La domenica orribile di Priolo: “Restate chiusi in casa”. Appelli anche in spiaggia

Nelle prime ore di oggi si è materializzata la grande paura. La nube sprigionata dal robinoso incendio in Ecomac ha raggiunto Priolo. La situazione era sotto stretta osservazione da parte della struttira di Protezione Civile comunale. Inevitabile l’ordinanza: “A seguito dell’incendio verificatosi presso la ditta Ecomac, il rifugio al chiuso è diventato necessario. Come già preannunciato, purtroppo la nube di fumo sta interessando il nostro territorio comunale”, sintetizza efficace il vicesindaco Biamonte.
Il provvedimento invita la popolazione a “rimanere all’interno delle proprie abitazioni; evitare gli spostamenti; spegnere i climatizzatori e chiudere gli infissi”. Il gran caldo, certo, non aiuta.
“Stiamo boccheggiando, non si respira anche per l’arsura”, si sfogano sui social i priolesd. Ed in tanti lamentano bruciore ad occhi e gola.
“Vi invitiamo a seguire le istruzioni e a prestare attenzione alla vostra sicurezza e a quella della vostra famiglia”, l’appello dell’amministrazione.
Fonti di Protezione Civile spiegano che la situazione incendio è sotto controllo. “Per la prima volta stamattina intorno alle 9 si è avvertito cattivo odore ma l’inversione termica fa si che il fumo ricada quasi totalmente sullo stabilimento. La Polizia Municipale, con l’ausilio dei volontari di protezione civile, sta effettuando un porta a porta sulla spiaggia avvisando i bagnanti della situazione”.




Incendio alla Ecomac, Legambiente: “Vogliamo i dati ambientali per conoscere eventuali rischi”

Il vasto incendio che si è sviluppato nelle scorse ore all’interno dello stabilimento Ecomac è sotto controllo. Dopo ore di duro lavoro da parte dei Vigili del Fuoco, con squadre provenienti anche da Enna, Catania e Messina, il rogo sembra essere stato domato, ma questo non significa che sia completamente spento. Fiamme altissime e una densa colonna di fumo si sono sollevate nel cielo di contrada San Cusumano. La nube di fumo, in queste ore, sta interessando la zona di Priolo, ma il cattivo odore è percepibile fino a Floridia.
Non è ancora giunta alcuna informazione sull’origine dell’incendio, così come non sono stati comunicati dati ambientali da parte di Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Nel 2022, dai bollettini emerse che i valori di diossine e furani superarono di oltre quattro volte il valore guida indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli ambienti urbani e del 50% quello previsto per le aree industriali. Ora il timore è che possa riproporsi lo stesso scenario.
Sull’accaduto è intervenuta Legambiente, che chiede espressamente “i dati che questo ente di controllo sta monitorando nell’area e, sicuramente, nel territorio circostante”.
“In particolare, si richiedono i dati rilevati sull’aria e sul suolo, poiché il denso fumo nero derivante dalla combustione delle plastiche stoccate nel suddetto deposito potrebbe aver prodotto diossine o altre sostanze pericolose. Si chiede inoltre di conoscere eventuali ricadute al suolo che possano compromettere le coltivazioni nei territori dei comuni di Priolo, Melilli, Solarino, Floridia e Siracusa, che sono stati investiti dalla nube.
Quanto sopra al fine di conoscere eventuali rischi per la salute dei cittadini e per poter intraprendere azioni legali nei confronti di eventuali responsabilità che la magistratura dovesse accertare”.




Aria irrespirabile a Floridia, Carianni: “Rinviati i festeggiamenti della Madonnina di Fatima”

“L’aria stamattina è irrespirabile, ho sentito l’arpa, tutti gli enti territoriali coinvolti ed il collega di Solarino, e si è deciso (a salvaguardia della salute pubblica) di mantenere in vigore l’ordinanza sindacale adottata ieri, alle stregua degli altri Sindaci dell’area industriale”. A dirlo è il sindaco di Floridia, Marco Carianni, che interviene sull’incendio che sta interessando da diverse ore l’impianto della Ecomac. La nube di fumo, in queste ore, sta interessando la zona di Priolo, ma il cattivo odore è percepibile anche a Floridia.
“Ho anche sentito il comitato organizzatore per festeggiamenti della Madonnima di Fatima, con il quale si è stabilito di rinviare i festeggiamenti poiché è previsto, tra le altre cose, che i venti – già nelle prossime ore – possano iniziare a spirare verso Solarino e Floridia, spostando sul nostro territorio i fumi provocati dall’incendio ed inasprire la situazione dal punto di vista odorigeno, compromettendo soprattutto la salute delle persone più fragili. Ci tengo a ringraziare il comitato e tutti i cittadini e le cittadine che, con pazienza, stanno manifestando collaborazione e disponibilità, rendendo meno difficile la gestione di questo evento gravissimo.
In fine, e non per ordine di importanza, un grande GRAZIE a tutto il personale impiegato nella gestione dell’incendio. A loro dobbiamo tutto il nostro rispetto!




Feste Archimedee, chiusa la dodicesima edizione con un grande spettacolo all’Arena Maniace

Applausi scroscianti all’Arena Maniace al termine della serata finale, con oltre 550 spettatori che hanno sorriso, cantato e condiviso il messaggio di coraggio e amore racchiuso nell’ultimo appuntamento della dodicesima edizione della manifestazione che celebra il genio, la creatività ed il talento giovanile in tutte le sue forme. Grandi ospiti per lo show condotto da una frizzante e simpatica Naomi Moschitta. A partire da Tony Canto che per la prima volta si è esibito sul palco con i suoi tre figli di 8, 10 e 12 anni. A seguire, l’eleganza e l’energia di Simona Molinari con una selezione di suoi brani arrangiati in una nuova formula proprio per le Feste Archimidee. E poi il toccante “Nu fil e voce”, tratto dal suo ultimo progetto Hasta siempre Mercedes.
Il Premio Feste Archimedee è andato a Mimì Caruso, vincitrice dell’ultima edizione di X-Factor. Voce potente ed emozionante, sensibilità e presenza scenica: ecco come Mimì ha conquistato anche Siracusa. Esibizione generosa la sua, con tanto di bis a grande richiesta del pubblico.
Ospite speciale della serata anche Francesca Bosco, la ballerina di Priolo Gargallo reduce dalla positiva esperienza ad Amici, il talent di Maria De Filippi. “E’ bello essere a casa, ho sempre sentito la forza e l’affetto di tutti voi”, ha detto ringraziando per il riconoscimento. Ad applaudire tra il pubblico anche il suo partner, Jacopo Sol.
Cala il sipario sull’edizione numero dodici delle Feste Archimedee ma c’è ancora spazio per un’appendice speciale. Il 7 luglio alle 19 sarà svelata la targa che dedica il giardino della Spirduta (Palazzo Montalto) alla memori di Enrico Di Luciano. Un appuntamento realizzato in collaborazione con Adda, Fondazione Inda e Associazione Amici dell’Inda. A seguire, reading corale “Il giardino delle delizie” tratto da Aristofane, Catullo, Euripide, Ovidio, Saffo, Sofocle e dalle leggende popolari sulla Spirduta con canti dal vivo del repertorio Inda. La performance coinvolgerà Simonetta Cartia ed Elena Polic Greco che hanno anche curato i canti; Gianni Luca Giuga e Giulia Valentini, insieme agli allievi ed ex-allievi del gruppo Masterclass della sezione Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. I canti tratti dalle Rane di Aristofane sono stati curati da Ernesto Marciante mentre le azioni coreografiche sono a cura di Serena Cartia.

Dalla collaborazione con Inda e sezione F. Balestra dell’Adda è anche nato Plutobus, lo spettacolo itinerante all’interno dell’Ipogeo di piazza Duomo che ha conquistato centinaia di spettatori, nonostante gli ingressi contingentati. La regia è di Michele Dell’Utri con la collaborazione di Giulia Valentini. Si ringraziano ProLoco e assessorato alla cultura del Comune di Siracusa, assessore Fabio Granata.
Vincente anche la creazione dello spazio Ortigia Comics and Games, altra forma espressiva del talento e della creatività di giovani e giovanissimi coinvolti anche in cosplay e workshop.
Partner delle Feste Archimedee sono Isab, B2G Sicily, F.lli Caschetto, Midolo Gioielli, Gruppo Scar, Guardo, Prefabbricati Sud.

Foto di Michele Pantano, Marcello Bianca e Massimo Tamajo.




Siracusa Risorse, parte la nuova modalità operativa: attivato un tavolo tecnico permanente

Si è svolto giovedì scorso un incontro tra la governance della società partecipata Siracusa Risorse, il Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, i consiglieri delegati Diego Giarratana, vicepresidente, Salvo Cannata e Giuseppe Vinci, e gli uffici tecnici del Libero Consorzio.
L’incontro ha segnato l’avvio ufficiale di una nuova modalità operativa, che punta a garantire maggiore efficienza, trasparenza e concretezza nei servizi affidati alla società partecipata, tra cui: il decespugliamento e la manutenzione delle vie provinciali; le piccole manutenzioni al patrimonio immobiliare dell’Ente e sulle scuole superiori di competenza provinciale; altri servizi di supporto già previsti in convenzione.
Elemento centrale della nuova impostazione è l’attivazione di un tavolo tecnico permanente, che si riunirà con cadenza settimanale ogni giovedì. In questi incontri, Siracusa Risorse e gli uffici del Libero Consorzio verificheranno quanto realizzato nella settimana precedente e condivideranno la pianificazione degli interventi successivi.
“Riteniamo fondamentale – dichiara il Presidente Michelangelo Giansiracusa – che i servizi svolti dalla nostra partecipata siano improntati all’efficienza, alla trasparenza e al costante dialogo con il territorio. L’attivazione di un tavolo tecnico settimanale rappresenta un cambio di passo concreto che ci consentirà di programmare gli interventi con precisione e rispondere in tempi rapidi alle esigenze delle comunità della provincia”.




I Vigili del Fuoco lottano per domare il rogo di San Cusumano, in arrivo altri rinforzi

Stanno preseguendo senza sosta le operazioni di spegnimento dell’incendio sviluppatosi all’interno dell’impianto Ecomac. Da contrada San Cusumano, tra Augusta e Priolo, si è levata una colonna di fumo nero, alta centinaia di metri e visibile in gran parte della provincia di Siracusa.
Sul posto stanno operando quadre dei Vigili del Fuoco provenienti dai distaccamenti di Augusta e Priolo, supportate da quattro autobotti (due fornite da aziende del polo petrolchimico).
In arrivo dall’aeroporto di Catania una mega-autobotte da 30 000 litri e un mezzo aereo, per rafforzare la capacità di spegnimento.
Stanno inoltre intervenendo Protezione Civile, polizia locale, tecnici dell’Arpa e autorità comunali di Augusta, Priolo e Melilli, con monitoraggio continuo della qualità dell’aria.
Le cause del rogo non sono ancora chiarite. A bruciare sarebbero le cosiddette ecoballe e materiale plastico, come già accaduto in un analogo incendio nell’agosto 2022.
Le raccomandazioni alle popolazione riguardano in particolare Augusta, Melilli e Priolo Gargallo con i sindaci che hanno invitato la popolazione a restare in casa, tenendo porte e finestre chiuse.
Nel capoluogo, il sindaco Francesco Italia ha inviato “in via prudenziale”, a limitare le attività all’aperto ed a tenere chiuse le finestre “qualora la direzione del vento dovesse cambiare portando la nube verso la nostra città”.




Incendio in un impianto trattamento rifiuti, nube nera. “Chiudere porte e finestre”

Un’altissima colonna di fumo nero si è stagliata nel cielo di Siracusa, visibile nitidamente persino da Palazzolo e dal resto della zona montana. Uno spettacolo pauroso ed impressionante. A quanto si apprende, un vasto incendio si sarebbe sviluppato in un impianto di trattamento rifiuti a pochi passi da Augusta. Non si tratta quindi di un problema che riguarda la zona industriale.
A bruciare sarebbero le cosiddette ecoballe, anche di materiale plastico. I Vigili del Fuoco hanno raggiunto l’epicentro del rogo, in contrada Cusumano, poco dopo le 11.30. Si tratterebbe dello stesso impianto in cui divampò un devastante incendio nell’agosto del 2022.
Protezione Civile ed amministrazioni comunali di Augusta, Melilli e Priolo stanno seguendo l’evolversi della situazione. Informate tutte le istituzioni competenti, inclusa la Prefettura. Atteso anche l’intervento di Arpa per le rilevazioni di carattere ambientale. Il primo consiglio di sicurezza è quello di chiudere porte e finestre nelle abitazioni vicine alla zona dell’incendio o attraversate dalla densa nube nera, in attesa di eventuali ulteriori indicazioni.
Il vicesindaco di Priolo, Alessandro Biamonte, ha scritto sui social per assicurare l’attivazione di “tutte le procedure necessarie per garantire la salvaguardia e la tutela dei cittadini. Vi terrò aggiornati su eventuali comportamenti da seguire”.




Il precedente del 2022: materiale plastico in fiamme e diossine 4 volte oltre soglia

Un nuovo e vasto incendio si è sviluppato in un impianto di trattamento rifiuti a pochi passi da Augusta. Si parla di “nuovo” perché non è la prima volta che accade: nell’agosto del 2022 un altro devastante rogo aveva colpito il deposito della Ecomac, generando fiamme altissime e una densa colonna di fumo che si sollevò – anche quella volta – nel cielo di contrada San Cusumano. In quell’occasione, a dare origine al rogo fu un fulmine.
I Vigili del Fuoco, intervenuti con diverse squadre e facendo ricorso agli schiumogeni, rimasero nell’area per diversi giorni. Secondo quanto riportato nel bollettino dell’Arpa, emerse che i valori di diossine e furani superarono di oltre 4 volte il valore guida indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli ambienti urbani e del 50% quello previsto per le aree industriali (459 fg/m³ rilevati rispetto ai valori guida di 100 e 300 fg/m³). L’Agenzia regionale per la protezione ambientale considerò questi dati “coerenti con i fenomeni di combustione ancora attivi”.
Resta ora da capire quali potrebbero essere le conseguenze di questo nuovo incendio, ben visibile nel cielo di Siracusa e addirittura nelle zone montane, come a Palazzolo. Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, sta monitorando attentamente la situazione, in attesa di sviluppi e del lavoro incessante che in queste ore vede impegnati i Vigili del Fuoco e le squadre della Protezione Civile. L’invito rivolto alla cittadinanza è quello di rimanere in casa e di tenere porte e finestre chiuse.




“Gli interessi della mafia in Ortigia”, quando Cracolici sollevò il caso

Fonti vicine alle forze dell’ordine non nascondono la soddisfazione per l’operazione coordinata dalla Dda di Catania e che ha portato ieri all’arresto di 4 persone mentre altre 26 risultano indagate. “Abbiamo liberato Ortigia”, dicono nei corridoi delle caserme. Le indagini, partite nel 2021, hanno sgominato un sodalizio mafioso egemone nel centro storico di Siracusa che con minacce, violenza ed estorsioni faceva sentire il suo “peso” sull’economia legale. Nel mirino, redditizie attività del settore turistico.
E tornano allora attuali le parole del presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici. Era il 7 aprile scorso e dopo un incontro in Prefettura con i vertici delle forze dell’ordine disse: “Il settore a Siracusa sta avendo uno sviluppo importante, quindi è probabile che soprattutto nella creazione e nella garanzia di alcuni servizi, questi servizi siano garantiti da aziende, da attività, da imprenditori che possono avere anche una grande disponibilità di denaro connessa alle attività illecite che qui sono gestite”. Insomma, Cracolici mise in guardia sugli appetiti della mafia in Ortigia. “Non ci sono denunce, anche le associazioni antiracket che qui sono cinque evidenziano una difficoltà di aggregazione. E questo non vuol dire che la mafia non c’è più ma che si è in qualche modo inserita nel tessuto economico e sociale, con maggiore capacità di impaurire per evitare reazioni anche da parte dell’opinione pubblica. E quindi succede che si alza la soglia di convivenza con il fenomeno criminale perché non viene vissuto più come una minaccia. Come il sole, l’aria e il mare che abbiamo ci sono purtroppo anche le organizzazioni criminali”. Parole che causarono una serie di reazioni e distinguo ma che oggi, dopo le indagini di Carabinieri e Guardia di Finanza di Siracusa, suonano decisamente più intonate del resto.




L’Iliade di Peparini al teatro greco di Siracusa, un grido epico che scuote l’anima

Ci sono spettacoli che si guardano e basta. E poi ci sono quelli che ti trascinano dentro emozioni e passioni, si vivono insomma. L’Iliade firmata da Giuliano Peparini per il teatro greco di Siracusa fa parte di questa ultima e rara categoria. È un’esperienza immersiva e fisica, sonora e visiva. Con una marea di emozioni che travolge il pubblico sin dai primi istanti, in un rituale realmente collettivo.
Peparini rilegge l’epopea omerica con occhi contemporanei, senza tradirne l’essenza e piazzando sapientemente qua e là elementi classici in un quadro moderno come le superfici led che allargano e cambiano la scena: un carcere in cui si consumano conflitti e destini umani.
Succede così che la guerra non sia più solo il racconto epico, ma diventi una lacerazione che ancora oggi consuma.
Peparini è audace, sfrutta lo spazio per movimenti coreografici e quadri che danzano – come le luci – sul confine tra sogno e incubo. Il suono è avvolgente ma su tutto c’è la parola, con una drammaturgia semplice e nuda e per questo poetica e tagliente. Merito della traduzione di Francesco Morosi a cui Vinicio Marchioni (Aedo) regala una potenza che scuote lo spettatore. Il racconto – quasi un ‘cunto’ – si dipana seguendo il suo percorrere la scena, con un bastone a cui affida un incedere ragionato.
Giuseppe Sartori (Achille) sprigiona epos e tensione, ora nello spazio ristretto di una cella, ora nell’ampio campo di battaglia. Patroclo (Jacopo Sarotti, orgoglioso prodotto della Accademia Inda) lo trascina tra le due dimensioni mentre Gianluca Merolli (Ettore) è degno e spavaldo ‘avversario’, sino allo struggente lamento di Andromaca (intensa Giula Fiume) che veste il lutto dopo essere apparsa fasciata in un rosso sfavillante.
Completano un cast corale i performer e gli allievi della Peparini Academy e dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
E per capire a pieno la forza di “un uomo che viaggia due millenni avanti”, tenete gli occhi fissi sui monitor che si accendono nel finale.