Maturità, al via il 18 giugno per 44.420 studenti in Sicilia: 3.231 solo nella provincia di Siracusa

In Sicilia sono 44.420 i giovani di licei, istituti tecnici e professionali statali (41.622) e di scuole paritarie (2.798) che mercoledì 18 giugno affronteranno la prima prova scritta, Italiano, dell’Esame di Stato per l’anno scolastico 2024/25. Nel 2024 erano 46.292 i candidati nelle scuole statali e 4.340 nelle paritarie.
Le modalità per la prima prova scritta sono identiche in tutti gli istituti superiori con una durata di sei ore. Giovedì 19 giugno si svolgerà la seconda prova scritta. È prevista una terza prova scritta per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale. Gli esami si concluderanno con i colloqui orali multidisciplinari.
Le commissioni sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno. In Sicilia sono 1.274 le commissioni (1.318 nel 2024), di cui 304 a Palermo (-29), 271 a Catania (-14), 153 a Messina (-2), 114 ad Agrigento (-8), 117 a Siracusa (+5 rispetto al 2024), 106 a Trapani (-3), 83 a Ragusa (+4), 79 a Caltanissetta (+3), 47 a Enna (numero invariato).
Dei 44.420 candidati siciliani – 43.200 interni e 1.220 esterni – sono 23.681 quelli che si presenteranno alla prova nei licei; 13.540 negli istituti tecnici e 7.199 nei professionali.
Dei 41.622 maturandi delle scuole statali, Palermo e Catania sono le province in cui si concentra il maggior numero, con rispettivamente 9.713 (9.948 nel 2024) e 9.453 (9.537 nel 2024). Seguono Messina con 5.057, in lieve controtendenza rispetto al 2024 in cui sono stati 5.020, Trapani 3.845 (3.898 nel 2024), Agrigento 3.722 (3.896 nel 2024). A Siracusa e provincia se ne presenteranno 3.231 (3.253 nel 2024), a Caltanissetta 2.542 (2.529 nel 2024), a Ragusa 2.697, anche qui in live aumento rispetto ai 2.548 candidati del 2024 e infine Enna con 1.362 (qualche unità in più rispetto ai 1.323 del 2024).
Tra i licei, è anche quest’anno lo scientifico che conta il maggior numero di maturandi (6.367), seguono classico (3.929), scienze umane (3.022), linguistico (2.972), scientifico – opzione scienze applicate (2.667, erano 2.618 nel 2024), scienze umane – opzione economico sociale (1.099), scientifico – sezione a indirizzo sportivo (493), liceo delle arti figurative, plastico – pittorico (523, erano 489 nel 2024). Si presenteranno all’Esame di Stato 339 (erano 301 nel 2024) studentesse e studenti della sezione musicale del liceo musicale e coreutico e 75 della sezione coreutica triennio (erano 77 nel 2024).
Tra gli istituti tecnici, è l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing ad avere il maggior numero di maturandi (2.108, erano 2.754 nel 2024), ai quali vanno aggiunti i 1.619 dell’articolazione Sistemi informativi aziendali e i 187 dell’articolazione ’Relazioni internazionali per il marketing’. Segue Informatica e telecomunicazioni articolazione informatica con 1.776 e Turismo con 1.707 maturandi. Tra gli istituti professionali il maggior numero di maturandi si rileva nell’indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera con 3.345 candidati, ai quali si aggiungono i 573 dell’articolazione ‘Enogastronomia’, i 46 dell’articolazione Sala e vendita, i 12 dell’Accoglienza turistica e gli 8 della Produzione dolciaria. Seguono: manutenzione e assistenza tecnica con 772 candidati; agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane con 492 candidati (erano 486 nel 2024).
“L’Esame di Stato è un traguardo importante nel percorso scolastico dei nostri giovani e il mio augurio va alle migliaia di studentesse e studenti siciliani del secondo ciclo di istruzione affinché possano affrontare questa prova con serenità e il giusto impegno– dice Giuseppe Pierro, Direttore Generale dell’USR Sicilia –. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale della scuola per la dedizione e il lavoro svolto durante l’intero anno scolastico”.




Divertimento e riflessione, successo per Lisistrata: appalusi a scena aperta per Lella Costa

Applausi a scena aperta ieri sera al Teatro Greco di Siracusa per la commedia Lisistrata di Aristofane, lo spettacolo diretto da Serena Sinigallia, con Lella Costa protagonista.
La nuova traduzione del testo di Aristofane è di Nicola Cadoni, la scena di Maria Spazzi, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di Filippo Del Corno, la direzione del coro di Francesca Della Monica ed Ernani Maletta, le coreografie di Alessio Maria Romano, il disegno luci di Alessandro Verazzi.
“Lisistrata parla di guerra. O meglio parla di chi non ne può più di subire o fare la guerra – sono le parole di Serena Sinigaglia -. Il paradosso di Aristofane, a distanza di secoli, mi appare tutt’altro che un paradosso: se le donne di tutti i fronti di guerra si unissero sotto la bandiera della pace, negandosi ai mariti o ai propri compagni, non cesserebbero gli scontri armati e le battaglie? Ma Lisistrata parla anche d’amore, un amore laico, potente, felice e giocoso. Questi temi rendono Lisistrata eterna e come tale ho cercato di costruire, con i miei straordinari collaboratori, uno spettacolo che non avesse un tempo definito, giocando a citare l’antico e il contemporaneo continuamente”. I personaggi si muovono, come racconta Maria Spazzi “in una scena dominata da una grande struttura che ricorda un telaio antico da cui partono tantissimi fili”. “La situazione di guerra in cui ci troviamo all’inizio della vicenda è dunque evocata dal groviglio di fili in disordine che ricoprono la scena – aggiunge la scenografa dello spettacolo -. L’azione di pacificazione delle donne è intesa a sbrogliare l’intrico per tessere un “bel mantello per il popolo”, in cui i fili sono metafora di dialogo. L’incontro e il dialogo dunque, come presupposto indispensabile per tessere la pace”. Le musiche di Filippo Del Corno raccontano “sorgenti acustiche differenziate che rappresentano i due opposti eterogenei e apparentemente inconciliabili, chiamati ad incarnare simbolicamente i due universi, femminile e maschile, che si fronteggiano in Lisistrata” mentre i costumi disegnati da Gianluca Sbicca sono degli abiti “passepartout, legati sì a un immaginario ‘antico’ ma allo stesso tempo anche al nostro contemporaneo cercando di avvicinare questa storia di ‘emancipazione femminile’ ai giorni nostri”. Infine, i movimenti di Alessio Maria Romano sono pensati sia per Pace che “chiederà ascolto, tenterà di urlare la fragilità della sua esistenza ma anche dell’esistenza dell’umanità intera; una divinità danzante che si rivelerà nella sua bellezza e forza” sia per il coro e l’intera collettività che abiterà la scena. “Cercheremo di muovere il coro – dice Alessio Maria Romano – specificando come certo mondo danzato può ricordare, da sempre, l’adesione a determinati stereotipi sociali come a bisogni di gioco, sfogo e divertimento ma anche di corteggiamento e seduzione. Cercheremo la nostra danza o meglio il bisogno, al di là del verbo, di urlare al mondo, ai potenti, alle donne e agli uomini tutti la nostra esistenza e il nostro desiderio e sfrenato bisogno di Pace”.
Lisistrata resterà in scena fino al 27 giugno alternandosi con Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Robert Carsen per poi andare in tourneé al Teatro Grande di Pompei dal 18 al 20 luglio e al Teatro Romano di Verona l’11 e il 12 settembre.
Nel cast guidato da Lella Costa anche Marta Pizzigallo (Calonice), Cristina Parku (Mirrine), Simone Pietro Causa (Lampitò), Marco Brinzi (Dracete), Stefano Orlandi (Strimodoro), Francesco Migliaccio (Filurgo), Pilar Perez Aspa (Stratillide), Giorgia Senesi (Nicodice), Irene Serini (Rodippe), Aldo Ottobrino (Commissario), Salvatore Alfano (Cinesia), Didi Garbaccio Bogin (Donna Beota), Beatrice Verzotti (Donna Corinzia), Alessandro Lussiana (Ambasciatore spartano), Stefano Carenza (Ambasciatore ateniese) e Giulia Quacqueri (Pace). Nel cast dello spettacolo anche le allieve e gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
Ieri, al Teatro Greco, si è svolta anche anche un’iniziativa pregna di significato. La Fondazione INDA ha ospitato,infatti, Posto Occupato, la campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio e la violenza di genere ideata nel 2013 da Maria Andaloro. Oltre a lasciare un posto vuoto tra gli spettatori, a teatro anche una postazione con le rappresentanti del Centro Antiviolenza Ipazia e della Fondazione “Una Nessuna Centomila”.




“Di là dal fiume e tra gli alberi” fa tappa a Siracusa, su Rai 5 puntata su Elio Vittorini

Il viaggio di Silvestro Ferrauto, protagonista di “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini , ripercorso da Lucrezia Lo Bianco, da Siracusa a Vizzini, alla scoperta, non solo di aspetti inediti della vita e della personalità dello scrittore siracusano, ma anche di ‘chicche’ che questo scorcio di Sicilia custodisce.
Domani, domenica 15 giugno, alle 21.15 su Rai 5,andrà in onda l’ultima puntata di “Di là dal fiume e tra gli alberi” , il viaggio alla ricerca di nuove voci, memorie sopite e personaggi contemporanei. Il viaggio è un tentativo di ascoltare un’altra Sicilia, interna e silenziosa, in cerca di una possibile armonia, sospesa tra il recupero del passato e il desiderio di nuove prospettive.
Nel 1941 la casa editrice Bompiani pubblica “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini. Il protagonista, Silvestro Ferrauto, siracusano come l’autore, lascia la Sicilia da giovane per cercare lavoro al Nord. In occasione dell’onomastico della madre, dopo quindici anni, decide improvvisamente di tornare nella sua isola. Raggiunge Siracusa in treno, poi prosegue sul trenino della linea secondaria Siracusa-Vizzini, che lo avvicina al paese natale. Durante il viaggio, Silvestro incontra figure emblematiche, e le conversazioni con questi personaggi diventano l’anima del romanzo, restituendo il ritratto di una Sicilia amara e disillusa, consapevole di un riscatto che, secondo Vittorini, non arriverà mai.
Lucrezia Lo Bianco partirà dunque da Siracusa e incontrerà nel primo momento del suo viaggio, il giornalista Aldo Mantineo, all’interno della Biblioteca Alagoniana, tra i testi che Vittorini amava consultare. Scelte che lasciano trasparire qualcosa nella personalità e nei gusti di Vittorini.
“Sono stato onorato- racconta Mantineo- di aver accompagnato Lucrezia nel primo passo di questo viaggio. Entrare alla Biblioteca Alagoniana regala sempre una straordinaria sensazione. Si tratta certamente di uno dei luoghi della cultura siracusana da vivere di più”.
Il viaggio si snoda poi verso il ragusano, attraverso Ferla. La voce in questo caso sarà quella del cantautore Carlo Muratori, direttore artistico di “Lithos”, il festival della musica popolare, folkroristica e contemporanea.




Pet dopo 6 mesi, l’assessore regionale Faraoni: “Nessun ritardo delle strutture sanitarie”

“Nessun ritardo da parte delle strutture sanitarie, ma solo un errore nella prescrizione medica e un’anomalia nella procedura di prenotazione online dell’esame”. Così l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, risponde al caso nato dalla segnalazione del deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). “Se il paziente di Siracusa avesse prenotato oggi la Pet, avrebbe trovato tranquillamente la prima disponibilità utile per il 18 giugno nell’ospedale della sua città. Esprimo dispiacere per quanto è accaduto – prosegue l’assessore Faraoni – ma anche profondo rammarico per la notizia volta a gettare discredito sul sistema sanitario pubblico”.
L’esponente cinquestelle aveva denunciato la prenotazione di una pet a distanza di sei mesi dalla richiesta urgente da parte di un paziente siracusano. Un disservizio che, però, secondo l’assessorato regionale, sarebbe infondato. Secondo quanto ricostruito dal vertice della sanità regionale, il paziente non si sarebbe rivolto direttamente all’Asp di Siracusa ma al sovraCup, fissando la prenotazione per il prossimo 14 novembre in una struttura privata accreditata della provincia di Palermo. La stessa clinica, riscontrando un’anomalia nella prenotazione, avrebbe provato a contattare il paziente, raggiunto telefonicamente ieri per chiarire il motivo per cui non avesse prenotato in tempi più ragionevoli, considerato che vi sarebbe stata la disponibilità anche con ampio anticipo. Il problema, alla fine, sarebbe stato risolto.
L’Asp di Siracusa avrebbe anche accertato la presenza di un codice regionale e di un “quesito diagnostico” non perfettamente allineati nella ricetta del medico prescrittore. Questo ha indotto il sovraCup a individuare un centro privato di maggiore specializzazione, accreditato nel palermitano.
Sul tema è intervenuto anche il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso. “La vicenda della PET a Siracusa è stata presentata all’opinione pubblica in modo fazioso e ingiustificato. Di fronte a una sanità pubblica che ogni giorno si adopera con grande sacrificio per garantire assistenza, anche in condizioni non facili, è grave e inaccettabile che si continui a strumentalizzare casi complessi per finalità politiche”, sottolinea Gennuso a seguito delle dichiarazioni del deputato M5S Carlo Gilistro.
“È stato accertato – precisa Gennuso – che il CUP dell’ASP di Siracusa non è mai stato contattato direttamente, e che, al contrario di quanto affermato, la prima disponibilità utile per l’esame risultava già per il 18 giugno presso l’ospedale della città. La realtà, insomma, è molto diversa da quella raccontata. Una disponibilità in tempi brevi tra l’altro confermata dalla struttura privata accreditata di Palermo che dopo la prenotazione attraverso il CUP regionale ha contattato l’utente per segnalare l’errore nella prescrizione e la disponibilità dell’esame in tempi celeri.”
«Se l’on. Gilistro avesse realmente voluto agire nell’interesse dei cittadini – prosegue – avrebbe dovuto prima verificare i fatti. Al contrario, ha scelto la strada della polemica, gettando fango non solo sulla Direzione dell’ASP di Siracusa, ma anche su medici, infermieri e operatori sanitari della propria provincia, che invece meriterebbero rispetto e sostegno”.

foto archivio




Cassibile-Avola, tratto autostradale chiuso dalle 22 alle 6 dal 16 al 20 giugno

Ancora indagini, ispezioni e monitoraggio sul viadotto Cassibile, dopo i problemi strutturali che sono emersi ad inizio anno. In seguito ad alcuni controlli sul tratto di autostrada tra Avola e Cassibile, sono emersi difetti strutturali tali da ridurre la capacità portante della struttura.
Il Consorzio delle Autostrade Siciliane, che gestisce la Siracusa-Gela, ha disposto dal 16 giugno e sino al 20 giugno, la chiusura al traffico veicolare, per i veicoli che transitano in direzione Gela, del tratto autostradale tra Cassibile ed Avola. Questo allo scopo di consentire ulteriori indagini, ispezioni e monitoraggio sul viadotto. Dalle 22 alle 6, le auto dovranno obbligatoriamente uscire a Cassibile per poi percorrere la Statale e rientrare in autostrada ad Avola.
“La chiusura in orario notturno è una misura che va incontro alle esigenze di pendolari, turisti e residenti, soprattutto in vista della stagione estiva. Continueremo a monitorare l’evoluzione dei lavori per tutelare al meglio la nostra comunità e il territorio”, ha dichiarato il sindaco di Avola, Rossana Cannata, che questa mattina ha preso parte al tavolo tecnico convocato in Prefettura nell’ambito del Comitato Operativo per la Viabilità (COV).




Esposizione all’amianto, Marina Militare condannata a risarcire 400mila euro

Il Ministero della Difesa è stato condannato in via definitiva dal Tribunale Civile di Roma a pagare un risarcimento di circa 400mila euro in favore dei familiari di Michele Cannavò. L’uomo, originario della provincia di Catania ma residente a Siracusa, è stato motorista navale della Marina Militare ed è deceduto a causa di un mesotelioma pleurico provocato dall’esposizione prolungata all’amianto.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) spiega che Cannavò “ha servito per 34 anni lo Stato tra il servizio militare e civile, operando in ambienti contaminati e privi di adeguate protezioni. Imbarcato su diverse unità navali e impiegato nell’Arsenale Militare di Augusta, è stato quotidianamente a contatto con fibre di amianto: nei motori, nei corridoi, nei rivestimenti delle condotte, fino agli stessi ambienti di vita delle navi”. La malattia gli era stata diagnosticata nel 2019, poco prima del decesso.
L’Inail – racconta l’Ona – ha riconosciuto il nesso causale tra l’infermità e le mansioni svolte in Marina, nel periodo del servizio civile.
“Finalmente giustizia per la famiglia Cannavò”, commenta Ezio Bonanni, legale dei familiari e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. “Questo risarcimento non potrà restituire Michele ai suoi cari, ma rappresenta un passo in avanti verso la tutela delle vittime e la bonifica definitiva dell’amianto da navi e arsenali militari”.




Giornata mondiale del donatore, l’Avis provinciale impegnata per sensibilizzare l’opinione pubblica

Anche in provincia di Siracusa l’Avis celebrerà domani, sabato 14 giugno, la Giornata del mondiale del donatore.
“Dona il sangue, dona il plasma. Insieme salviamo vite”. Questo è lo slogan che riprende l’appello ufficiale proposto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS): “Dona sangue, dona speranza: insieme salviamo vite”.
“Nella nostra provincia si stanno compiendo, grazie all’impegno encomiabile di tanti volontari, tutti gli sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul bisogno di donazioni di sangue e plasma e sull’impatto che queste hanno sulla vita dei pazienti. – commenta la presidente provinciale Carmela Petralito – Ci impegniamo quotidianamente per incoraggiare sia i donatori nuovi che quelli periodici a donare regolarmente il sangue, con l’obiettivo di contribuire a garantire una fornitura stabile e sufficiente, evidenziando allo stesso tempo l’impatto positivo dei donatori sulla salute e sul benessere degli altri e promuovendo i valori di solidarietà, altruismo, volontariato e comunità attraverso la donazione di sangue. Importante – prosegue – l’intesa tra AVIS e ANCI Sicilia (presieduta dal sindaco Paolo Amenta), che si impegnano a rendere la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue un evento significativo per la promozione della donazione e per la sensibilizzazione del pubblico sui temi della salute e della solidarietà, organizzando significative iniziative a livello locale, come pure l’impegno costante e proficuo dell’Asp di Siracusa, guidata dal direttore generale Alessandro Caltagirone”.




Grande successo a Carlentini per la presentazione di “Caffè Amaro” di Sabrina Francalanza

Successo di pubblico, ieri sera, per la presentazione del romanzo di Sabrina Francalanza “Caffè amaro” edito da AlgraEditore. . L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Carlentini e dal Circolo di Conversazione, patrocinato dal comune di Carlentini ha rappresentato un importante appuntamento culturale per la cittadinanza.
L’incontro si è aperto con i saluti dei presidenti della Pro Loco Amedeo Seguenziae del circolo di Conversazione Cettina Sutera. Tra i presenti anche il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e il vice sindaco Pinuccio Carnazzo. Il dialogo con l’autrice è stato affidato al giornalista Salvatore Di Salvo, segretario nazionale UCSI e direttore di Radio Una Voce Vicina InBlu, che ha guidato la conversazione con profondità, toccando i temi chiave del romanzo.Caffè amaro racconta la storia di Rachele e Stefano, il cui incontro davanti a un caffè segna l’inizio di un legame profondo e complesso. Tra emozioni intense e la consapevolezza di una separazione imminente, la loro relazione si sviluppa tra speranze e difficoltà, legando i due protagonisti ai capi di un filo rosso che, nonostante le sfide del tempo e della distanza, li conduce verso nuovi orizzonti di vita.Al termine il firmacopie dell’autrice.
« Questo evento ha superato ogni mia aspettativa – ha detto l’autrice -. Ringrazio la Pro Loco di Carlentini e il Circolo di Conversazione per avere organizzato con tanta cura questa serata. È stato emozionante presentare il mio romanzo in una cornice così suggestiva della città di Carlentini – che non smette mai di sorprendermi positivamente. Vedere tante persone presenti e partecipi mi ha riempito di orgoglio.»
“Un evento riuscito – ha detto il presidente della Pro Loco Amedeo Seguenzia – che ha saputo coniugare letteratura, dialogo e comunità, confermando la vivacità culturale di Carlentini”.




Polizia e Fondazione Conad ETS insieme contro la violenza di genere: nasce “ProgettoRispetto”

È stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e Fondazione Conad ETS, per la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate alla prevenzione della violenza di genere e alla promozione della cultura del rispetto.
Il protocollo, sottoscritto per la Polizia di Stato dal Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Alessandro Giuliano e per Fondazione Conad ETS dal Segretario Generale e Direttrice Maria Cristina Alfieri, dà ufficialmente avvio al “ProgettoRispetto – insieme contro la violenza di genere”, un’iniziativa nazionale rivolta in particolare ai più giovani, che punta a sensibilizzare le nuove generazioni e a fornire strumenti concreti a insegnanti e famiglie per affrontare temi fondamentali come parità di genere, consenso, discriminazioni e riconoscimento delle diversità.
La violenza di genere, infatti, non è solo un fatto privato: è una delle più gravi e diffuse violazioni dei diritti umani, con radici profonde in stereotipi culturali e disuguaglianze. Affrontarla significa investire nell’educazione e nel cambiamento culturale.
Attraverso il portale www.progettorispetto.it, verranno messi a disposizione materiali didattici gratuiti, documentari, testimonianze, e incontri formativi per studenti, docenti e famiglie delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono inoltre previsti workshop interattivi, campagne sui social media e il coinvolgimento di esperti qualificati per attività formative anche a livello locale.
Il protocollo prevede anche azioni concrete di sostegno alle vittime, comprese attività di reinserimento nel mondo del lavoro, e un approfondimento sugli strumenti di prevenzione e tutela già in essere, come le misure del Questore e i dispositivi di pronto intervento attivati dalla Polizia di Stato.
L’intesa si inserisce nel solco della campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, e rafforza l’impegno congiunto di istituzioni e realtà del terzo settore per una società fondata su rispetto, equità e sicurezza.




VIDEO. Siracusa, è allarme sicurezza? Il prefetto Giovanni Signer invita alla cautela: le sue parole

Dopo gli ultimi episodi di cronaca a Siracusa e nella sua provincia — l’ultimo in ordine temporale è l’omicidio di Giuseppe Pellizzeri, l’ufficiale della Guardia Costiera ucciso due giorni fa in via Elorina — ci si interroga se sia lecito parlare di un’emergenza sicurezza.
A preoccupare sono stati anche altri episodi recenti: l’omicidio di Nicolas Lucifora a Francofonte, l’uccisione di un pastore nelle campagne di Lentini, l’aggressione ad Avola tra minorenni e la rissa con spari a Noto. Si tratta di alcuni tra i fatti di cronaca che hanno acceso i riflettori su un possibile incremento della violenza e sull’emergenza educativa tra i giovani del territorio.
Sull’accaduto in via Elorina è intervenuto il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, durante l’inaugurazione della palestra “Antonio Montinaro” presso l’Istituto Comprensivo “Martoglio”.
“Dobbiamo analizzare questi episodi, che sono sì fatti di sangue, ma hanno dietro delle storie personali. Non sarei quindi così catastrofico nel dare un valore. Nel caso dell’ultimo omicidio, da quanto emerge dalle fonti aperte e dalle informazioni ricevute, sembra esserci una vicenda di natura economica alla base del delitto. Certo, i problemi ci sono, e quello del consumo di stupefacenti è il primo fra questi”, ha dichiarato.
Nel frattempo, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro e Paolo Romano, hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto e straordinario sul tema dell’ordine pubblico e della sicurezza a Siracusa e nelle sue frazioni, alla luce dell’omicidio di Giuseppe Pellizzeri.

L’intervista al Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer.