Siracusa. Fondi per l'agricoltura e la pesca, convegno e convenzione Assessorato Regionale-Commercialisti

Si parlerà di incentivi per l’agricoltura e la pesca (programmazione 2014-2020 della Regione Sicilia) in un convegno che si terrà lunedì 5 febbraio 2018 presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa. Appuntamento alle 15.30.
Saranno illustrate le agevolazioni offerte dai bandi regionali pubblicati, il primo dei quali in scadenza il prossimo 20 febbraio, nonché le modalità di presentazione delle domande e di accesso ai fondi pubblici.
Sarà anche presentata la convenzione stipulata tra l’Ordine di Siracusa e l’Assessorato all’Agricoltura ed alla Pesca della Regione Siciliana per l’accesso diretto dei commercialisti al portale Sian, che consente le attività di inserimento nel sistema informativo delle domande relative alle misure afferenti il Piano di Sviluppo Regionale Sicilia 2014/2020.
All’evento parteciperà l’assessore regionale Edy Bandiera. Sono poi previsti gli interventi di Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento della Pesca Mediterranea e di Michele Giglio, dirigente dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Siracusa.
Ulteriori chiarimenti saranno forniti da Salvatore Caligiore, Francesco Bisognano e Riccardo Ferranti, componenti della Commissione Fondi Strutturali dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa.
“Siamo quotidianamente al fianco delle imprese – dichiara Massimo Conigliaro, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa – per cogliere le occasioni di sviluppo offerte dai fondi europei, spesso sconosciute ai più. La convenzione appena stipulata con l’Assessorato Agricoltura e Pesca è un segnale importante di riconoscimento della nostra funzione e consente ai nostri iscritti non soltanto di fornire il consueto supporto nei piani d’impresa, ma anche di gestire direttamente le istanze di accesso ai fondi pubblici mediante l’utilizzo del portale dedicato ai bandi pubblicati dall’Assessorato, di imminente scadenza”.




Siracusa. L'oggetto misterioso in piazza Adda: cosa è e come funziona la colonnina di ricarica Eva+

Il nuovo oggetto “misterioso” si trova in piazza Adda, a Siracusa. Ha un gemello anche ad Augusta. Si tratta di colonnine di ricarica veloce per i veicoli elettrici installate da Enel per la rete del progetto EVA+, che riguarda l’Italia (a cui andranno 180 stazioni) e l’Austria (20 stazioni).
La novità principale introdotta da questi strumenti, ancora poco noti, è che abbracciano tutti gli standard di ricarica veloci dei principali produttori mondiali, caratteristica che era anche vincolante per ottenere i finanziamenti europei dedicati nell’ambito del progetto Connecting Europe Facility.
Un tentativo di promuovere la mobilità sostenibile, quella elettrica, intanto attraverso una rete capillare di colone di ricarica dato che senza l’autonomia dei mezzi elettrici è fortemente limitata al ciclo urbano. In attesa che anche il governo, magari, decida un piano di incentivi per le auto elettriche (poche in circolazione) al momento piuttosto costose.
Queste nuove colonnine, presenti dicevamo a Siracusa ed Augusta, hanno spina dedicata alla ricarica in corrente continua (abbreviata DC), tecnologia utilizzata dalla gran parte dei veicoli elettrici: fino a 50 kW di potenza, ricaricando mediamente una vettura fino all’80% tra i 20 e i 30 minuti. Riconoscibile anche il connettore DC standard Combo CCS ovvero la spina divisa in due settori: il primo in alto con la parte che accetta anche la carica in AC e in basso i due pin dedicati alla corrente continua. In questo modo le auto in un’unica presa possono accettare entrambe le modalità di ricarica. Anche con il Combo la potenza arriva a 50 kW. Presente anche la sola corrente alternata o AC, in due varianti: la prima con il cavo solidale alla colonnina e una seconda presa coperta da uno sportellino che nasconde la connessione Tipo 2 per caricare con il cavo in dotazione all’auto fino a 22 kW.
Per attivare una presa di ricarica si può utilizzare la card Rfid da richiedere negli uffici Enel, collegata al proprio conto per il pagamento delle ricariche. Con questa modalità la tariffazione è di 0.40 euro ogni kWh prelevato. Poi c’è l’applicazione Enel e-Go per avviare la ricarica direttamente da smartphone, solo dopo aver selezionato la giusta spina. L’applicazione è più vantaggiosa per le auto che caricano alla più alta potenza possibile poiché segue una tariffa a tempo: 0.217 euro al minuto, che dal 15 gennaio 2018 diventeranno 0.366 euro. Più in fretta si carica meno si paga.
A Siracusa la colonnina Enel non rimarrà da sola. In base ad un protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dal Comune e da Enel Energia Spa, ne saranno posizionate altre 22 in zone da individuare. Il progetto è a costo zero per palazzo Vermexio. Enel per 8 anni, prorogabili e rinnovabili, si occuperà della progettazione, dell’installazione, collaudo, lavori e gestione delle postazioni, con la necessaria segnaletica orizzontale e l’allaccio alla rete pubblica. Il Comune avrà invece il compito di individuare le aree in cui posizionare i punti di ricarica dei veicoli elettrici, concedere nei tempi previsti tutte le autorizzazioni necessarie e curare gli aspetti burocratici, assicurare,attraverso specifici controlli, che una volta realizzate, le aree di ricarica non vengano utilizzate come parcheggi ma esclusivamente per l’utilizzo per cui sono state immaginate.




Siracusa. Contro la povertà, il reddito di inclusione. Focus della Cisl: 1.273 richieste nel capoluogo

(c.s.) Sono 1.273 le richieste di accesso al Rei (Reddito di inclusione) pervenute agli uffici del Comune di Siracusa e 138 quelle già esitate dall’Inps provinciale. Questi i dati forniti stamattina durante la tavola rotonda “Contro la povertà. La sfida del reddito di inclusione” organizzata dalla Cisl Ragusa Siracusa nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio.
Un’analisi a 360 gradi, moderata da Giuseppe Matarazzo, giornalista del quotidiano Avvenire, conclusa dalla segretaria nazionale Cisl, Giovanna Ventura.
Al tavolo tutti i soggetti impegnati, a vario titolo, nell’azione di contrasto al fenomeno che, in Sicilia, come ha detto il segretario generale della Cisl siciliana, Mimmo Milazzo, riguarda almeno 900 mila individui.
È stato Paolo Sanzaro, segretario generale della UST Ragusa Siracusa, ad introdurre, dopo i saluti del vice Sindaco, Francesco Italia, e dell’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, i lavori svolti alla presenza di oltre duecento persone.
«Parlare di povertà – ha detto – non può limitarsi ad un mero esercizio dialettico. Bisogna proporre ed alimentare un’alleanza vera per trovare soluzioni definitive. Il Rei non può sicuramente risolvere il problema e non può tradursi in una sorta di carità cristiana. Deve necessariamente essere uno strumento di inclusione in una fase difficile per tantissime famiglie.
Centrale resta il lavoro, – ha sottolineato ancora Sanzaro – ma non possiamo sottovalutare il fatto che molte persone rinunciano a curarsi o ad accettare lavori saltuari che non garantiscono nessun diritto.»
Un quadro reale e drammatico, quello sullo stato della povertà in Sicilia e a Siracusa emerso nel corso degli interventi che si sono succeduti.
Giovanni Sallicano, assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Siracusa, ha confermato che in molti hanno presentato richiesta di accesso al Reddito di inclusione e che oltre cento sono le richieste già esitate dall’Inps provinciale.
Difficoltà dei Comuni rimarcate anche da Paolo Amenta, vice presidente Anci Sicilia, che ha sottolineato l’esigenza di un piano triennale economico per contrastare la povertà, dotando, inoltre, gli uffici di figure tecniche specializzate.
Carmelo Sciuto, direttore Inps provinciale, ha confermato che “mancano i parametri per misurare la reale inclusione per le famiglie che chiedono il Rei”.
Il direttore del Centro per l’impiego provinciale, Alberto Alessandra, ha richiamato la necessità di una rete con il mondo del lavoro per alimentare reale inclusione.
Mimmo Milazzo, ha quindi evidenziato l’esigenza di “rivedere il sistema dei Comuni che hanno mal utilizzato il ruolo speciale che ricoprono in materia di crisi e povertà”. Il leader della Cisl siciliana ha aggiunto che si dovrebbero “usare gli enti di area vasta per fare rete”.
Le testimonianze dirette sono arrivate da don Angelo Saraceno, della Pastorale per il lavoro, da Grazia Girmena, portavoce del Forum del Terzo Settore, e da padre Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana.
Provocazioni forti, quelle di don Saraceno, che ha chiesto di “non lavorare contro, ma avendo obiettivi chiari per risolvere i problemi”.
Sul ruolo della solidarietà, come “misura della democrazia”, la portavoce del Terzo Settore ha rimarcato il proprio intervento a nome delle oltre trenta associazioni impegnate sul territorio.
Forte la testimonianza della Caritas che ha confermato, per intero, il dramma che investe individui e famiglie a Siracusa. “Il Rei è una opportunità – ha detto padre Tarascio – ma non basta. Servono operatori preparati per mettere in campo competenze e spirito di servizio”.
Tre, infine, i passaggi rimarcati nel suo intervento dalla segretaria nazionale, Giovanna Ventura, che pochi giorni fa, insieme alla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha presentato un documento rivolto alla politica e incentrato su lavoro, welfare, fisco ed Europa.
«Non dimentichiamo la grande partecipazione mostrata dalle 37 associazioni che hanno siglato l’Alleanza contro la povertà; – ha detto – il fatto che il Rei è una misura universale che entro tre anni dovrà coprire tutte le famiglie in povertà; quel 20 per cento di somme a disposizione vincolato per i Comuni e per i servizi specifici».
«Dieci anni di crisi hanno trasformato il nostro Paese – ha sottolineato la Ventura – Cambia il lavoro, cambia la qualità del lavoro e sono cambiati anche i poveri.
Il decreto prevede un tavolo di coordinamento – ha concluso la segretaria nazionale -; che si attivi subito. A noi il compito di vigilare ma, soprattutto, di crederci.»




Siracusa. "Passeggiata testimoniale" per la 40.a Giornata per la Vita: iniziative dell'Arcidiocesi

Promuovere la cultura della vita, attraverso gesti quotidiani. Per ricordarlo ai siracusani, l’Ufficio per la Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Siracusa ha promosso per domenica 4 febbraio una “passeggiata testimoniale”, in occasione della 40a Giornata per la Vita.
Alle 10.00, da piazza Pancali, il corteo percorrerà le vie Matteotti e Roma fino a piazza Duomo, per “dire” alla città che solo “l’Amore dà sempre vita”. In piazza Duomo ci saranno alcune testimonianze, al termine delle quali, alle 11.30, sarà celebrata la messa presieduta da padre Salvatore Marino, delegato episcopale per la pastorale familiare.
“Tutti siamo chiamati a promuovere la cultura della vita, attraverso il nostro agire e interagire con l’altro. Ogni gesto di perdono, riconciliazione, compassione, compartecipazione, accoglienza, donazione, fatto gratuitamente per il bene dell’altro, è portatore di speranza, rincuora, apre alla vita”, spiegano i direttori dell’Ufficio, Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro.
La Giornata per la Vita avrà come tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Nel messaggio consegnato dal Consiglio Episcopale Permanente si legge: “L’amore dà sempre vita”: quest’affermazione di papa Francesco, che apre il capitolo quinto dell’Amoris laetitia, ci introduce nella celebrazione della Giornata della Vita 2018. Vogliamo porre al centro della nostra riflessione credente la Parola di Dio, consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frutto dell’Amore e generatrice di gioia. La gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quanto legato alla stessa rivelazione cristiana, compito poiché ne richiede la responsabilità”.




Noto. Rinvenuta la pistola usata dall'uomo che ha sparato al barbiere per un "no" a un taglio gratis

Rinvenuta la pistola utilizzata da un 60enne per sparare alla caviglia di un barbiere, “reo” di non avergli tagliato i capelli gratis. Si tratta di una semiautomatica Bruni 84 modificata, con canna ad anima liscia e metà carrello otturatore, senza tacca di mira e un caricatore con 3 cartucce da 9 millimetri. I carabinieri hanno rinvenuto l’arma sul terrazzo di una casa disabitata, in un serbatoio dell’acqua, poco distante dal salone di via Principe Umberto in cui l’episodio si è sviluppato. Ieri mattina il 60enne arrestato dai militari si era recato dal barbiere rivendicando il diritto ad un taglio di capelli gratis. Al diniego dell’artigiano l’uomo si è allontanato per alcuni minuti, visibilmente irritato. E’ tornato poco dopo armato, puntando la pistola contro il barbiere, colpito ad una caviglia e condotto in ospedale. Agli investigatori il 60enne avrebbe spiegato di essere “creditore di un taglio”.




Siracusa. Raccolta differenziata, a pieno regime la distribuzione dei kit: partita la seconda tranche di lettere informative

Prosegue la consegna dei kit per la raccolta differenziata porta a porta alla Borgata. I mastelli e il materiale informativo sono a disposizione dei residenti. Un percorso iniziato il 24 gennaio scorso. Incoraggianti, secondo quanto spiega Siracusa Differenzia, i numeri sull’affluenza al punto di ritiro di piazza Santa Lucia. E’ attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13  e il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18. Chi non avesse ricevuto la lettera in cui il percorso viene illustrato, la riceverà nei prossimi giorni. Intanto per i residenti di Ortigia è ancora possibile ritirare il kit nel punto di ritiro di via dei Santi Coronati per completare le procedure e mettersi in regola con il nuovo piano di igiene urbana. A breve i cassonetti spariranno dalle strade e sarà obbligatorio attenersi alle nuove disposizioni sul conferimento dei rifiuti. Per informazioni è possibile comporre il numero verde 800700999 o collegarsi al sito siracusadifferenzia.it, oltre alla pagina Facebook attiva.




Siracusa. Rifiuti e contrasto al traffico illecito, convegno di Polstrada e Polieco

Ampliare le conoscenze per contrastare il traffico illecito di rifiuti, attuale grande business. Questo l’obiettivo del corso di formazione organizzato dalla Polizia stradale di Siracusa in sinergia con il Polieco, Consorzio obbligatorio senza scopi di lucro  con riferimento ai beni a base di polietilene . I lavori sono stati aperti dal comandante provinciale della Polstrada di Siracusa, col. Antonio Capodicasa:<< Quella ambientale è una tematica che mi sta particolarmente a cuore. Per questo motivo ho voluto questo corso di formazione, tanto più che un fenomeno di questa estensione (le vittime dell’inquinamento sono 9 milioni l’anno in tutto il mondo) non può essere minimamente essere sottovalutato. Nel nostro piccolo, e nell’ambito delle nostre specifiche competenze, possiamo monitorare il traffico su strada di trasporto illecito di rifiuti, e smantellarlo sul nascere>>. La direttrice del Polieco, Claudia Salvestrini ha evidenziato come “il contrasto dei reati ambientali passi attraverso la corretta attuazione della normativa e pertanto non può prescindere dall’adeguata formazione  del le figure professionali chiamate ad intervenire contro il traffico illecito dei rifiuti, dal trasporto allo smaltimento. E’ in questa ottica che si inserisce la pluriennale attività del consorzio Polieco e della Fondazione Santa  Chiara, che, attraverso corsi di alta specificità, come quello svoltosi oggi a Siracusa, mettono a disposizione competenze e risorse, perseguendo l’obiettivo comune di un’azione incisiva a tutela di ambiente e salute>>. I lavori hanno visto come relatori, oltre a Claudia Silvestrini, il docente di diritto penale dell’ambiente all’Università La Sapienza di Roma, è consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, Gianfranco Amendola che ha ovviamente trattato le normative in materia e le leggi; Roberto Rossi, procuratore aggiunto a Bari, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, docente nelle facoltà di Venezia, Bari e Foggia, nonché esperto nominato dalla Comunità Europea, il quale ha parlato del ruolo della magistratura ma anche delle opzioni a disposizione della polizia giudiziaria; Valentina Vattani, giurista esperta di diritto ambientale, componente del Comitato Scientifico del Master di II Livello in “Tutela dell’ambiente e criminalità ambientale. Metodologie innovative per l’analisi criminale geospaziale e per l’impiego operativo di droni nell’intelligence ambientale”, la quale ha illustrato l’allarmante rete di cui si avvale il trasporto illecito di rifiuti, quali norme di contrasto, quali valide e quali aggirabili.




Siracusa. Salviamo Matteo: 7 anni, ha bisogno di un trapianto di midollo per vivere. Appello ai donatori

#Salviamo Matteo#. E’ un hashtag a cui è collegata la vita di un bimbo di 7 anni. E’ malato di leucemia e da due anni conduce la sua battaglia per la vita. Necessita urgentemente di un trapianto di midollo. Per questo la famiglia sta lanciando un accorato appello. E’ urgente. Entro un mese il piccolo deve avere un midollo nuovo, necessariamente. Ecco perchè tutti coloro i quali, in un modo o nell’altro, possono fare qualcosa, si stanno mobilitando. I parenti, innanzitutto, ma anche le associazioni dei donatori, la struttura ospedaliera di Catania presso cui il bambino è ricoverato. Dopo il termine dell’ultimo ciclo di chemio, quando sembrava che le condizioni del piccolo potessero migliorare, il peggioramento, improvviso, negli ultimi dieci giorni. Parte la corsa contro il tempo. I donatori di midollo devono essere giovani tra i 18 e i 35 anni, pesare piu’ di 50 chili, non essere affetti da malattie croniche gravi o infettive, . Si tratta di un prelievo. Non serve ricetta medica. I prelievi possono essere eseguiti a Catania e negli ospedali della provincia di Siracusa, escluso l’Umberto I, che non ha ancora aperto il polo di reclutamento. Con il prelievo di sangue, sarà possibile effettuare la tipizzazione e l’immissione nella banca dati. Sarà verificata la compatibilità del midollo. Più sono i potenziali donatori, più alta è la probabilità di trovare quello giusto per salvare la vita al piccolo Matteo. Chiunque volesse comunicare la propria disponibilità può telefonare alla zia del bimbo, Elena al 3891230590; Dott.ssa Francesca Vinci 3928831948; Dott. Massimo Fazio presidente Admo 329 3211672




Siracusa. Aumentano i furti nelle scuole, la Prefettura risponde con un piano di sicurezza

L’escalation di furti all’interno elle scuole siracusane è stata al centro della riunione odierna del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. In Prefettura, momento di coordinamento interforze. Insieme al prefetto, Giuseppe Castaldo, i vertici delle Forze di Polizia e il responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato), Emilio Grasso.
Proprio Grasso provvederà a sensibilizzare i dirigenti scolastici, i docenti ed il personale di tutte le scuole della provincia affinchè siano messi in atto tutti gli accorgimenti necessari e le difese passive che possano contribuire ad aumentare le condizioni di sicurezza nelle scuole stesse. Da verificare la disponibilità di risorse finanziarie da destinare ad impianti di videosorveglianza.
Il prefetto, dal canto suo, ha assicurato che saranno avviati a breve incontri con il Libero Consorzio Comunale e con i maggiori Comuni della provincia sul tema della sicurezza degli istituti scolastici, insieme ad iniziative per la prevenzione dei fenomeni del bullismo e delle altre forme di devianza giovanile nelle scuole.
In programma, inoltre, la definizione di un Protocollo di intesa per il coordinamento e la valorizzazione delle iniziative in corso.




Siracusa. Contro l'anarchia di pedoni e automobilisti, strisce pedonali rialzate: Catania e Avellino lo fanno già

Tra automobilisti e pedoni a Siracusa è spesso cortocircuito. Regole basilare non rispettate dagli uni e dagli altri e rischio di incidente sempre dietro l’angolo. Lungo alcune strade, poi, il rischio si moltiplica per la pessima abitudine di scambiare un ampio rettilineo per un circuito. Velocità sostenuta anche in presenza di precisi limiti. Le multe non sono più un deterrente, specie da quando è tornato nei cassetti il sistema scout che – in precedenza – era stato montato sulle auto della Municipale. Era il 2013, quando venne annunciato (e acquistato) il nuovo strumento per il rilevamento delle infrazioni al codice della strada. Telecamere installate a bordo per riprendere chi si ferma in divieto di sosta o in doppia fila o che, comunque, compie infrazioni di qualsiasi genere. Multe poi spedite direttamente a casa con tanto di prova fotografica. Ma polemiche e ricorsi frenarono subito la sua adozione.
Il risultato è l’attuale anarchia stradale. Ognuno fa quel che vuole e si sente sempre dalla parte della ragione. Stando così le cose, bisogna pensare più che altro a difendersi. Ecco allora che la circoscrizione Santa Lucia ha chiesto ufficialmente il piazzamento di strisce pedonali sopraelevate in quattro strade a rischio: Riviera Dionisio il Grande, via Unità d’Italia, via Politi Laudien e via Diaz. “Strade dove le auto sfrecciano senza nessun riguardo”, lamenta il presidente del quartiere, Fabio Rotondo. La richiesta, votata dal Consiglio di circoscrizione, è stata ufficialmente inoltrata all’amministrazione comunale. Secondo le norme vigenti, parte degli introiti attraverso multe dovrebbe essere destinato ad interventi di questo tipo. Poco meno di 50.000 euro, secondo una prima stima comparata ai recenti interventi operati ad Avellino e Catania per dotarsi di simili dissuasori. Ma al momento la casella “Mobilità, Trasporti e Municipale” è vuota, dopo il passo indietro di Salvo Piccione. Interim al sindaco. A cui Rotondo si appella: “abbiamo inviato richieste su richieste, anche per le semplici strisce pedonali bianche che spariscono dall’asfalto dopo poco tempo. Non so se questa volta decideranno di curarsi del problema. Ma pedoni e autisti siracusani, almeno quelli corretti, vedono di buon occhio questa scelta”.