimonio dell’Umanità, anche in sede Unesco. Gli agricoltori, il conteso socio-economico in cui operano e quindi le dipendenze, nonché l’attività commerciale e gli scambi che alimentano questo settore sono il patrimonio che dobbiamo salvaguardare. La valorizzazione dei prodotti agroalimentari – ha proseguito l’esponente del governo maltese – rispecchia l’obiettivo di dare più ampiezza al rapporto tra i consumatori e questo settore, in modo garantire la viabilità delle attività a lungo termine. Nello stesso tempo è universalmente riconosciuto che la sostenibilità dell’attività sulle risorse naturali è un principio che ha assunto un’importanza fondamentale nella produzione degli alimenti. La facilitazione dei progetti che possono trasformare le materie per assicurarne il riutilizzo ed aprire nuove opportunità per energie pulite e rinnovabili è una sfida che compete a tutti noi. Il raggiungimento di questa intesa – ha concluso il ministro Galdes – è la certezza che si apre un ciclo di progresso di cui beneficeremo tutti, i maltesi e siciliani che vivono e sono protagonisti dei loro territori rurali, così come i milioni di visitatori desiderosi di poter conoscere e gustare tutto quello che essi possono offrire”.