Carta (Grande Sicilia): “Stop alle irregolarità, rilanciare la riserva Ciane-Saline”
Movimentazioni illegali, navigazione non autorizzata, manufatti mai rimossi e una presunta inerzia dell’Ente Gestore che rischia di compromettere irreversibilmente uno degli ecosistemi più preziosi della Sicilia orientale. È quanto emerge, a proposito della riserva Ciane-Saline, dall’interrogazione a risposta scritta che il deputato regionale Giuseppe Carta (Grande Sicilia) aveva diretto all’assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente. “Inizia oggi una fase per il rilancio delle saline e per salvare la Riserva Naturale, un patrimonio naturalistico che non può essere lasciato in balia dell’illegalità e dell’incuria amministrativa”, dice Carta. “Le denunce presentate dal Comitato per i Parchi di Siracusa dipingono un quadro allarmante: ripetuti eventi illegali sui letti dei fiumi Ciane e Anapo in piena Zona A della Riserva, natanti a motore che violano sistematicamente il regolamento, strutture non autorizzate consolidate nel tempo. Violazioni che configurano potenziali ipotesi di danno ambientale ai sensi del Testo Unico Ambientale. Non possiamo più aspettare e tollerare questa situazione”, aggiunge Carta.
Anche la Procura di Siracusa ha puntato le sue attenzioni sulla vicenda e diverse persone sono state già ascoltate. Il nodo da chiarire rimane quello ad autorizzazioni rilasciate per attività di escavazione e navigazione. Per acquisire ulteriori elementi, la questione sarà al centro di un’audizione parlamentare che si terrà la prossima settimana. “Questa è solo la prima mossa di una partita che intendiamo giocare fino in fondo. La tutela delle aree protette non è un optional, è un obbligo costituzionale. Pretendiamo risposte celeri e interventi concreti. La salvaguardia della Riserva Naturale Ciane e Saline di Siracusa è ufficialmente iniziata”, ribadisce Carta.