Siracusa. Raccolta differenziata, la rivoluzione parte dalle frazioni di Cassibile e Belvedere

A metà ottobre primo step verso il nuovo servizio di raccolta differenziata a Siracusa. I mezzi ordinati da Igm per implementare la flotta sono arrivati e verranno utilizzati, in questo primo test, per Cassibile e Belvedere. Le due frazioni ospiteranno la sperimentazione che – con le dovute correzioni – sarà la base della differenziata porta a porta nel capoluogo, con la graduale scomparsa dei cassonetti dell’indifferenziato.
Cosa cambierà? La città non sarà più divisa in 12 zone ma in un numero più contenuto e razionalizzato sul numero di utenze effettive. Cambieranno anche gli orari di conferimento dei rifiuti differenziati, in base ad un calendario che oltre alla carta ed al cartone, la plastica e l’alluminio implementerà vetro e umido.
Ai cittadini ed alle utenze commerciali (negozi, ristoranti) verranno distribuiti i kit per la differenziata ed i materiali illustrativi con tutte le spiegazioni per la “rivoluzione” tanto attesa. Ma che nel capoluogo non sbarcherà comunque prima del 2018.
I condomini con più di sei famiglie dovranno curarsi di lasciare all’esterno, su strada, nei giorni e negli orari previsti, il bidone carrellato consegnato per la differenziata. E subito dopo la raccolta, riportarlo all’interno degli spazi condominiali. Un passaggio che sulle prime non sarà certo “automatico” e che richiederà un periodo di rodaggio e di forte senso civico.
Sono, intanto, aumentate le squadre destinate al ritiro dei rifiuti ingombranti dietro prenotazione. Una telefonata al numero verde Igm permette di prenotare il ritiro su strada, senza costi per l’utente. Continua, intanto, la pesatura dei rifiuti nei centri comunali di raccolta: possibile ottenere uno sconto sulla parte variabile della Tari pari al 20 o al 40%.




Siracusa. Acqua a singhiozzo, blackout elettrici mandano in sofferenza la centrale San Nicola

Guasto sulla tubazione da 300 della centrale di San Nicola e tecnici Siam di nuovo a lavoro. L’attuale problema non è collegato con quanto avvenuto ieri e che ha lasciato gran parte del capoluogo senz’acqua. A causarlo, i continui black out di energia elettrica che con i cosiddetti colpi di ariete mettono in difficoltà la rete idrica.
Le zone interessate dalla carenza idrica sono viale Epipoli, Necropoli Grotticelle, via Costanza Bruno, via Politi Laudien, viale Tica, Teracati e limitrofe.
Gli operai hanno ormai quasi finito la riparazione sulle tubazioni ma il livello del serbatoio è ancora troppo basso per poter consentire la normale pressione idrica nella zona intermedia della città. Prevista nel pomeriggio la normale erogazione.




Zona industriale: il momento di una seria riflessione oltre salute/occupazione. Quale alternativa?

La paura principale è tutta racchiusa in una domanda: chi dopo Lukoil? Se il colosso russo dovesse realmente vendere gli impianti Isab di Priolo, in quella che rimane comunque una delle principali aree di raffinazione d’ Europa, chi e come potrebbe garantire gli attuali livelli di occupazione? Ridotta a semplice punto di stoccaggio non avrebbe certo bisogno di quella piccola città di dipendenti e aziende esterne di supporto.
Diamo voce allora alla preoccupazione principale: che l’ultimo, decisivo segnale di crisi possa davvero essere dietro l’angolo. Con un effetto domino difficile da valutare. Come se dopo Termini Imerese e Gela fosse ora la volta di Priolo, Augusta e Melilli.
L’economia siracusana è aggrappata con le unghie alla zona industriale. Non è mai stato sviluppato un modello di sviluppo alternativo. Il turismo è ancora parola per slogan, non un sistema. L’agroalimentare traina la zona sud e ha buone performance a nord ma non è ancora “organico”. Portualità (turistica e commerciale) in attesa di spiccare il volo.
Motivi per preoccuparsi ce ne sarebbero, insomma. E in questo senso le parole dei sindacati – ultimo in ordine di tempo la Fiom, i metalmeccanici – bene fotografano il disagio di un settore trainante ma percepito sempre con fastidio se non disgusto dall’opinione pubblica. Tant’è che c’è quasi chi festeggia alla prospettiva di una caduta in disgrazia della zona industriale. “A me le industrie non hanno dato niente, solo puzza”. Peccato non sia così. Occupazione per migliaia di persone significa anche liquidità disponibile per migliaia di persone. Che spendono poi in altri negozi e beni. Movimentando l’economia locale in maniera diretta, senza considerare quanto sia preponderante la voce industriale nell’export della provincia di Siracusa. Che, altrimenti, sarebbe “entroterra”.
Non è la solita questione del duello salute-occupazione. Il discorso è diverso, e riguarda la stessa sopravvivenza (economica) di una provincia che oltre alle critiche alle industrie non ha mai saputo opporre un’alternativa credibile, reale, esistente. Che dia da mangiare. “Chiudono e fanno le bonifiche così ci riprendiamo la costa e facciamo turismo”. Le bonfiche, in casi di chiusure drastiche e drammatiche, sono una bella colata di calcestruzzo a mò di pietra tombale sugli impianti o parte di essi. Riprendersi una costa, così, sarebbe inutile. E Siracusa dovrebbe dimostrare capacità turistico-industriale sin qui neanche avvistata in germe.
La realtà – che va compresa e accettata- è che la provincia aretusea, nel bene e nel male, è a vocazione industriale: quel fastidio che in buona parte contribuisce a tenere le insegne ancora accese.
Inquinano, si dice non senza ragione. Servono più attenzione e contrasto per quella “controindicazione”. La strada intrapresa dalla Procura è corretta. E se i colossi del petrolio hanno eventualmente pensato – solo ipotesi – di poter “forzare” la mano perchè “infastiditi” dal rigore nel tutelare la salute? Sarebbe quantomeno strano dopo investimenti annunciati e dopo aver lavorato ad una nuova Aia che ha persino anticipato le richieste della magistratura. Difficile bluffare a quei livelli. Ma certo la volontà di testare il campo e vendere non nasce l’altro ieri.
Moderazione e buon senso, da opinione pubblica e industria come da sindacati e politica, non guasterebbe. La partita è delicata. Chi perde, perde davvero.




Siracusa. Parcheggio del Molo, il maltempo mette ko la centralina: prima accesso gratuito, poi sbarre giù. "Niente multe"

Niente multe per tutti quegli automobilisti che si sono ritrovati ieri pomeriggio “prigionieri” del parcheggio Talete. Per un guasto alla centralina dell’impianto che gestisce il sistema di controllo delle sbarre automatiche, queste ultime sono rimaste per delle ore sollevate. Consentendo così l’accesso libero alle auto di passaggio. Ma quando le sbarre sono tornate in funzione – in serata – è stato il caos, per l’impossibilità di pagare la sosta di cui si era goduto, a causa della centralina guasta.
Chiamati vigili urbani ed anche carabinieri per risolvere la situazione che vedeva auto in coda all’uscita e senza possibilità di abbandonare l’area di sosta. Alla fine, l’intervento di un tecnico, ha consentito di risolvere la curiosa problematica.
Questa mattina, intanto, dal settore Mobilità e Trasporti la conferma: non saranno elevate multe




Siracusa. Al Cutgana la gestione di tre geositi della provincia, la Regione si affida al centro di ricerca dell'Università di Catania

Sono in provincia di Siracusa tre dei quattro Geositi che la Regione ha affidato in gestione al centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania. Provvedimento assunto sulla base del decreto dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente che istituisce i “Geositi ricadenti in aree di riserva naturale per motivi geologici” e affida la gestione dei Geositi (sulla base della legge regionale 25 del 2012 e del decreto assessoriale 87 del 2012) agli enti gestori delle riserve naturali.  Al Cutgana sono stati affidati i geositi “Complesso delle Grotte da scorrimento lavico Immacolatelle-Micio Conti” di San Gregorio, “Grotta Palombara” di Melilli, “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio-Grotta di Villasmundo” di Melilli e “Grotta Monello” di Siracusa.
Nella provincia i Geositi sono stati istituiti per il particolare interesse speleologo di grado regionale: “Grotta Palombara” di Melilli nella riserva naturale integrale “Grotta Palombara”; “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio-Grotta di Villasmundo” di Melilli nella riserva naturale integrale “Complesso speleologico Villasmundo-S.Alfio”; “Grotta Monello” di Siracusa nella riserva naturale integrale “Grotta Monello”.




Siracusa. Libri comprati, classe non ancora formata: protestano le studentesse dell'Itas indirizzo moda

Mobilitazione delle studentesse iscritte all’Itas di Siracusa, indirizzo moda. Nonostante le iscrizioni effettuate e i libri acquistati, la classe non è ancora stata composta e mancano anche adeguate informazioni sui tempi di avvio delle lezioni specifiche. Motivo di rammarico per le alunne. La decisione dell’unione degli Studenti di Siracusa è dunque quella di passare alle maniere forti, utilizzando la protesta per far pressing sulla dirigenza scolastica. “A scuola dovremmo poter sviluppare le nostre ambizioni, i nostri interessi e le nostre capacità -sostengono le studentesse- e invece durante le ore di indirizzo veniamo lasciate da sole. Non ci accontentiamo di promesse. Vogliamo che la classe venga formata e subito”. Fino al 13 ottobre, dunque, una serie di iniziative di protesta. Non si escludono azioni eclatanti.




Al via a Siracusa il progetto “Agente 0011": gli studenti delle scuole sul territorio per città più sostenibili e inclusive

(cs) Cesca, Dose, Eleonora Olivieri, Nadia Tempest e Vincenzo Tedesco: sono questi i nomi dei cinque content creators che hanno deciso di diventare ambasciatori degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) compresi nell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea generale dell’ONU il 25 settembre 2015, allo scopo di conciliare la dimensione della sostenibilità con i fattori economici, sociali, umanitari e ambientali dello sviluppo, attraverso un impegno globale da parte di tutti i Paesi.I creators, grazie alla collaborazione nel progetto di Web Stars Channel, Influencer Media Company che li gestisce in esclusiva, hanno lanciato questa importante sfida agli oltre 5 milioni di utenti che seguono i loro canali attraverso dei video che illustrano il contenuto dei vari obiettivi: dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze raccontate da Cesca, al diritto alla salute di cui si fa portavoce Dose; dal contrasto alla malnutrizione spiegato da Eleonora Olivieri, passando per l’impegno in favore dell’uguaglianza di genere raccontato da Vincenzo Tedesco, sino alla creazione di città inclusive e sostenibili di cui Nadia Tempest è ambasciatrice.E’ proprio dallo sviluppo di quest’ultimo obiettivo che trae origine “Agente 0011: gli studenti delle scuole italiane si attivano sul territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030”, al quale i cinque creators hanno aderito. Il progetto, co-finanziato dall’AICS – Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo nell’ambito del bando Educazione alla Cittadinanza Globale 2016 e implementato sul territorio nazionale da ActionAid, Amref, Asvis, Cesvi, CittadinanzAttiva, La Fabbrica e Vis, ha l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere la comprensione critica e la mobilitazione della società civile sui temi dell’Agenda 2030 e degli SDGs, nonché sulle implicazioni che comportano per l’Italia e i suoi cittadini.Le attività territoriali del progetto saranno realizzate a Siracusa e in altre 5 città – Catania, Milano, Napoli, Roma e Torino – per un totale di 60 classi di scuole secondarie di primo e secondo grado coinvolte. A Siracusa, in particolare, le attività saranno guidate da ActionAid, in collaborazione con il rispettivo Gruppo Locale di Siracusa, Impact HUb Sicilia e l’Università di Catania, negli Istituti superiori Alessandro Rizza e Filadelfo Insolera. L’intervento verterà principalmente sul tema della creazione di comunità inclusive, sostenibili e a misura di donna e vanterà la collaborazione del Comune di Siracusa tramite l’Assessorato all’Istruzione e le Politiche Giovanili.Nel mese di settembre, i docenti delle classi prescelte seguiranno una formazione online sul percorso, sui temi dell’Agenda 2030 e degli SDGs e le loro ricadute sul contesto italiano. In ottobre, avrà invece inizio la collaborazione vera e propria con gli studenti che parteciperanno a un ciclo di incontri di analisi e di formazione con esperti, educatori e realtà del territorio attive nel campo associativo, formativo e sociale che porteranno la propria esperienza all’interno delle classi. Successivamente, gli studenti giungeranno alla fase di progettazione territoriale, in cui rileveranno le problematiche della realtà del quartiere in cui sono inseriti e formuleranno ipotesi e proposte per un loro miglioramento in una chiave sostenibile. Durante il percorso ragazze e ragazzi saranno affiancati da ricercatori e studenti delle Università coinvolte nel progetto – La Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Torino, Università Cattolica di Milano, Università Orientale di Napoli – e da operatori di alcune Associazioni locali, tra cui Tam Tam d’Afrique, che li supporteranno nella rilevazione dei bisogni del territorio circostante.Il progetto prevede come strumento di comunicazione online il portale “Agente 0011 – Licenza di salvare il pianeta”<http://www.agente0011.it/>, realizzato da La Fabbrica in collaborazione con il MIUR. Attraverso la piattaforma, scuole primarie e secondare di tutta Italia potranno accedere a contenuti speciali suddivisi in quattro aree tematiche (Diritti e uguaglianza, Beni e risorse, Benessere e salute, Ambiente e territori) all’interno delle quali saranno approfonditi i 17 SDGs. Storie di successo, testimonianze dai Paesi Sud del mondo e dall’Italia, materiali fotografici e video, pillole didattiche e giochi interattivi arricchiranno l’esperienza delle classi che decideranno di iscriversi al portale per diventare i migliori Agenti 0011 del pianeta, affrontando tante e divertenti missioni, da svolgere in aula o sul proprio territorio.Durante l’anno scolastico, saranno infine organizzati diversi eventi nei quartieri e nelle città interessate dal progetto, con l’obiettivo di restituire i risultati del lavoro fatto e coinvolgere comunità e istituzioni locali nella progettazione territoriale. I partners coinvolgeranno alcune delegazioni di studenti in un workshop finale che si terrà a l’Aquila durante il Festival della Partecipazione<http://www.festivaldellapartecipazione.org/>, appuntamento annuale promosso da ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, una fabbrica di idee per riscoprire il piacere dello stare insieme e costruire le nuove forme della politica, dell’attivismo e della cittadinanza.




Siracusa. Erogazione idrica a singhiozzo dalla Pizzuta a Santa Panagia

Problema alla centrale di San Nicola. È quella che rifornisce il serbatoio di Bufalaro basso. Si è reso necessario interrompere l’erogazione idrica. I tecnici di Siam sono già a lavoro ma, vista l’importanza della riparazione e i tempi tecnici prima che il serbatoio di Bufalaro torni a livelli ottimali, è probabile che l’erogazione idrica non potrà essere ripristinata prima della tarda notte.
Le zone in sofferenza saranno: la Pizzuta, via Gela, Mazzarona, viale Zecchino, Via Augusta, via Costanza Bruno, viale Santa Panagia e zone limitrofe.
Previsto per domattina il ritorno alla normalità nel servizio.




Siracusa. La pioggia del mattino ed i soliti disagi: allagamenti, tombini e cedimenti

Sono diversi i disagi creati dalla forte precipitazione del mattino. L’acqua caduta abbondante ha rivelato croniche criticità che finiscono per pesare sul sistema della viabilità cittadina. In poco tempo la situazione è tornata alla normalità, il più delle volte senza la necessità di interventi particolari. Sorvegliata speciale era via Augusta, appena ripavimentata. Nel complesso ha superato il primo test.
Nella zona del villaggio Miano si è ripresentato il problema degli allagamenti. Come in via Filisto e alcuni punti di Ortigia, da via Bengasi in avanti, dove la forte pioggia ha finito per creare i pantani che con ogni precipitazione si formano in quelle aree. Varie segnalazioni di tombini saltati con qualche problema per le auto in transito nella zona di viale Teracati. Ritardi dei bus elettrici in Ortigia con turisti costretti a lunghe attese alle fermate del centro storico.
Anche a Cassibile segnalate strade allagate nei pressi di via Nazionale. Disagi anche nelle contrade balneari. Incidente per la strada bagnata a Fontane Bianche dove sono stati spostati dalla loro sede i tombini che erano stati piazzati dopo molte richieste alla spiaggetta. Impraticabile all’Isola via Massoliveri. Un fulmine ha incendiato una palma all’Arenella dove è anche venuta già la discesa che era stata realizzata due mesi fa per consentire l’accesso alla Costa del Sole.




Siracusa. Domenica sotto l'ombrello: pioggia intensa e allerta gialla. Alle 8.30 caduti 24mm

L’autunno si presenta con una prima, intensa perturbazione sulla Sicilia Orientale. Forti piogge a locale carattere temporalesco previste fino a sera quando i piovaschi dovrebbero esaurirsi quasi del tutto. Dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile l’ultimo bollettino diramato nel pomeriggio di ieri segnala allerta gialla per le precipitazioni. Si tratta del secondo livello in una scala di quattro ed indica solo generica vigilanza.
Su Siracusa alle 8.30 del mattino erano già caduti 24 mm di pioggia, dato più alto della provincia. Ad Augusta 21,8, a Noto 9,6 e niente a Pachino. Alle 8.20 – come illustrano i grafici della rete regionale Sias – caduti 7mm in 10 minuti.