Il cantiere nella realtà aumentata: ecco il simulatore,l’iniziativa di FORMEDIL e ANCE

Hanno sperimentato la vita ed il lavoro di cantiere,grazie ad un simulatore virtuale in grado di ricreare i movimenti dei macchinari, le diverse operazioni,in tutte le condizioni meteo. Protagonisti dell’attesa iniziativa, organizzata da FORMEDIL e ANCE Siracusa,sono stati gli studenti del CAT, questa mattina al Parco della Vita  Tecnosecur di Città Giardino. Un’occasione di formazione e sensibilizzazione rivolta ai più giovani,che possono essere,in prospettiva, gli operai specializzati su cui il settore edile potrà contare nei prossimi anni . Le prospettive occupazionali non mancano,come spiegano la presidente del Formedil di Siracusa,Margherita Finocchiaro ed il vicepresidente ANCE Siracusa,Alberto Di Stefano.




Ancora un incidente sulla Maremonti: auto contro il guardrail, ieri scontro fra quattro mezzi

A distanza di 24 ore dall’incidente di ieri mattina, nuovo scontro sulla Maremonti, a ridosso del centro abitato di Canicattini. Questa mattina, impatto nei pressi dello stadio comunale.
Un’auto condotta da un giovane, in direzione Siracusa, nella tarda mattinata, per cause al vaglio della Municipale, ha sbandato e impattato contro il guardrail laterale. Tra le ipotesi alla base del sinistro figura il manto stradale, in pessimo stato e che,come sottolineato anche ieri dal sindaco Paolo Amenta, non garantisce più la tenuta. Il giovane ferito, fortunatamente non in modo grave, prontamente soccorso è stato trasportato all’ospedale di Siracusa. Ieri erano stati quattro i veicoli coinvolti in un incidente stradale: due furgoni e due auto. Tra i passeggeri,anche una bambina. Il sindaco Amenta ha sollecitato un intervento risolutivo da parte del Libero Consorzio Comunale, retto dal presidente Michelangelo Giansiracusa. Il primo cittadino torna ad intervenire anche oggi, manifestando tutta la stanchezza della comunità che rappresenta,  alle prese con una strada realizzata negli anni ’70 e mai sottoposta a manutenzione. «È un ciclo continuo che siamo ormai stanchi di contare – ha dichiarato il Sindaco Paolo Amenta – e con l’arrivo delle piogge, il manto stradale ormai vecchio e insicuro, diventerà come sempre viscido e pericoloso per chiunque anche nel più rigido rispetto dei limiti di velocità. La mancanza poi della segnaletica stradale orizzontale e in molti tratti anche di quella verticale, alla non pulizia delle caditoie laterale e dei rami degli arbusti che da tempo coprono i guardrail, e la sera alla scarsa visibilità per mancanza o inadeguatezza dell’illuminazione, non fanno altro che aggravare il quadro disastroso di una delle più importanti arterie che collega Siracusa e la costa ai Comuni della zona montana. Non possiamo che ribadire e chieder al Presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, con il quale abbiamo aperto un dialogo su questo problema, di intervenire urgentemente e rassicurare così i cittadini di quest’area e quanti transitano sulla Maremonti».

 




Cumo, quasi pronta la Casa dello Studente nel centro storico di Noto

Offrirà 34 posti letto e servizi la Casa dello Studente del Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale (Cumo) nel centro storico di Noto, la cui realizzazione è quasi conclusa. Un investimento di circa 1 milione di euro finanziato tramite PNRR – NextGenerationEU. Il progetto è seguito anche dal deputato nazionale Luca Cannata di Fratelli d’Italia, con presidente Pignatello, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali e amministrative: come amministratore locale, sostenendo la crescita universitaria sul territorio; come commercialista e Revisore dei Conti, promuovendo con i colleghi professionisti l’analisi tecnico-finanziaria che ha consentito la candidatura al bando e l’ottenimento dei fondi. “La Casa dello Studente va verso la definizione finale e rappresenta un risultato concreto, frutto di impegno, competenza e lavoro condiviso — dichiara Cannata —.
L’università è una infrastruttura strategica per il territorio dove crescono formazione e ricerca cresce lo sviluppo sociale, culturale ed economico. Questa struttura significa opportunità reali per i giovani, corsi di laurea e percorsi accademici qualificati a disposizione del Sud-Est siciliano, senza costringerli a lasciare la loro terra per studiare. Per troppi anni abbiamo visto ragazzi partire e non tornare più. Oggi lavoriamo per trattenere talenti, creare futuro, generare indotto e offrire un’alternativa concreta. Investire sui giovani significa investire sul futuro della Sicilia”. Determinante il lavoro sinergico con l’Università di Messina, partner fondativo e accademico; il Consiglio di Amministrazione del Cumo, che ha guidato il percorso deliberativo e gestionale; l’Assemblea dei Soci con i sindaci, rappresentativa dei territori consorziati; lo staff e i dipendenti del Consorzio, che garantiscono continuità amministrativa e operativa. “Fu l’on. Cannata ad analizzare il bando e suggerire la partecipazione – le parole del presidente Pignatelli – Un esempio di politica concreta e lavoro condiviso”.




Un albero per il futuro, un leccio al comprensivo Giaracà: piantumazione con i carabinieri

Questa mattina, nell’ambito del progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, i Carabinieri del Reparto Forestale Calabria – Centro Anticrimine Natura Catania insieme agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Giaracà” di Siracusa, in occasione della “Festa dell’Albero”, hanno messo a dimora nel giardino della scuola una piantina di leccio.
Il progetto nazionale, giunto alla sua terza edizione, sviluppato dai Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, ha l’obiettivo di contribuire alla riduzione della CO₂ e alla valorizzazione degli ecosistemi locali, mira a coinvolgere studenti e cittadini nella piantumazione di alberi autoctoni e nella creazione di un “bosco diffuso” per combattere il cambiamento climatico.
Grazie al contributo dei Centri Nazionali di Biodiversità Forestale dei Carabinieri e dei 28 Reparti Territoriali, sono selezionate e coltivate specie idonee ai diversi habitat per favorire anche il recupero di essenze a rischio di scomparsa.
L’iniziativa è rivolta alle scuole primarie e secondarie e prevede attività di educazione ambientale, incontri con gli esperti dei Carabinieri della Biodiversità e la realizzazione di interventi di piantumazione. Una piattaforma digitale permetterà di monitorare la distribuzione degli alberi e il relativo contributo alla riduzione della CO₂, consentendo la creazione di un unico grande bosco diffuso a livello nazionale.
Il progetto dei Carabinieri Forestali si propone di coinvolgere gli studenti portandoli a conoscenza delle riserve naturali dello stato e delle foreste demaniali; scoperta degli habitat naturali più vicini al proprio territorio e delle specie animali e vegetali che li popolano; individuazione di quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure, anche all’interno del proprio plesso scolastico.
Ogni albero è geolocalizzato grazie a uno speciale cartellino identificativo e sarà possibile seguirne la crescita online monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica.Oggi la piantumazione è stata effettuata dai ragazzi alla presenza dei loro insegnanti, del Comandante del Reparto Carabinieri Centro Anticrimine Natura Catania, Tenente Colonnello Carmelo Parisi e del Comandante della Compagnia di Siracusa, Maggiore Giancarlo Filippo Cravotta.
L’iniziativa intende sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, promuovendo comportamenti virtuosi e un impegno concreto nella salvaguardia del patrimonio naturale del Paese, simbolica anche la scelta della data, domani infatti si celebra la Giornata nazionale degli alberi, istituita per valorizzare e proteggere il patrimonio arboreo, con un’attenzione particolare al ruolo degli alberi nel contrastare la crisi climatica, specialmente nelle aree urbane.




Ikaria Alata, l’opera di Mitoraj sta per lasciare l’area del Maniace e Siracusa

Ikaria Alata, l’imponente statua di Mitoraj, sta per lasciare Siracusa. Esposta nella ex piazza d’armi del Maniace dallo scorso marzo, l’opera lunedì 24 novembre verrà smontata e trasporta via con un tir ribassato. Torna nella disponibilità dell’Atelier Mirtoraj, al termine di una lunga esposizione siracusana resa possibile grazie ad un accordo tra la Fondazione Mitoraj, Comune di Siracusa, Demanio e Parco Archeologico di Siracusa. Proprio all’interno dell’area archeologica della Neapolis, sono state esposte sino a pochi giorni addietro trenta opere monumentali dell’artista di origine polacca. Nell’ambito della mostra “Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis” ha preso corpo anche l’installazione artistica di Ikaria Alata nell’area del Maniace. Si era anche accarezzata l’idea di render permanente quell’ulteriore segno d’arte nella ex piazza d’Armi. Alla fine, però, nulla di fatto.




Giornata dei diritti dell’infanzia, marcia a Siracusa. La riflessione: “Diamo ascolto alla loro voce”

Una marcia allegra e colorata ha attraversato questa mattina le vie del centro di Siracusa, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Centinaia di studenti, insegnanti, associazioni e famiglie hanno dato vita a un corteo che ha voluto ricordare quanto sia fondamentale garantire tutele, ascolto e opportunità ai più piccoli. Un momento di festa, grazie alla presenza di mascotte e personaggi amati dai bambini. Ma anche di ncessaria riflessione.
Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico, lancia un allarme tutt’altro che simbolico. Siracusa è una città che sta rapidamente perdendo i suoi bambini. “Senza quasi rendercene conto – spiega – ci stiamo abituando a una realtà in cui ci sono sempre meno piccoli. Ogni anno scompare una classe di prima elementare e non vediamo più bambini giocare nelle piazze o nei cortili. Anche nel 2025 batteremo un nuovo record negativo di nuovi nati”.
Una trasformazione demografica che, secondo Sorbello, ha conseguenze profonde anche sugli adulti. “Viene meno quel naturale senso di cura verso i più indifesi, che nasceva proprio dallo stare a contatto con loro, con le loro fragilità”.
Tra le priorità indicate dall’Osservatorio Civico ecco quindi la necessità di nominare un nuovo Difensore dei Diritti dei bambini, figura istituita dal Consiglio comunale nel 2010 ma oggi vacante. “Una presenza fondamentale – ricorda Sorbello – per vigilare, accompagnare e far crescere la cultura dei diritti dell’infanzia”. Un invito esteso anche all’Asp, affinché presti “sempre maggiore attenzione ai più piccoli”, come sottolineato dalla neuropsichiatra infantile Carmela Tata, segretaria regionale della Sinpia.
Tra i diritti ribaditi in questa giornata c’è quello dell’ascolto, sancito dall’articolo 12 della Convenzione ONU. Come ricorda la docente dell’Università di Parma Francesca Maci, “l’ascolto autentico è quello che dà potere alla voce dei ragazzi e la trasforma in parte viva dei processi decisionali. Altrimenti è retorica”.
Il contributo dei minori non sostituisce la responsabilità degli adulti, ma la rende più consapevole “Chi decide – afferma – deve ricordare che la vita su cui incidono le scelte non è la sua, ma quella del ragazzo o della ragazza”.
Il combinarsi di crisi demografica, mancanza di figure di tutela e scarsa centralità delle politiche per l’infanzia disegna un quadro che allarma gli osservatori. “È importante – conclude Sorbello – ricordarci dei diritti dei bambini. Da loro dipende il futuro della nostra società”.

foto di Michele Pantano




Capacità amministrativa, la classifica dei Comuni italiani. Sorpresa, Siracusa è al 51.o posto

Un’indagine realizzata dal Sole 24 Ore ha misurato la “capacità amministrativa” di 112 capoluoghi di provincia italiani, utilizzando un indicatore innovativo e composito: il Maqi. I risultati delineano un panorama variegato della performance comunale, con significative differenze territoriali.
Il Maqi — Municipal Administration Quality Index — è un indice sviluppato da ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma, del Gran Sasso Science Institute (GSSI) e dell’ISTAT. L’indice copre un totale di 7.725 enti locali italiani e si fonda su 11 indicatori statistici, raggruppati in tre grandi dimensioni (pilastri): dimensione burocratica, che valuta la qualità e capacità della macchina amministrativa comunale — ad esempio formazione del personale, turnover, assenteismo; dimensione politica, che riguarda le caratteristiche della leadership locale, come istruzione media degli amministratori (sindaco, assessori, consiglieri), profilazione professionale e parità di genere; dimensione finanziaria che riflette la sostenibilità e l’efficienza economico-finanziaria dell’ente – capacità di spesa, capacità di riscossione, quota di investimenti.
Per aggregare questi indicatori, è stata impiegata una metodologia nota come Adjusted Mazziotta–Pareto Index, ideata da Istat e applicata per rendere comparabili le variabili. Il periodo analizzato è il triennio 2021-2023, e i dati provengono da fonti ufficiali come l’Istat e il Ministero dell’Interno.
Grazie a questo sistema di misurazione, emergono chiaramente due aspetti. Il primo è che i capoluoghi di provincia (112) registrano, mediamente, una capacità amministrativa più alta rispetto agli altri comuni italiani. Questo è dovuto, secondo lo studio, a vincoli finanziari più contenuti e a una struttura burocratica più qualificata.
In cima alla classifica dei capoluoghi di provincia si piazzano Sondrio, poi Savona e quindi Genova. Questi comuni eccellono non solo per efficienza burocratica, ma anche per buone finanze locali (alta capacità di spesa, riscossione, investimenti). All’estremo opposto, tra i meno performanti, troviamo Isernia, Agrigento e Catania.
E Siracusa dove si colloca? Secondo la classifica del Sole 24 Ore, il Comune aretuseo è al 51° posto su 112 capoluoghi di provincia. Inoltre, Siracusa si posiziona seconda in Sicilia dietro a Ragusa che è 19.a per capacità amministrativa.
Il Maqi, è bene precisare, non misura direttamente la qualità dei servizi percepiti dai cittadini (scuole, strade, raccolta rifiuti), ma la qualità interna dell’amministrazione. Ovvero come “funzionano” i dipendenti, quanto sono qualificati, quanto è competente l’amministrazione politica, come gestisce i soldi. Questo rende l’indice uno strumento utile per valutare l’“apparato istituzionale” piuttosto che la vivibilità quotidiana.




Santa Panagia-Scala Greca, due curve in più per la tutela archeologica e per completare la strada

Il completamento della strada tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca è tornato tema d’attualità. Grazie ad un nuovo investimento commerciale privato poco a nord del già esistente supermercato, sta per nascere una ulteriore grande superficie di vendita. Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe per l’esattezza del trasloco in questa nuova e più grande sede di un attività commerciale già presente a Siracusa. In ogni caso, va costruita ex novo e – chiaramente – collegata alla viabilità cittadina. Proprio per questo scopo, a titolo di oneri di urbanizzazione, il gruppo privato si farebbe carico dei costi per il completamento della strada che oggi è finita per metà. D’altronde questo è anche quanto prevede una convenzione stipulata diversi anni addietro dal Comune di Siracusa e proprio con lo scopo di riuscire a semplificare, ma soprattutto finalizzare, il completamento di quella arteria che – secondo diversi addetti ai lavori – dovrebbe dare ossigeno in particolare al traffico asfittico di via Augusta.
La nuova strada non sarà però un viale che metterà in collegamento Santa Panagia e Scala Greca dritto per dritto. Tutta quell’area, infatti, è soggetta a tutela archeologica massima. E’ infatti nota per la presenza di una vasta necropoli greca ed altre possibili vestigia. Questo significa che bisognerà raccordarsi con la Soprintendenza e non soltanto per azioni di archeologia preventiva. Il punto è tutto legato all’autorizzazione paesaggistica. Quella concessa per il precedente intervento – cioè la realizzazione del primo tratto di strada – è nel frattempo scaduta. Però è bene ricordare che, con quel parere datato 2019 l’allora soprintendente definì “l’apertura della strada e la realizzazione di un parcheggio necessari a questa Soprintendenza per la definizione dei servizi aggiuntivi volti al miglioramento della fruizione delle aree archeologiche”. Motivazioni che appaiono assolutamente valide anche oggi. E che potrebbero essere riconfermate dalla Soprintendenza a patto che si garantiscano adeguati livelli di tutela delle tracce archeologiche esistenti. Il che, semplificando, significa che sarà necessario cambiare il tracciato della strada con (almeno) un paio di curve a gomito per poi raccordarsi alla rotatoria di viale Scala Greca che incrocia anche via Caduti di Nassyria. Questo comporterebbe un aumento dei costi, sostenuti dai privati, ma renderebbe possibili in un colpo solo tre risultati: completare la strada, realizzare un nuovo investimento commerciale e migliorare la fruizione delle aree archeologiche tra Santa Panagia e Scala Greca.




Parcheggio Damone. Collaudo ok, si va verso la variante: “Circa sei mesi per riaprirlo”

Effettuato il collaudo del parcheggio Damone per il quale, tuttavia, l’apertura non sarebbe imminente.
Il tema è stato affrontato questa mattina in commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Luigi Cavarra, su proposta del consigliere comunale, Cosimo Burti di Forza Italia.
Se tutto filasse liscio e in assenza di soluzioni che possano condurre ad una riduzione dei tempi, l’area allestita a supporto della riqualificata via Tisia potrebbe essere utilizzabile dalla prossima estate, sei mesi circa da adesso. “Da quando si è preso atto che la destinazione urbanistica di quell’area non era a parcheggio ma a verde- ricorda Burti- il parcheggio, come si ricorderà, è stato e rimane chiuso. I lavori sono adesso stati collaudati e si va verso la variante urbanistica necessaria per poter sfruttare quel parcheggio secondo quanto ipotizzato. La volontà in tal senso è unanime, sia in commissione e sia, evidentemente, in consiglio. I tempi della burocrazia purtroppo non ci aiutano”. La commissione Urbanistica ha audito questa mattina il dirigente comunale Di Martino. Secondo quanto emerso, i prossimi passaggi riguarderanno adesso la nomina di un rup, responsabile unico del procedimento come primo atto verso la variante da apportare. “Realisticamente- conferma Burti- si arriverà al dunque in circa sei mesi. Per anticipare i tempi avevamo proposto un’ipotesi secondo cui, avviando l’iter, il Comune avrebbe potuto al contempo rendere disponibile l’area. L’idea è stata cassata in maniera assoluta, non si può fare”. Un’altra possibile strada da seguire per ridurre i tempi verso la riapertura del parcheggio potrebbe passare attraverso la consultazione di alcuni professionisti che, anche in passato, avevano avanzato proposte alternative per aggirare gli ostacoli burocratici che bloccano questa vicenda. Un nuovo momento di confronto è previsto per la prossima settimana.




“Maremonti dimenticata, ora basta!”: lo sfogo di Amenta dopo l’ennesimo incidente

“L’indifferenza sull’esigenza di mettere in sicurezza la strada provinciale 14 Maremonti è ormai insostenibile”. Il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta batte i pugni sul tavolo e, dopo l’incidente stradale di questa mattina, torna a parlare del manto stradale “ormai vecchio, che con la pioggia diventa viscido e che causa incidenti anche gravi”. Amenta ricorda come sia “urgente, così come concordato con il Presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa, titolare della strada, intervenire per garantire che l’arteria che collega la zona costiera alla zona montana sia sicura».
L’incidente di questa mattina si è verificato alle porte di Canicattini e ha coinvolto due camion e due auto, all’altezza della Macelleria Aziendale, con un bilancio di quattro feriti, tra questi anche una bambina.
Nel ringraziare i soccorsi immediati, dalla Polizia Municipale di Canicattini Bagni ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco e al 118, il Sindaco Paolo Amenta ha ricordato come in questi anni non si sia smesso di richiedere a tutti i livelli un intervento definitivo per mettere in sicurezza un’arteria importante per il collegamento con la zona interna della provincia.
“Il manto stradale di quell’arteria- torna ad evidenziare Amenta- non garantisce la tenuta, in particolare in caso di pioggia, Da anni chiediamo che si intervenga considerata la vetustà della strada, diventata un vero e proprio teatro di incidenti anche mortali – conclude il Sindaco Paolo Amenta -. Purtroppo abbiamo registrato indifferenza al nostro allarme, in particolare da parte dei Commissari del Libero Consorzio. Con l’insediamento della politica con il Presidente Giansiracusa abbiamo aperto un dialogo fattivo per intervenire e mettere in sicurezza la strada ad iniziare dal manto stradale vecchio e inadeguato, dalla pulizia, in particolare le caditorie laterali per impedire l’accumulo di acqua quando piove, e nel realizzare la segnaletica orizzontale e verticale. Siamo fiduciosi che il Libero Consorzio si attiverà affinché gli impegni assunti diventino fatti concreti, e soprattutto urgenti”.