Siracusa. Ottava di Santa Lucia, processione di ritorno e fuochi d'artificio ai ponti

Dalla Borgata in Ortigia, nel giorno dell’Ottava il simulacro di Santa Lucia lascia la chiesa al Sepolcro per tornare in Cattedrale. Processione di ritorno, sette giorni dopo la festa. A “scortare” il simulacro ci saranno i cili, in numero ridotto rispetto al passato e trasportati da sportivi e devoti volontari che si sono messi a disposizione dopo il clamore suscitato dalla rottura avvenuta con i figuranti tradizionali. In prima fila, Irene Burgo del Gruppo sportivo della Polizia di Stato e prima donna a portare il cero in processione; Giuseppe Gibilisco e Matteo Torneo del Gruppo sportivo della Guardia di Finanza; Stefano Barrera del Gruppo sportivo dei carabinieri. Avevano già dato la loro disponibilità gli atleti della Syrako Rugby Club Siracusa 1989, del CC Ortigia, dell’ASD Albatro Teamnetwork e del Siracusa Boxing Team.
L’Ottava è anche il momento degli attesi fuochi d’artificio: verranno “sparati” all’arrivo ai ponti. Sono sempre di più, però, quelli che chiedono il ritorno dei botti anche per l’arrivo in Borgata, il 13 dicembre.
Alle 16 la statua in argento di Lucia lascerà la chiesta della Borgata e attraverso via Ragusa e piazza della Vittoria darà avvio al suo cammino di ritorno, seguita da fedeli e devoti, tra due ali di curiosi. Previste una breve sosta al Santuario per l’omaggio dell’Unitalsi e poi una seconda in ospedale per la preghiera degli ammalati.
In corso Gelone ai berretti verdi si alterneranno i vigili del fuoco, poi attraverso via Catania e corso Umberto l’arrivo al ponte umbertino per lo spettacolo pirotecnico prima di raggiungere piazza Duomo attraverso piazza Pancali, corso Matteotti, via Roma e piazza Minerva. Il rientro in Cattedrale previsto, come sempre, in tarda serata.
Alla processione partecipano anche tre bande musicali. Quella del comprensivo Wojtyla, la Città di Siracusa e il complesso bandistico Akray di Palazzolo Acreide.




Siracusa. Bus Navetta speciali gratuiti per l'Ottava di Santa Lucia. Polemiche sulla primogenitura

Sono tre i bus navetta speciali predisposti dal Comune in occasione dell’Ottava di Santa Lucia. Saranno utilizzabili per tutto il pomeriggio secondo tre distinte linee che coprono le principali zone del capoluogo. Se nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, il servizio non è stato attivato, motivo di malcontento evidenziato anche in consiglio comunale, oggi la situazione dovrebbe essere maggiormente agevole per chi intende spostarsi senza utilizzare i veicoli privati. Ecco, nel dettaglio, percorsi e orari. Per la Navetta “Santa Panagia”, prima partenza alle 14 dal capolinea di via Rubino e poi ogni ora fino all’ultima corsa delle 21. Il percorso prevede il passaggio da viale Ermocrate, viale Paolo Orsi, viale Teocrito, via  Von Platen, via Politi Laudien, largo Cappuccini, viale Tunisi, via Sicilia, via Grottasanta, Servi di Maria, via Salvatore Monteforte , via Bartolomeo Cannizzo, via Immordini, via Amato, viale Santa Panagia, via Lentini , via Rosolini,  piazza della Provincia, via Rosolini e ancora via Lentini, viale dei Comuni, via Augusta, viale Santa Panagia, viale Teracati, viale Paolo Orsi, viale Ermocrate, via Elorina, largo Picone e via Rubino.  Seconda linea è quella denominata “Pizzuta” con prima corsa alle 13,30 ed ultima alle 20,30. Da viale Rubino il bus si dirigerà verso viale Ermocrate, viale Paolo Orsi, viale Teracati, via Necropoli Grotticelle, viale Scala Greca, via Piazza Armerina, via Lo Surdo, via Monti, via Gela, via Avola, viale Scala Greca, via Necropoli Grotticelle, viale Teracati e nuovamente viale Paolo Orsi, via Columba, via Elorina per tornare al capolinea di via Rubino. Terzo percorso studiato, Linea Mazzarrona: prima corsa alle 13,3o, ultima alle 20,30. Si parte da via Rubino, poi viale Ermocrate, viale Paolo Orsi, viale Teracati, viale Tica, viale Zecchino, via Pietro Novelli, dia Don Luigi Sturzo, largo Russo, via Cassia, nuovamente largo Russo, via Barresi, via Algeri, viale Tunisi, via Politi Laudien, viale Teocrito, viale Teracati, viale Paolo Orsi, via Elorina, Largo Picone, via Rubino.

L’avvio del sevizio ha suscitato, nelle ultime ore, qualche polemica, un “botta e risposta” a distanza tra il consigliere Tony Bonafede e l’assessore alla Viabilità, Salvatore Piccione. Bonafede ricorda di avere “protocollato lo scorso dicembre la richiesta, per offrire il servizio messo a disposizione dall’Ast, gratuito, con cui il Comune avrebbe garantito ai cittadini non muniti di mezzo proprio o svantaggiati, o ancora impossibilitati a trovare un parcheggio il 13 e il 20 dicembre, la possibilità di muoversi agevolmente. La risposta dell’assessore Piccione- protesta Bonafede- è arrivata solo il 12 dicembre, sostenendo che l’Ast avrebbe dovuto aumentare il chilometraggio previsto e quindi non sarebbe stato possibile . Mi sono recato dal dirigente Mancuso-ha aggiunto il consigliere comunale-  che si è messo subito a disposizione riuscendo ad avere la concessione di attivazione del servizio giorno 12 dicembre. Procedura corretta anche se mancava solo la firma, da parte dell’assessore Piccione, di una nota da inviare all’Ast. Nota che purtroppo non è mai arrivata. È stata mia premura in data 18 dicembre convocare una commissione e chiedere un’audizione con l’assessore Piccione il quale però si rifiuta di rispondere alle mie domande. L’assessore ha boicottato così la mia richiesta all’Ast per poi dire, tramite un comunicato stampa, che i servizi sono stati attivati su sua iniziativa”. Replica immediata da parte di Piccione. “Nessuna primogenitura e nessuna volontà di prendersi meriti di altri-sostiene il componente della giunta Garozzo-  E’ chiaro che l’Ast veda nell’amministrazione attiva, quindi  nell’assessore al ramo, il suo interlocutore istituzionale. Senza nulla togliere al ruolo di consigliere è chiaro che si tratta di materia di competenza dell’assessorato alla Mobilità”.

 

 

 




Siracusa. Sedi scolastiche: proposta in consiglio comunale ma cade ancora il numero legale

Solo un debito fuori bilancio da 4.746 euro ha trovato il “via libera” ieri in consiglio comunale, riunito in seconda convocazione. La sessione iniziata lunedì sera è quindi stata chiusa. Il numero legale è venuto meno alla conclusione del dibattito sull’atto di indirizzo, primo firmatario e relatore in aula il consigliere Alberto Palestro, sulle “Politiche scolastiche del Comune”. “Un atto di indirizzo- ha detto tra l’altro Palestro- che vuole ridare protagonismo all’Ente. Il Comune dovrà far parte di un tavolo tecnico, insieme all’Ufficio scolastico territoriale, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti dei genitori per una scuola migliore”. Il dibattito ha visto il contributo dei consiglieri Gaetano Firenze per il quale “Quello sulle problematiche scolastiche è un dibattito cittadino con molta ipocrisia. Questo atto di indirizzo permetterebbe all’amministrazione attiva di imporre ai dirigenti scolastici dei limiti logistici agli immobili concessi”; e di Carmen Castelluccio, che invece ha ricordato il “Percorso virtuoso avviato da questa Amministrazione in un’ottica di costruzione e partecipazione: occorre continuare nel confronto tra scuola, famiglie ed Istituzioni”.Alla fine sono rimasti in aula solo in 15 ed il presidente, Santino Armaro ha sciolto la seduta, l’ultima del 2017. Nel dettaglio la proposta dei consiglieri comunali ricorda come, con qualche eccezione, il Comune sia proprietario di quasi tutti gli edifici che ospitano scuole. “Con l’entrata in vigore della riforma scolastica del 1997, con l’autonomia didattica affidata alle scuole e ai dirigenti scolastici, si sarebbe creato  lo squilibrio esponenziale di iscrizioni operate dai genitori, che si verifica all’atto delle scelte dell’istituto comprensivo. L’esplosione del caso Scuola “Archia” di via Asbesta e di via Monte Tosa, comprendente l’11° Istituto Comprensivo che sta fortemente condizionando la quotidianità e la serenità di tante famiglie, merita l’attenzione dovuta e l’intervento deciso dell’Amministrazione Comunale al fine di scongiurare episodi di intolleranza conviviale, incomprensioni, errori di valutazione, che potrebbero degenerare in pericolosi eventi sociali che si ha il dovere di prevenire. In questo frangente non possono passare in secondo piano gli effetti negativi che gli adolescenti stanno subendo dal punto di vista psicologico e didattico. Questa la distribuzione ipotizzata: l’Istituto di via Asbesta (unico istituto del quartiere Epipoli) all’11° Istituto comprensivo “Archia” per la naturale prosecuzione dei numerosi studenti delle elementari e materne del complesso di via Monte Tosa (Quartiere Epipoli) ed in quanto costruito e destinato alla scuola Archia ; il nuovo Istituto di via Calatabiano/via Adrano, al 10° Istituto Comprensivo in quanto ricadente nel quartiere Tiche ove insiste già in via Gela (quartiere Tiche) la sede delle classi Materne ed elementari dello stesso, al fine di liberare le aule del complesso di via Asbesta attualmente occupate dal 10° comprensivo; il nuovo istituto di via Temistocle (Quartiere Acradina) al 6° Istituto Comprensivo “Martoglio” Nell’immediatezza, avviare il processo di redistribuzione parziale degli istituti territorialmente ricadenti, con criteri di obiettività, che eviterebbero i doppi turni, attualmente in vigore presso la Scuola Archia”.

 




Siracusa. I sindacati guardano al 2018: "basta sterile politica del no, freno al rilancio"

Tradizionale conferenza stampa di fine anno dei sindacati unitari. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil (Alosi,Sanzaro e Munafò), dettano le priorità d’azione del sindacato siracusano nel 2018. “Necessario difendere questo territorio dallo smantellamento istituzionale, infrastrutturale e di alcuni servizi. Non possiamo più accettare che questa provincia venga sacrificata sull’altare di equilibri politici che pensano di accentrare ogni cosa nelle realtà metropolitane della Sicilia”, hanno spiegato i tre. Richiamando le note vicende dell’assegnazione dell’Autorità Portuale di Sistema e dell’accorpamento della Camera di Commercio. “Vere ferite sanguinanti”, ribadiscono con forza i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.
Che tornano a chiedere un “Patto Siracusa” capace di coinvolgere politica, istituzioni, forze sociali ed imprese per ribadire il peso e l’autorevolezza di un territorio che non può essere svenduto e smontato pezzo dopo pezzo.
Ecco che sinergia diventa la parola d’ordine per il 2018 di Cgil, Cisl e Uil. “Ma deve essere inevitabilmente presente la politica”, il rimbrotto diretto alla classe dirigente espressione della provincia
Occhi puntati, poi, sulla zona industriale. “Si registra una contrazione significativa dell’occupazione – hanno detto Alosi, Sanzaro e Munafò analizzando i dati provinciali – quasi 4.000 posti di lavoro persi fra indotto e diretti e questo cancella 5 punti di investimenti e incenerisce 9 punti di Pil provinciale”.
L’occupazione è cresciuta nel settore dei servizi, ma si tratta per lo più di lavori a bassa crescita in termini di stabilità, di competitività e di tenuta sociale e con remunerazioni spesso ai limiti della sopravvivenza.
Quanto alle infrastrutture, “la Rosolini-Modica e la Ragusa-Catania, che per larga parte attraversa il territorio nord della provincia, devono essere le priorità del nuovo governo regionale. Il loro completamento rappresenterebbe una spinta notevole per il commercio locale, per l’agro alimentale e, naturalmente, per il turismo. Non possiamo più sopportare che mala burocrazia o annunci ad effetto e a tempo, possano continuare a determinare le sorti di questo territorio”. Politica industriale, dei trasporti e ambientale quindi le tre linee guida dell’interlocuzione sindacale con la deputazione regionale
Alosi, Sanzaro e Munafò hanno poi rilanciato l’allarme povertà che investe ormai troppe famiglie e che deve essere affrontato con convinzione e atti concreti. “I dati sulla disoccupazione crescente, i numeri ancora alti sugli infortuni sul lavoro, non devono restare cifre da citare periodicamente. Bisogna intervenire insieme per ridare vigore all’economia provinciale e nuova speranza alle famiglie siracusane. Serve il coraggio di alcune scelte, serve anche guardare a quella politica del no che deve iniziare a proporre alternative di sviluppo. Se così non fosse correremo il rischio di ingessare e anestetizzare il territorio e, soprattutto, tenere lontani quanti invece vogliono ancora investire nelle nostre zone”.




Siracusa. Studenti dell'Einaudi diventano scrittori, i loro racconti pubblicati dalla Gemma Edizioni

I racconti di alcuni studenti del Liceo Einaudi di Siracusa selezionati dalla casa editrice “Gemma Edizioni” e pubblicati all’interno del volume a tiratura nazionale dal titolo “Selfie di Noi: il meglio di” . L’Istituto siracusano ha partecipato, risultandone vincitore, al progetto promosso dalla casa editrice Gemma Edizioni, che ha coinvolto in alternanza scuola-lavoro, tutte le scuole italiane. A giudicare i testi sono stati otto autori noti nel panorama letterario italiano. La premiazione degli studenti Alessia Salvo, Bianca Ferrarini, Eduardo Campo, Elisa Cavazzuti, Francesco Cro, Miriam Massei è avvenuta durante la manifestazione della prima Edizione del Premio Nazionale “Piuma d’oro” che si è svolto al Teatro Antares del comune di Ceccano (Frosinone). I giovani scrittori sono stati accompagnati dalle docenti Maria Grazia Guagenti e Mariuccia Greco.”E’ stata sicuramente una esperienza positiva, una attività di alternanza scuola lavoro in cui i ragazzi hanno potuto sviluppare competenze formative importanti per il loro futuro”, afferma Maria Grazia Guagenti, responsabile dell’Alternanza scuola lavoro dell’Istituto siracusano.
Soddisfatta anche la dirigente scolastica, prof. Teresella Celesti, che ha annunciato che il progetto sarà ripetuto anche quest’anno coinvolgendo anche i detenuti della Casa Circondariale di Brucoli.




Siracusa. "Il lavoro svolto e gli impegni per i prossimi mesi", la relazione integrale di Garozzo

La relazione integrale del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, presentata in occasione della consueta conferenza stampa di fine anno:

“Questa conferenza stampa di fine anno, ormai diventata un appuntamento fisso nei rapporti tra il Comune e il mondo dell’informazione, è l’ultima del ciclo amministrativo iniziato nel giugno 2013 e che si concluderà nella prossima primavera. Nei prossimi mesi ci sarà tanto lavoro da fare ed è mia intenzione continuare ad impegnarmi per la crescita di Siracusa e per il Comune, che oggi, comunque, si trovano in una condizione migliore rispetto a 4 anni fa.
Nell’excursus che farò più avanti, certamente non esaustivo, proverò a spiegare i punti salienti di questo percorso, ma prima voglio ringraziare tutti gli assessori, i consiglieri comunali e i dirigenti che hanno contribuito, ciascuno per la sua parte e pur tra mille difficoltà, al raggiungimento degli obiettivi. Soprattutto voglio ringraziare tutto il personale comunale che ha proseguito a lavorare nonostante gli attacchi talvolta scomposti portati avanti contro l’Ente, una vera e propria aggressione politica mossa soprattutto contro il sindaco e l’Amministrazione, che non si è fermata neppure davanti ai rischi di indebolire oltre ogni limite la più importante istituzione cittadina, la casa di tutti i siracusani.
Lo dico con cognizione di causa e sapendo di parlare anche a un pubblico di addetti ai lavori, che segue costantemente le nostre attività e, dunque, ha tutti gli strumenti per compiere analisi di lungo periodo, di discernere tra ciò che è informazione e ciò che è propaganda, tra i dati di fatto e le bugie messe in Rete dai soliti “leoni da testiera” incapaci di guardare oltre il loro orticello. Non sfrutterò le due recenti classifiche sulla qualità della vita che ci vedono in crescita perché farei un’offesa alla vostra intelligenza e al destino di tante famiglie siracusane che vivono ancora tra mille difficoltà e alle quali non riusciamo a dare risposte adeguate. Le classifiche sono il termometro che misurano la febbre, non sono la cura: stiamo meglio ma non possiamo dirci soddisfatti.

Tutto ciò è ancora più vero in questo scorcio di fine anno in cui la criminalità ha alzato il tiro e ha deciso di tornare allo scoperto in maniera sempre più sfrontata provando a intimidire persino le istituzioni di questa città. È ovvio che, come ho dichiarato in diverse occasioni, respingiamo questi tentativi, ma la questione è seria e la Politica deve essere chiara nelle parole e nei comportamenti. La manifestazione per la legalità del 30 novembre è stata una bella risposta corale, ma a fare la differenza sono i gesti quotidiani che devono servire a isolare e denunciare chi pensa di farci piombare in un clima di paura. Su questo tema si può solo compiere una scelta di campo: o si sta dalla parte della legalità o si è contro. Non ci possono essere zone grige perché è quello il contesto che consente alla criminalità di operare e di arricchirsi senza dare nell’occhio.
Voglio sottolineare questo concetto. Non sono molte le ragioni che possono spingere qualcuno fino al punto di colpire una figura istituzionale. Lo si fa per risentimento personale; per lanciare un messaggio alla città ma senza rendersi conto della reazione che innesca; oppure perché si gode – o si pensa di godere – di qualche forma di copertura o di amicizia proveniente da quel “mondo di mezzo” di colletti bianchi in cui ci si dichiara per la legalità ma poi si avallano comportamenti illeciti o si cercano appoggi dove si pratica il crimine e la corruzione. Fanno pensare la recenti parole della presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi: oggi, ha detto, non è più la mafia a cercare la Politica ma il contrario. Parole che si commentano da sole.

Il tema della legalità non è affatto sganciato dal bilancio sull’attività del Comune. Se Siracusa oggi è in una condizione migliore rispetto a 4 anni fa ciò è dovuto anche al fatto che la nostra Amministrazione ha deciso di rompere col passato mettendo a gara la gestione dei servizi esternalizzati e di rompere con sistema della proroghe. Una materia delicata. Eravamo coscienti di incrinare equilibri e di colpire interessi consolidati che spesso sono fonte di illegalità, di sprechi e disservizi. Ma siamo andati avanti senza preoccuparci delle conseguenze sapendo di fare solo l’interesse dei siracusani e dell’Ente, anche se gli effetti positivi di questa scelta non sono direttamente visibili e misurabili. Allo stesso modo, per senso di giustizia abbiamo osteggiato con tutti gli strumenti giuridici possibili i tentativi di chi, con percorsi poco trasparenti, ha perseguito un interesse personale o aziendale anche a costo di mettere in ginocchio il Comune, la città e, dunque, i siracusani.

Questo è il contesto in cui ci siamo mossi – e in cui ci muoveremo – ma questo non ci ha impedito di arricchire in questo anno la città di nuovi spazi e infrastrutture: il Teatro comunale finalmente completato dal punto di vista strutturale dopo l’apertura della scorso anno; l’Urban center inaugurato in queste settimane e che ha iniziato a svolgere il suo ruolo di “pensatoio” in cui elaborare e progettare soluzioni per la città in chiave moderna e sostenibile dal punto di vista ambientale. Da lì ripartiremo per riprendere i progetti “smart” che abbiamo avviato negli anni scorsi.
Un punto di grande merito è la riqualificazione del Porto grande, un’opera destinata a diventare una grande incompiuta per le vicissitudini giudiziarie a tutti note, che hanno messo a rischio i finanziamenti ma e che adesso può diventare un’occasione di crescita economica. Nel 2013 i lavori erano in un binario morto. Siamo riusciti a sbloccarli e poi – grazie al governo Renzi – siamo riusciti a farli rifinanziare. A maggio del 2016 abbiamo consegnato la banchina destinata agli yacht ridando vita alla Marina e alle attività commerciali dei chioschi storici; lo scorso ottobre abbiamo inaugurato la prima della due banchine per le navi da crociera. Essa ci mette nelle condizioni di aggredire una fetta di mercato turistico che finora ci ha visti marginali e offre opportunità a un indotto vasto poiché interessa svariati settori economici.

È sotto gli occhi di tutti il crescente numero di turisti che viene a visitare ogni anno Siracusa. Il risultato, come dimostra il fatto che le presenze qui sono più numerose di altre città siciliane, non è solo frutto della contingenza ma di un attento lavoro di promozione del territorio e di immagine fatto in maniera mirata in alcune borse internazionali del turismo assieme ad altri comuni della provincia. Il valore aggiunto di questo 2017 sono state le iniziative per i 2.750 anni della fondazione della città. Un lungo elenco di eventi pensato per soddisfare tutti i palati e che in qualche caso hanno richiamato migliaia di persone. Come nel caso della mostra egizia “La porta dei sacerdoti” che è stata prorogata fino alla prossima Pasqua; o il pubblico straripante per l’incontro con il fotografo Steve McCurry per l’inaugurazione della sua mostra; oppure i due sold out per il musical “Mamma mia” nella piazza d’armi del Castello Maniace, un sito – grazie al nostro intervento – recentemente dato in affidamento da Demanio e dunque destinato ad essere ulteriormente valorizzato. Per anni ci siamo lamentati della mancanza della carenza di eventi oltre le Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda: negli ultimi anni non è più così perché siamo riusciti consolidare alcuni appuntamenti fissi (Feste Archimedee, Ortigia film festival, Premio “Tonino Accolla”) e intrecciato relazioni con enti culturali che hanno compreso il valore e le potenzialità di Siracusa.

Certamente sfugge alla cronaca quotidiana l’enorme lavoro fatto dalla nostra Amministrazione per tenere in sicurezza i bilanci adeguandoli ai nuovi e più rigorosi criteri contabili in una fase di controlli sempre più stringenti da parte della Corte dei conti e degli organismi di revisione. Non era così quando ci siamo insediati e non è stato – e non è – semplice mantenere in equilibrio la situazione finanziaria mentre proseguono impietosamente i tagli nei trasferimenti da Stato e Regione e mentre viene a galla una cifra impensabile di debiti fuori bilancio accumulati dalle precedenti amministrazioni; ci siamo riusciti pur continuando a garantire livelli soddisfacenti nell’erogazione dei servizi specie di quelli alle persone bisognose e alle fasce più deboli della popolazione. Ci siamo riusciti e ne siamo soddisfatti, anche perché siamo stati bravi a sfruttare le opportunità offerte dai progetti nazionali ed europei. Oggi possiamo dire che i bilanci approvati dal consiglio comunale rispecchiano la situazione finanziaria dell’Ente. Ci è costato qualche sacrificio ma è stato necessario; soprattutto siamo orgogliosi e consapevoli del fatto che avere messo in carreggiata i conti del Comune significa guardare al futuro con qualche certezza in più.
Il 2017 è stato soprattutto l’anno dei lavori pubblici, che si protrarranno anche nel 2018, perché stiamo raccogliendo i frutti di quanto piantato negli anni precedenti. Oggi reperire risorse richiede tempi lunghissimi (talvolta anche per colpa della burocrazia-lumaca) e una una forte capacità di programmazione, di intercettare bandi e piani di finanziamento europei e nazionali.
Nell’elenco delle opere pubbliche, uno spazio di tutto rilievo ce l’hanno gli impianti sportivi: manto in erba sintetica al De Simone, vasta manutenzioni nei campi di Belvedere e Cassibile (dove stiamo anche per completare un tensostico polifunzionale): nel primo caso, la gara è già stata aggiudicata, nel secondo è in fase di aggiudicazione. Aggiudicata anche la gara per l’ammodernamento del “Pippo Di Natale”, tanto il campo di calcio quanto la pista di atletica leggera che così tornerà ad essere omologata per le gare Fidal. In tutto avremo speso 4 milioni circa.
Infine, l’approvazione del bilancio di previsione ha sbloccato i lavori agli impianti di via Pachino e di via Lazio. Se si considera l’affidamento della gestione per 15 anni della Cittadella dello sport e della palestra Akradina (dove sono già previsti lavori di recupero), e considerando quanto fatto nel corso degli anni, alla fine del mio mandato saremo intervenuti in tutti gli impianti della città. Posso dire, senza paura di essere smentito, che nessuno ha mai fatto tanto per lo sport dai tempi di Concetto Lo Bello.
Estesi anche i lavori stradali, alcuni dei quali attesi da prima del nostro insediamento: via Mineo, via Augusta, via Necropoli Grotticelli, via Telemaco. Ed ancora: i lavori di collegamento al canale di gronda di viale Epipoli per ridurre considerevolmente gli allagamenti dovuti alle piogge. L’8 gennaio scade la gara per la sistemazione di via Siracusa (sempre a Belvedere), il 16 gennaio quella per via Grottasanta mentre a breve pubblicheremo il bando per viale Epipoli. Novità ci sono anche per il cimitero: la gara per la manutenzione straordinaria sta per scadere e spenderemo 200mila euro circa.

Volendo spingere lo sguardo più in là, la stampa nazionale ha dato grande risalto alla firma di ieri a Palazzo Chigi, con il presidente Gentiloni, delle convenzioni per l’assegnazione dei fondi sul cosiddetto “bando periferie”. Comporterà investimenti per quasi 18 milioni di euro da destinare alla riqualificazione urbana e sociale che noi dedicheremo soprattutto a Grottasanta e all’area umbertina-Santa Lucia.
Tra i progetti previsti spicca, perché molto attesa, la sistemazione di via Crispi, ma i progetti sono in tutto 9: vie Tisia e Tica per la realizzazione di centro commerciale naturale; area via Agatocle-piazza Euripide-via Piave; largo Gilippo-sbarcadero Santa Lucia; Porto piccolo; area piazzale Marconi-corso Umberto; riqualificazione sociale e culturale di Mazzarrona con la realizzazioni di aree a verde e il restauro della scuola di via Algeri che diventerà comando di Polizia municipale come presidio di legalità in un quartiere a rischio; interventi di rilancio economico e sociale per via Piave e piazza Santa Lucia.
E non è finita perché chiudiamo questo anno mettendo a disposizione della città Agenda Urbana: 21 milioni in arrivo dall’Unione Europea a valere sui fondi 2014-2020 per finanziare interventi in quattro assi principali: efficientamento energetico degli edifici pubblici e interventi sulla mobilità urbana per 11,5 milioni di euro; mitigazione del rischio idrogeologico, per 2,5 milioni; recupero e fruizione del patrimonio culturale non utilizzato anche attraverso tecnologie digitali, 900mila euro; miglioramento servizi socio-sanitari e edilizia popolare, per 6,1 milioni.

Le politiche sociali hanno assunto un ruolo insostituibile nell’odierna crisi economica, per cui è aumentata l’esigenza di rendere più efficace, pur con minori risorse, l’azione dell’assessorato nella continuità degli interventi già in essere, anche in attuazione di quelli pianificati a livello regionale e nazionale di competenza comunale. L’obiettivo è di superare la tradizionale impostazione basata sull’assistenzialismo e puntare sull’inclusione dei soggetti deboli o svantaggiati e su percorsi d’inserimento lavorativo. In tale logica, ci siamo impegnati per la più vasta diffusione possibile di misure come l’Assegno civico, il Servizio civico, il Sia (Sostegno all’inclusione attiva), la cui implementazione porterà all’assunzione a costo zero di 21 persone tra assistenti sociali e altre figure professionali, e del Rei (Reddito di inclusione) rivolto a un numero crescente di cittadini e famiglie in difficoltà.
Particolarmente positiva è stata la collaborazione con la Caritas per il progetto pilota “Housing first”, che ha consentito, attraverso un aiuto economico, di dare una residenza adeguata a 13 famiglie, 3 in più rispetto agli interventi programmati, in aggiunta agli aiuti assegnati col bando “Inquilini morosi incolpevoli”. Un’altra opportunità è rappresentata dalla cosiddetta “autonomia abitativa” in via definizione.
Altre novità importanti, in aggiunta alle attività ordinarie, sono rappresentate dal servizio Adi per adulti disabili e l’avvio dell’attuazione della legge sul “dopo di noi”, la cui progettazione finale sarà pronta il prossimo febbraio.
Fondamentale è nei servizi sociali il lavoro delle associazioni di volontariato per cui siamo stati i promotori attivi dell’Osservatorio provinciale del terzo settore con lo scopo di rafforzare la positiva collaborazione.

Accanto ai servizi assistenziali, massimo è stato l’impegno per l’incremento delle attività produttive. Il nostro orgoglio resta il bando per le start-up finanziato con i tagli alle indennità di sindaco e assessori: col tempo si è consolidando come una vera a propria opportunità per i giovani siracusani e per migliorarlo nei prossimi mesi proporremo un nuovo regolamento al consiglio comunale.
Tra le altre attività del settore, mi piace segnalare lo sportello telematico social su bandi e finanziamenti per start-up e aziende, ma un enorme lavoro è stato fatto pure sul fronte dei mercati – per i quali è stato redatto un nuovo bando a sei anni dal precedente – con l’attenzione rivolta soprattutto alle aziende locali che propongono prodotti a chilometro zero. Positiva è stata l’esperienza dei mercati settimanali estivi dell’Arenella e di Fontane bianche, così come l’idea di sfruttare i Villini per le fiere, con la novità del mercatino di Natale di questi giorni: un’esperienza da riproporre e da potenziare.
Merita un discorso a parte il progetto del nuovo mercato ittico presentato il 12 dicembre. La città tornerà a usufruire di uno spazio che appartiene alla nostra tradizione ma secondo criteri nuovi di apertura alla città e ai turisti. Modernità e tradizione saranno al servizio della promozione del territorio, ridaranno respiro alla nostra marineria e ai commercianti di pesce costretti oggi a rifornirsi altrove.

È proseguito nel corso dell’anno il potenziamento dei servizi informatizzati per migliorare l’efficienza e avvicinare i cittadini all’Amministrazione. L’ultima novità in ordine di tempo è il portale istituzionale, gestibile da tutti i tipi di apparati, ma prima c’era stato il lancio del portale dei tributi, del sito per la gestione della tassa di soggiorno e dello sportello unico web dell’edilizia: operazioni complesse che prima richiedevano perdite di tempo e file negli uffici e che adesso si possono effettuare da casa. In questo processo si inserisce anche l’introduzione della carta d’identità elettronica, frutto dalla sinergia degli uffici Anagrafe e Informatico, che in futuro snellirà ulteriormente il rapporto con i cittadini grazie al microchip di cui è dotata.
Ricco il capitolo della scuola. Nei servizi registriamo: saturazione dei posti disponibili negli asili nido comunali, aumentati da quelli acquistati dall’Ente in alcune strutture private; aumento (da 174 a 189) degli utenti Asacom; incremento, da 900 a 1.500, degli alunni che usufruiscono della refezione scolastica dove possono essere somministrati menu personalizzati e sotto il costante controllo del servizio Sian dell’Asp con quale intratteniamo un positivo rapporto di collaborazione.
Quanto all’edilizia scolastica, nel 2017 è stata completata la scuola di via Calatabiano, restaurato il plesso di via Temistocle, che saranno disponibili a gennaio; rifatti anche i prospetti della scuola di via dei Mergulensi; inoltre sono state effettuate manutenzioni ordinarie per 77mila euro, compresa quella periodica delle dotazioni antincendio. Grazie ai tagli alle indennità dei consiglieri comunali sono stati fatti lavori, per un totale di 252mila euro, nelle scuole di via Algeri, contrada Isola, via Caduti di Nassiriya, via Basilicata, via Cavalieri di Vittorio Veneto, via Monte Tosa e via Archia. Infine è stato stipulato un nuovo contratto per la fornitura, gestione e manutenzione di impianti di climatizzazione e termici integrati. Intano sono partiti i lavori alla palestra della scuola Costanzo, per 150mila euro, e l’8 gennaio scatteranno in quella di via Martoglio.

Sul fronte delle Politiche per il personale, dal prossimo gennaio il Comune non avrà più precari, mentre abbiamo incrementato l’orario di quelli stabilizzati nel 2011. Accennavo ai 21 prossimi assunti per i servizi sociali ed è notizia di questi giorni la prossima assunzione di 10 agenti di Polizia municipale: non è, quest’ultima, la soluzione alla carenza di personale in divisa ma è una boccata di ossigeno: consentirà di far fronte ai tanti servizi che il Corpo è chiamato ad assolvere, che non consistono solo nel far rispettare il codice della strada. Senza vigili urbani non si potrebbe lottare ogni forma di abusivismo, soprattutto quello commerciale e ambientale, non si potrebbe difendere l’Area marina protetta, non si potrebbe arginare il degrado dovuto a comportamenti incivili. In quest’ottica il consiglio comunale ha approvato, su nostra proposta, il nuovo regolamento di polizia urbana; esso è stato associato soprattutto alla lotta ai parcheggiatori abusivi ma in realtà si occupa di svariate materie.
Anche se mancano sei mesi alla prossima tornata amministrativa, spero che il consiglio comunale riesca ad approvare il Piano urbano del traffico e il Piano urbano della mobilità sostenibile. È una materia delicata e densa di criticità accumulate negli anni, che tornano evidenti nei periodi dell’anno in cui il peso delle auto si fa sentire maggiormente. I bus navetta elettrici hanno dato e stanno dando una mano d’aiuto, ragione per cui abbiamo deciso di aggiungere un quarto mezzo che nel corso dell’estate ci ha consentito di prevedere una linea per collegare il centro storico ai parcheggi di via Elorina e Von Platen e di prolungare l’orario di servizio.

Non posso chiudere questa disamina senza menzionare uno dei risultati politici più importanti raggiunti dal nostro insediamento. Mi riferisco alle nuove prescrizioni Aia per ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera nella zona industriale. È stato un lavoro lungo e delicato e che ha coinciso con l’ammissione del Comune al tavolo istituito al ministero dell’Ambiente. È stata una soddisfazione enorme vedere accolta quasi del tutto dai tecnici la nostra impostazione, a testimonianza che ci siamo presentati alla trattativa con le idee ben chiare e con proposte serie e realizzabili.
D’altro canto, la salvaguardia dell’ambiente è una delle caratteristiche più evidenti della nostra Amministrazione. Lo abbiamo dimostrato in vari modi: la difesa della Pillirina; l’introduzione degli ispettori ambientali; il nuovo appalto di igiene urbana che ha messo fine a lunghissime proroghe e che porterà, a regime, la raccolta differenziata porta a porta con l’obiettivo di raggiungere presto quota 65 per cento. Dopo avere sperimentato nell’ultimo anno e mezzo questa metodologia con cadenza quindicinale, da qualche tempo siamo entrati nel vivo cominciando dalle frazioni di Belvedere e Cassibile; a breve scatterà l’implementazione vera e propria in tutta la città per la quale è cominciata da qualche giorno la distribuzione dei contenitori.

Il 2018 sarà un anno elettorale con ben due scadenze: a marzo le Politiche e a giugno le Amministrative. Oltre ai sinceri e doverosi auguri alle siracusane e ai siracusani di un anno sereno e ricco di novità positive, voglio anche augurare che il prossimo confronto elettorale sia civile e costruttivo, che si parli dei problemi veri e non si pensi solo a demonizzare o a demolire l’avversario di turno, che ci sia una seria selezione delle candidature per evitare lo spettacolo cui abbiamo alle ultime Regionali. Lo si deve ai cittadini e ne ha bisogno pure la Politica. In Italia e in Sicilia si toccano tassi di astensionismo che devono preoccupare tutti. In questo vuoto di partecipazione si infilano demagoghi e populisti. La storia ci insegna che questa non è mai una buona notizia per i cittadini e per la tenuta della democrazia”.
Giancarlo Garozzo




Siracusa. "Selfie" con i reperti in mano, turisti "giocano" indisturbati con la storia al museo Paolo Orsi

La segnalazione ha del paradossale. Eppure le immagini parlano chiaro. Al museo Paolo Orsi è possibile toccare i reperti, addirittura prenderli in mano per fare dei “divertenti” selfie da condividere magari sui social.E’ quello che sarebbe accaduto nel caso di un gruppo di turisti stranieri- verosimilmente russi- che accompagnati dai loro insegnanti hanno visitato il museo archeologico, toccando con mano, e purtroppo non è soltanto una metafora, tutti i reperti custoditi nelle sale espositive. Le foto parlano chiaro: statue, anfore e quant’altro diventano oggetti senza troppa importanza, così come i  mosaici ed i famosi resti degli elefanti nani. Certamente una bellissima esperienza per i ragazzini, come hanno anche spiegato nella didascalia degli scatti postati. Tanto bella e indimenticabile quanto grave, visto che evidentemente nessuno ha vigilato, ha fermato i turisti. Tra le altre foto, risalta quella in cui una turista regge in mano, anche in maniera piuttosto precaria, con il rischio di farlo andare in frantumi, un antico vaso.  Reperti di inestimabile valore ridotti a dei semplici oggetti che il turista, irrispettoso, può rischiare di danneggiare per sempre. In realtà esiste una sezione del museo in cui è consentita l’esperienza tattile a non vedenti e ipovedenti nel segno dell’accessibilità (si tratta di riproduzioni). E’ il caso della Testa di Zeus. Non vi è dubbio, comunque-le foto lo rendono più che evidente- che i visitatori in questione non hanno alcun problema di vista. Nel caso dei reperti di più grandi dimensioni, tra l’altro, come gli elefanti nani o il Cavaliere di Camarina, non solo non è consentito toccare assolutamente nulla, ma dovrebbero esserci custodi e perfino suonare, nel caso di violazione, un allarme, come accade, del resto, in tutte le strutture museali.

 




Quanto pesa la busta paga? Retribuzione annuale lorda media, Siracusa è 63.a: +12 rispetto al 2016

Anche se si è in possesso della stessa qualifica e si svolgono mansioni identiche, lo stipendio a fine mese cambia in base a dove si risiede e lavora. Parlano chiaro i dati del nuovo Jp Geography Index 2017, la classifica retributiva per province elaborata dall’Osservatorio Jobpricing.
Se da una parte il gap è giustificato anche dal diverso costo della vita – prima, grande forbice tra Nord e Sud – dall’altra pesa anche la diversa qualità dei servizi offerti ai cittadini dall’insieme di strutture pubbliche e private a loro rivolte.
Il portale Jobpricing, analizzando diversi fattori, ha messo in fila i capoluoghi di provincia in ragione della retribuzione annua lorda dei lavoratori.
A Siracusa, il dato medio preso in esame da Jobpricing parla di una retribuzione media annua di 27.111 euro. Dato che vale il 63.o posto in classifica nazionale, con un balzo in avanti di ben 12 posizioni. In Sicilia, Siracusa si piazza al secondo posto dietro Palermo (27.293). Netto il divario con Catania, che insegue con una retribuzione lorda media annua di 25.863. A fare peggio di tutti è Messina, anche a livello nazionale, ultima con 23.729 euro. Enna e Caltanissetta (25.080, 25.421) mostrano maggiore vitalità rispetto a Trapani, Ragusa e Agrigento (23.915, 23.964, 23.872).
La media nazionale supera i 29.230 euro. La media regionale siciliana è di 25.138 euro.




Augusta. Sequestrati conti e beni della Gespi srl per 1,6 milioni di euro: sospetta evasione

Sequestro preventivo per 1,6 milioni di euro nei confronti della Gespi srl e del suo rappresentante legale. Ad eseguire il provvedimento, nell’ambito di servizi volti al contrasto all’elusione e all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza di Siracusa.
La Gespi srl opera nel delicato settore dell’energia, smaltimento rifiuti e servizi portuali. L’indagine si è incentrata sull’esame della documentazione contabile ed extracontabile della società ed ha permesso di accertare l’omesso versamento di Iva per gli anni d’imposta 2013 e 2014. Scattati anche mirati accertamenti patrimoniali volti a ricostruire le effettive disponibilità finanziarie ed il patrimonio dei soggetti giuridici e delle persone fisiche coinvolte.
Verificate tutte le operazione transitate nei registri Iva e confluite nelle liquidazioni periodiche mensili con raffronto con i numeri riportati nelle dichiarazioni annuali. Gli esiti sono stati ulteriormente raffrontati con i dati riportati nel quadro VL delle dichiarazioni annuali e con le banche dati in uso al Corpo.
Riscontri che hanno consentito alle Fiamme Gialle di quantificare il reale danno nei confronti dell’Erario in 1.654.362,73 (somma dell’omesso versamento Iva pari a 815.619 euro per il 2013 e 838.743,73 per il 2014).
Il rappresentante legale della società (A.G., di Augusta) è stato denunciato alla Procura di Siracusa. Sequestrati numerosi conti correnti bancari, beni immobili e mobili registrati e quote societarie fino alla concorrenza di 1,6 milioni di euro.




Siracusa. Brusco calo delle temperature, arriva la corrente artica: "gelata" mattunita

L’inverno è alle porte e la colonnina di mercurio è scesa drasticamente anche nel siracusano. Calo termico atteso per via del flusso di correnti artiche in arrivo. Nella notte sono state “toccate” le nuove minime di stagione: 1 grado tra Canicattini, Palazzolo e Ferla, 2 a Noto, 1,5 a Siracusa.
Nel capoluogo “gelata” a sorpresa per gli automobilisti che, nelle prime della mattina, prima di mettersi in strada hanno dovuto grattare via il ghiaccio dal parabrezza della vettura.
Paradossalmente, in giornata prevista una massima di 12 gradi: una delle più alte in Sicilia.