Emergenza caldo, l’Asp di Siracusa predispone un piano operativo

Anche quest’anno, per il periodo estivo, l’ASP di Siracusa ha attivato il Piano Operativo Locale per l’Emergenza Climatica, in conformità con la normativa vigente e le linee guida dell’Assessorato Regionale della Salute. Fino al prossimo 15 settembre saranno operative le Guardie Mediche Turistiche, con postazioni – come nel 2024 – a Fontane Bianche, Brucoli, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Noto Marina e Avola Antica.
A darne notizia è il direttore generale dell’ASP di Siracusa, Alessandro Caltagirone.
Il Piano Operativo Locale per l’Emergenza Climatica, coordinato dalla Direzione Sanitaria Aziendale e con referente l’Unità Operativa Educazione alla Salute, definisce le linee guida per la realizzazione di iniziative di prevenzione e intervento volte a fronteggiare l’impatto delle alte temperature, in particolare sui soggetti più fragili. Il piano prevede il coinvolgimento dei Distretti Sanitari, degli ospedali, del P.T.E.-118, dei medici di medicina generale e dei pediatri, delle Amministrazioni comunali, della Protezione Civile e delle associazioni di volontariato attive nel territorio provinciale.
Le postazioni delle Guardie Mediche Turistiche sono dotate di telefoni cellulari per agevolare il contatto con il medico di turno e osserveranno, nella prima fase, i seguenti orari (che potranno essere ampliati in base alla disponibilità del personale medico e alle esigenze rilevate):
Distretto di Siracusa: Fontane Bianche, viale dei Lidi 479, Tel. 0931-790973 / 335-7731415, Orario: dalle ore 14:00 alle ore 20:00.
Distretto di Noto: Marzamemi, via Nuova 2, Tel. 0931-841245 / 335-7731115, Orario: dalle ore 8:00 alle ore 14:00.
Portopalo, via Don Luigi Sturzo 27, Tel. 0931-842510 / 335-7030899, Orario: dalle ore 14:00 alle ore 20:00.
Avola Antica, piazza Santa Venera, Tel. 335-1270931, Orario: dalle ore 8:00 alle ore 14:00.
Noto Marina, via C. di Lorenzo Borgia, Tel. 335-7574278, Orario: dalle ore 8:00 alle ore 20:00.
Distretto di Augusta: Brucoli, Aperta tutti i giorni, 24 ore su 24.
Come previsto dalla normativa vigente, le prestazioni sanitarie delle Guardie Mediche Turistiche sono soggette a pagamento per i cittadini residenti fuori provincia: €20,00 per la visita ambulatoriale; €35,00 per la visita domiciliare.
Le sedi e gli orari delle Guardie Mediche Turistiche sono consultabili in una sezione dedicata del sito internet aziendale.
Un’ulteriore sezione, denominata Piano Operativo Ondate di Calore, contiene materiale informativo destinato alla popolazione e agli operatori, il vademecum per i cantieri edili predisposto dall’Unità Operativa SPRESAL per la sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché i link ai portali del Ministero della Salute e del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana per la consultazione giornaliera dei bollettini di allarme.




La fortuna bacia Siracusa, vinti al Lotto 27mila euro

La dea bendata ha baciato la Sicilia e in particolare Siracusa con le estrazioni del Lotto di venerdì 13 e sabato 14 giugno. Come riporta Agipronews, sono stati vinti 27.600 euro (14.100 euro grazie a sei ambi, quattro terni e una quaterna in via Lido Sacramento, 13.500 con un terno in via Mosco). L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 5,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 620,7 milioni di euro dall’inizio del 2025.
Si ricorda di giocare responsabilmente, la ludopatia è una patologia.




Meeting di chiusura dell’anno sociale 2024/2025 del Lions Lentini e Priolo

Serata ricca di momenti importanti, quella della chiusura dell’anno sociale 2024/25 e del Passaggio della Campana del Lions Club Lentini e Priolo Gargallo con la 56^ Charter Night del Lions Club di Lentini e la 37^ Charter Night del Lions Priolo Gargallo che si sono svolte nella sala conferenze de “La Magnolia”, in territorio di Carlentini. Alla presenza dei soci, ospiti, personalità lionistiche e sindaci di Lentni, Carlentini, Francofonte, Melilli e del Libero Consorzio di Siracusa per celebrare il rituale momento di passaggio formale delle consegne tra i presidenti uscenti di Lentini Maria Teresa Raudino, che continuerà, per il secondo anno a ricoprire la carica di presidente e Priolo Gargallo Rossella Marchese con Mariangela Musumesci, che entrerà in carica il primo luglio. Il cerimoniere del club Lions di Priolo Giuseppe Castania, dopo il tocco della campana del Presidente del Club, ha fatto eseguire gli inni e dato la lettura agli Scopi e al Codice dell’Etica Lionistica. Al meeting di chiusura hanno partecipato il Governatore del Distretto 108YB Lions Sicilia Mario Palmisciano, il presidente della Zona 19 Angelo Lopresti e il referente della VII e VIII circoscrizione GST del Distretto 108 YSB Sicilia, Giacomo Di Miceli, il past presidente del Lions di Lentini Vincenzo Cappello, i rappresentanti dei club service di Lentini e Priolo Gargallo e dei Lions club della circoscrizione VII di Siracusa, i sindaci di Lentini Rosario Lo Faro, Carlentini Giuseppe Stefio, Francofonte Daniele Lentini, il vicesindaco di Melilli Cristina Elia e il vicepresidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa Diego Giarratana. Le due presidentesse Maria Teresa Raudino e Rossella Marchese nella relazione di fine mandato hanno illustrato il nutrito elenco di attività svolte in dodici mesi di intenso impegno nei rispettivi territori, volendo così sottolineare la vitalità dei due club negli impegni di sussidiarietà attuati ininterrottamente in questi anni. Attività, quelle descritte, che hanno visto il coinvolgimento diretto dei soci già dalla fase preparatoria, fino ad una loro diffusa partecipazione con impegno ed interesse; attività per le quali le due presidentesse uscenti hanno voluto ringraziare singolarmente tutti gli officer di club ed i soci per l’ottimo lavoro svolto e per la grande capacità organizzativa.
Il fine mandato della presidente del club di Lentini è stato coronato da alcuni momenti importanti per la vita di un Lions Club: l’ingresso di due nuove socie: Cettina e Beatrice Raudino, la consegna di quattro “Melvin Jones Fellow”, la più alta onorificenza del Lions Club International ai soci Francesco Moncada, Salvatore Nigroli, Giuseppe Frazzetto e Giacomo Di Miceli per la loro distintiva attività lionistica.Il Governatore ha consegnato cinque chevron per la lunga militanza all’intero del club a: Giuseppe Guarnera,ha ritirato il figlio Antonio, Carmelo La Torre, Franco Belfiore, Sebastiano Cosentino, Vincenzo Rizzo, Giuseppe Frazzetto, ha ritirato il genero Angelo Lopresti e la consegna degli attestati di riconoscimento per il service nazionale “autismo e inclusione – nessuno escluso” al presidente di Zona Angelo Lopresti, ai presidenti Maria Teresa Raudino e Rossella Marchese, ai sindaci di Francofonte, Lentini, Carlentini Daniele Lentini, Rosario Lo Faro e Giuseppe Stefio, alla vicesindaco di Melilli Cristina Elia, al vice presidente del Libero Consorzio di Siracusa Bruno Giarratana e ai dirigenti scolastici Giuseppina Sanzaro e Angela Fontana.
Dopo il rituale “Passaggio della Campana” e lo scambio dei distintivi, l’intervento dei Governatore che ha ringraziato le due presidentesse uscenti per il ricco contributo di azioni sul territorio svolto nell’anno sociale appena concluso, confermando gli sforzi a favore del servizio al territorio ma al contempo rafforzando i vincoli di amicizia tra i soci e gli altri Lions Clubs.




Riduzioni idriche da stanotte al Plemmirio, Siam: “Consumi elevati, così scongiuriamo disagi”

Meno acqua al Plemmirio a partire da questa notte.
La Siam ha annunciato che per via delle “temperature estive registrate e dell’aumento della popolazione e delle attività nelle località balneari, i consumi idrici in questi giorni sono stati particolarmente elevati, abbassando sensibilmente i livelli del serbatoio Plemmirio con conseguenze dirette sulla pressione idrica nella zona. Per tale ragione, la società sta provvedendo a razionalizzare il sistema, adattandolo alla situazione estiva e monitorando i livelli, attraverso interventi di regolazione della portata in uscita dal serbatoio”.
Tradotto in altri termini significa che potranno esserci delle riduzioni, ma “solo se necessario e solo in orari notturni, a partire da questa notte”.
L’obiettivo è quello di garantire il raggiungimento del livello necessario affinché nel fine settimana, quando le presenze aumenteranno ancora, non si verifichino abbassamenti della pressione idrica.




Eschilo d’Oro all’attrice Elisabetta Pozzi: “Dedico questo premio al mio maestro, Giorgio Albertazzi”

L’Istituto Nazionale del Dramma Antico ha assegnato Il Premio Eschilo d’Oro alla carriera all’attrice Elisabetta Pozzi. La cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento si è svolta ieri sera al Teatro Greco di Siracusa, prima della replica dell’Edipo a Colono di Sofocle.
L’Eschilo d’Oro è il premio che dal 1960 viene assegnato dall’INDA a personalità nazionali e internazionali che si sono distinte nel campo del teatro classico e degli studi sull’antichità greca e latina.
Elisabetta Pozzi è fra le grandi protagoniste nella storia delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, dove ha interpretato il ruolo di alcune delle grandi eroine tragiche, come Clitennestra, Fedra, Medea, Ecuba, Elena e l’Elettra di Euripide. L’ultima sua interpretazione a Siracusa è quella di Lisistrata, diretta nel 2019 da Tullio Solenghi.
Il riconoscimento assegnato dall’INDA ha la seguente motivazione: “Il Premio “Eschilo d’Oro” alla carriera 2025 viene assegnato a Elisabetta Pozzi per aver interpretato, con immenso talento, decine di figure femminili, create dai tragediografi greci del V secolo e dai poeti contemporanei, e riportate in scena dai registi contemporanei: Elettra, Ecuba, Atena, Medea, Tecmessa, Fedra, Clitennestra, Elena, Cassandra, Lisistrata. Nel corso della sua carriera, Elisabetta Pozzi ha saputo dare vita e spessore alle passioni, ai furori, e ai crimini delle eterne protagoniste del dramma antico, regalando al pubblico affondi di interpretazione indimenticabili. Per avere scelto il teatro come forma di spettacolo, e il teatro greco come modo privilegiato di restituire l’antico, le è conferito oggi il massimo riconoscimento, da parte dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, l’Eschilo d’Oro alla carriera”.
A causa di un problema legato al proprio volo di linea, Elisabetta Pozzi non era presente ieri al Teatro Greco di Siracusa. A ritirare il premio è stato Carmelo Rifici, regista che ha diretto Elisabetta Pozzi nella Fedra (Ippolito portatore di corona) del 2010. Rifici ha letto un messaggio inviato dall’attrice.
“Cari amiche e amici di questo teatro in cui si rinnova ogni anno la bellezza, in cui si riportano alla vita le storie che vale la pena continuare a raccontare, un saluto colmo di emozione a tutti voi – ha scritto nel suo messaggio Elisabetta Pozzi -. Non sono riuscita a raggiungervi per ricevere questo prestigioso premio che l’Inda ha voluto consegnarmi e di cui sono orgogliosissima, gli dei non mi sono stati favorevoli o forse dovrei dire, gli demoni malvagi hanno ostacolato il mio viaggio, perché gli dei, in questo teatro, mi sono sempre stati accanto. Durante l’emozionante rito che si celebra in questo teatro e a cui tante volte ho partecipato, ho sempre avuto la percezione che qualcosa di prodigioso stesse per accadere e spesso è accaduto: mi trovavo faccia a faccia con gli dei e ogni istante sconvolgente di quell’esperienza mi è rimasto inciso nella memoria. Devo rivolgere il mio ringraziamento sincero a tutti coloro con cui ho condiviso fatiche e gioie durante gli allestimenti; tante persone belle e generose: dal reparto tecnico agli uffici. Voglio dedicare questo premio al mio grande maestro, Giorgio Albertazzi e condividerlo con coloro con cui ho cominciato e più volte ricominciato Piero Maccarinelli, Walter Le Moli, Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Peter Stein, Davide Livermore, rinnovando sempre il ricordo di Cristina Pezzoli, Marco Sciaccaluga, Massimo Castri, Luca Ronconi e Carmelo Bene; ognuno di loro è un pezzo insostituibile della mia vita”.
A Elisabetta Pozzi è stata consegnata una moneta realizzata dall’orafo siracusano Massimo Sinatra.




Se il caffè diventa un piccolo…lusso: aumenti record a Siracusa e Messina

Negli ultimi tre anni il costo di una tazzina di caffè al bar è aumentato di circa il 15% a livello nazionale e la tendenza non pare voglia arrestarsi. Complici l’inflazione, il caro materie prime e l’adeguamento dei listini, il classico espresso al bar rischia di diventare un piccolo lusso quotidiano. A fornire un quadro della situazione è la piattaforma Withub, che ha elaborato i dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) in due mappe interattive (pubblicate dal Corriere della Sera), suddividendo le province italiane in base ai prezzi medi di caffè ed espresso.
Tra tutte, spiccano i casi di Siracusa e Messina che nel 2025 registrano i maggiori aumenti annuali del prezzo del caffè. A Siracusa, il costo medio di una tazzina è passato da 1,02 euro nel 2024 a 1,14 euro, segnando un rincaro del 12%. Lo stesso incremento si osserva a Messina, dove si è passati da 0,95 euro a 1,06 euro. Si tratta delle variazioni più elevate tra tutte le province italiane monitorate.
Ma in cima alla classifica per prezzo assoluto figura Benevento, con una media di 1,49 euro a tazzina. Nonostante questo, è anche l’unica provincia a far registrare un calo, seppur minimo (-1%) rispetto all’anno precedente. Seguono Bolzano, dove il caffè costa in media 1,45 euro (+7% su base annua) e Parma e Ferrara, entrambe con un prezzo medio di 1,41 euro, ma con aumenti più contenuti: +3% e +9% rispettivamente.
Il confronto tra le diverse aree del Paese mette in luce non solo un generale aumento dei prezzi, ma anche profonde differenze territoriali. Se al Nord i rincari sono più graduali, in alcune zone del Sud — in particolare in Sicilia — il costo del caffè cresce a un ritmo ben più sostenuto, facendo presagire un futuro in cui il rito dell’espresso potrebbe diventare sempre meno economico per molte famiglie.




Deflusso delle acque meteoriche a Tivoli, sopralluogo del commissario dell’Esa

Sopralluogo in contrada Tivoli del commissario regionale dell’Ente Sviluppo Agricolo, Carlo Turriciano. L’obiettivo dell’incontro è stato individuare una prima serie di interventi urgenti per limitare i danni causati dalle inondazioni che colpiscono periodicamente la zona.
“Insieme all’On. Giovanni Cafeo abbiamo accompagnato in un sopralluogo in contrada Tivoli il commissario regionale dell’Ente Sviluppo Agricolo, Carlo Turriciano, arrivato apposta da Palermo. Obiettivo dell’incontro, a cui ha partecipato anche l’Ing. Marco Ruscica, incaricato dal comitato dei Residenti ATTivoli del progetto per la riqualificazione e ripristino dei canali per il deflusso delle acque meteoriche, il suo collega Ing. Renato Messineo e il direttivo dello stesso comitato, individuare una prima serie di interventi d’urgenza che l’ESA può avviare per limitare i danni da inondazione di cui la zona soffre con periodicità costante ad ogni autunno.” A dirlo è il consigliere comunale del gruppo Insieme, Ciccio Vaccaro.
“Ringrazio ancora sia il commissario Turriciano sia Giovanni Cafeo per la disponibilità non scontata – continua il consigliere Vaccaro –. Dall’esito dell’incontro è emersa la necessità di avviare un’interlocuzione che, partendo dalle istanze del comitato e dallo studio di fattibilità presentato dall’Ing. Ruscica, coinvolga anche il Comune e il Libero Consorzio di Siracusa. Una sinergia tra enti che, come dimostrato recentemente in merito alla questione dell’illuminazione a Tivoli, per la quale ringrazio anche l’Ing. Grimaldi e il Geom. Di Pasquale, non può che portare alla risoluzione dei problemi, seppur con i necessari tempi del caso.”
“Sarà mia cura continuare a monitorare la procedura e l’iter del progetto – conclude Ciccio Vaccaro – in piena sintonia con il comitato dei Residenti ATTivoli e in ossequio al mio ruolo di consigliere comunale, svolto nell’interesse esclusivo dei cittadini.”




Tra le bombe e la speranza, la missione di Tiziana Roggio a Gaza: “Un inferno in terra”

È difficile raccontarlo, e forse trovare le parole giuste lo è ancora di più. La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica: gli ospedali sono al collasso. C’è chi lì ci ha vissuto e lavorato per tre settimane. Lei è Tiziana Roggio. Ha 37 anni, è un chirurgo plastico, lavora al St George’s Hospital di Londra ed è di Augusta, in Sicilia. È stata l’unico medico volontario italiano ad aver operato nell’ospedale Nasser di Khan Yunis.
A lei non piace essere definita un’eroina. Tiziana Roggio è andata a Gaza perché non riusciva più a guardare, e, essendo un chirurgo plastico, sapeva di poter essere d’aiuto.
“Mi sento come una goccia nel deserto. Quando sei lì hai la sensazione che tutto quello che fai possa essere reso vano nello spazio di un secondo, perché basta una successiva bomba e può uccidere chi tu hai curato e tanti altri in più. Purtroppo, lì c’è un conflitto che si sviluppa ogni giorno e che uccide ogni giorno tantissime persone, anche persone che stanno lì semplicemente ad aspettare di avere aiuti umanitari e un chilo di farina. E quindi dobbiamo ricordarci questo”.

Tiziana Roggio, per quanto sia difficile, racconta — non senza emozione — ciò che ha visto con i suoi occhi. E poi c’è il pensiero per il piccolo Adam. È stata lei a operarlo, insieme ad altri due colleghi inglesi. Adam è un bambino palestinese di 11 anni, figlio della pediatra Alaa al-Najjar, sopravvissuto a un bombardamento israeliano che ha ucciso i suoi nove fratelli e il padre. Adam e sua madre sono ora salvi. Sono finalmente arrivati in Italia la sera dell’11 giugno, insieme alla zia e a quattro cuginetti. Adam sarà ricoverato all’Ospedale Niguarda di Milano. Ma Adam non è l’unico bambino che ha visto con i suoi occhi l’inferno.
Ci sono bambini che non hanno più le gambe, che hanno gravissime lesioni causate dai continui e incessanti bombardamenti. Una bambina è morta per sepsi. La sepsi è un’infezione generalizzata che può interessare uno o più organi e che può arrivare a comprometterne la funzionalità. È una cosa che non sarebbe mai accaduta in Occidente, ma lì è tutto molto più complesso.
Ci sono bambini morti per malnutrizione. Bambini morti per i ritardi nell’ottenere autorizzazioni per essere trasferiti fuori da Gaza per i trattamenti necessari.
A Gaza circa 2.000 famiglie non esistono più. Sono morte più di 57.000 persone.
Da questa parte del mondo, forse si fa fatica a comprendere la reale situazione a Gaza. Tiziana Roggio ha vissuto in prima persona tutto questo. “I social e i telegiornali ci danno la possibilità di vedere con i nostri occhi tantissime immagini, quindi queste hanno secondo me il maggiore impatto, perché ci rendiamo conto. Però credo che in Occidente, purtroppo, si guardi questa guerra molto da lontano, come qualcosa che non ci riguarda. Lo so, per fortuna non ci riguarda direttamente, però bisognerebbe soffermarsi un po’ di più su quelle immagini, invece di considerarle come qualcosa di lontano. Mettersi un po’ nei panni di queste persone che vivono questo conflitto da quasi due anni. Ma finché non sono arrivata lì, non potevo mai immaginare che fosse talmente orribile.”
Tiziana Roggio è arrivata nella zona di conflitto intorno alla metà di maggio. È arrivata in quell’inferno in terra da Amman, in Giordania. Dal primo momento in cui ha messo piede ha avuto paura, non lo nasconde: i continui bombardamenti fanno tanta paura. È una giovane donna, una vita davanti, ma vuole aiutare un “popolo dimenticato”, è così che lo definisce.
“La scelta di andare lì è nata perché, appunto, vedendo tutto questo e sentendo tutto questo, non riuscivo più a stare solo a guardare. Inoltre, so che nella mia attività, io faccio il chirurgo plastico, le mie competenze sono estremamente richieste lì, perché purtroppo non hanno molti medici locali specializzati in chirurgia plastica, e l’entità delle ferite e delle ustioni, nella gran parte dei casi, richiedono il nostro trattamento. Quindi sapevo che sarei stata davvero di valido aiuto.”
Per tre settimane, si è nutrita solamente di cibo in scatola: tonno, carne, cous cous — che a un certo punto ha iniziato a odiare. Ma lì non c’è tempo per pensare a cosa mangiare. Lì sono ore incessanti di lavoro. Lì si tenta disperatamente di salvare vite umane. È difficile spiegarlo. È difficile capirlo se non lo si vive.
Tiziana Roggio ha dedicato tutte le sue ferie per andare nella Striscia di Gaza, e non nasconde che vorrebbe ritornarci. Gran parte del suo tempo lo ha trascorso in sala operatoria, e quelle poche ore che aveva a disposizione le passava in “camera”: una stanza piccolissima, un letto a castello e poco tempo per dormire. Le bombe sono continue, così tante che poi ci si abitua.
Tiziana Roggio è partita con due zaini e poi condivideva delle grosse valigie con i suoi colleghi: all’interno cibo e strumenti per operare. Lì si muore di fame, lì ogni giorno si combatte per sopravvivere. I bombardamenti arrivavano a qualsiasi ora del giorno e della notte. E sono visibili e udibili anche dall’ospedale Nasser. A Gaza si opera con il timore che possa arrivare una bomba da un momento all’altro.

Una normale mattina 6.04 am dal 4 piano di Nasser, Khan Younis

Tiziana Roggio ha imparato dal popolo palestinese una cosa, la ripete più volte: la resilienza.
“Quello che vedi e che senti quando arrivi lì — ma che adesso inizia davvero ad affievolirsi — è la loro immensa resilienza. Uno dei miei colleghi mi raccontava che ha spostato la sua famiglia dopo un turno di 24 ore, perché, a seguito dell’ultimo ordine di evacuazione, ha percorso 24 km a piedi sotto il sole. È assolutamente devastante. E loro, dopo tutto questo, venivano al lavoro in maniera assolutamente dignitosa, lavoravano in maniera super professionale. Questo dovrebbe insegnarci qualcosa. Però, quando siamo andati via e li abbiamo salutati, in molti di loro ci hanno detto: ‘Ci vedremo presto, se saremo ancora vivi’. Quindi la resilienza, chiaramente, adesso sta affievolendosi.”
La situazione negli ospedali di Gaza è grave, e anche qui Tiziana Roggio racconta ciò che ha visto.
“Nella nostra sala di chirurgia plastica operavamo all’incirca 10-15 pazienti al giorno. E poi, la sera, le emergenze — o comunque a seconda della priorità. Questa era la lista elettiva: tutte ustioni, fratture esposte, gravi traumi. Mancano parecchie cose. Ci siamo trovati a utilizzare l’aceto per medicare le ustioni. Mancano gli antibiotici. Mancano tutti gli strumenti monouso, ad esempio i camici sterili, che noi di solito qui utilizziamo e buttiamo via.”
“Gli ospedali sono pochissimi. Potete immaginare che in tutta la Striscia di Gaza ci sono soltanto sei o sette macchinari TAC disponibili. Nasser è uno dei pochissimi ospedali che può fornire un alto livello di cure, ancora attivo, ma è nella zona di evacuazione da due giorni a questa parte, per cui è ad altissimo rischio di essere evacuato. E se verrà evacuato, non ci saranno più terapie intensive che potranno supportare i pazienti. Non ci saranno più grosse sale operatorie che possono accomodare interventi di alta specialità chirurgica.”
“Nessuno merita una cosa del genere”, dice Tiziana. “Sono senza Wi-Fi, hanno tagliato i cavi della fibra ottica. Non gli arrivano gli ordini di evacuazione.”

Al Mawasi

Tiziana è arrabbiata, vorrebbe che ci fosse un maggiore impegno affinché ci sia un cessate il fuoco vero e duraturo. Vorrebbe che questo conflitto venisse raccontato in maniera diversa. Tiziana vorrebbe che si parlasse più di loro, di un popolo che non esiste più. “Vorrei che non venissero dimenticati. Ci vuole più rispetto e più umanità.”
Tiziana non si arrende: con molta probabilità ritornerà a Gaza. Queste non sono righe che hanno l’intenzione di prendere una posizione politica, ma sono righe che raccontano la verità, secondo gli occhi di Tiziana Roggio. Non esiste una verità più profonda di quella di chi l’ha vissuta con i propri occhi.
Tiziana Roggio chiede soltanto umanità. Da diverse settimane la stampa nazionale e internazionale ha avuto ospite Tiziana Roggio, che sta diffondendo la sua cruda realtà, con coraggio, paura, ma anche determinazione.
Che sia la prima, la seconda o la terza volta, varcare il confine della Striscia è un momento che il chirurgo plastico non dimentica. La consapevolezza di entrare in una zona di conflitto c’è, la paura pure: “Tremavo”.
Tiziana adesso è tornata a casa, ad Augusta, ed è circondata dall’amore immenso della famiglia.
“Purtroppo, quando torni nel quotidiano della tua vita, gli impegni ti riportano un po’ a quelli che sono i problemi che lì sembravano così piccoli e così stupidi. Quindi ti distolgono sicuramente un po’ l’attenzione. Io continuo a sentire regolarmente i miei colleghi che sono rimasti lì, perché penso che quello che devo a loro è continuare a diffondere le loro testimonianze e fare in modo che non vengano dimenticate.”
Tiziana non si sente un’eroina. “Gli eroi sono tutti i medici che stanno lì e non hanno paura di affrontare e sfidare la morte.”
L’auspicio di Tiziana è quello di tornare, con la speranza che la pace e il cessate il fuoco possano arrivare. “La mia speranza, ovviamente, è che questa guerra possa finire il prima possibile, che si possa ottenere un cessate il fuoco. Vorrei che il nostro governo e i governi occidentali premessero un po’ di più perché tutto questo accada. E, soprattutto, che queste persone che ho conosciuto e che ho curato, e i bambini, possano riuscire ad avere un futuro. Perché se lo meritano, come tutti gli altri al mondo.”

Tiziana Roggio

Tiziana Roggio non è un’eroina, fa semplicemente il suo lavoro e mette a disposizione tutte le sue capacità in un luogo che ha tanto bisogno. Ma nonostante questo, quello che possiamo dire in questo momento a Tiziana è una sola parola: grazie.

L’intervista.

Foto di Tiziana Roggio.




L’ultimo giorno siracusano del marchio Zara e il futuro dei 18 lavoratori

Nessun ripensamento. Come era stato annunciato ad agosto dello scorso anno, il marchio Zara lascia Siracusa. Il grande punto vendita di corso Matteotti vivrà domenica 15 giugno il suo ultimo giorno di apertura al pubblico. Poi giù le saracinesche. Dal 16 al 27 sarà un viavai di furgoni per le operazioni di carico e scarico materiale per la chiusura del punto vendita.
Dei 18 lavoratori, 6 sono stati ricollocati in altri punti vendita siciliani. Per gli altri c’è in vista un accordo sindacale per un piano di incentivi. La segreteria provinciale della Filcams Cgil sta limando i dettagli, d’intesa con la proprietà ed i lavoratori.
Un anno addietro, la notizia della chiusura – decisione che segue le nuove politiche di vendita e presenza del marchio – aveva causato diverse reazioni e la mobilitazione dei dipendenti, con giornate di sit-in e protesta.
Per il futuro di quei locali nell’elegante corso Matteotti, ancora nessuna indiscrezione.

in foto: una delle mobilitazioni dello scorso anno




Giornata mondiale del donatore di sangue celebrata anche a Siracusa: tutti i numeri

Celebrata anche a Siracusa la Giornata mondiale del donatore di Sangue. Incontro nella hall dell’ospedale Umberto I, con una conferenza dedicata al tema della donazione volontaria del sangue ed emocomponenti. Occasione per tornare a sensibilizzare verso la donazione ma anche per ricordare quanto sia importante concorrere al raggiungimento degli obiettivi di autosufficienza degli emocomponenti e dei farmaci plasmaderivati.
Elevata la partecipazione, grazie anche alla mobilitazione delle associazioni ed all’attenzione delle istituzioni. Ad aprire l’appuntamento, i saluti del direttore sanitario Asp, Salvatore Madonia. In rappresentanza del territorio, hanno partecipato il presidente del Libero Consorzio Michelangelo Giansiracusa ed il sindaco di Noto Corrado Figura. In collegamento video hanno partecipato anche il dirigente generale del DASOE Giacomo Scalzo e il dirigente del Centro regionale Sangue e Trasfusionale Maria Luisa Ventura. Durante l’incontro, è stata consegnata la medaglia d’oro dal volontario Danilo Mancinelli che ha superato le 100 donazioni di sangue, con l’iscrizione nell’albo d’oro dei donatori.
Nel 2024 la struttura trasfusionale dell’Azienda Sanitaria Provinciale ha raccolto e lavorato 19.858 unità di sangue intero, 2.539 di plasma da aferesi e 621 di concentrati piastrinici da aferesi, consentendo 3.352 terapie trasfusionali tra le quali 161 a talassemici trasfusi ogni tre settimane con concentrati di globuli rossi. L’Asp di Siracusa si distingue in ambito regionale, sia per l’autosufficienza raggiunta sia per il contributo significativo all’autosufficienza regionale per emocomponenti ed ha fornito gli emocomponenti necessari per le cure dei cittadini della provincia di Siracusa ricoverati presso altre Aziende sanitarie regionali.
Sono oltre 18 mila i donatori attivi e periodici in tutti i Comuni, iscritti alle associazioni di volontariato del sangue presenti in pressocché tutti i comuni del siracusano oltre che nel comune di Scordia che, pur essendo in provincia di Catania, rientra nell’ambito territoriale trasfusionale.
Per l’intera giornata i prospetti principali degli ospedali della provincia di Siracusa e alcuni monumenti dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa saranno illuminati di rosso per ricordare che il dono moltiplica la vita.
L’Unità di raccolta mobile dell’Asp di Siracusa sosterà nel recinto dell’ospedale Umberto I per le finalità dimostrative della operatività della raccolta itinerante e per la effettuazione di eventuali controlli pre-donazione differita, secondo quanto previsto dalla normativa regionale. E’ stata anche lanciata una campagna informativa di sensibilizzazione alla donazione tra il personale aziendale, in previsione delle necessità tipiche della stagione estiva.
“La Giornata mondiale del donatore del sangue è una importante occasione per ringraziare tutti i donatori, i Centri, i Punti di raccolta, le Associazioni, le Amministrazioni comunali, le Forze dell’Ordine di questa provincia che concorrono al mantenimento dell’autosufficienza della nostra Azienda e a promuovere l’adesione di nuovi donatori, soprattutto tra i giovani, per il ricambio generazionale”, il messaggio del dg dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone.
Ai sindaci e ai presidenti dei Consigli comunali l’invito a continuare a favorire, così come fatto in passato e come previsto dal decreto assessoriale del 28 ottobre 2004 e dal recente accordo tra ANCI Sicilia e l’Associazione dei donatori, l’attività promozionale della donazione del sangue attraverso la massima collaborazione ai Centri Trasfusionali dell’Azienda e alle sezioni comunali delle associazioni dei donatori volontari del sangue.

Le interviste.