Carcere e lavoro, obiettivo recidiva zero. Si presenta a Siracusa il protocollo Ministero-Federsolidarietà
Per i detenuti che lavorano con le cooperative sociali in carcere, il rischio di recidiva si abbassa dal 70-80% a meno del 10%.
Il dato parla chiaro e indica che la strada intrapresa in questa direzione dal Ministero della Giustizia e da Confcooperative Federsolidarietà è quella giusta ma va percorsa molto di più.
In Sicilia esistono esempi virtuosi. Non è un caso se il tema sarà affrontato a Siracusa, nel corso di un convegno organizzato da Confcooperative Federsolidarietà Sicilia- con il sostegno della sede territoriale di Confcooperative Sicilia di Siracusa – e dalla Cooperativa Sociale L’Arcolaio sul tema “Carcere e Lavoro: gli strumenti disponibili”.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 Novembre 2025 alle ore 9:30 presso la Sala Conferenze dell’Urban Center di via Nino Bixio 1/A.
Nel corso dell’incontro sarà presentato il Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Ministero della Giustizia- Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Confcooperative- Federsolidarietà e rinnovato lo scorso novembre. Il Protocollo ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di opportunità lavorative, di formazione e di inclusione sociale a favore della popolazione detenuta negli istituti penitenziari e di valorizzare le misure alternative. Prevede l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale che, tra le attività condotte, elabora modelli di convenzioni da mettere a disposizione dei territori, per l’avvio di attività di recupero sociale e inserimento lavorativo. Con altri soggetti, pubblici e privati, si promuovono iniziative, nelle carceri, per favorire l’acquisizione di esperienze e competenze da parte dell’utenza penitenziaria e agevolare il concreto inserimento in contesti lavorativi rispondenti ai criteri d’impresa, con l’obiettivo di potersi muovere, dunque, al di fuori di forme assistenziali.
L’appuntamento di Siracusa consentirà di approfondire una serie di tematiche legate proprio alla possibilità, attraverso il lavoro, di riabilitare i detenuti e allontanarli definitivamente dal reato. Emblematica l’esperienza della cooperativa L’Arcolaio, che sarà illustrata dalla responsabile dell’Area Sociale, Giovanna Di Girolamo
Dopo i saluti istituzionali del presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, del presidente del Libero Consorzio Comunale, Michelangelo Giansiracusa e dell’Arcivescovo di Siracusa. Mons. Francesco Lomanto, introdurrà i lavori il presidente di Confcooperative Federsolidarietà Sicilia, Salvo Litrico, a cui è stata affidata la presentazione del protocollo tra il Dap e Confcooperative Federsolidarietà.
Interverranno, subito dopo: Filippo Giordano, componente del Segretariato CNEL Lavoro In Carcere e Docente dell’Università LUMSA ,che affronterà il tema “Recidiva Zero: la sostenibilità delle imprese sociali dentro il carcere per abbattere la recidiva”, Elisabetta Zito, Dirigente del Penitenziario e Vicario del Provveditore (PRAP Palermo). Parlerà di Lavoro intra moenia: prospettive di sviluppo per le carceri siciliane . Seguirà un talk sul lavoro come possibilità per ripartire con Gabriella Picco, Direttrice ULEPE Siracusa, Giovanni Villari, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Siracusa, Giuseppe Pisano, Presidente della Cooperativa Sociale L’Arcolaio.
Il convegno sarà anche un momento di approfondimento sulle buone pratiche in Sicilia, segnatamente quelle delle cooperative “L’Arcolaio” a Siracusa e “Sprigioniamo Sapori” a Ragusa.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente Nazionale di Confcooperative Federsolidarietà, Stefano Granata.
“Confcooperative Federsolidarietà Sicilia – spiega il presidente Salvo Litrico- rilancia attraverso il convegno di Siracusa le attività legate al reinserimento lavorativo, grazie alle cooperative di tipo b, di persone svantaggiate. Un ambito che in Sicilia non si è mai sviluppato realmente. Ci sono, però, delle realtà consolidate, come quelle che esporranno le proprie esperienze. Sarà, dunque, l’occasione per fare cultura, per impiantare in Sicilia l’attività nazionale che attraverso il protocollo sottoscritto da Federsolidarietà e dal Ministero della Giustizia può essere proficuamente condotta. Partiamo dal focus sul tema
dell’inserimento lavorativo e del lavoro nelle carceri ma estendiamo anche l’attenzione sull’economia civile più in generale, guardando alle cooperative sociali come strumento in grado anche di generare valore nel mercato, a partire dalle persone svantaggiate”.
“Il lavoro durante la detenzione -ribadisce il presidente della Cooperativa L’Arcolaio, Giuseppe Pisano – è uno strumento formidabile per rafforzare il percorso di recupero del detenuto. Abbassare, attraverso il lavoro con le cooperative sociali in carcere il rischio di recidiva rappresenta un grande beneficio per la singola persona, per le istituzioni e per la comunità tutta. Purtroppo oggi i detenuti che lavorano sono ancora molto pochi e c’è molto da fare per moltiplicare le opportunità di inserimento al lavoro dentro le carceri italiane”.