Coronavirus, aprile mese nero per Siracusa: +20% decessi, dati Istat-Istituto Superiore Sanità

Aprile è stato il mese “nero” per le morti da covid-19 in provincia di Siracusa. Rispetto alla media 2015-2019, è stato registrato un aumento dei decessi del 20%. Lo indica il secondo rapporto dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
I dati di mortalità totale analizzati si riferiscono ai primi quattro mesi del 2020. Siracusa rientra nella fascia delle province italiane indicate a bassa diffusione del coronavirus, con tasso di mortalità covid standardizzato per 100.000 abitanti pari al 7,1%. In Sicilia, solo Enna presenta un dato peggiore (13,6) e si tratta peraltro di provincia a media diffusione, in cui la Regione ha dovuto istituire zone rosse di contenimento.
L’aumento dei decessi nella provincia siracusana non è da collegare solo al covid-19 che, nel primo quadrimestre 2020, ha mietuto 28 vittime secondo la sorveglianza integrata nazionale. Istat e Iss palano anche di morti causate “dalla crisi del sistema ospedaliero” e viene subito da pensare all’appello pubblico del dottore Marco Contarini, direttore di Emodinamica dell’Umberto I di Siracusa. Aveva invitato a continuare ad andare in ospedale ai primi sintomi di malessere cardiaco, in una fase storica in cui la popolazione evitava il nosocomio aretuseo per paura di eventuali contagi.
A livello nazionale, si conferma l’eterogeneità nella diffusione geografica dell’epidemia: molto contenuta nelle Regioni del Sud e nelle Isole, mediamente più elevata in quelle del Centro rispetto al Mezzogiorno e molto elevata nelle regioni del Nord. Considerando i casi e i decessi Covid-19, il 75% dei casi segnalati e l’82% dei decessi si trovano nelle province definite a diffusione “alta”.
L’eccesso di mortalità dei mesi di marzo e aprile 2020 è più consistente per gli uomini di 70-79 anni e di 80-89 anni per i quali i decessi cumulati dal primo gennaio al 30 aprile 2020 aumentano di oltre 52 punti percentuali rispetto allo stesso periodo della media 2015-2019.




Siracusa. Un muro d'acqua all'improvviso, temporale nel pomeriggio

Precipitazioni temporalesche si sono abbattute sul siracusano nel pomeriggio. In pochi minuti sono caduti circa 13mm di pioggia, secondo i primi dati delle stazioni di rilevamento.
Disagi soprattutto alla circolazione, con visibilità ridotta a causa dell’improvviso muro di pioggia, scatenatosi all’improvviso. Richieste di intervento per tombini saltati e alcuni allagamenti.




Siracusa. Una barella di biocontenimento per il covid hospital del capoluogo

“In un periodo così difficile e carico di tensione come quello che abbiamo attraversato e che non sappiamo ancora se riattraverseremo, mentre al momento la provincia di Siracusa ha raggiunto il traguardo di zero pazienti covid ricoverati e il più basso numero di contagi della Sicilia, avere al proprio fianco lavoratori onesti e professionali, splendide persone sulle quali potere contare, ci ha tirato su anche nei momenti di maggiore sconforto e ci ha dato il coraggio e la forza per continuare la nostra battaglia contro un nemico letale e invisibile”. Con queste parole di ringraziamento, rivolte agli operatori sanitari e alla direzione strategica aziendale, il direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Antonina Franco, ha aperto stamane la cerimonia di consegna della barella di bio-contenimento destinata al Covid Center di Siracusa, acquistata dall’Azienda con la partecipazione di Confindustria Siracusa e delle Aziende associate.
Alla cerimonia, all’aperto, ha partecipato anche il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, i direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Salvatore Iacolino, il direttore medico di presidio, Rosario Di Lorenzo.
Bivona ha sottolineato come questa donazione sia soltanto uno dei tanti segnali di attenzione delle imprese siracusane nei confronti della collettività. In precedenza era stata infatti donata la strumentazione per il completamento delle postazioni di terapia intensiva all’ospedale Umberto I di Siracusa e una fornitura di ecografi, elettrocardiografi e carrelli attrezzati per il centro Covid 19 dell’ospedale Muscatello di Augusta.
Il direttore generale Ficarra ha ricordato l’impegno di tutti che ha portato in pochissimo tempo alla realizzazione del Covid center. “Appena tre mesi fa c’era ben poco – ha detto – grazie agli operatori sanitari, ai dirigenti medici e non medici di questa Azienda, primari, infermieri, ausiliari, nonostante tutto, siamo riusciti a costruire un vero e proprio Covid hospital che giornalmente cresce non solo nelle competenze professionali, come dimostrato dai risultati ufficiali che attribuiscono oggi alla provincia di Siracusa il più basso numero di contagi della Sicilia. E questo è dovuto anche alla capacità di questa Azienda e degli operatori di riuscire da una parte a curare la gente e dall’altra a sopprimere qualsiasi focolaio che ad oggi si era manifestato in provincia. Un risultato ottenuto grazie alla sinergia tra la parte sanitaria e quella amministrativa dell’azienda e, all’esterno, con altre istituzioni e soggetti privati che ognuno per la propria parte ha contribuito con tantissime donazioni, dalle mascherine, ai ventilatori polmonari, a tantissime attrezzature ed oggi, l’ultima donazione in ordine di tempo di Confindustria che ringraziamo sentitamente, con la compartecipazione per lacquisto della barella di bio-contenimento, rappresenta un segnale importante di collaborazione, di sinergia e di fiducia tra l’istituzione pubblica e le aziende del polo industriale”.
Inizieranno adesso corsi per l’addestramento del personale sanitario al corretto utilizzo della barella speciale, destinata al trasporto di pazienti positivi al Covid-19.




Siracusa. Aretusa Park non riapre: parchi acquatici chiusi, la Regione si muove in soccorso

La decisione è ormai ufficiale. Gli 8 acquapark siciliani questa estate non apriranno. Porte chiuse anche Aretusa Park, la grande struttura di contrada Spalla, alle porte di Siracusa Nord. Stessa decisione assunta da Etnaland e Monreale. Sono i parchi acquatici principali, gli altri si accoderanno tranne uno che, essendo legato ad una catena alberghiera, potrebbe aprire ma solo ad uso e consumo dei clienti hotel.
Appuntamento – si spera – al 2021 se arriverà quell’atteso ponte economico con garanzie regionali capace di limitare i danni da mancata apertura. Ci sono mille posti di lavoro da tutelare e un centinaio circa riguardano proprio Siracusa e l’Aretusa Park,
“La chiusura non è imposta, si tratta di valutazioni dei singoli gruppi imprenditoriali di riferimento”, spiega Gianpaolo Miceli che con Cna Balneatori Sicilia ha concluso da poche ore una nuova riunione con il presidente Musumeci e l’assessore al turismo, Messina. “La decisione di non aprire è una brutta notizia. Gli acquapark sono attività che vivono di assembramento. Generano economia solo con un grande volume di persone all’interno. Con le regole attuali, tra distanziamento e ingressi contingentati, non ci sarebbe possibilità di aprire e riuscire a rientrare dei costi di gestione”, spiega Miceli.
“Abbiamo chiesto alla Regione garanzie sufficienti per poter arrivare alla riapertura nel 2021, senza licenziamenti o altre misure con ricadute sociali facilmente prevedibili. Su questo fronte, l’assessore regionale al turismo ci ha fornito ampie rassicurazioni”, dice ancora l’esponente regionale di Cna Balneatori.




Siracusa. Orti sociali in diverse zone della città: oggi sei nuove consegne

Sei nuovi orti urbani consegnati ai legittimi assegnatari. L’assessore alle Attività produttive Cosimo Burti ha consegnato sei degli ultimi lotti degli orti sociali ai cittadini  che avevano partecipato a suo tempo ad un bando di gara ,risultando in possesso dei requisiti richiesti. Il progetto ha riguardato una zona di viale Scala Greca, ma nei programmi dell’amministrazione comunale ci sarebbe la realizzazione di analoghe aree anche in altre zone del capoluogo.
“Gli orti sociali- dichiara l’assessore Burti- oltre a rappresentare un aiuto alla gestione alimentare delle famiglie assegnatarie hanno fatto si che l’area sia diventata una piccola comunità in cui condividere tempo libero e la passione comune per la natura. Rimangono ancora pochi lotti prima di concludere questo progetto che nelle intenzioni dell’Amministrazione sarà esteso anche ad altre aree cittadine che in questo modo saranno valorizzate”.
I lotti di questo primo progetto, quasi un centinaio, hanno ciascuno uno spazio di 70 metri quadrati: per averlo assegnato si è pagato un contributo di 120 euro, serviti a preparare il terreno alla coltivazione. Gli assegnatari potranno rinnovare la concessione degli spazi ogni due anni, se non si sono persi i requisiti indispensabili al loro mantenimento.




Siracusa. Prevenzione incendi, accertamenti del Comune sulla pulizia dei terreni

Una squadra per verificare il rischio incendi dei terreni comunali ma anche per quelli privati. E’ composta da tre tecnici, con la supervisione dell’assessore alla Protezione Civile, Giusy Genovesi e del collega che guida il settore Igiene Urbana, Andrea Buccheri. L’ordinanza che riguarda la prevenzione degli incendi estivi , firmata dal sindaco Francesco Italia, quest’anno contiene anche degli aspetti legati alla pandemia da Covid-19. Nei prossimi giorni partiranno gli interventi di pulizia per gli appezzamenti del Comune, secondo le priorità che i sopralluoghi in corso stanno facendo emergere. Un lavoro svolto anche lo scorso anno, con interventi su 45 mila metri quadrati di terreni comunali. “Gli accertamenti in corso- spiega l’assessore Genovesi- riguardano innanzitutto i siti con alto rischio incendio, soprattutto quelli che si trovano a ridosso di abitazioni”. In tarda mattinata, riunione operativa sul tema, gli assessori Genovesi e Buccheri, i tre dipendenti comunali individuati per le verifiche sul territorio, il dirigente della Protezione Civile, Pietro Faccio faranno in punto della situazione. L’obiettivo è far partire nei prossimi giorni le operazioni di pulizia dei terreni “che mostrano segni di particolare pericolo per la presenza di sterpaglia”. Numerose le segnalazioni dei cittadini in proposito. A questo riguardo, l’assessore Genovesi preannuncia una novità. “Intendo far inserire- spiega- nel sito del Comune una modulistica digitale che i cittadini potranno utilizzare per le segnalazioni. Un modo per avere un sistema ordinato e preciso. I controlli riguarderanno, intanto, anche le proprietà private che non sono in linea con quanto previsto dalle normative per la prevenzione degli incendi. Sanzioni per chi non ottempera. Tra le violazioni che possono essere contestate, quella all’articolo 19 del Codice della Strada, con le sanzioni che ne conseguono. “E’ obbligatorio evitare che dai giardini privati, ad esempio- spiega Genovesi- le fronde sporgano su strade e marciapiedi”. Tema altrettanto importante, quello degli incendi che vengono appiccati anche all’interno delle proprietà private per smaltire in questo modo gli sfalci. Tanti ne vengono segnalati in queste settimane nelle contrade marine. “Chi nota incendi, anche piccole lingue-continua l’assessore alla Protezione Civile- lo segnali al numero unico d’emergenza. Si tratta di un passo importante, che abbiamo inserito all’interno dell’ordinanza, quest’anno ancora più ricca di segnalazioni e riferimenti utili.  L’accensione di fuochi non autorizzati è vietata. Si incorre anche in questo caso in sanzioni e si mette a repentaglio la sicurezza”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: i numeri sono sempre più confortanti

In attesa di capire se e come la ritrovata mobilità tra regioni influirà sui contagi, il coronavirus appare ampiamente sotto controllo in Sicilia. In regione nuova giornata senza nuovi positivi e decessi.
In provincia di Siracusa gli attuali positivi sono appena 6. I guariti doventano 216. Una sola persona ancora
ospedalizzata.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 13 (4, 152, 11); Catania, 402 (21, 570, 100); Enna, 8 (1, 388, 29); Messina, 130 (21, 378, 57); Palermo, 262 (15, 281, 37); Ragusa, 11 (0, 79, 7); Trapani, 15 (0, 120, 5).




Siracusa dopo la sentenza del Cga, Italia: "Nuove priorità e querele per chi ha gettato fango"

L’amministrazione comunale è pronta programmare i prossimi tre anni. Una rivoluzione della mobilità sostenibile, l’ambiente, la macchina amministrativa quella che il sindaco, Francesco Italia ha annunciato questa mattina, durante la conferenza stampa convocata dopo la sentenza del Cga, che conferma la sua elezione e respinge l’appello di Ezechia Paolo Reale, suo competitor alle ultime amministrative. Con i legali che hanno seguito la vicenda nelle sedi della giustizia amministrativa, il primo cittadino è entrato nel merito della sentenza che ribalta il pronunciamento del Tar di Catania. Un’occasione per entrare nel merito della vicenda, ma anche per parlare di futuro e di rapporti politici con le forze che sostengono l’amministrazione Italia. A illustrare la sentenza, l’avvocato Gianluca Rossitto. “Eravamo convinti che la sentenza del Tar fosse sbagliata – ha detto il legale .In sintesi vengono sanciti diversi aspetti, innanzitutto che il ricorso e la sentenza di primo grado erano basati su tesi, teorie, non suffragate, nemmeno minimamente, da prove ed elementi. E’ un manuale di diritto elettorale. I giudici, cinque magistrati, fanno presente che gli errori fisiologici non possono e non devono, per ragioni di natura democratica, travolgere un esito elettorale chiaro”. Il sindaco, Francesco Italia ha ripercorso quella che ha definito “una vicenda dolorosa per la città. A causa del ricorso qualcuno ha strumentalmente cavalcato alcune espressioni che non sono degne di questa città. Si è parlato di brogli elettorali-ha ricordato-  come se stessimo parlando di un apparato deliquenzale che aveva complottato e questo sarebbe avvenuto al primo turno, con 7 candidati sindaci e uno dei quali pronto a vincere subito, al primo turno, visto che la sua candidatura era stata studiata a tavolino proprio per questo. Per due anni abbiamo dovuto leggere di brogli quando era evidente fin dall’inizio che si trattava di errori fisiologici. Emerge dalla sentenza- dice ancora il primo cittadino- che la volontà elettorale è stata espressa in maniera chiara e precisa e mai messa in discussione”. Sguardo adesso puntato al futuro amministrativo, con alcune priorità che Italia indica fin da adesso. Mobilità sostenibile, riorganizzazione della macchina amministrativa tra i punti principali della programmazione dei prossimi tre anni. “La sfida è alla nostra portata- sostiene Italia- Abbiamo dimostrato di esserci e di essere in grado di portare la città fuori dalle mani di chi ha favorito interessi. Da parte nostra,  vedrete solo ricerca del bene comune e trasparenza”.  Ma la vicenda, seppur chiusa dal punto di vista della giustizia amministrativa, non sembra destinata a lasciare le sedi legali. Il sindaco è pronto, infatti, a querelare  “tutti coloro che si sono permessi di insinuare rapporti di questa amministrazione e brogli”. Un riferimento, infine, anche alle accuse delle ultime settimane secondo cui Italia avrebbe voluto nascondere alla città il sequestro di plichi. “Non ne eravamo a conoscenza- commenta Italia- Lo abbiamo appreso in quel momento”.




Elezioni regionali bis del 2014: revoca delle sentenze, punto a favore di Pippo Gianni

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha emesso un’ordinanza collegiale, di natura interlocutoria, nei processi instaurati dall’ex deputato Pippo Gianni.
Il sindaco di Priolo ha chiesto la revocazione delle sentenze del 2014, relative alla ripetizione delle elezioni regionali in alcune sezioni del siracusano, emesse proprio dal Cga allota presieduto dal giudice De Lipsis. La tesi dei difensori di Gianni ipotizza il dolo nelle decisioni poi assunte e che lo hanno poi portato fuori da Sala d’Ercole.
Il Collegio ha adesso disposto l’acquisizione nel processo di tutti gli atti dei procedimenti penali in corso e/o conclusi sulla vicenda, nonché di tutti gli atti delle elezioni del 2012 da parte della Prefettura di Siracusa.
Gli avvocati Michele Cimino, Massimiliano Mangano e Valentina Castellucci attendono adesso l’appuntamento nel merito, con udienza fissata per il 23 settembre. “Attendo con ansia la pronuncia sul merito, in modo da ristabilire al più presto la giustizia violata. Sono pronto ad intraprendere ogni ulteriore via legale, attivando anche la Corte di Giustizia Europea, la mia è una battaglia legale per far rispettare la costituzionalità dello Statuto della regione; Sono fiducioso che il Cga potrà prendere atto del fatto che quelle sentenze di cui si chiede la revocazione siano state emesse con dolo del giudice, condannato per corruzione in atti giudiziari, ed eliminando la mortificazione che è stata fatta della legislazione regionale”, commenta Pippo Gianni.




Siracusa. Amministrative 2018 e la conferma di Italia sindaco: le reazioni della politica

Non si mostra particolarmente sorpreso, Ezechia Paolo Reale dalla sentenza del Cga, che ha accolto il ricorso presentato dal sindaco, Francesco Italia contro il primo pronunciamento, quello del Tar, sulla vicenda elezioni amministrative. Il consiglio di giustizia amministrativa ha respinto l’appello incidentale di Reale e, in poche parole, lascia Italia alla guida della città. “Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha preso la propria decisione, in parte già anticipata dalla velocissima sospensione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, ratificando il risultato delle elezioni amministrative di Siracusa-commenta Reale, competitor di Italia al ballottaggio-
Le numerose e ripetute irregolarità verificatesi nei seggi elettorali, pur riscontrate anche nel corso della verifica ordinata dal giudice ed eseguita dal Prefetto, non sono state ritenute sufficienti per giungere all’annullamento delle elezioni, valutandosi necessaria anche una prova sicura e certa che tali irregolarità fossero preordinate ad alterare il risultato elettorale o abbiano concretamente influito sui suoi risultati”. Il leader di Progetto Siracusa non nasconde la propria amarezza ed esprime anche delle perplessità. “L’esito del giudizio e le valutazioni del giudice amministrativo- spiega- ovviamente, mi amareggiano e non mi convincono affatto, perché abbassano le garanzia del procedimento elettorale ad un livello troppo basso, rendendo praticamente inutili tutti gli accorgimenti che la legge impone per proteggere la genuinità del risultato elettorale.
Ho portato avanti con convinzione una battaglia di principio, non personale, che, nonostante la decisione contraria, continuo, quindi, a ritenere giusta e fondata. La risposta giudiziaria è stata molto insoddisfacente non solo per me, il che è di nessuna importanza, ma per il futuro di ogni elezione che potrà, in base a questi principi – che spero non vengano applicati in altri casi, come già al di fuori della Sicilia in altre importanti decisioni non sono stati applicati – svolgersi nel più grande disordine e senza alcun rispetto per le necessarie formalità, tra schede mancanti, voti non assegnati e voti assegnati in misura maggiore dei votanti, senza che ciò possa incidere sulla validità del risultato.
Io continuo a pensare e credere che il livello di garanzie necessario durante il procedimento elettorale sia molto più in alto del punto in cui lo ha individuato oggi un giudice amministrativo, ma la mia resta, a questo punto, solo una posizione personale che, peraltro, so non essere affatto isolata”. Ma con la sentenza, risposta definitiva dell’autorità giudiziaria, Reale annuncia anche di voler rispettare quanto stabilito, seppur ritenuto ingiusto. “Da questo momento, quindi-conclude- è giusto, anche da parte mia, riconoscere a Francesco Italia pienezza di poteri e legittimazione e mi sento di augurargli di riuscire a fare il bene di Siracusa e dei siracusani in un momento di grandissima difficoltà per tutti”. Le reazioni sono diverse in ambito politico. Il deputato regionale Giovanni Cafeo , parla di una vicenda “che ha rischiato di immobilizzare l’attività amministrativa di una città importante come Siracusa e che adesso si è conclusa”. dal segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, l’augurio di un “buon lavoro al sindaco confermato Francesco Italia”.
“Con i pensieri sgombri dalle preoccupazioni legate alla riconferma e alle prese con uno dei momenti di maggiore difficoltà della storia recente, è arrivato il momento per questa Amministrazione di cambiare passo – prosegue l’On. Cafeo – abbandonando ogni atteggiamento prudenzialmente attendista per provare ad agire con l’obiettivo di studiare una strategia per il medio e lungo periodo, in grado di far tornare a vivere con ottimismo e speranza la nostra città”.
“Oggi, il sindaco Italia si trova finalmente nelle condizioni di poter agire, anche se la città resta orfana del suo organo di rappresentanza collegiale, ossia il Consiglio Comunale – continua Cafeo – ma paradossalmente proprio l’assenza dell’assise comunale potrebbe diventare un elemento di velocizzazione per le scelte amministrative verso le quali il sindaco, in ogni caso, avrebbe comunque un dovere quanto meno morale di condivisione con i cittadini, seppur ormai in altra forma”.
“È il momento di dare risposte politiche a problemi non più procrastinabili – continua ancora Giovanni Cafeo – aprendo un confronto con le forze economiche e sociali della città, instaurando un dialogo costruttivo e provando così a ricucire una frattura che in questi mesi ha alimentato lo scontro tra fazioni, male assoluto in una città che prova a risollevarsi dopo una terribile pandemia con conseguente crisi economica”. Il candidato alla segreteria provinciale del Pd, Giovanni Giuca parla di una “decisione dei giudici amministrativi che  riempie di soddisfazione ed entusiasmo.
Assicurare ad una città la continuità amministrativa è già un valore di per sé. Che questo valore venga rappresentato da un sindaco bravo, preparato, dinamico e lungimirante come Francesco Italia allora diventa una grande conquista per tutta la realtà siracusana. Francesco Italia oggi-prosegue Giuca- rappresenta quanto di meglio riesce ad esprimere la nuova classe dirigente e questo è dimostrato dalla circostanza che il sostegno e l’ammirazione per il suo operato travalica i confini della città di Siracusa.  La gestione commissariale che avrebbe comportato l’accoglimento del ricorso è quanto di peggio e irresponsabile si possa augurare . Dalla costruzione del nuovo ospedale al rilancio economico post covid: basta solo questo per dimostrare quanto è impegnativo il ruolo pubblico del Sindaco e della coalizione che lo sostiene e quanto sia importante che questi obiettivi vengano perseguiti dalla politica, quella vera, quella vicina alle esigenze delle persone e che punta allo sviluppo delle nostre realtà”. Poi un’anticipazione di quelli che possono essere i rapporti, non sempre idilliaci in passato, tra il Pd e Italia. “Da oggi -conclude  Giuca- possiamo scrivere una pagina nuova fatta di leale collaborazione e di sostegno al Sindaco Italia nell’interesse di Siracusa e di tutto il territorio siracusano”. Lealtà e Condivisione esprime soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo e sollecita l’amministrazione comunale a compiere una serie di passi, con un cambiamento di passo. “Ora la giunta -l’auspicio del movimento politico che esprime un assessore in giunta-  potrà proseguire la sua attività con rinnovato vigore e un più saldo rapporto e confronto con tutte le forze che la sostengono, come più volte richiesto. Ma tutto deve cambiare perché tutto è cambiato. Da un lato l’amministrazione dovrà compiere quanto è nelle sue possibilità per venire incontro alle persone più colpite dagli effetti economici e sociali della pandemia; dall’altra deve saper essere radicale guardando lontano e cogliere questa crisi come opportunità per realizzare la Siracusa del 2030. Una città – conclude Lealtà e Condivisione- dove mettere in atto le pratiche più innovative, altrove sperimentate, di cittadinanza attiva, di coesione sociale, di ecosostenibilità”. Di ben altro tenore il commento di Vincenzo Vinciullo che è stato componente dell’Ufficio Elettorale Centrale, “che ha constatato e attestato le anomalie emerse in sede di controllo dei verbali dei singoli seggi, confermate, in seguito, dalla Prefettura di Siracusa. La decisione per chi, come me, ha esaminato i verbali-commenta-  è inaccettabile e del resto la mia opinione sul C.G.A è notoria, avendone, a suo tempo, con un apposito disegno di legge chiesto l’abrogazione. Dopo questa decisione -conclude Vinciullo- credo che sia inutile mantenere in vita gli Uffici Elettorali Centrali”.