Resort alla Pillirina, il Cga si prende qualche giorno per decidere sulla sospensiva del Piano Paesaggistico

Nulla di fatto al Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo sul ricorso di Elemata Maddalena, la società privata che da anni battaglia per la realizzazione di un resort alla Pillirina. Il Cga si è riservato qualche giorno per pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva del piano paesaggistico. Se dovesse essere accolta, tornerebbe in vigore il piano in questione e questo complicherebbe i piani di Elemata. Se, invece, la sospensiva non venisse accolta allora le conferenze dei servizi potranno proseguire. Nei giorni scorsi, la società aveva anticipato la volontà di realizzare in una prima fase il solo albergo su di un’area di 6 ettari, mettendo da parte il piano di lottizzazione per le vicine villette.
Ma gli avvocati di Elemata, Scuderi e Mandolfo, premono anche per arrivare alla definitiva pronuncia nel merito, la sentenza. Dovrebbe arrivare entro aprile.




Siracusa. I furbetti della Tari smascherati dai kit per la differenziata: su 200 utenze in Ortigia, 130 non pagavano

La Tari, si sa, è una delle tasse più evase a Siracusa. Motivo per cui il suo “peso” non è equamente distribuito e così – specie nella parte variabile – accade che chi paga correttamente, si faccia inconsapevolmente carico anche di una qual certa quota in realtà evasa da altri.
Potrebbe riportare una certa equità l’attuale distribuzione gratuita dei kit per la differenziata. Perchè sta permettendo di “smascherare” che la tassa sui rifiuti non la paga e quindi non figura nel database del Comune di Siracusa.
Come? Esemplificativo quello che è accaduto in Ortigia con le attività commerciali. La polizia Ambientale ha riscontrato che – nonostante l’obbligatorietà della raccolta differenziata – alcuni negozi, bar, pub o ristoranti non avevano ritirato i carrellati per le varie frazioni di rifiuto. E’ così emerso che su 200 attività commerciali “visitate” circa 130 erano sconosciute all’elenco Tari e per questo non avevano potuto ritirare i kit. Insomma, il 65% del campione controllato non pagava la spazzatura.
Adesso rischiano di ricevere un maxi-verbale, con il quale viene loro chiesto il versamento degli ultimi cinque anni di tassa sui rifiuti, con le maggiorazioni del caso. Da lunedì situazione al vaglio degli uffici della fiscalità locale che metteranno in atto i provvedimenti del caso.




Siracusa. Solarium privato per Calarossa, l'accelerazione di Ortigia Sostenibile: ricorso al Tar

Ancora una volta chiamati in causa i giudici amministrativi. La vicenda Cala Rossa finisce al Tar: lo ha deciso il Comitato Ortigia Sostenibile al termine dell’ultima assemblea pubblica. Per revocare l’affidamento al privato per la realizzazione di un solarium verrà presentato ricorso al tribunale amministrativo. Verrà chiesta la sospensione “di ogni azione volta alla costruzione di piattaforma a mare o a terra, impianti sull’arenile, bar, discoteca, ristorante e attività commerciali collegate all’uso di lettini, ombrelloni e servizi”.
Il ricorso richiede però anche un esborso finanziario notevole a cui Ortigia Sostenibile farà fronte con risorse proprie. Ma sono state raccolte anche poco più di 30 sottoscrizioni da parte di cittadini che hanno voluto simbolicamente contribuire ad appoggiare la causa. I primi 290 euro sono stati raccolti così in pochissimo tempo.
La decisione di procedere verso un’azione più incisiva arriva dopo la mancata risposta da parte dell’amministrazione comunale che avrebbe dovuto, entro 20 giorni dal 24 gennaio, ricevere dalla ditta concessionaria la documentazione completa per potere decidere su una eventuale revoca. Mentre invece è arrivata la risposta dal Demanio, con competenza della Regione Sicilia, a conferma dell’autorizzazione concessa lo scorso agosto 2017 al Comune.
I tempi per il ricorso sono molto stretti per questo Ortigia Sostenibile ha deciso di accelerare. Chi volesse contribuire alla causa può farlo presso i punti di raccolta/petizione: hotel Mastrarua,via Vittorio Veneto 193, Bar della Provincia 132; altri indirizzi saranno comunicati sulla pagina facebook del comitato.




Siracusa Risorse nel caos, si dimette l'amministratore delegato. La ex Provincia: "nessuno screzio"

Si è dimesso l’amministratore delegato di Siracusa Risorse. Giovanni Vinci ha comunicato la sua scelta al commissario del Libero Consorzio, Carmela Floreno. Dimissioni “con effetto immediato e per sopraggiunti impegni familiari”, ha scritto Vinci. La ex Provincia Regionale si affretta a sottolineare, quindi, che non vi sarebbe alcuno screzio tra il commissario e l’ex amministratore delegato alla base della scelta di passare la mano di quest’ultimo. Un passaggio che però finisce per alimentare dubbi sulla scorta dell’antico adagio excusatio non petita, accusatio manifesta. Sia come sia, il momento per la società partecipata non è dei più floridi con inevitabili tagli – anche di personale – che appaiono sempre più inevitabili.




Siracusa. Il nuovo consulente rifà i conti : per Open Land risarcimento da 6,8 milioni di euro

La nuova consulente d’ufficio nominata per il famoso risarcimento che il Comune di Siracusa dovrebbe ad Open Land ha depositato la sua relazione. Marcella Caradonna, presidente del consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, nominata lo scorso anno al posto di Salvatore Maria Pace, ha quantificato la nuova somma che l’ente pubblico dovrebbe riconoscere alla società privata danneggiata: 6,8 milioni di euro.
Adesso, entro il 5 marzo, i consulenti di parte dovranno far pervenire le loro osservazioni. Il 9 maggio, infine, appuntamento in aula al Cga, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per trattare nel merito il risarcimento.
Palazzo Vermexio ha già versato 2,8 milioni di euro a cui- dovesse passare la linea del nuovo ctu – andrebbero aggiunti ulteriori 4 milioni di euro. E questo nei giorni “caldi” dell’indagine delle Procure di Messina e Roma che hanno citato in più pagine la vicenda in esame al Cga. Se ci si domandava quanto quei fatti – non ancora provati da sentenze – potessero influire sul procedimento per il risarcimento è adesso chiaro.
Colpo per il Comune di Siracusa che confidava in un “clima” diverso, ringalluzzito dopo le indagini sul cosiddetto Sistema Siracusa. Certo, considerando come in principio la richiesta risarcitoria fosse di poco meno di 60 milioni di euro è chiaro che negli anni si è assistito ad un qual certo ridimensionamento legato alla realtà dei fatti. Al centro della complicata vicenda, la concessione edilizia del settembre 2009 e le operazioni collegate.
Qualunque sarà il pronunciamento finale del Cga, non è da escludere che la battaglia possa comunque spostarsi sulla revoca della sentenza. Esattamente quella firmata da uno degli attuali indagati, ovvero Virgilio.




Siracusa. Comune e Legambiente contro il nuovo risarcimento: "violazione del contraddittorio"

La nuova ipotesi di risarcimento nel procedimento Open Land (6.858.366,10 euro) così come presentata dalla nuova consulente tecnica d’ufficio sarà contestata per violazione del contraddittorio. I legali del Comune di Siracusa e di Legambiente Sicilia non si fermeranno a questo e contesteranno, anche sul profilo tecnico, la quantificazione operata ritenuta “esosa” seppur “ampiamente ridimensionata rispetto a quanto, per le ragioni ormai note e comunque tutte da accertare, aveva quantificato il ctu Pace”.
I 6,8 milioni ipotizzati sarebbero però “frutto di un palese errore e di una grave violazione del contraddittorio”, secondo i legali di Legambiente Sicilia (Corrado Giuliano e Paolo Tuttoilmondo) insieme ai consulenti (Roberto De Benedictis, Pippo Ansaldi e Francesco Licini). Questo perchè a pagina 6 della nuova consulenza redatta vengono ripresi i costi di costruzione così come presentati dal consulente tecnico di parte ricorrente, Cirasa, “senza consultare i consulenti del Comune e della Legambiente, né avvertire della operazione peritale di particolare delicatezza tenuto conto che tale indagine giustifica risarcimento di oltre 5,9 milioni di euro”.




Unieuro verso la chiusura, il gruppo di Forlì lascerà Siracusa a novembre. Fisascat Cisl:" Difenderemo i lavoratori"

Nessun dubbio sulla chiusura del punto vendita Unieuro di Siracusa. Dopo l’allarme lanciato dai lavoratori, anche i sindacati intervengono sul tema. Lo fa la Fisascat Cisl con la segretaria provinciale Vera Carasi, dopo un vertice catanese che ha ratificato quanto già nell’aria da settimane. Il gruppo di Forlì chiuderà i punti vendita di Messina e Siracusa senza dubbio, con chiusura prevista per novembre.«Il prossimo 26 marzo scadrà il contratto di solidarietà siglato lo scorso anno – aggiungono Carasi e Trapani – Un accordo sottoscritto da altra sigla sindacale e che, per riparare ad una dichiarazione di esubero di 10 full time, ha mandato tutti i 29 lavoratori in solidarietà con una riduzione del 48 per cento del monte ore. Tutto questo, naturalmente, con un abbassamento considerevole dello stipendio.Questi lavoratori subiscono questo stato di cose sin dal 2010, anno in cui venne fatto il primo accordo di questo tipo.Alcuni lavoratori dovrebbero accettare la fuoriuscita volontaria entro la fine di questa settimana. L’azienda ha messo, adesso, sul tavolo l’incentivo di dodici mensilità per coloro i quali non vogliono impugnare il licenziamento e, in alternativa, la possibilità di trasferimento in un’altra città. In entrambi i casi siamo di fronte a decisioni forti che colpiscono ancora una volte il già debole mercato del lavoro siracusano.
Staremo al fianco di tutti i lavoratori – hanno concluso Vera Carasi e Fabio Trapani – Garantiremo il rispetto di tutti i loro diritti in ogni sede e in ogni momento di questa vertenza.»




Siracusa. Trasferimento d'ufficio per il procuratore Giordano, la richiesta al vaglio del Csm

Per la Prima Commissione del Csm il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, va trasferito d’ufficio: incompatibilità ambientale. Cinque voti a favore con l’astensione (di rito) del presidente Antonio Leone La richiesta era nell’aria ed è stata formulata al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura che nel giro di un mese circa dovrà pronunciarsi sulle sorti del procuratore Giordano.
La bufera che si è abbattuta sulla procura aretusea dopo le indagini dei colleghi di Messina e Roma ha di fatto accelerato l’iter del procedimento disciplinare, nell’ambito del quale già a maggio dello scorso anno Giordano era stato convocato ed ascoltato, depositando due articolate memorie difensive.
Non sono note ancora le motivazioni della richiesta ma nella sua relazione la Prima Commissione aveva già parlato di “situazione di conflittualità” e di un rapporto fiduciario “incrinato tra il procuratore e i sostituti”. Otto magistrati siracusani firmarono anche un esposto inviato alla Procura di Messina e che contribuì a dare linfa alle indagini in atto e da cui è poi scaturita l’inchiesta che ha portato all’emersione del cosiddetto Sistema Siracusa.
“Escludo che alla base di questa proposta di trasferimento vi sia una presunta inerzia o accondiscendenza del procuratore Giordano rispetto ai magistrati del suo ufficio coinvolti in gravi vicende giudiziarie”, ha sottolineato all’Ansa il procuratore di La Spezia, Antonio Patrono, che difende Giordano davanti al Csm. “E’ stato proprio lui a denunciare tali vicende, come dovrebbe risultare in base a stralci comparsi sui giornali, anche dalla recente misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria di Messina, di cui è già stata chiesta l’acquisizione agli atti della procedura. Aspettiamo quindi di leggere le motivazioni di questa proposta per comprenderne le ragioni”.




Siracusa. Epipoli riavrà il suo centro diurno per anziani: il Comune cerca un immobile in affitto

Epipoli riavrà il “suo” centro diurno per anziani. Dopo le polemiche seguite alla chiusura del novembre 2016, è adesso apparso sul sito web del Comune di Siracusa un avviso pubblico per la ricerca di un immobile in affitto da destinare a centro anziani. Era una richiesta partita anche dalla circoscrizione presieduta da Salvo Russo.
Si cerca un immobile che abbia una superficie complessiva di 150mq su un unico piano (terra), divisi in più locali, con accessi indipendenti, aerazione delle stanze, autonomia funzionale e disponibilità immediata. Ovviamente deve trovarsi nel territorio del quartiere Epipoli ed essere facilmente raggiungibile.
Le proposte vanno inviate al Comune di Siracusa, Ufficio Gestione Patrimonio. Per maggiori informazioni ecco il link per l’avviso pubblico: http://www.comune.siracusa.it/images/doc/patrimonio/AVVISO_PUBBLICO.pdf




Siracusa. Riorganizzazione scuole nel limbo. Vinciullo: "Si lasci al prossimo sindaco", Monterosso (Pd): "Si coinvolgano sindacati e dirigenti"

“Il Comune si ostina a non tenere conto delle necessità e dei bisogni delle scuole siracusane”. Così tuona Vincenzo Vinciullo, dopo la pubblicazione, il  16 febbraio, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2018/2019.
“Tutto questo- prosegue Vinciullo- avviene inoltre con l’esclusione al tavolo di concertazione dei sindacati e dei dirigenti scolastici”. L’invito di Vinciullo, rivolto al Comune, è di non occuparsi più della vicenda e di lasciarla al prossimo sindaco. “Tuttavia-prosegue l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars-  qualora si dovessero ancora ostinare in questa strada intrapresa, consiglio all’amministrazione comunale di coinvolgere tutti i Dirigenti scolastici, tutte le sigle sindacali e tutti i presidenti dei Consigli di Istituto. Numerosi bambini non hanno avuto la possibilità di iscriversi nella scuole e ciò in aperta violazione della norma che vuole che l’obbligo scolastico -conclude- sia un diritto e un dovere per tutte le ragazze e i ragazzi italiani”. Il tema è anche al centro di un intervento del segretario cittadino del Pd, Marco Monterosso. “La questione della riorganizzazione scolastica- premette l’esponente del Partito Democratico- crea non poca apprensione tra le famiglie e i dirigenti scolastici e va affrontata in modo razionale e partecipativo, coinvolgendo nelle scelte operative tutti i soggetti istituzionali e le organizzazioni sindacali”. Monterosso ricorda il disagio manifestato dai genitori, “che evidenzia il rischio che la situazione di incertezza che serpeggia nel mondo scolastico possa avere contraccolpi negative sulle iscrizioni e sul rapporto tra iscritti e offerta formativa.