Cassibile. Villaggio migranti, interrogazione all'Ars. Cannata: "Sorgerà dove confluiscono i liquami"

La vicenda del costruendo villaggio di Cassibile, che dovrà ospitare i braccianti agricoli immigrati durante l’imminente stagione della raccolta torna all’Ars. La deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata ha presentato questa mattina un’interrogazione indirizzata agli assessorati alle Autonomie Locali,  delle Politiche sociali e del Lavoro e della Salute. Alla Regione, la parlamentare dell’Ars chiede attenzione, esprimendo preoccupazione soprattutto per la tutela della salute pubblica in un periodo difficile come quello di emergenza sanitaria in corso.

Cannata ricorda la convenzione sottoscritta lo scorso ottobre in prefettura, con il finanziamento di 242 mila euro concesso dal ministero dell’Intero per realizzare la struttura temporanea d’accoglienza con moduli abitativi e servizi igienici annessi. Una soluzione alternativa alla baraccopoli. Il Comune ha adesso ufficialmente destinato un’area di proprietà comunale, a ridosso dell’ex depuratore, a tale scopo, fino al 30 settembre. E’, inoltre, partito, l’iter burocratico per il progetto e la successiva costruzione.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia l’area individuata non sarebbe idonea all’utilizzo stabilito perchè “ricade all’interno del centro abitato della frazione di Cassibile, area disagiata, fortemente penalizzata a causa della carenza di servizi e collocata in prossimità dell’ex depuratore che, seppur fuori servizio,rappresenta il punto di arrivo dei liquami della frazione. Nel tempo-prosegue – la comunità di Cassibile è stata fortemente condizionata dalla presenza in loco di un numero elevato di lavoratori extra-comunitari, i quali per anni hanno vissuto nell’insediamento della tendopoli di Cassibile in precarie condizioni igienico sanitarie, costituendo allo stesso tempo, terreno fertile per il reclutamento di manodopera a basso costo, molte volte non in regola e sfruttata”