Autostrada Siracusa-Catania, nuove chiusure temporanee per lavori all’interno delle gallerie

Nuove temporanee chiusure lungo l’autostrada Siracusa-Catania. Per il rinnovamento dei ventilatori posti all’interno delle gallerie, a partire da mercoledì 23 luglio, verranno chiusi al traffico alcuni tratti dell’autostrada e della strada statale 114.
Nel dettaglio, i giorni, gli orari e i percorsi alternativi. In direzione Catania, dal 23 al 25 luglio, nella fascia oraria dalle 22:00 alle 6:00 del giorno successivo, chiusura al traffico a partire dal Km 131,600 della SS 114 con uscita obbligatoria sullo svincolo di Augusta e rientro al km 0,100 dell’autostrada Catania-Siracusa direzione tangenziale Catania;
In direzione Siracusa, dal 28 al 31 luglio, nella fascia oraria dalle 22:00 alle 6:00 del giorno successivo, chiusura al traffico della tratta a partire dal Km 0,100 dell’autostrada Catania-Siracusa con deviazione sulla tangenziale di Catania in direzione SS 114 e rientro sull’autostrada Catania-Siracusa allo svincolo di Augusta.
Le chiusure interesseranno anche lo svincolo di Lentini con sbarramenti volti ad evitare immissioni sulle tratte interdette al traffico.




Appalti nel polo industriale, Faranda: “Ribassi d’asta altissimi e rischi per lavoratori, stilare un protocollo”

“Non si può consegnare il territorio a ditte che arrivano da altre regioni e presentano ribassi d’asta altissimi con il rischio che venga penalizzata la sicurezza dei lavoratori. Tutto questo è inaccettabile e chiama in causa non solo le Committenti del polo industriale ma anche i rappresentanti politici e istituzionali”. Marco Faranda, segretario generale della Fismic-Confsal Siracusa, accende i riflettori sul sistema degli appalti nel polo petrolchimico.
“Per la Fismic Confsal, un protocollo politico sugli appalti resta prioritario – sostiene Faranda -. Non saranno le smanie di protagonismo dei singoli o del “singolo” a portare i risultati; si rischia invece il contrario e i lavoratori non hanno bisogno di questo”. Il segretario generale della Fismic Confsal Siracusa richiama all’unità sindacale come “unico obbligo” morale nei confronti dei lavoratori e come strumento necessario, per avviare un confronto utile per arrivare alla stesura di un protocollo di area sugli appalti.
“Il nostro ruolo – dice Faranda – è quello di consolidare la manutenzione degli impianti, la professionalità e l’esperienza attraverso l’impiego dei lavoratori e delle aziende di questa provincia. Tutto questo deve essere visto come un investimento per le committenti, che in questo modo si affiderebbero a lavoratori che hanno conoscenza degli impianti e che garantiscono maggiori certezze di sicurezza. Sono consapevole delle esigenze aziendali, ma sono altrettanto convinto che le imprese solide, già operanti nella nostra provincia rappresentano argini indispensabili contro gli imprenditori mordi e fuggi. Non si possono basare gli appalti solo sul ribasso d’asta più alto, il rischio è di innescare un sistema che di fatto impoverisce i lavoratori e tutto il territorio. Tutti questi aspetti però non riguardano solo le committenti, si tratta di un problema di così ampia portata che non può continuare a essere ignorato dalla classe politica e dalle istituzioni, cominciando dal nuovo Prefetto che ci auguriamo possa da subito occuparsi di questi temi così cruciali per le migliaia di lavoratori e per l’intero territorio”.




Uno sportello di ascolto psicologico a Priolo: servizio gratuito, attivo da Agosto

Uno sportello di ascolto psicologico gratuito a Priolo.
Il servizio sarà attivo dall’1 Agosto nella sede della Misericordia di Priolo (in via del Fico) e affidato alla psicologa e psicoterapeuta Margherita Guccione.
La Misericordia, punto di riferimento per la cittadinanza sul piano dell’assistenza sanitaria e sociale,avvia, dunque, una nuova iniziativa, “nata dal cuore dei volontari e dalla volontà di offrire un sostegno professionale, gratuito e riservato a tutti coloro che attraversano un momento di difficoltà emotiva”.Il servizio rappresenta una risposta ad un bisogno crescente e trascurato. Il nuovo sportello si inserisce in un contesto sociale in cui la richiesta di supporto psicologico è in costante aumento, sia a Priolo che in tutta la provincia di Siracusa. Ansia, depressione, isolamento, difficoltà familiari o lavorative riguardano un numero sempre più importante di persone, che non riescono ad accedere al servizio pubblico per via di lunghissime liste d’attesa e, nel caso dei privati, per ragioni economiche.
Il sistema sanitario, pur riconoscendo l’importanza della salute mentale, non è oggi strutturalmente in grado di soddisfare la domanda crescente, lasciando ampie fasce della popolazione – giovani, adulti, anziani – senza risposte.
Lo sportello della Misericordia si propone allora come una prima, concreta risposta di prossimità, in grado di offrire ascolto professionale in tempi brevi, senza costi e con grande attenzione alla persona.
A sottolineare l’importanza del progetto è anche il Presidente della Misericordia di Priolo Gargallo, Samuele Castrogiovanni. «Abbiamo sentito il dovere di dare una risposta concreta a un disagio silenzioso ma profondo che attraversa il nostro territorio- spiega- Troppe persone non riescono a farsi ascoltare, troppe richieste rimangono inevase. Con questo sportello vogliamo tendere la mano a chi ha bisogno, restituendo dignità, ascolto e presenza reale. È un servizio per tutti, che nasce dallo spirito autentico della Misericordia: prendersi cura dell’altro, con umanità e gratuità.» Il servizio viene erogato su appuntamento (380 262 9744). Gli incontri sono individuali, riservati e totalmente gratuiti.

Foto: creata con l’IA




Andrea Ravo Mattoni estasia ancora Siracusa, completato il murale che raffigura l’Annunciazione

Il murale di Andrea Ravo Mattoni che raffigura l’Annunciazione di Antonello da Messina è stato completato, e adesso ogni siracusano e turista potrà ammirarne la bellezza. L’opera, realizzata alla Borgata, nei pressi del Santuario della Madonna delle Lacrime, ripropone il celebre dipinto custodito nel Museo di Palazzo Bellomo secondo una lettura fedele all’originale dell’artista italiano.
Per Andrea Ravo Mattoni si tratta di un ritorno a Siracusa. Lo scorso novembre, infatti, aveva dipinto “Il Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio, in occasione dell’arrivo del corpo della Santa Patrona in città. Una delle principali differenze rispetto al primo intervento è sicuramente la temperatura. In questi giorni il caldo si è fatto sentire e, come raccontato dallo stesso Ravo ai microfoni di SiracusaOggi.it, la sveglia era presto per affrontare le alte temperature: alle 6 del mattino si iniziava a lavorare per sfruttare le ore più “fresche”.
Lo street artist ha sottolineato la tecnica presente nel capolavoro di Antonello da Messina, rispetto alla maggiore gestualità, per certi aspetti, che caratterizza le opere di Caravaggio.
Ancora una volta, Andrea Ravo Mattoni ci restituisce dettagli interessanti, che osserva con il suo occhio attento. Il murale de “Il Seppellimento di Santa Lucia” evidenzia un particolare che, nell’originale, rischia quasi di passare inosservato: il taglio sul collo di Santa Lucia, che insieme alla postura dei personaggi attorno a lei, rende visibile la violenza della scena.
Anche nel caso dell’Annunciazione, non manca l’attenzione al dettaglio. “Abbiamo inserito delle finestre su una facciata cieca, – racconta Ravo – e poi, ingrandendo queste opere d’arte, è molto interessante riuscire a cogliere particolari che magari sfuggono allo spettatore quando visita il quadro, che ovviamente è molto più piccolo. Ad esempio, nella finestra a sinistra ci sono quattro personaggi: due vestiti di rosso, due di blu, e un cane che percorre una strada bianca. Quando vedo questi particolari, mi incuriosisco sempre, perché qui si parla dello sguardo di Antonello da Messina, e chissà quale scorcio ha copiato.”
Andrea Ravo Mattoni, nato a Varese nel 1981, è oggi uno dei più noti street artist italiani. Il suo obiettivo è quello di “far uscire le grandi opere d’arte classica dai musei per creare un ponte con i luoghi in cui vengono conservate”, ricconettendoli alla strada, quindi, anche alle persone che passano.
L’artista ha realizzato opere in tutto il mondo, in Paesi come Brasile, Spagna, Francia, Belgio, El Salvador e, naturalmente, in Italia.
Chissà se ci sarà la possibilità di ammirare un terzo murale di Andrea Ravo Mattoni. Quel che è certo è che lo street artist, a Siracusa, “si sente a casa”.




L’ultima frontiera della vergogna, rubare i cestini gettacarte nel centro storico

Non solo furto di cavi di rame, con vari danni all’illuminazione pubblica cittadina. La microdelinquenza ha ora preso di mira i cestini gettacarte presenti nelle strade di Ortigia. A denunciare l’evidenza è Raffaele Grienti, delegato per il centro storico. “Da giugno ad oggi, poco meno di una ventina di cestini in ferro sono stati rubati. Alcuni persino subito dopo essere stati sostituiti”, racconta su FMITALIA. Se si allarga il raggio all’intera città, si moltiplicano le segnalazioni. E si tratta, ancora una volta, di azioni balorde che hanno un costo per la collettività.
“Vandalismo o ladri di ferro che cercano di tirare su pochi euro: queste sono le due ipotesi. In ogni caso, si tratta di gesti veramente stupidi”, aggiunge Grienti che ha segnalato il caso all’assessore Luciano Aloschi ed alle forze dell’ordine. “Se qualcuno dovesse notare movimenti strani nei pressi dei cestini gettacarte, contattateci o chiamate le forze dell’ordine. Purtroppo dobbiamo moltiplicare gli occhi per tutelare il nostro territorio”.
Per evitare che il trend possa pericolosamente diventare virale, alcuni contenitori per i piccoli rifiuti da passeggio sono stati sostituiti con altri in plastica dura. Il materiale fa meno gola ma potrebbe diventare un “gioco” per chi si diverte a spaccature tutto quello che è di tutti. Un altro pericoloso segnale della povertà morale in cui precipita Siracusa, ultima in tutte le classifiche anche per alcuni aspetti legati proprio alla società.




Eolico offshore, Legambiente: “Augusta hub per la transizione energetica, accelerare autorizzazioni”

Il futuro energetico dell’Italia passa anche dal Mar Mediterraneo e dall’eolico offshore. Il report nazionale di Legambiente (“Finalmente offshore”), presentato oggi ad Augusta durante la tappa di Goletta Verde, non ha dubbi. E la scelta di Augusta non è casuale: luogo simbolo, candidato a diventare hub cantieristico nazionale per il settore.
Secondo i dati diffusi dall’associazione, in Italia sono 93 i progetti di eolico offshore presentati, per un totale di 74 GW di potenza, distribuiti in 10 Regioni: la maggior parte riguarda impianti galleggianti, con una distanza media dalla costa di 32,7 km. Puglia, Sicilia e Sardegna guidano la classifica con il maggior numero di proposte.
Nonostante il potenziale stimato di 20 GW installabili entro il 2050, lo sviluppo del settore è rallentato da burocrazia e iter autorizzativi lenti: la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dura in media 340 giorni, quasi il doppio dei 175 previsti per legge, con ritardi anche da parte del Ministero della Cultura.
Legambiente lancia quindi un appello al Governo Meloni per snellire i procedimenti e rendere operative le infrastrutture portuali strategiche, come previsto dal Decreto Porti: tra queste, Augusta e Taranto sono state indicate come poli prioritari. Il settore potrebbe generare 27.000 nuovi posti di lavoro entro il 2050, di cui 13.000 diretti.
“L’eolico offshore è una grande opportunità per raggiungere gli obiettivi climatici e portare sviluppo nei territori – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente – ma oggi la strada è in salita: servono tempi rapidi e norme più chiare. Non possiamo permetterci altri 14 anni, come è accaduto per l’impianto di Taranto”.
Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, ha sottolineato l’importanza di Augusta: “Il porto è stato designato polo strategico per la progettazione e assemblaggio di piattaforme galleggianti. È un’occasione per trasformare la Sicilia in un modello di giusta transizione energetica”.
La presentazione del report oggi pomeriggio alle 18 nella sala comunale di Augusta, alla presenza di istituzioni, sindacati e imprese. Goletta Verde proseguirà poi il suo viaggio con la prossima tappa ad Agrigento il 20 e 21 luglio.




Ecomac, il Libero Consorzio chiede ad ARPA il monitoraggio ambientale in tutti i Comuni dell’area AERCA

A seguito del grave incendio sviluppatosi lo scorso 5 luglio presso l’impianto di trattamento rifiuti Ecomac di Augusta, il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, guidato dal Presidente Michelangelo Giansiracusa, ha trasmesso, nella giornata di ieri, una nota ufficiale all’ARPA Sicilia chiedendo di estendere le attività di campionamento e monitoraggio ambientale a tutti i Comuni ricadenti nell’area AERCA (Siracusa, Augusta, Floridia, Melilli, Priolo Gargallo, Solarino) e nei Comuni limitrofi di Sortino, Carlentini e Lentini, dove si registrano forti preoccupazioni da parte della cittadinanza.
La richiesta – condivisa con i Sindaci dei territori coinvolti – nasce dalla volontà di ottenere un quadro aggiornato e completo della situazione ambientale, al fine di garantire la massima tutela della salute pubblica e offrire risposte chiare, tempestive e fondate scientificamente alle preoccupazioni espresse dalle comunità locali.
«È fondamentale che i controlli vengano effettuati in maniera omogenea nei territori potenzialmente coinvolti – si legge nella nota – per assicurare trasparenza, equità e tutela della salute dei cittadini».
Il Libero Consorzio ha inoltre richiesto che gli esiti dei campionamenti vengano formalmente comunicati sia ai Comuni interessati sia all’Ente stesso, per permettere una corretta diffusione delle informazioni e favorire la piena collaborazione istituzionale.
La nota, firmata congiuntamente dal Presidente Michelangelo Giansiracusa e dal VicePresidente-Consigliere Delegato all’Ambiente Diego Giarratana, propone anche il coinvolgimento delle altre strutture provinciali di ARPA Sicilia, al fine di rafforzare la capacità di rilevazione e garantire una copertura estesa e tempestiva dei territori potenzialmente esposti.
“Ringraziamo ARPA per il lavoro svolto finora con professionalità e tempestività – concludono Giansiracusa e Giarratana – e ribadiamo la piena disponibilità del Libero Consorzio a collaborare attivamente nell’interesse della salute pubblica e della tutela ambientale della nostra provincia”.




I nuovi dati Arpa su incendio Ecomac, diossina oltre soglia nelle vicinanze

Nuovo aggiornamento dai laboratori Arpa Sicilia dopo l’incendio nell’impianto Ecomac, divampato lo scorso 5 luglio. Gli ultimi risultati – ottenuti tramite autocampionatori ad alto volume, per la determinazione di Diossine/Furani, IPA e PCB nel particolato atmosferico – fanno riferimento a varie giornate scorse.
Nella postazione “Terrazzo Palazzo Municipale Melilli”, la concentrazione rilevata dal 10 al 12 luglio “risulta ancora superiore ai valori di riferimento, sebbene l’andamento evidenzi un decremento delle concentrazioni. Per i parametri PCB e IPA, sono state riscontrate concentrazioni inferiori ai valori di riferimento”.
Nella postazione piazza Paternò Castello, a Villasmundo, i risultati relativi al campione, prelevato nell’arco di 48 ore, dal 7 e il 9 luglio, mostrano “una concentrazione di diossine e furani sostanzialmente pari al valore di riferimento per l’ambiente urbano, con un trend che evidenzia un significativo decremento. La concentrazione di PCB totali, nel campione prelevato tra il 7 e il 9 luglio, come pure le concentrazioni rilevate per il parametro IPA, risultano inferiori ai valori di riferimento (Benzo(a)pirene range 1-10 ng/ m3)”.
Nella postazione individuata presso l’area industriale, a circa 150 metri dalla Ecomac, “i valori di concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani) risultano notevolmente superiori a quelli stimati mediamente in ambiente urbano, pari a 100 TE (fg/m3). Il valore determinato risulta superiore anche al valore di 300 TE (fg/m3), indicativo della presenza di una fonte emissiva locale”.




Mafia in Ortigia, indagati due vigili urbani. Scimonelli: “Quali provvedimenti nei loro confronti?”

La richiesta di conoscere i provvedimenti disciplinari adottati dal Comune nei confronti dei due agenti della Polizia Municipale coinvolti nell’inchiesta per presunte infiltrazioni mafiose in Ortigia.L’ha presentata il consigliere comunale Ivan Scimonelli (Lista Insieme),formalmente annunciata nel corso della seduta del consiglio comunale di ieri.
“L’Amministrazione ha il dovere di chiarire quali provvedimenti interni siano stati già adottati- fa notare il consigliere- se siano stati attivati procedimenti disciplinari e quali misure si intendano assumere per prevenire il ripetersi di simili episodi, che gettano un’ombra pesante sull’intero Corpo della Polizia Municipale.
La richiesta è stata depositata è prevede l’inserimento urgente all’ordine del giorno, per chiarire gli aspetti legati all’azione svolta dall’Amministrazione Comunale relativamente alla vicenda che coinvolge i due agenti della Polizia Municipale raggiunti da un avviso di conclusione indagini nell’ambito dell’inchiesta antimafia che ha come epicentro Ortigia.
“Alla luce della gravità dei fatti riportati dagli organi di stampa e delle evidenti ripercussioni sull’immagine dell’Amministrazione e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni-spiega Scimonelli- ho chiesto di affrontare il tema, alla presenza del sindaco, del dirigente al personale, del comandante della Polizia Municipale e del Direttore Generale, per un confronto formale e riservato su quanto accaduto.
Questa richiesta-conclude il consigliere- nasce da un principio fondamentale: tutelare l’integrità delle istituzioni e dimostrare che la legalità non è solo un valore da predicare, ma un metodo da praticare ogni giorno, a partire proprio dalla macchina comunale”.




Turismo in calo a Siracusa, Noi albergatori: “Bilancio non esaltante, cosa farà la nuova giunta?”

“Bilancio non esaltante del turismo a Siracusa nel primo semestre”. A dirlo è il presidente di Noi albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano, che fa chiarezza sull’incoming turistico nel corso del primo semestre di quest’anno nella città di Archimede. I numeri parlano chiaro. “Partiamo dal mese di giugno, appena archiviato – spiega Rosano – quando una copiosa perdita è stata registrata dal mercato italiano che ha sommato 67.030 pernottamenti, contro i 78.206 dello scorso anno, con una caduta secca di -11.176, ossia il 14,3% in meno sul 2024. Leggermente in positivo i viaggiatori stranieri: 76.842 contro 73.986 + 2.856, pari a + 3,9% rispetto all’anno precedente. Ma se sommiamo i soggiorni di italiani e stranieri, anche qui il dato è sfavorevole: 148.872, mentre l’anno precedente il risultato era di 152.192, quindi una diminuzione di -8.320, ossia -5,5% di turisti in meno che hanno trascorso le vacanze nella nostra città”.
Il presidente di Noi albergatori Siracusa continua: “Dai dati statistici diffusi dall’Osservatorio Siciliano del Turismo e l’Istat, abbiamo, inoltre, sviscerato l’andamento turistico del primo semestre 2025. Anche in questo caso si avverte una certa stagnazione di visitatori. Ecco i dati: totale pernottamenti italiani e stranieri da gennaio a giugno 2025: 483.162, contro i 472.600 del 2024. Una crescita di appena 2,2%, grazie all’apporto del mercato estero, che ha compensato il dato avverso degli italiani, perché, nonostante le rappresentazioni classiche, (anche nel corso del ciclo si è registrato un calo di soggiorni), i cui spettatori sono in buona parte nostri connazionali, la flessione è stata di -20.341, pari a -9,7%. A ciò si aggiunge che, nei primi dieci giorni di luglio di quest’anno, l’afflusso di viaggiatori è in netta flessione. Motivo per cui, all’interno della nostra associazione, siamo alla ricerca delle ragioni dell’avvenuto arresto della crescita di viaggiatori, dacché sino al 31 maggio, il rapporto soggiorni gennaio-maggio 2025 su gennaio-maggio 2024 era positivo con 339.290 soggiorni + 18.882, pari a + 5,9%”.
Rosano prova a trovare delle motivazioni: “A parte il periodo pandemico, dal 2015, cioè da quando la nostra associazione ha iniziato a sviluppare le statiche sui flussi turistici, ciò non è mai avvenuto. Quali i punti chiave dell’avvenuta stagnazione? Il primo fattore, secondo le stime del rapporto Istat al 30 giugno 2025, si potrebbe addebitare all’inflazione, che ha determinato la perdita del potere di acquisto delle famiglie italiane e conseguentemente ha ridotto il numero di giorni di vacanze. Altro fattore implicante è il caro voli, ormai lasciato alla libera speculazione del mercato, su cui la Regione Siciliana non riesce a intervenire. Le tariffe per l’acquisto di un biglietto aereo dal centro e dal nord Italia per la Sicilia sono divenute proibitive. In calo pure il turismo di prossimità proveniente da Palermo, Trapani, Agrigento, Catania: è da imputare ai continui disagi causati dalle cattive condizioni delle autostrade in continua manutenzione, che impongono copiosi tempi di percorrenza? Oppure i nostri corregionali non ritengono più Siracusa meta attrattiva per trascorrere un week-end? La possibilità che la nostra città stia perdendo appeal, a vantaggio di altre destinazioni turistiche, al momento è da escludere. Ma non è detto che ciò non possa accadere”. Il presidente di Noi albergatori Siracusa conclude: “Dopo la tempesta politica, con le dimissioni di diversi assessori, è nata la nuova Giunta comunale, di ispirazione gattopardiana, ultima chiamata per uscire dal torpore in cui giace la nostra città. Se la nuova giunta comunale mancherà di pianificare investimenti veri (non azioni palliative), tesi a riqualificare le aree urbane degradate, se non metterà mano, attraverso politiche innovative, alla creazione di nuovi parcheggi scambiatori, collegati a puntuali bus navette con la finalità di alleggerire il caotico traffico cittadino, se non riuscirà a garantire una decente igiene urbana, se non amplieranno lo spazio sempre più stringato del godimento dei servizi a favore dei residenti e dei turisti, se non arresterà il “consumo” dell’autenticità culturale di Ortigia, congestionata ed impercorribile da bazar, preda della mala movida, da episodi di violenza che comportano clima di tensione, se trascurerà il degrado in cui versano le zone balneare di Fontane Bianche e Arenella, se fallirà nell’obiettivo di migliorare la qualità della vita di cittadini e vacanzieri, in questo caso Siracusa potrebbe non essere più considerata seducente per i visitatori, e ciò arrecherebbe un impatto economico devastante, producendo una diminuzione di risorse economiche per le imprese locali, alberghi, ristoranti e negozi, e potenzialmente ridurrebbe il numero di posti di lavoro nei vari settori”.