Tartarughe marine, prima schiusa a Fontane Bianche nella stagione dei record

Le tartarughe marine “Caretta Caretta” continuano a scegliere le spiagge siracusane come “nursery” per le loro deposizioni ma iniziano anche le schiuse.
Mentre l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino festeggia il record di nidificazioni in Sicilia, a Siracusa sono anche iniziate le corse verso il mare delle tartarughine appena nate. Ieri notte, uno dei nidi della spiaggia di Fontane Bianche ha regalato ai fortunati presenti l’atteso ed emozionante spettacolo dell’ingresso in acqua, che celebra la vita.
Nel territorio sono circa 90 i nidi censiti sulle spiagge, da Agnone a Pachino.
Oleana Prato è la biologa marina responsabile regionale del Progetto Tartarughe del Wwf e da dieci anni lavora, con gli altri volontari, alacremente su diversi fronti, a partire dalla sensibilizzazione. “Era il 2016- ricorda – e si partiva da 12 nidi in tutta la Sicilia. Oggi siamo a circa 200”.
Nella sola giornata di ieri, le spiagge siracusane hanno rivelato una decina di nidi.
“La schiusa della notte scorsa a Fontane Bianche- racconta Oleana Prato- è stata contemporanea ad un analogo momento a Catania. Nel frattempo un nuovo nido veniva segnalato ad Agnone Bagni ed io, al telefono con i carabinieri, ho coordinato le attività da compiere”.
Ma perché le nidificazioni di Caretta Caretta nel nostro territorio sono aumentate fino a parlare di boom?
La biologa siciliana ipotizza diverse motivazioni alla base di questo risultato. “Innanzitutto la sensibilizzazione – dice Oleana Prato – Le persone sanno ormai nella maggior parte dei casi come comportarsi, riconoscono le impronte, sanno che devono chiamare la capitaneria, che l’area intorno al nido va recintato e che si devono evitare atteggiamenti invadenti. Aumentano, del resto, le azioni di monitoraggio, con i volontari impegnati in questa attività e un numero sempre maggiore di spiagge monitorate. Un ruolo di primo piano in questo contesto è sicuramente da attribuire ai pescatori, che sempre più spesso, imbattendosi in una tartaruga marina in difficoltà, anziché rimetterla in mare, la affidano alla Capitaneria di Porto”. La responsabile del Progetto Tartarughe del Wwf in Sicilia sottolinea anche un altro aspetto. “Quest’anno vanno elogiati i gestori dei lidi, all’Arenella come a Fontane Bianche- dice- hanno avuto cura dei nidi, li hanno tutelati, nonostante questo abbia comportato la perdita di spazio per i loro lettini”.
Tornando alle motivazioni che potrebbero stare alla base dell’incremento esponenziale del numero di nidificazioni in Sicilia, Oleana Prato si mostra più cauta rispetto all’ipotesi che una concausa possa essere rappresentata dai cambiamenti climatici. “Abbiamo pochi elementi per discutere di questo- puntualizza- Potrebbe esseri una spinta evolutiva, che spinge le tartarughe a deporre di più. E’ molto presto, però, per dirlo”.
I nidi di tartaruga marina in provincia di Siracusa si trovano ad Agnone, Marina di Priolo, Siracusa, Avola (che ha registrato un boom di 17 nidi), Pachino (quest’anno anche sulla spiaggia di Granelli, con una decina di nidi) , Isola delle Correnti/Portopalo di Capo Passero (una ventina di nidi), Vendicari-San Lorenzo ed uno solo questa volta alla Pizzuta (Noto).

Foto: repertorio




Nuovo ospedale, il commissario straordinario: “Progetto esecutivo entro novembre, poi l’appalto”

Un altro passo verso la gara d’appalto dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Il traguardo non è, per il momento, esattamente dietro l’angolo però di certo è più vicino. Ed in modo significativo ed importante, dopo l’approvazione del progetto definitivo. Per capire a che punto del percorso ci troviamo, abbiamo chiesto una sorta di cronoprogramma al commissario straordinario per il nuovo ospedale di Siracusa, Guido Monteforte. “Con ragionevole consapevolezza, posso dire che noi entro fine novembre avremo il progetto esecutivo e saremo in grado di approvarlo. Sono certo che la Regione, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia faranno la loro parte con la stessa celerità. Per la gara d’appalto, ci vorrà qualche mese ancora perché c’è la verifica della completezza della documentazione richiesta. Le gare d’appalto – spiega ancora l’ingegnere siracusano – possono durare da tre a nove mesi e lì io non posso intervenire”.
Ad oggi, l’iter è arrivato al decreto numero 26 della struttura commissariale. Ed è quello che approva il progetto definitivo, dopo l’esame del Nucleo di Valutazione degli investimenti del Ministero della Sanità e l’analisi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che hanno prodotto alcune osservazioni e prescrizioni. “L’impresa progettista, la Proger, ha prontamente eseguito e introdotto al progetto queste integrazioni e modifiche suggerite. Il soggetto verificatore del progetto, Rina Check, ce l’ha restituito con una dichiarazione di ottemperanza al recepimento delle prescrizioni ed a quel punto si è perfezionato ed è stato possibile che io lo approvassi in linea definitiva”, illustra ancora Monteforte.
Con il progetto definitivo, l’opera può essere dichiarata di pubblica utilità, urgente e indifferibile. “Il che apre la strada alle procedure espropriative. Una volta che le procedure espropriative si saranno completate e perfezionate con l’immissione in possesso dei 17 ettari, potremo dare luogo alla campagna di prospezione archeologica che, ricordo, è propedeutica all’avvio concreto della costruzione. Precedentemente, in conferenza dei servizi, la Sovrintendenza aveva previsto che questa fase, la prospezione archeologica, dovesse precedere la progettazione esecutiva. Poi, subito dopo il mio insediamento, ho avuto un chiarimento con il Sovrintendente e la direzione della sezione archeologica della Sovrintendenza ed abbiamo convenuto che fosse equivalente trasferire questa prescrizione alla fase immediatamente precedente l’avvio dei lavori, per evitare che fosse pregiudizievole per l’avvio della progettazione esecutiva. Quindi, forti di questo accordo, possiamo avviare la progettazione esecutiva”.
Per il commissario straordinario il finanziamento dell’intera opera non è da mettere in discussione. “Sono convinto che le rassicurazioni che sono state date dalla Presidenza della Regione e dal dottore Iacolino andranno a buon fine e quindi avremo il progetto esecutivo approvato, il finanziamento consolidato e la possibilità di andare in gara di appalto. In fondo, la parte che avrebbe potuto dare problemi era quella legata al Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute. Ma se il nucleo del Ministero della Salute verifica il progetto e ci dice che risponde agli standard tecnici necessari e che i costi appostati a quel progetto sono coerenti con quelli finanziabili, non abbiamo più niente da temere. Adesso ci sono dei passaggi burocratici e amministrativi che riguardano il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia, la Presidenza della Regione. Io non credo che ci sia da dubitare che tutto possa compiersi concretamente. Quello di cui abbiamo incertezza sono i tempi, ma il risultato mi pare che a questo punto sia assolutamente scontato”.
Nel taccuino dell’ingegnere Guido Monteforte ci sono adesso le procedure per gli espropri. “Stiamo per perfezionare la sottoscrizione di una intesa con il Comune di Siracusa che ci metterà a disposizione il proprio ufficio espropri a supporto di questa fase operativa. Il privato viene informato preventivamente che c’è questa progettazione in corso, tant’è che i privati hanno fatto arrivare negli anni, anche prima che mi insediassi io, delle osservazioni, dei rilevi, delle controdeduzioni alla indennità proposte. Il quantum era stato determinato dai progettisti. Mi sono limitato a convocarli, sottoporre loro tutte le osservazioni e controdeduzioni dei proprietari privati ed a chiedere una sintesi valutativa. Il progettista mi ha confermato il piano particolare dell’espropriazione e quindi siamo andati avanti. E’ chiaro che adesso, in questa fase, ci sarà l’offerta dell’indennità che il privato può anche rifiutare. In questo caso, si procede con lo stato di consistenza e verbale di immissione in possesso, contestualmente all’accantonamento presso la Cassa Depositi e Prestiti di queste somme. Dopodichè il privato può agire per avere un riconoscimento stimativo diverso. Ma questo non va ad inficiare il percorso per la costruzione del nuovo ospedale”.




La storia di Siracusa come dentro una macchina del tempo, nasce SiraMuse

Incontrare i protagonisti della storia, ascoltare i loro racconti, passeggiando in stanze che – come macchine del tempo – portano il visitatore avanti e indietro nei secoli. Da Archimede a Santa Lucia, da Eschilo e Platone ad Enzo Maiorca, da Federico II a Paolo Orsi: la stratificazione di Siracusa spiegata con la spettacolarità delle nuove tecnologie ed il rigore storico e scientifico dei testi e delle ambientazioni.
SiraMuse, il nuovo e particolare museo che arricchisce l’offerta culturale di Siracusa, è un luogo immersivo dove storia, scienza, arte e mito prendono vita attraverso i racconti di chi ha vissuto questa città, rendendola unica nei secoli.
Questa mattina, la presentazione del nuovo spazio espositivo, progettato per diventare il principale museo civico del Comune di Siracusa, punto di partenza per avere una conoscenza complessiva della città prima di incamminarsi tra il suo vasto e diversificato patrimonio storico, culturale e ambientale.

​SiraMuse nasce grazie al primo progetto siciliano di partenariato speciale pubblico-privato. Il Comune di Siracusa si avvale della competente collaborazione di Civita Sicilia e punta su due importanti novità: l’utilizzo di tecnologie e allestimenti d’avanguardia e il ricorso a una gestione innovativa che non ha precedenti in Sicilia.

​Il nuovo museo civico, nato anche grazie alla collaborazione tra l’Istituto per il credito sportivo e Culturale S.p.A. e Civita Sicilia, è stato realizzato nell’ex Galleria d’arte Montevergini, in via Santa Lucia alla Badia, adiacente a piazza Duomo. Il racconto della città e del suo patrimonio, attraverso percorsi immersivi e interattivi, è affidato a otto personaggi storici: santa Lucia, Eschilo, Caravaggio, Archimede, Platone, Paolo Orsi, Federico II ed Enzo Maiorca.

​Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia, società di un gruppo che, fuori dall’Isola, ha già in essere altri rapporti di partenariato pubblico-privato e Debora Miccio, responsabile della Direzione commerciale e marketing dell’Istituto per il credito sportivo e culturale.
​Il museo sarà aperto al pubblico da domani, 24 luglio, alle 11. Tutte le informazioni su www.siramuse.it




Per difendersi dal caldo, in una cittadina del siracusano si bagnano le strade

Tra i sistemi più curiosi – ma a quanto pare efficaci – adottati per difendere le città dall’ondata di calore che ha investito il territorio siracusano, c’è quello di Sortino. Nella cittadina montana, dove ieri è stato registrato un insolito picco di 42,4°C, la Protezione Civile comunale ha utilizzato l’autobotte e la jeep del parco auto per bagnare le strade. “Uno stratagemma che ci ha permesso di limitare il calore assorbito e rilasciato dall’asfalto, permettendo di contenere eventuali isole di calore. Secondo gli esperti, con queste azioni si possono evitare aumenti di temperatura in spazi urbani per 3,4 gradi centigradi”, spiega il sindaco, Vincenzo Parlato.
Il sistema è stato impiegato lunedì e martedì, primi due giorni di una settimana particolarmente calda. E se da domani dovessero nuovamente salire le temperature, “siamo pronti a far tornare in strada l’autobotte e la jeep per tenere bagnate, ma senza pozzanghere, le strade cittadine, a partire dal pomeriggio”.
Oltre a bagnare le strade, il Comune di Sortino ha anche attivato un rifugio climatico: locali del centro anziani aperti e raffrescati per ospitare chiunque avesse bisogno di refrigerio.




“Il Sole che verrà”, al Giffoni il corto sull’ambizioso progetto siracusano di auto solari

Si chiama “Il Sole che Verrà” ed è il cortometraggio dedicato all’esperienza dell’associazione siracusana Futuro Solare, presentato in questi giorni in anteprima al Giffoni Film Festival. Il corto prende spunto dalla creazione delle vetture solari Archimede, nate proprio grazie alla caparbietà di un gruppo di siracusani capitanati da Enzo Di Bella.
Anteprima nazionale domani 24 luglio alle ore 12:40, nella Sala Verde del Multimedia Valley. Il film racconta la storia vera di un gruppo di studenti, tecnici e volontari siciliani impegnati nella costruzione di automobili solari a zero emissioni.
Diretto da Fabio Leone e Antonella Barbera, con la voce narrante di Attilio Ierna, il corto fonde linguaggio cinematografico e documentario per restituire un racconto vibrante di passione, ostinazione e sostenibilità.
Al centro, il progetto delle auto solari Archimede, sviluppato interamente in Sicilia, che ha portato un gruppo di giovani talenti a partecipare a competizioni internazionali e a vivere un’avventura educativa e umana fuori dal comune.
La proiezione vedrà la partecipazione dei registi, del fondatore Enzo Di Bella e dei membri dell’associazione, veri protagonisti di una narrazione che intreccia innovazione, ecologia e riscatto territoriale.
“Il Sole che Verrà” non è solo un omaggio alla tecnologia sostenibile, ma anche un progetto educativo: attraverso attività di formazione, percorsi PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e laboratori STEM, centinaia di studenti sono stati coinvolti direttamente nello sviluppo dei veicoli solari e nelle attività di comunicazione, progettazione e sperimentazione. Un modello concreto di scuola diffusa, dove apprendimento e futuro si incontrano.
Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Siracusa e rientra nel percorso di riconoscimento di Siracusa Città Educativa, promuovendo valori come la cittadinanza attiva, la sostenibilità ambientale e l’innovazione sociale.
Inoltre, per tutta la durata del Festival, la vettura Archimede 2.1 rimane esposta presso lo stand di Veolia all’interno dell’area Giffoni Next Generation. Saranno presenti anche gli studenti e i membri del team Futuro Solare, protagonisti del progetto, per incontrare il pubblico e raccontare da vicino la loro esperienza.




Emergenza ambientale dell’AERCA di Siracusa, Carta convoca la IV Commissione ad Augusta

L’onorevole Giuseppe Carta, presidente della IV Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha convocato una riunione straordinaria della Commissione per affrontare la grave situazione ambientale dell’area AERCA di Siracusa, con particolare riferimento ai recenti sviluppi legati all’incendio che ha interessato l’impianto Ecomac. La seduta si terrà mercoledì 24 luglio alle ore 11:00, presso il Salone di Rappresentanza “Rocco Chinnici” del Comune di Augusta. All’incontro parteciperanno i parlamentari nazionali e regionali, i rappresentanti di Senato, Camera dei Deputati e Assemblea Regionale Siciliana, i rappresentanti del Governo Regionale e le autorità prefettizie e istituzionali, tra cui il Prefetto di Siracusa, l’Assessore regionale acqua e rifiuti e al Territorio e Ambiente e altri rappresentanti del Governo regionale, i dirigenti e i funzionari regionali dei Dipartimenti Ambiente, Energia, Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana, il presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, i sindaci dei comuni dell’area AERCA, i vertici di ARPA Sicilia, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e dell’ASP di Siracusa, i presidenti di associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale locale, e le associazioni ambientaliste, invitate per portare il loro contributo e le istanze della cittadinanza.”È fondamentale garantire un confronto diretto con tutti gli attori coinvolti per comprendere appieno le conseguenze dell’incendio e attivare tutte le misure necessarie alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica”, ha dichiarato l’on. Giuseppe Carta.




Reflui nel Porto Grande di Siracusa, chiesta una seduta aperta per una soluzione condivisa

Una seduta aperta sul tema dei reflui provenienti dai comuni di Siracusa, Floridia e Solarino, trattati dal depuratore di contrada Canalicchio e convogliati verso il Porto di Siracusa. È questa la richiesta avanzata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro e Paolo Romano, di Forza Italia Leandro Marino, Alessandra Barbone, Toti La Runa, del gruppo Forzisti Siracusa Damiano De Simone, Cosimo Burti e Luigi Gennuso, del gruppo Insieme Ivan Scimonelli, Daniela Rabbito e Ciccio Vaccaro, e da Simone Ricupero del gruppo misto.
Il riferimento è alla delibera della Giunta Municipale n. 52 del 22 aprile 2024, con cui era stato approvato un atto di indirizzo per avviare le procedure necessarie al collegamento delle acque in uscita dal depuratore di Canalicchio direttamente a monte dell’impianto consortile Ias. “La delibera non ha avuto seguito e si è aperto un dibattito cittadino, da cui è emersa anche altra soluzione alternativa, soluzioni che hanno come comune denominatore la necessità di ovviare alle problematiche ambientali presenti all’interno del Porto Grande di Siracusa”, sottolineano.
I consiglieri, quindi, ritengono sia necessario discutere del tema in modo esaustivo, con tutti i protagonisti della vita politica cittadina, con l’ Amministrazione comunale, con la deputazione regionale e nazionale, con i sindacati, con i gestori dei depuratori interessati e con il proprietario del depuratore Ias, “affinché si giunga al più presto a una soluzione preferibilmente condivisa e comunque definitiva”. La proposta è stata protocollata nel corso della seduta consiliare di ieri sera e sarà calendarizzata in occasione della prossima conferenza dei capigruppo.




Nuove strisce pedonali rialzate, via ai lavori: da viale Tunisi a via Forlanini

Nuovi attraversamenti pedonali rialzati in diverse zone della città.
La loro realizzazione sarà avviata domani. La prima tranche di interventi sarà completata prima di ferragosto. Successivamente saranno posizionati nuovi attraversamenti pedonali, in altre zone. Fra questi figura viale Tica, tra Largo Ettore Di Giovanni (Piazzetta Leonardo da Vinci) e il marciapiede di fronte, lungo il quale si trovano diversi esercizi commerciali.
Immediata, invece, la realizzazione di attraversamenti pedonali in viale Tunisi (saranno due,come da proposta del consigliere Matteo Melfi), Via Forlanini, piazza Cosenza, piazza Caduti del Conte Rosso, via Alcibiade, via Antonello da Messina, via Grottasanta.
I lavori si svolgeranno, con esclusione dei sabati e dei giorni festivi, dalle 8:00 alle 17:00 Previsto il restringimento della carreggiata e l’istituzione del divieto di sosta con rimozione coatta, ambo i lati.

Foto: repertorio, attraversamento pedonale rialzato




Nuova rotatoria tra via Polibio e viale Tica, ok all’unanimità del Consiglio Comunale

La proposta del consigliere comunale Luigi Cavarra di realizzare una nuova rotatoria in viale Tica è stata approvata all’unanimità nella giornata di ieri dal consiglio comunale. Si tratta di un’idea sulla quale l’amministrazione comunale, con l’assessore Enzo Pantano, lavorava da tempo. Il progetto, sostenuto anche dall’assessore Firenze, dovrebbe prevedere il rifacimento del manto stradale, la realizzazione di aiuole centrali ed elementi di arredo urbano, l’adeguamento dei percorsi pedonali per garantire maggiore accessibilità e sicurezza a tutti gli utenti della strada, inclusi i ciclisti e le persone con mobilità ridotta.
“Desidero esprimere un sentito ringraziamento ai colleghi della 1^ Commissione consiliare, al Consiglio Comunale e all’Amministrazione per aver approvato e condiviso la mia proposta relativa alla realizzazione di una nuova rotatoria tra viale Tica e via Polibio. – ha detto Cavarra – Si tratta di un intervento importante che rappresenta un passo concreto verso la riqualificazione della zona, che dopo Via Tisia riqualificata si estende verso Viale Tica (quindi Piazza Leonardo Da Vinci, piazza molto frequentata da bambini e che meriterebbe anch’essa una riqualificazione importante), ma soprattutto un miglioramento significativo sotto il profilo della sicurezza stradale, per automobilisti ciclisti e pedoni”.
“La nuova rotatoria – aggiunge Cavarra – consentirà di fluidificare, ordinare e regolare il traffico, ridurre gli incidenti e valorizzare un’area urbana che da tempo necessitava di attenzione e interventi mirati. Questo progetto è il frutto di un lavoro condiviso con l’assessore Pantano ed il presidente della 1^ commissione Firenze, reso possibile dall’ascolto delle istanze dei cittadini e dalla collaborazione tra istituzioni. Un piccolo ma significativo risultato che dimostra quanto sia importante lavorare con impegno e visione per migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri”.




Sicurezza sul lavoro, il Pd: “Dati allarmanti, serve un impegno concreto e strutturato”

Il Partito Democratico di Siracusa chiede al Comune un impegno costante nel monitoraggio delle condizioni di sicurezza nei cantieri, in particolare in quelli in cui l’ente svolge il ruolo di stazione appaltante.
“Secondo i dati recentemente diffusi e rilanciati dalla stampa, – dice il Pd – Siracusa risulta al primo posto in Italia per numero di infortuni mortali sul lavoro nei primi sei mesi del 2025. Un dato drammatico, che impone alle istituzioni locali una presa di posizione netta e un’assunzione di responsabilità concreta.
Abbiamo sollecitato l’avvio di un confronto strutturato con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di definire un protocollo interno che rafforzi gli strumenti di prevenzione e vigilanza a tutela dei lavoratori. È evidente che a Siracusa manca una solida cultura della sicurezza: una cultura che va costruita a partire dai luoghi di lavoro, attraverso il rispetto delle norme, la formazione continua, la responsabilizzazione di tutti gli attori e un cambio radicale nella percezione del rischio e del valore della vita. Dopo l’interrogazione presentata nei mesi scorsi, abbiamo depositato un ordine del giorno per chiedere misure concrete e trasparenti. Continueremo a vigilare sull’operato dell’Amministrazione e a portare in aula la voce di chi lavora, affinché il tema della qualità, dei diritti e della sicurezza del lavoro diventi una priorità reale per la città”, conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico.