Carica Turati, “Siracusa spavaldo per provare a mettere in difficoltà il Crotone”

Il campionato del Siracusa è stato sin qui avaro di emozioni. E l’umore dei tifosi inizia a risentirne, anche se la nuova avventura in Serie C è appena iniziata e sono noti i problemi che comportano – oggi – un ritardo di condizione che Turati sta cercando di recuperare a tappe forzate. La prossima tappa in calendario è quella di Crotone, altra sfida con una big del torneo. “C’è da costruire, quando c’è un gruppo nuovo, quando ci sono calciatori nuovi. Dobbiamo essere bravi a mettere insieme quei piccoli pezzi di un famoso puzzle che poi porta a diventare una squadra vera”, dice prima della partenza proprio il tecnico azzurro. “Quest’anno siamo in ritardo sulla nostra tabella, ma sono sicuro che i miei ragazzi stanno apprendendo velocemente e iniziano a capire cosa vuol dire giocare a Siracusa, con la grinta che ci serve e che è sempre stata una caratteristica”.
Dall’infermeria arriva qualche buona notizia. “Sì, abbiamo sicuramente recuperato gente, anche se qualcuno è ancora out. Ma non parliamo di singoli. Io parlo solo di quelli che ci sono, che sono dentro all’idea Siracusa, soprattutto mi spenderò fino all’ultimo giorno per difendere i miei ragazzi, perché io vedo i sacrifici che fanno giornalmente, io soffro con loro, soffro anche più di loro”. Ed a proposito, Turati parte in difesa di quelli finiti al centro delle critiche. “Ho percepito qualche fischio per qualche ragazzo che l’anno scorso giocava veramente poco e che quest’anno invece sta dando l’anima. Io sono veramente contento di questi ragazzi e li voglio difendere, li voglio proteggere. E soprattutto li voglio portare ad un livello dove potranno togliersi soddisfazioni anche dentro questo campionato”.
Quanto alla gara, a preoccupare sono le ridotte – al momento – capacità realizzativa ed una difesa spesso in difficoltà. “Forse cambieremo qualcosa, ma la cosa importante è che i miei ragazzi trovino quell’aggressività che c’era soprattutto nelle prime due partite, parlo di Salernitana e Monopoli. Se una squadra vuole farci del male, deve sudare sette o otto camicie anche. Se la condizione atletica migliora, ci permetterà di fare meno errori di piazzamento, meno sbavature. Non è, però, solo un problema di difesa alta o bassa. Oggi mi devo soprattutto preoccupare dell’umore della mia squadra, perché i ragazzi sanno che arriviamo da risultati negativi, abbiamo sofferto. Non abbiamo avuto nell’ultima settimana quella serenità necessaria per giocare a calcio e che ci aiuta per cercare di dominare l’avversario in campo. Ci siamo soprattutto concentrati su questo aspetto mentale. La condizione fisica cresce e dobbiamo essere bravi assolutamente a portare un risultato a casa. E magari limare quelle ingenuità che abbiamo pagato caro. Chiaramente dobbiamo alzare il livello dell’attenzione, questo l’ho già detto e ripetuto, ma soprattutto dobbiamo trovare quella spavalderia per poter giocare a calcio e per mettere in difficoltà gli avversari”.