Coronavirus, deciso lo stop per tutte le attività non essenziali

I numeri dei morti da coronavirus in Italia continua a crescere. E il premier Giuseppe Conte ha parlato ieri nella tarda serata alla nazione. Una diretta via Facebook, sulla pagina della Presidenza del Consiglio dei ministri. E annuncia una nuova stretta a partire da domani. “È necessario compiere un altro passo – spiega – dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantire beni e servizi essenziali”.
Chiudono le fabbriche, quindi. Molte, ma non tutte. “Continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti”, si affretta a precisare. “Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”.

Oltre a questi settori, consentito solo il lavoro in smart working e attività produttive rilevanti per il Paese.
“Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.
Sul fronte mascherine, ne stanno per arrivare 12 milioni dalla Cina. Saranno le prime dei lotti da 100 e 50 milioni stipulati dal Governo con la Byd e un’altra azienda privata cinese attraverso la mediazione della Farnesina.




Cosa resta aperto e cosa chiude dal 23 marzo al 3 aprile: l'elenco

Dal 23 marzo al 3 aprile l’Italia rallenterà ancora le sue attività, per contrastare l’avanzata del coronavirus.
Questo il testo del decreto:

* chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di
beni di prima necessità e alle edicole;

* chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita;

*chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;

* chiusura delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza;

* chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico;

* sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private;

* chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti
precedenti. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini
processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc..

Si chiede che vengano consentite «ogni attività svolta con modalità di lavoro
agile», chiede di individuare quali siano «le attività di indifferibile necessità», e precisa anche che «è già stato raggiunto un accordo con Confindustria» per «regolamentare la chiusura delle attività lavorative per le imprese».




Siracusa. Sanificazione delle vie cittadine, le zone interessate

La sanificazione delle strade del capoluogo è, da giorni, al centro di pressanti richieste di informazioni da parte dei cittadini.
Il Comune di Siracusa ha disposto, in anticipo alle disposizioni regionali, la sanificazione di tutto il territorio comunale.
Il sindaco, Francesco Italia, ha pubblicato sui suoi canali social un elenco delle strade sottoposte a sanificazione nei giorni scorsi. “Le zone su cui si è già intervenuto, saranno periodicamente sottoposte nuovamente a sanificazione, fino al termine dell’emergenza sanitaria”, spiega.
L’elenco redatto riporta i quartieri ed alcune aree della città e non tutte le singole vie interessate (“sarebbe impossibile elencarle tutte”).
Il prodotto utilizzaro non è nocivo per l’ambiente e per gli animali. Dalla scorsa settimana gli operatori sono stati dotati di un particolare strumento (tifone) per una copertura più omognea dell’area sottoposta ad intervento.
Le operazioni sono iniziate l’11 marzo: Ortigia, zona Umbertina, zone commerciali e Corso Gelone, Viale Cadorna, Piave, Piazza Adda, Teracati, Tisia, Santa Panagia e limitrofe;
Il 12 marzo sanificazione a Cassibile, Fontane Bianche e zona Ippodromo;
Il 13 marzo: Belvedere, Epipoli e Villaggio Miano.
Il 14 marzo: via Italia, quartiere Grottasanta, via Algeri, Cassia, Achille Adorno, Tunisi, Servi di Maria e limitrofe;
Il 16 marzo: Quartiere Tiche, Zona Santa Panagia, Viale dei comuni e limitrofe;
Il 17 marzo: Quartiere Tiche, Zone Scala Greca, Teracati, Quartiere Pizzuta;
Il 18 marzo: Quartiere Akradina, Zona Zecchino, Corinto, area della Cittadella, Via Tisia, Tica, Filisto e limitrofe;
Il 19 marzo: Quartiere Grottasanta, Servi di Maria, de Caprio, via Lazio, Quartiere Borgata e Piazza Santa Lucia, Zona Cappuccini, Arenella;
Il 20 marzo: Fanusa, Cassibile, Ognina, Fontane Bianche.




Discariche sulle strade cittadine, siracusani e spazzatura: "6,5 tonnellate, è assurdo"

Fine settimana di intenso lavoro per gli operatori della Tekra, delle varie ditte specializzate e per gli uomini della Polizia ambientale: tutti impegnati in attività di bonifica e diserbo delle strade extraurbane e di sanificazione del territorio. Compresa purtroppo la raccolta dei rifiuti che continuano ad essere abbandonati in maniera indiscriminata, dando origine a decine di micro discariche lungo tutte le strade cittadine.
“Una cosa assurda, intollerabile e che non rende onore alla città. Quello a cui stiamo assistendo andando in giro per Siracusa è uno spettacolo indecoroso, con ogni tipo di spazzatura buttata ovunque e con micro discariche che non si fa in tempo a bonificare e che si raddoppiano il giorno dopo. In un momento come questo occorre un grande senso civico da parte di tutti”: lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri, che anche stamani ha seguito e coordinato le diverse attività in giro per Siracusa.
Nel dettaglio gli interventi di bonifica odierna hanno riguardato la zona della Pizzuta, le vie San Cataldo, Luigi Monti, Modica, piazza Leonforte, l’area della Borgata, via Agrigento, piazza Santa Lucia, le vie Mosco, Ancona e Genova, e tutte le micro discariche di Ortigia, Fontane Bianche, Ognina, Isola e le vie Ermocrate ed Elorina. Alcune di queste aree erano state bonificate di recente. Continua Buccheri: “Quello che chiediamo ai cittadini è di rispettare scrupolosamente i calendari di conferimento: non vorremmo trovarci a dover fronteggiare altre emergenze, visto che quella del coronavirus è già abbastanza impegnativa. Inoltre voglio ricordare che i servizi di prenotazione rifiuti ingombranti e ritiro sfalci di potature, e il servizio supplementare del ritiro pannolini e altri presidi sanitari, sono regolarmente attivi. Occorre chiamare il numero verde dedicato ed esporre il rifiuto, munito del codice attribuito, davanti la propria abitazione il giorno prima del ritiro concordato. Inoltre l’ufficio Ambiente, anche nella modalità del lavoro agile, risponde a tutte le vostre comunicazioni all’indirizzo ambiente@comune.siracusa.it e sui telefoni cellulari indicati sul sito istituzionale”.




Percettori del reddito di cittadinanza in soccorso di anziani e disabili: la proposta

I percettori del reddito di cittadinanza in soccorso di anziani e disabili costretti in casa dalle misure di contenimento dei contagi da coronavirus. Il MeetUp Siracusa chiede alla giunta comunale di accelerare l’iter burocratico per l’attuazione dei progetti Puc, come peraltro richiesto a livello nazionale dal Codacons che si è rivolto all’associazione dei comuni italiani (Anci). “E’ un momento critico e tutte le attenzioni debbono essere indirizzate all’emergenza sanitaria che il Paese sta vivendo. Pensiamo, però, che ci siano margini per non abbandonare l’iter burocratico che conduce all’attuazione dei progetti Puc. E per questo sarebbe sufficiente una riunione di giunta in via telematica, come consentito con provvedimento del 10 marzo. Se il Comune di Siracusa predisponesse un Progetto di Utilità Collettiva, i percettori del reddito di cittadinanza potrebbero essere impiegati per aiutare anziani e disabili, specie in questa fase di emergenza sanitaria. Si pensi ad esempio alle consegne a domicilio di farmaci e spesa ed alla difficoltà di reperire volontari”, dicono gli attivisti del MeetUp Siracusa.
“Selezionandoli a partire dalle competenze dichiarate nel Patto per il lavoro che i percettori del reddito hanno sottoscritto, possono rappresentare una risorsa preziosa per le realtà locali, in questo particolare momento di emergenza. Anche questo sarebbe un atto responsabile verso la collettività”, aggiungono. Il MeetUp Siracusa aveva recapitato a febbraio tre progetti pronti ad essere avviati, nell’ottica di uno spirito collaborativo con Palazzo Vermexio. “Apprezziamo gli sforzi sin qui compiuti, chiediamo però di considerare che la misura richiesta potrebbe rivelarsi utile sin da subito. Restiamo disponibili a prestare il nostro supporto nei modi e nelle forme che verranno ritenuti più utili”, la chiosa degli attivisti del MeetUp Siracusa.

foto dal web a mero scopo illustrativo




Siracusa. Primavera in ritardo, allerta meteo gialla per lunedì: "possibili temporali"

La primavera per ora si fa attendere. E la settimana si apre con una allerta meteo gialla. Il bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile parla di precipitazioni “sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro-orientale, con quantitativi cumulati da deboli a localmente moderati; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, sui restanti settori della Sicilia, con quantitativi cumulati deboli”.
La provincia di Siracusa, come tutta la Sicilia orientale, rientra nella zona gialla dove le piogge dovrebbero essere più copiose.




VIDEO. Coronavirus. Sabato mattina, Siracusa città fantasma: ferma e silenziosa

Saracinesche abbassate, pochissime persone in giro, nessuna auto in doppia fila, zero traffico. E’ una Siracusa spettrale quella ripresa in camera car questa mattina. Aree brulicanti di vita si mostrano oggi ferme e silenziose: corso Gelone, via Malta, viale Teracati. Nessuna coda ai semafori di via Costanza Bruno.
Immagini inusuali, che rimarranno indelebili nella memoria storica cittadina.

foto di Dario Ponzo




Coronavirus. + 2 ricoverati in provincia di Siracusa: salgono a 19

Aumentano i ricoverati per Coronavirus in provincia. Oggi sono 19, due in più di ieri. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) in Sicilia sono 4.883. Di questi sono risultati positivi 490 (82 più di ieri), mentre, attualmente, lo sono 458 persone (+79 rispetto a ieri). Risultano ricoverati 254 pazienti (27 a Palermo, 118 a Catania, 40 a Messina, 1 ad #Agrigento, 12 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 19 a Siracusa e 12 a Trapani) di cui 48 in terapia intensiva, mentre 204 sono in isolamento domiciliare, 26 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 6 deceduti (1 a Caltanissetta e Siracusa, 2 a Catania ed Enna).




Siracusa. Covid-19, l'ex primario di Malattie Infettive: "Crescita lineare ma troppo tempo per i tamponi"

Crescita progressiva ma lineare dei casi di Coronavirus in provincia. L’ex primario dell’Unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, Gaetano Scifo traccia un quadro della situazione attuale.  “I numeri al momento ci lasciano abbastanza tranquilli. I nostri 39 infetti, di cui 17  ricoverati non rappresentano al momento dati preoccupanti. Ben diverso il problema nella limitrofa Catania”. Difficile poter avanzare delle previsioni precise sulla diffusione del virus in provincia. “Se noi ipotizziamo che in Sicilia si arrivi a 2500 pazienti -paventa Scifo –  In provincia arriveremmo a circa 250 . Auguriamoci che quei numeri non vengano superati, visto che abbiamo avuto il tempo di prepararci. I numeri della Lombardia, invece, sono stati fortemente segnati dal fatto che la diagnosi del caso uno sia avvenuta in ritardo, almeno di un mese rispetto all’ingresso del Covid-19 nel territorio, visto che non è stata subito identificata e poi scambiata per un’influenza”.  Ad oggi (ma i dati aggiornati saranno resi noti dopo le 13 dalla Regione e dalla Protezione Civile ) in Sicilia  si registrano 379 pazienti con infezione attiva, 25 guariti e 5 deceduti, l’ultimo questa mattina all’ospedale di Caltagirone.  i ricoverati sono 210, di cui la metà a Catania. A livello locale, preoccupa la vicenda dei contagi all’interno dell’ospedale Umberto I. ” Questo aspetto non andrebbe enfatizzato-secondo Scifo – Il problema è generale in Italia ed è legato alla carenza di dispositivi di sicurezza, lamentato fortemente anche in provincia. Quello di Cardiologia è un caso sfortunato ma anche problematico. Noi abbiamo 5 persone infette alla data del 16 marzo scorso, data del tampone effettuato. Il percorso parte alla notizia della prima positività. Passano poi 72/93 ore prima dell’arrivo dei risultati. Un lasso di tempo che non dovremmo lasciar passare. In Toscana i risultati arrivano in sei ore. Per questo sarebbe necessario consentire anche alla provincia di effettuare i tamponi. Due centri nella regione sono insufficienti “. 




Siracusa. Foto dal drone: in fila (a distanza) all'esterno del supermercato

Ripresa con un drone, la foto mostra la fila all’esterno di uno dei tanti supermercati del capoluogo. E’ stata scattata questa mattina. E mostra decine di persone in attesa all’esterno, disposte in fila ordinata e con il loro carrello. Per aiutarsi a mantenere la distanza di sicurezza interpersonale, utilizzano le strisce bianche dipinte per terra e destinate ad indicare gli stalli di sosta delle auto.
Non in tutti i supermercati, all’esterno, l’ordine è così rispettato. Sugli scaffali, intanto, generale diminuizione dell’assortimento, in attesa dell’arrivo dei prossimi rifornimenti. Da questo punto di vista, non è segnalata alcuna criticità. Ma la corsa all’approvvigionamento ripresa in queste ultime ore ha colto di sorpresa alcuni punti vendita.
Tenuti sotto controllo i prezzi ed il loro andamento. Le preoccupazioni dei consumatori riguardano adesso possibili impennate dell’inflazione e un generale aumento dei prezzi in un momento di crisi generalizzata.
Anche il Comune di Siracusa, frattanto, starebbe prendendo in considerazione la possibilità di limitare con ordinanza l’orario di apertura dei supermercati, dove spesso (all’esterno) si registrano assembramenti potenzialmente dannosi nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Domani, da ordinanza regionale, i supermercati saranno chiusi.

foto di Dario Ponzo