Nuovo prelievo multiorgano all’Umberto I, la prova di generosità che ridona speranza

Nuovo prelievo multiorgano eseguito all’Umberto I di Siracusa. E’ il terzo dall’inizio dell’anno, reso possibile grazie alla donazione – nel rispetto della volontà espressa dalla famiglia – di un uomo ricoverato nel reparto di Rianimazione e deceduto per una emorragia cerebrale massiva.
Il Coordinamento Aziendale per i Prelievi e i Trapianti diretto da Graziella Basso, dopo l’attivazione della commissione per l’accertamento di rito, ha iniziato la valutazione di idoneità degli organi e tessuti e la sicurezza e allocazione degli organi destinati ai pazienti in lista d’attesa per un trapianto. D’intesa con il Centro Regionale Trapianti Sicilia, attivata la macchina organizzativa che ha concluso positivamente il percorso con il prelievo di fegato e cornee.
Il prelievo di organi ha impegnato, oltre al blocco operatorio dell’ospedale di Siracusa che ha affiancato l’equipe di Bari, il personale di Anestesia e Rianimazione, Neurologia e Neurofisiopatologia, Laboratorio Analisi, Radiologia, Anatomia patologica, Cardiologia, Oculistica, personale del 118 e della Polizia di Stato.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha voluto ringraziare la famiglia del donatore che, in un momento di estremo dolore, ha assunto una decisione di grande umanità e generosità. Si è quindi complimentato con il Coordinamento per i Prelievi e i Trapianti, “esempio di competente e professionale integrazione multidisciplinare”.
Dal canto suo, la dottoressa Graziella Basso sottolinea la delicatezza del tema della cultura della donazione degli organi, strettamente legato ad una scelta difficile e da prendere in un momento di sofferenza profonda. “Con la donazione ogni uomo diventa medicina per l’altro e un plauso va al donatore, alla sua famiglia e agli operatori sanitari che l’hanno affiancata dimostrando umanità e amore”.




Riceve 11 verbali per aver violato la Ztl in Ortigia, “si gioca con l’equivoco”

Undici verbali per aver violato la Ztl in Ortigia, praticamente una multa a settimana per quasi un anno. Il totale? 1.100 euro da pagare (con sconto del 30% se si paga subito, ndr). È quanto accaduto a un siracusano che ha raccontato la sua storia alla redazione di SiracusaOggi.it. Tutti quei verbali, recapitatigli a casa via raccomandata, contestano la stessa infrazione: ingresso non autorizzato in zona a traffico limitato.
Il problema non sono i varchi, visibili o meno. Come ci racconta il protagonista di questa vicenda, l’equivoco si chiama abitudine. “Ho sempre utilizzato il parcheggio privato a pagamento della Marina, vicino al Grand Hotel. Con il ticket del parcheggio si veniva esentati dalla multa. Solo che le regole sono cambiate ma nessun cartello fornisce questa informazione…”, si rammarica raccontando la sua storia.
Da settembre 2024, in effetti, sono cambiate le modalità di accesso al parcheggio a pagamento, gestito dalla società Easy Parking. La modifica riguarda in particolare l’utilizzo durante gli orari in cui è attiva la Ztl nel centro storico. A seguito di un accordo con l’amministrazione comunale di Siracusa, e in considerazione del “servizio meritorio” comunque assicurato da quell’area di sosta all’interno di Ortigia, si è deciso di consentire l’accesso al parcheggio in via prioritaria alle auto degli ospiti delle attività ricettive ubicate nell’isolotto.
Durante la Ztl potranno quindi accedervi quindi solo le auto che hanno provveduto a effettuare una prenotazione entro il giorno precedente, tramite una mail inviata a info@easyparkingsrl.it e comprovante il soggiorno in un hotel, B&B o casa vacanze di Ortigia.
A distanza di quasi un anno, diverse segnalazioni giunte in redazione dimostrano che la misura – per quanto pubblicata nel 2024 su tutti i media – non è ancora nota a tutti i siracusani. E a causa di questo “equivoco”, fioccano i verbali. Quello del signore multato per 11 volte è un caso limite, ma non ha tutti i torti nel chiedere maggiore trasparenza con un cartello o un segnalatore in modo da evitare che altre persone in buonafede rimedino una sanzione.
Ma è corretto sanzionare lo stesso automobilista undici volte per la stessa infrazione? Secondo il Codice della Strada, in linea generale, si è tenuti a pagare tutte le multe. Le sanzioni per la stessa infrazione, solo se commesse in rapida successione e senza contestazione immediata, potrebbero essere considerate come un’unica infrazione e quindi pagate con una sola multa, aumentata fino al triplo della più grave. Ma se le infrazioni vengono commesse a distanza di tempo, come nel caso in esame, si dovranno pagare tutte le multe in quanto si considerano condotte autonome. A maggior ragione se rilevate attraverso dispositivi automatici.




Mercati e mercatini in crisi, crolla il numero di imprese ambulanti: -31% a Siracusa

La crisi del commercio non risparmia il settore delle imprese ambulanti. Tra il 2016 e il 2024 gli operatori del settore sono passati da 21.298 a 16.189, con una perdita di oltre 5.000 imprese (‑24%). Di queste quasi la metà nell’ultimo anno. Infatti, nel 2024, ben 2.477 aziende: il calo più significativo dell’ultimo decennio. I dati ricavati dall’Osservatorio Nazionale del Mise, sono stati elaborati da Confimprese Sicilia e confermano una profonda crisi del commercio ambulante in Sicilia.
Il fenomeno è diffuso in tutte le province, con punte di criticità a Palermo (‑34%), Ragusa (‑42%) e Siracusa (‑31%). “Questo ridimensionamento – avverte il coordinatore regionale di Confimprese Sicilia, Giovanni Felice – è la prova tangibile che l’attuale format dei mercatini settimanali non funziona più”.
Con una nota inviata al presidente della Regione ed all’assessore alle Attività Produttive, Confimprese ha sottoposto alla loro attenzione il problema.
“Tra le principali cause della crisi che danneggiano il settore c’è il cambiamento dei consumi. Cittadini e consumatori preferiscono esperienze d’acquisto più flessibili, integrate e di qualità. Mentre sono cambiate le modalità di lavoro e di utilizzo del tempo libero, i mercati restano organizzati quasi esclusivamente di mattina, escludendo chi lavora”, spiega Giovanni Felice.
Ma c’è di più. “Il commercio online – continua il coordinatore di Confimprese Sicilia – ha reso facilmente accessibili prodotti prima esclusivi del mercato ambulante. La mancanza di regole certe ed una scarsa e poco incisiva lotta all’abusivismo, danneggiano chi lavora in regola ed abbassa la percezione di qualità dei mercati”.
In sintesi, il mondo è cambiato ma il modello del commercio su aree pubbliche è rimasto identico nella formulazione di mercati e mercatini. “La scarsa attenzione che le amministrazioni locali riservano al commercio su aree pubbliche ha favorito lo stato di degrado dei mercati che non sono visti come risorsa e come servizio ai cittadini residenti ed ai turisti”.
Servirebbero, pertanto, nuove strategie. “Per rilanciare il commercio su aree pubbliche occorre riconsiderare il mercato come una risorsa e non come un fenomeno degradante. I mercatini devono rientrare tra gli elementi da considerare con pari dignità e con la stessa attenzione degli altri segmenti produttivi. In un momento così complesso, bisogna guardare lontano per recuperare un ritardo in termini di sviluppo e di adeguamento alle nuove tecnologie che rientrano tra le cause che determinano l’attuale crisi. Va avviata – conclude Felice – la conversione funzionale dei mercati, lavorando su diverse linee di interventi quali i mercati tematici e polifunzionali (alimentare di qualità, artigianato, cultura) con eventi serali e infrasettimanali. I mercati devono essere inseriti nei processi di rigenerazione urbana, come, ad esempio, quelli delle aree industriali dismesse, o di aree recuperate per usi diversi”.
E proprio alla Regione, Confimprese Sicilia ha chiesto un progetto sostanziale di rinnovamento, “capace di valorizzare l’identità dei mercati e al tempo stesso di renderli moderni, inclusivi e competitivi”.




Aretusacque, Cannata: “Condutture nuove e bollette sostenibili, no ai metodi opachi”

“Aretusacque è nata in fretta e furia, con metodi opachi e senza il coinvolgimento reale di tutti i Comuni”.Il deputato nazionale Luca Cannata di Fratelli d’Italia ribadisce il suo “no a una gestione dell’acqua imposta da pochi, senza regole né rispetto istituzionale. Un’operazione da un miliardo di euro, imposta con un blitz estivo e senza alcun rispetto per il confronto democratico”. Cannata è intervenuto sui social con una lunga diretta in cui ha ripercorso l’assemblea dei sindaci di lunedì scorso. “Abbiamo assistito a un’assemblea surreale” – sottolinea Cannata, che adombra sospetti sulle modalità seguite, a partire dal ritardo di circa un’ora della seduta rispetto all’orario fissato. Cannata difende la posizione assunta dai sindaci di Avola, Francofonte e Portopalo, “che hanno sollevato, assieme anche al sindaco di Carlentini, obiezioni sul metodo adottato per la scelta del comitato di Sorveglianza, organismo che dovrà controllare investimenti, tariffe e qualità del servizio”.
“Abbiamo detto no per difendere un principio fondamentale: i cittadini meritano un servizio idrico efficiente, con reti moderne e bollette sostenibili – tiene a precisare il parlamentare di Fratelli d’Italia -. La nostra battaglia non è per le poltrone, ma per avere finalmente condutture che non perdano acqua ogni giorno, per investimenti reali e tariffe eque in tutta la provincia”. Cannata è critico anche sulle indennità approvate per la governance della società. “Parliamo di circa mezzo milione di euro l’anno che finiranno per pesare sulle bollette delle famiglie – stigmatizza il deputato di Fratelli d’Italia- L’acqua non è un’occasione per spartirsi poltrone”.Il Comune di Siracusa, che ha la quota più alta, ha blindato la governance con il sostegno del solito cerchio politico, chiudendo la porta a decine di migliaia di cittadini rappresentati da altri Comuni”. Cannata annuncia, infine, una “battaglia in tutte le sedi: politiche, istituzionali e legali. Dietro ogni bolletta che arriverà c’è una scelta politica e noi abbiamo detto no al sistema messo in piedi da Italia assieme a Carta, Gennuso, Auteri, Spada e i loro sindaci amici”.




Incendio nella chiesa di San Paolo a Solarino, l’ex sindaco Germano: “Salviamola”

“La nostra Chiesa Madre, dedicata a San Paolo Apostolo, simbolo identitario e spirituale della comunità solarinese, versa oggi in condizioni gravissime. A distanza di oltre un mese dal devastante incendio verificatosi a fine giugno, la situazione strutturale della navata principale è peggiorata in maniera allarmante, al punto da far temere un imminente crollo.” A parlare è l’ex sindaco di Solarino Peppe Germano, che accende i fari sull’incendio che ha colpito la chiesa di San Paolo lo scorso giugno.
L’incendio si è sviluppato nella serata del 20 giugno, a causa di un fulmine che, nei giorni precedenti, aveva colpito l’edificio. Le fiamme hanno danneggiato il tetto di canne e gesso in corrispondenza del ciclo pittorico che decora il soffitto della chiesa, con danni evidenti soprattutto nel riquadro dedicato a San Paolo in catene, situato prima del transetto e in direzione del presbiterio. Inoltre, una trave del tetto sarebbe crollata sul sottotetto, causando anche la pericolosa inclinazione del grande lampadario.
Le operazioni di spegnimento hanno incontrato non poche difficoltà. Dal 20 al 24 giugno, infatti, si sono verificati ben cinque incendi in zona. Il problema principale è stato raggiungere il punto interessato: non era possibile intervenire dall’interno perché l’accesso al sottotetto avviene tramite uno stretto cunicolo e, in ogni caso, l’incannucciato coperto di calce non è calpestabile.
E allora Peppe Germano, dopo poco più di un mese dal rogo, presenta un reportage fotografico per documentare “in maniera inequivocabile il crollo di due capriate, attualmente sospese sopra le volte in canna e gesso. Più avanti nella navata, una terza capriata risulta collassata, causando una nuova e profonda lacerazione della copertura. – sottolinea Germano – Ancora più preoccupante è la rotazione e lo scivolamento di parte della struttura portante del tetto centrale, che compromette ulteriormente la stabilità complessiva dell’edificio.”

“A oggi, purtroppo, non è stato predisposto alcun intervento di messa in sicurezza né di protezione provvisoria contro le intemperie. – continua l’ex sindaco di Solarino – La mancanza di una semplice copertura impermeabile nelle aree prive di tegole espone l’intera struttura voltata a infiltrazioni che, con le piogge imminenti, potrebbero provocare danni irreversibili. Per questo motivo, mi rivolgo con senso di responsabilità e profondo rispetto alle autorità civili e religiose competenti, affinché – nei giorni ancora disponibili prima dell’arrivo delle precipitazioni – si intervenga con la massima urgenza per evitare che la nostra Chiesa Madre subisca danni irreparabili.
La tutela del nostro patrimonio culturale e spirituale non è solo un dovere morale, ma un atto di amore verso la nostra storia e verso le generazioni future. Sampalisi, salviamo la nostra Chiesa Madre”, conclude Peppe Germano.




La scelta del camper: Materazzi si affida alla competenza di Giuseppe Terranova

comunicazione a cura dell’Azienda

Anche un campione del mondo sceglie la vacanza in libertà: Marco Materazzi, indimenticato difensore della Nazionale italiana e protagonista nella vittoria mondiale nel 2006, ha optato per una vacanza “plein air” affidandosi alla competenza di Alfacaravan Siracusa. Accompagnato proprio da Giuseppe Terranova, CEO dell’azienda, e con Ermes Giglio, Materazzi ha visitato lo stabilimento Laika ed ha scelto come compagno di viaggio il prestigioso Kreos H 5109.
Il modello Kreos H 5109 è un gioiello del turismo itinerante: tecnologia all’avanguardia, ambienti eleganti e comfort da suite mobile, con telaio AL-KO, riscaldamento a pavimento, doppio pavimento passante e isolamento perfetto per ogni stagione.
Alfacaravan, punto di riferimento nel settore camperistico del Sud Italia, vanta una lunga esperienza e un’attenzione meticolosa alla qualità ed al servizio clienti. Sotto la guida di Giuseppe Terranova, l’azienda si è affermata in posizione leader, con una rete solida e clienti d’eccezione.




Bocconi avvelenati a Floridia, avviata la disinfestazione in tutta la zona di piazza Santa Lucia

Dopo l’allarme di presunti bocconi avvelenati a Floridia, questa mattina il sindaco Marco Carianni ha disposto la pulizia e la disinfestazione di tutta la zona di piazza Santa Lucia “per evitare che qualche altro cagnolino o qualche altro gattino possano essere avvelenati”, ha scritto il primo cittadino sui canali social.
Nella giornata di ieri infatti, Cariani aveva fatto affiggere dei cartelli che segnalavano la presenza sospetta di bocconi avvelenati, dopo le diverse segnalazioni ricevute dai cittadini. Nelle scorse ore, inoltre, un cane e diversi gattini avrebbero anche perso la vita. Il prossimo passo sarà accertare se la morte degli animali sia riconducibile al boccone sospetto. “Ringrazio per la fattiva collaborazione tutti i cittadini residente nel quartiere, i vigili e il personale di Igm”, ha concluso il sindaco di Floridia.




La Polizia presenta in Ortigia due biciclette elettriche per il controllo del territorio

In un’ottica di sempre maggiore sinergia tra istituzioni e realtà del territorio, la Questura di Siracusa da venerdì 1° agosto si è dotata di due biciclette elettriche che verranno sin da subito utilizzate per il controllo del territorio. Domani alle ore 10.30, in Largo Aretusa, si svolgerà la cerimonia di consegna delle due biciclette elettriche che rappresentano un gesto concreto a favore della sicurezza urbana e rafforzano la presenza degli operatori delle forze dell’ordine nel contesto cittadino in modo agile, sostenibile e capillare.
L’iniziativa, promossa e sostenuta da Confcommercio e Rotary Club Siracusa Ortigia, mira a dotare la Questura di Siracusa e il Commissariato di Ortigia di uno strumento per intensificare l’attività di controllo, specialmente in aree ad alta densità commerciale e turistica come l’isola di Ortigia, la storica zona della Borgata e le zone a maggiore vocazione commerciale della città come quella dell’area commerciale Tisia/Pitia
In questo contesto, le biciclette a pedalata assistita si configurano come un mezzo versatile e rispettoso dell’ambiente, in grado di garantire interventi tempestivi e una costante prossimità al tessuto urbano.
“Abbiamo voluto offrire un supporto tangibile alle forze dell’ordine – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Siracusa, Francesco Diana – in risposta alle sollecitazioni di tanti operatori commerciali che, in questi anni, hanno subito danni ingenti a causa di atti predatori per promuovere azioni condivise e intelligenti che possano rafforzare la fiducia nella presenza dello Stato, anche attraverso mezzi nuovi e compatibili con l’urbanistica cittadina.”
Dello stesso avviso il presidente del Rotary Club Siracusa Ortigia, Gaetano Tranchina, che ha sottolineato l’importanza di “partecipare a iniziative di impatto immediato, capaci di restituire valore alla comunità attraverso il sostegno alla legalità, alla prevenzione e alla coesione sociale”.
Gli agenti in bicicletta“Bike 1” e “Bike 2” saranno infatti operativi sin da domani, segno di una concreta volontà del Questore di Siracusa Roberto Pellicone che, anche a seguito dell’esperienza positiva ed entusiasmante maturata durante il G7 nel corso del quale le biciclette della Polizia di Stato sono state particolarmente apprezzatenell’attività di prossimità e controllo territorio.
La cerimonia, organizzata dalla Questura di Siracusa, prevede la presenza anche di altri mezzi in dotazione alla Questura di Siracusa per il controllo del territorio, quali auto elettriche, moto ed acquascooter.
La collaborazione tra enti e istituzioni rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato, orientato a una città più vivibile, sicura e solidale. “le biciclette, già in dotazione agli agenti in servizio di pattugliamento, – ha infine dichiarato il Questore Roberto Pellicone – costituiscono un ulteriore passo verso un modello di sicurezza urbana integrata, attenta non solo al contrasto delle illegalità, ma anche alla promozione del decoro, dell’ascolto e della fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni nell’ottica dell’ormai noto claim “esserci sempre”.




Nuovo ingresso in giunta a Melilli, Giuseppe Militti è assessore. Ecco le deleghe

Giuseppe Militti è il nuovo assessore al Turismo, Spettacolo, Protezione Civile e Polizia Locale del comune di Melilli. La cerimonia ufficiale si è svolta ieri pomeriggio, mercoledì 30 luglio, presso la Sede della Delegazione municipale di Villasmundo.
In occasione della nuova nomina, l’Amministrazione Comunale ha proceduto anche a una ridefinizione delle deleghe assessoriali, ora così assegnate: Cristina Elia, Vice Sindaco, Politiche della Famiglia e Funzione Pubblica; Mirko Caruso, Pubblica Istruzione e Sviluppo Economico; Massimo Magnano, Lavori Pubblici, Manutenzione e Urbanistica; Mirko Agatino Aloisio, Igiene Urbana, Ambiente, Mobilità e Decentramento.
Il nuovo ingresso in Giunta segue le dimissioni dell’Assessore Francesco Nicosia, che ha lasciato il suo incarico dopo un prezioso periodo di servizio. “A lui l’Amministrazione Comunale rivolge una grande espressione di stima e gratitudine per il significativo apporto offerto nel corso del suo mandato: è durante il suo percorso che il Carnevale Melillese, il più stretto d’Italia, è entrato a far parte del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, segnando una tappa storica per l’intera comunità; le festività tradizionali, le sagre, il Santo Natale, l’adorazione dei presepi, così come le iniziative culturali e sportive, hanno assunto un ruolo sempre più centrale e riconoscibile nel tessuto sociale melillese: la sua dedizione ha contribuito a rafforzare il senso di appartenenza e la promozione delle eccellenze melillesi”, ha scritto il comune di Melilli.
La cerimonia ha assunto un valore particolarmente significativo grazie alla presenza di Vincenzo Coco, figura di spicco per anni della politica melillese, già Consigliere comunale e provinciale e più volte già Assessore comunale simbolico per tutta l’Amministrazione.




“Uffici postali in emergenza a Cassibile e Pedagaggi”: la denuncia della Cgil

“Una situazione inaccettabile si sta verificando negli uffici postali di Cassibile e Pedagaggi”. La denuncia parte dalle segreterie territoriali della Cgil di Siracusa, insieme alle categorie Slc e Spi.
Le due sedi sono realtà diverse, per dimensione e contesto, ma accomunate da una stessa problematica:carenze di personale croniche, servizi essenziali al collasso, comunità lasciate senza risposte da Poste Italiane. A Cassibile, frazione a forte vocazione turistica, secondo quanto denuncia l’organizzazione sindacale, l’ufficio postale è costretto a funzionare con un solo addetto nonostante l’afflusso di residenti e turisti quintuplicato nel periodo estivo. File interminabili sotto il sole, operazioni rallentate, pensionati e cittadini costretti ad attese di ore per ritirare una raccomandata, pagare un bollettino o riscuotere la pensione. “È una situazione insostenibile per utenti e lavoratori”, dichiara il Segretario dello Spi, Vincenzo Vaccaro. “Poste Italiane non ha previsto alcun potenziamento stagionale, ignorando le segnalazioni e i disagi evidenti”.
A Pedagaggi, frazione di Carlentini, il problema non sarebbe, inivece, solo stagionale ma struttural. “L’unico operatore di supporto al direttore-spiega la Cgil – viene continuamente distaccato altrove, lasciando l’ufficio scoperto. Dal mese di agosto si paventa addirittura la soppressione definitiva di questa unità, riducendo il presidio a un solo dipendente o rischiando chiusure parziali. È inaccettabile che una comunità periferica venga privata di un servizio pubblico fondamentale- afferma il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi-“Gli abitanti di Pedagaggi non sono cittadini di serie B: hanno diritto a un servizio postale dignitoso e accessibile, senza dover percorrere chilometri per compiere operazioni basilari”. Le due vicende mettono in luce una criticità più ampia: la tendenza di Poste Italiane a ridurre organici e servizi nelle aree periferiche e nelle località stagionalmente più affollate, sacrificando i diritti dei lavoratori e della cittadinanza in nome di logiche esclusivamente economiche. “Il servizio postale è un presidio di cittadinanza attiva e di coesione sociale”, sottolinea Alosi, “non un lusso da garantire solo ai centri più grandi”.
La Cgil, insieme alle categorie Slc e Spi, annuncia iniziative di mobilitazione pubblica nelle due frazioni, coinvolgendo cittadini, istituzioni locali e regionali per chiedere a Poste Italiane interventi immediati: invio di personale aggiuntivo, stabilizzazione degli organici, garanzia di un servizio regolare e dignitoso per tutti. “Non accetteremo – conclude Vincenzo Giuga, segretario del settore Poste – che le comunità di Cassibile e Pedagaggi restino invisibili e penalizzate, né che i lavoratori vengano lasciati soli a fronteggiare situazioni emergenziali che l’azienda si ostina a ignorare”.