Siracusa. Lavori infiniti per la fognatura: vertice a Palermo, ma il ribaltamento allacci è già un mistero

Riunione decisiva questa sera a Palermo per i complessi ed infiniti lavori della nuova rete fognaria alla Borgata. I tecnici del Comune di Siracusa si presentano in Regione per ottenere un finanziamento per l’opera, purtroppo rimasta incompleta. Si parla di una somma pari a 1,3 milioni che Palazzo Vermexio porterebbe poi con sue risorse a 1,8 milioni di euro.
Si sbloccherebbe così la nuova impasse che riguarda in particolare il cantiere di via Agatocle. Con quei soldi si potrebbe completare la nuova rete ma, attenzione, non gli allacci delle utenze della Borgata: il cosiddetto ribaltamento, vale a dire il passaggio dei singoli scarichi alla nuova rete. Per quella operazione occorrerà in una fase successiva una somma vicina ai 5 milioni di euro (attualmente non disponibili, ndr) e non è difficile prevedere, quindi, in futuro un nuovo stop nella realizzazione delle opere per mancanza di fondi.
Genesi sofferta quella della nuova rete fognaria. Il progetto venne cofinanziato dall’Unione Europea, appaltato nel 2004 ma con cantiere aperto solo nel 2009. Poi una serie di problematiche, tra cui rinvenimenti archeologici, che portarono alla sospensione dei lavori nel 2012. Con la necessaria perizia di variante (e nuove economie) a metà 2014 si è rimessa in moto la macchina, anche con operazioni di rifacimento del manto stradale di alcune vie del popoloso rione. Fino all’ultimo stop, nel 2016 dopo le operazioni in via Malta, per mancanza di fondi.




Siracusa. Lungomare Alfeo, il Comune "chiama" un ingegnere per le verifiche statiche: chiusura da evitare

Sarà l’ingegnere Sebastiano Floridia a verificare le condizioni in cui versano i marciapiedi a sbalzo di Lungomare Alfeo. Stabilirà, insomma, se esiste un rischio crollo o meno. Il Comune di Siracusa, non disponendo di attrezzature per l’indagine, si è rivolto al professionista, con una spesa di 10.000 euro.
La recente conferenza dei servizi per i lavori di consolidamento del muraglione sottostante ha segnalato le condizioni critiche del marciapiede costruito come affaccio sul mare, a sbalzo dal muraglione. Al sindaco è stata chiesta anche la chiusura al transito pedonale di Lungomare Alfeo, con l’interdizione della fruibilità degli spazi per tutelare la pubblica incolumità.
L’ingegnare siracusano dovrà verificare lo stato di consistenza degli sbalzi con la tempestività che la situazione richiede. Il Comune vorrebbe, infatti, riuscire ad evitare la chiusura di Lungomare Alfeo ma – se dovesse emergere la necessità di lavori per mettere in sicurezza quel marciapiede – potrebbe essere inevitabile. I tempi si allungherebbero e tra progettazione ed intervento c’è anche il dubbio fondi: dovrebbe intervenire il Comune sul quale – è stato stabilito in conferenza dei servizi – gravano i costi di questa operazione.




Siracusa. Turismo: intese, info-point e migliaia di euro. Ma i totem multimediali restano spenti

Di turismo si parla molto a Siracusa nelle ultime ore. I dati relativi a presenze e soggiorni nel capoluogo sono in crescita, complici anche favorevoli congiunture internazionali, e la città ha dichiarato la sua voglia di puntare sul turismo “culturale e di qualità”.
E’ pertanto il momento buono per tornare a chiedere soluzione per lacune (del settore) sotto gli occhi di tutti. Come nel caso dei totem turistici multimediali: conclusa l’esperienza con il Cnr rimangono lì, spenti e inutili, accanto ai monumenti siracusani. In piazza Duomo, in piazza Minerva, in piazza Archimede, in Largo XXV Luglio, al parco archeologico della Neapolis. Non danno più uno straccio di informazione, niente contenuti multimediali, filmati in 3d, ricostruzione in computer grafica della grandezza della città di epoca greca. Ci si era “dimenticati” della voce manutenzione al momento della stipula dell’accordo e del bando. E ora? Niente, possono anche restare spenti.
Nel frattempo, intanto, si sono trovate risorse per 38.000 euro per un info-point turistico e due interventi artistici (spirale archimedea e cavallo corinzio) da realizzare d’intesa con l’associazione Noi Albergatori.
Eppure anche i totem multimediali sono da considerarsi validi aiuti nell’informare il turista, che anzi è ormai sempre più abituato – a livello internazionale – alla consultazione tecnologica più che allo sportello fisico di informazione. E poi, se questi totem sono stati installati, messi in funzione e celebrati non possono adesso diventare scatole nere misteriose, ingombranti oggetti di arredo urbano accanto ai monumenti. D’accordo l’info-point e l’arte, ma non sarebbe stato possibile – e forse anche indicato – inserire pure il recupero della funzione dei totem multimediali in un accordo pensato per incrementare ed incentivare i flussi turistici?




Siracusa. Via Mozia, i residenti si rivolgono alla Procura: "condizioni pietose, nessuno ci da ascolto"

I residenti di via Mozia, zona Pizzuta, non ce la fanno più. Hanno segnalato a più riprese le condizioni che definiscono “penose” della strada lungo cui si affacciano le loro abitazioni. Buche, veri crateri, polvere: insomma quella che una volta veniva definita “trazzera”, in piena città.
Inascoltati, hanno deciso di presentare un esposto in Procura. Al loro fianco c’è l’associazione Nuova Siracusa che in passato aveva battagliato, insieme ad altri soggetti tra cui il Comitato Attivisti Siracusani, per via Mineo, poi riasfaltata.
Serve una somma di poco inferiore ai 40.000 euro per dotare via Mozia di un asfalto degno di questo nome e che possa porre fine all’agonia continua di auto e moto di passaggio, oltre che dei residenti. “Ma la somma utilizzata per la dog area di Neapolis non poteva invece servire per asfaltare via Mozia?”, si domanda Pierluigi Chimirri, portavoce di Nuova Siracusa.




Siracusa. "Mia figlia salvata da aneurisma cerebrale al Pronto Soccorso dell'ospedale Umberto I", lettera di una madre all'Asp

L’arrivo in Pronto Soccorso, la paura, il tempestivo trasferimento in elicottero al policlinico di Messina, una seconda nascita. A raccontare come gli operatori della struttura sanitaria diretta da Carlo Candiano all’ospedale Umberto I di Siracusa siano riusciti a salvare la figlia di 27 anni, colpita da aneurisma cerebrale, è la madre. Lo fa attraverso una lettera inviata all’Asp. Tiziana Sergi, così si chiama la madre della ventisettenne, è grata alla sanità siciliana e intende trasmettere un messaggio di fiducia, a fronte di tante polemiche e critiche.
Questa la lettera inviata all’azienda sanitaria provinciale.
“Ogni giorno leggiamo critiche continue ed attacchi incondizionati e a volte gratuiti contro l’operatività e l’efficienza del pronto soccorso di Siracusa e della funzionalità degli ospedali al sud, oggi io voglio scrivere per dire che non sempre questo è vero, anzi, spesso è proprio a casa nostra che riceviamo la migliore assistenza.
Il 27 ottobre mia figlia, 27 anni, è stata vittima di un aneurisma celebrale assolutamente imprevedibile.
Il 118 in pochi minuti è arrivato ed ha condotto mia figlia in ospedale dove hanno inizialmente cercato di far calmare il violento mal di testa con anti dolorifici.
Ad un tratto la porta si apre la dottoressa di turno ci chiama e con aria molto preoccupata ci chiede di autorizzare una tac: dice di voler escludere tutto e, nonostante la giovane età della paziente, una tac di controllo la farebbe stare più tranquilla.
Mentre attendiamo fuori dalla porta che facciano la tac ci rendiamo conto subito che qualcosa non va bene, l’atmosfera diventa tesa tutti corrono. Quella giovane dottoressa si trasforma in un leone, un’emorragia in corso, la stavamo perdendo quasi con le lacrime agli occhi cercava di informarci nel modo più indolore possibile senza riuscirci, perché anche lei era disperata. Solo dopo alcuni giorni ho saputo il suo nome: Emy Giarrizzo.
Bisognava operarla subito, nei tre ospedali possibili, Catania, Messina e Palermo, non c’era posto. Ma lei non si è arresa con il ruggito di un leone, lei così giovane e minuta, (almeno così la ricordo), cominciò a gridare per telefono puntando sulla giovane età della paziente, esigendo un posto immediatamente. Ci riesce: il policlinico di Messina si rende disponibile. Pronto soccorso di Siracusa, anestesista, tacchista, medici, tutti lavorano in sinergia con il policlinico, il tempo è vitale. Viene preparata qui per l’intervento e in elicottero portata a Messina dove viene subito operata in neuroradiologia dal Dott. Pitrone. La sua vita è ancora attaccata a un filo: neuro rianimazione, degenza e poi, dopo quasi un mese passa al Neurolesi Bonino Pulejo di Messina dove entra con la sedia a rotelle, e con danni alla sfera cognitiva. In questo centro di grande eccellenza siciliana mia figlia ha recuperato ed oggi è a casa cercando di riprendere la sua vita da dove aveva lasciato.
Quando mia figlia è uscita fuori pericolo i medici di Messina mi hanno subito detto che la tempestività e l’efficienza del pronto soccorso di Siracusa ha fatto la differenza. La professionalità del Policlinico di Messina, l’efficienza di tutto il personale, l’incredibile organizzazione del centro di riabilitazione Bonino Pulejo hanno fatto tutto il resto.
Il 6 novembre scorso a Roma, una ragazzina di 14 anni è morta a seguito di un aneurisma celebrale, forse per colpa della diagnosi tardiva dei medici. Ecco lei moriva a Roma mentre mia figlia a Siracusa veniva salvata.
La professionalità è fondamentale, e questa la si può trovare ovunque.
A tutti questi professionisti, operatori del 118, medici, infermieri e terapisti dico grazie.
Tiziana Sergi




Siracusa. Guardia Medica in Ortigia, la Ztl non è un ostacolo. I dottori chiedono più vigilanza

“Non è l’esistenza della Ztl a star rallentando l’apertura della Guardia Medica in Ortigia”. L’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione, interviene nel dibattito pubblico che si è aperto sui ritardi nello spostamento del servizio medico nella casermetta Mazzini, dove è già operativo il 118 Ortigia. “Noi siamo pronti ad adottare tutte le misure idonee a consentire il transito e la sosta dei veicoli degli operatori e degli utenti della struttura in assoluta sicurezza”, dice Piccione. “A brevissimo verranno messi in atto tutti gli strumenti utili a garantire agli utenti della guardia medica il libero accesso durante gli orari in cui sarà in vigore la Ztl e questo mediante un monitoraggio delle vetture di chi realmente si recherà presso la struttura”.
Ma pare che la compenente medica della struttura si sia messa di traverso su un altro aspetto. Quello relativo alla sicurezza. La presenza delle telecamere non viene percepita come sufficiente dai medici di Guardia Medica. “Guardia giurata e ci spostiamo in quel tugurio”, conferma alla nostra redazione un dottore in servizio di GM.




Siracusa. La disoccupazione giovanile vola al 62%, mentre si continuano a mancare le occasioni di rilancio

I numeri sono freddi e senza cuore. Fotografia puntuale quanto impietosa della situazione che la provincia di Siracusa vive dal punto di vista occupazionale. Come fosse una litania, il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, è tornato a battere sull’emergenza lavoro.
La disoccupazione generale è al 24%, quella giovanile al 62%. I neet sono il 38%, povertà assoluta per il 20% della popolazione residente, povertà relativa 26%. Oltre 100.000 persone senza lavoro.
Eppure, come spesso si ripete, non mancano le occasioni di rilancio: “porto di Augusta, bonifiche industriali, investimenti nel polo industriale, potenziamento infrastrutture e mobilità sostenibile, risorse su turismo, agricoltura e agroindustria, riqualificazione delle periferie e rimedi alle emergenze abitative”, insiste Alosi.
Il sindacato, intanto, si mette in moto con due strumenti: il “Piano provinciale straordinario per l’occupazione e lo sviluppo”, che deve contemplare tutte le potenzialità del territorio in un’ottica d’insieme; e il “Piano per il lavoro territoriale” che finalizzi le risorse esistenti e ne scovi nuove, che punti realmente a sbloccare la spesa pubblica, ad avviare i cantieri, molti bloccati dalla burocrazia. “Noi abbiamo idee e soprattutto un piano organico di sviluppo. Si tratta di attuarlo”, il messaggio lanciato dal segretario della Cgil.




Siracusa. Turismo, previsioni rosee per il 2018 e Comune/Noi Albergatori non si scompongo per le critiche

Le polemiche sul turismo a Siracusa girano tutte attorno al protocollo siglato con l’associazione Noi Albergatori. Ed esplodono proprio nel giorno in cui il Comune di Siracusa rende noti i dati sui flussi turistici, proprio in collaborazione con Noi Albergatori.
Non si scompongono di fronte alle contestazioni delle ultime ore nè l’assessore Francesco Italia nè Peppe Rosano, portavoce di Noi Albergatori. Parlano di un progetto comunque aperto alla collaborazione di quelle categorie che vorranno mettersi a disposizione e che conta già sulla vicinanza e collaborazione di guide turistiche, ristoratori e tassisti.
Nessun fine di lucro o interesse corporativo nell’apertura di un info-point, probabilmente all’Antico Mercato e non più in largo XXV Luglio come inizialmente ipotizzato. Anche le due opere d’arte che saranno realizzate con il protocollo da 38.000 euro – una spirale archimedea in pietra bianca a slargo Aretusa ed un cavallo corinzio di 5 cinque metri di altezza – sono di fatto “donazioni” di artisti a cui verranno solo pagati i materiali (circa 8.000 euro nel caso del cavallo corinzio, opera di Dino Pantano).
“Avremmo potuto utilizzare quelle somme per partecipare a fiere ed eventi, abbiamo deciso di fare qualcosa che rimanga a beneficio della città”, rivendica con orgoglio Rosano, per Noi Albergatori. Le altre associazioni rumoreggiano però sulle modalità con cui è stato deciso quel contributo per quel protocollo d’intesa, senza dare possibilità ad altri di partecipare – ad esempio – ad un bando.
L’occasione, comunque, era dedicata ai dati sul turismo. Siracusa conferma il segno più e anche le previsioni per il 2018 lasciano ben sperare, con una crescita degli arrivi stimata del 18,3%. “Dobbiamo lavorare di più e meglio sulle presenze”, analizza Rosano indicando come il vero salto di qualità sarà possibile “trattenendo” i visitatori con soggiorni oltre le due notti di media e non solo totalizzando presenze comunque record. Nell’ultimo triennio si sfiora il milione di visitatori. Dato che non ha bisogno di commenti e che ha permesso di mantenere aperti gli alberghi siracusani anche al di là della classica stagione turistica. Il che si traduce in un aumento di occupazione, anche se contratti a tempo determinato, e in una sempre maggiore valenza del settore turistico nella formazione del pil provinciale. Non è obiettivo lontano ormai il 13%.
Cresce il mercato degli stranieri, che hanno superato il 40% degli arrivi. Francesi e tedeschi compongono il grosso della fascia turistica siracusana ma è interessante assistere alla crescita esponenziale dei cinesi: quello asiatico è un mercato emergente su cui puntare. Tra gli italiani, sono i siciliani stessi i visitatori più numerosi. Poi lombardi, piemontesi e laziali. Potenziali mercati, come quello pugliese, sono rallentati dai noti problemi infrastrutturali.




Siracusa. Esercito di associazioni contro il Comune: "protocollo per il turismo? No, mancia pre-elettorale"

I 38.000 euro del protocollo tra Comune di Siracusa e Noi Albergatori per incentivare il turismo attraverso una installazione artistica di 5 metri (cavallo corinzio) ed un infopoint gestito dagli albergatori finiscono al centro delle polemiche. Confindustria Siracusa, Confimprese Sicilia, Casartigiani, Confartigianato, Confagricoltura – Agriturist, A.G.C.I., Confcooperative e Confesercenti Siracusa attaccano le scelte in questione. Un esercito di associazioni di categoria a cui aggiungere anche il movimento politico Progetto Siracusa.
“Restiamo esterrefatti nel constatare che per incrementare i flussi turistici si finanzi, tramite un protocollo d’intesa, la realizzazione di opere di arredo urbano che, seppur meritevoli di attenzione, non vediamo come possano incrementare la presenza turistica nella nostra città, tra l’altro impegnando 38.000 euro del bilancio comunale e affidando la realizzazione delle opere ad una associazione di albergatori che con la realizzazione di opere d’arte non c’entra nulla”, è l’incipit di una nota di fuoco vergata dai rappresentanti delle associazioni di categoria.
Che non si fermano certo a questo. “Nel protocollo d’intesa non vengono definite le caratteristiche realizzative con progetti esecutivi delle opere da costruire e neppure la quantificazione del valore economico delle singole voci che compongono il progetto. Ci chiediamo chi c’è dietro queste opere? Di solito, per la realizzazione di opere di arredo urbano si coinvolgono gli artisti con un bando pubblico”, l’appunto mosso all’amministrazione comunale. “Sempre nello stesso protocollo d’intesa, si affida la realizzazione e gestione di un info-point agli albergatori. Se da un lato può essere considerato una buona iniziativa, dall’altro va considerato che la gestione di informazioni turistiche per conto di una pubblica Amministrazione, come il Comune di Siracusa, deve essere svolta con l’applicazione di un regolamento che garantisca la terzietà di chi fornisce le informazioni, evitando la possibilità che un soggetto privato, gestendo un servizio pubblico finanziato con risorse pubbliche, svolga attività commerciali a vantaggio di pochi e a discapito di tanti”. Insomma, gli albergatori sono soggetti troppo interessati per poter fornire informazioni “terze” ai turisti, il pensiero delle associazioni che si mettono di traverso sul protocollo.
“Non possono essere queste le azioni e le modalità per incrementare i flussi turistici nella nostra città. Vogliamo evidenziare inoltre che le associazioni datoriali, legalmente riconosciute, hanno ripetutamente chiesto a questa amministrazione di confrontarsi e condividere le scelte nell’ambito turistico all’interno dell’organismo deputato, ovvero la Consulta sull’imposta di soggiorno”.
Per questo, l’esercito delle importanti associazioni invita la giunta comunale a “ritirare questo provvedimento che nulla ha a che vedere con la promozione o all’incremento dei flussi turistici, ma che anzi ha tutto il sapore di una mancia pre-elettorale”.
Va giù pesante anche Progetto Siracusa, con Ivan Scimonelli. “L’installazione di qualsiasi opera in una città patrimonio dell’Unesco non può essere lasciata alla libera fantasia di chiunque, soprattutto quando quell’opera non è un dono ma è lautamente retribuita”, la posizione. Si cita l’assenza di parere della Soprintendenza, “la gestione privata di un info point da parte di una associazione di imprenditori direttamente interessati a veicolare i turisti presso le proprie strutture” e i tempi “europei” per l’approvazione della proposta di protocollo (10 giorni appena, ndr).
“Senza risposta è la domanda sulla provenienza delle somme stanziate dall’amministrazione in favore dell’associazione. Se si trattasse di somme prelevate dall’imposta di soggiorno – prosegue Scimonelli – ci si sarebbe dimenticati del parere obbligatorio della Commissione apposita; se si trattasse di somme derivanti dal fondo di riserva del sindaco, potremmo chiederci a quale evento eccezionale, calamitoso o celebrativo, possa porre rimedio il contribuire all’installazione di un cavallo corinzio e di una spirale archimedea e l’apertura di un secondo info-point”.




Siracusa. Le strade della Borgata abbandonate: "eppure ci avevano promesso interventi"

Via Pescara, via Padova, via La Spezia. E poi ancora strisce pedonali per via Malta e la messa in sicurezza di via Unità d’Italia. Il presidente della circoscrizione Santa Lucia, Fabio Rotondo, si è stancato di aspettare. “La situazione in cui versano alcune strade del quartiere è veramente triste. Avevamo chiesto interventi e avevamo avuto rassicurazioni in tal senso. Ma da un anno a questa parte nulla cambia”.
Rotondo punta l’indice contro l’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione. “Insieme avevamo verificato è stabilito le cose da fare. L’assessore Piccione è ben consapevole che tali interventi erano urgenti insieme alla presenza dei vigili urbani oggi raramente impegnati nel controllo del quartiere; io, insieme ai consiglieri della circoscrizione, avevo dato agli abitanti della zona rassicurazioni riguardo la celerità dei lavori”. E per rinfrescare a tutti la memoria, il presidente della circoscrizione Santa Lucia ricorda che “gli impegni erano stati assunti nel mese di maggio 2017 ed a questo punto si chiede perché si prende un impegno per poi non rispettarlo”.

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