Cassibile, alta tensione: "cittadini chiusi a casa, stranieri liberi di assembrarsi"

Una nuova foto riaccende le polemiche a Cassibile. Nello scatto, realizzato questa mattina lungo via Nazionale, si nota subito un assembramento di persone davanti ad una attività commerciale aperta. Secondo il racconto di diversi residenti, vi si venderebbe cibo etnico. Sono almeno 7 e tutti stranieri. Nessuno indossa la mascherina e il distanziamento sociale è un miraggio.
Proprio nelle ore scorse, sulla scorta di simili e ripetute scene, la deputata regionale Rossana Cannata ha depositato una interrogazione urgente all’Ars. In precedenza, il Movimento 5 Stelle aveva sollecitato l’intervento della Prefettura per tutelare la dignità dei tanti extracomunitari che popolano la tendopoli di Cassibile e per assicurare la giusta sicurezza sanitaria e sociale ai residenti.
La tensione è purtroppo alta. Ed alcuni episodi avvenuti negli ultimi giorni parrebbero testimoniarlo. Urgono soluzioni prima che si scaldino gli animi.
“Questi assembramenti sono ormai diventati scene quotidiane di cui faremmo a meno. Abbiamo lanciato l’allarme alcuni mesi orsono e siamo rimasti inascoltati”, dice arrabbiato Paolo Romano, l’ex presidente di circoscrizione. “Stiamo cercando in ogni modo di far capire che Cassibile e Fontane Bianche in questo periodo stanno attraversando una fase veramente paradossale: i cittadini chiusi e privati dalle più elementari libertà e gli extracomunitari liberi di fare quel che vogliono. Questi sono dei veri e propri soprusi, perpetrati nei confronti della cittadinanza di Cassibile e di Fontane Bianche. Noi – prosegue Romano – non abbiamo nulla contro queste persone, ma protestiamo con veemenza contro le istituzioni che non fanno nulla o fingono di non capire. È arrivato il momento di dire basta. Utilizzeremo tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione per ripristinare la legalità a Cassibile ed a Fontane Bianche”.