Siracusa. Vladimir Luxuria madrina dell'Onda Pride di luglio

Ancora una madrina di eccezione per l’Onda Pride di Siracusa. È Vladimir Luxuria, conduttrice televisiva, ex deputata ed attivista della comunità Lgbt.
A dare l’annuncio, il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini. Il documento politico del Siracusa Pride 2017 avrà come titolo la Trans-Formazione”.
In occasione del Siracusa pride, Vladimir Luxuria ha realizzato un video dove comunica la sua presenza in qualità di madrina del Siracusa pride 2017. “Sarà un Pride totalmente diverso dalle precedenti edizioni in quanto il corteo, previsto per il 15 luglio, attraverserà le vie principali della città. Il corteo si radunerà alle 17.30 al campo scuola Pippo Di Natale per concludersi all’Antico mercato d’Ortigia. Il pride village si realizzerà all’Antico Mercato d’Ortigia e già dal 13 luglio si terranno tavole rotonde, approfondimenti, eventi culturali e ludici”.




Siracusa. La morte di Licia Gioia, il padre al settimanale "Giallo": "Mia figlia non si è uccisa"

Parla per la prima volta il padre del maresciallo dei carabinieri Licia Gioia, uccisa da un proiettile e trovata senza vita nell’abitazione in cui viveva con il marito, un poliziotto di 46 anni, all’Isola. Erasmo Gioia affida i suoi pensieri al settimanale Giallo. Un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale, in cui il padre dice a chiare lettere di non credere minimamente all’ipotesi di un suicidio, emersa in un primo momento. “Mia figlia non si è uccisa. Licia amava la vita e non se la sarebbe mai tolta intenzionalmente. Perché è stato detto che quella notte Licia si è ammazzata in preda alla gelosia? Non c’è bugia più grande. Sulla morte di mia figlia nutro molti dubbi tanti elementi non tornano. Sono confortato, però, dal lavoro degli inquirenti, perché conferma le mie sensazioni: Licia non si è suicidata”. E’ uno dei passaggi dell’intervista esclusiva rilasciata al settimanale, che già in passato si è occupato della vicenda. A uccidere Licia Gioia è stato un colpo di pistola alla testa. Era la notte del 28 febbraio scorso. A raccogliere le dichiarazioni di Erasmo Gioia, il giornalista Gian Pietro Fiore. “Gli esami scientifici- dichiara ancora il padre della sfortunata carabiniera- dimostrano che è stata colpita a morte da un colpo da rimbalzo, quindi non può essersi sparata. Questo smentisce il racconto di mio genero, che ha dato versioni differenti. Solo lui sa la verità”-




Siracusa. Prestiti di importo sempre più alto in provincia, richiesta media 12 mila euro

Prestiti di importo sempre maggiore in provincia di Siracusa. Sono i dati che emergono dalle richieste registrate da Facile.it nel primo trimestre del 2017. Entrando nel dettaglio, la richiesta media si è attestata a 11.980 euro, in crescita del 22,38% rispetto al 2016. Aumentano anche la durata media del prestito (71 rate) e l’età del richiedente (43 anni). I richiedenti della provincia dichiarano di percepire un reddito medio mensile di 2 mila 270 euro, l’importo più alto segnalato in Sicilia. Nell’isola, secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, la maggior parte delle domande è legata all’ottenimento di prestiti per ristrutturare casa (22,68%, 15.743 euro il taglio medio); a seguire il consolidamento debiti (21.10%, 17.803 euro) e l’ottenimento di liquidità, che raccoglie il 18,09% delle richieste ed equivale ad una media di 14.636 euro.




Siracusa. Baratto amministrativo, Grienti: "Bene, ma non basta per una città disastrata"

“Il Baratto amministrativo è una buona opportunità, ma in una città disastrata come Siracusa non basta”. Il consigliere della circoscrizione Ortigia, Raffaele Grienti commenta con un cauto ottimismo la notizia dell’avvio dell’iter burocratico-amministrativo relativo al baratto amministrativo, con cui i cittadini meno abbienti, che non hanno la possibilità di pagare la tassa sui rifiuti per ragioni concrete e verificate, potranno comunque saldare il loro debito con il Comune prestando il loro lavoro e realizzando interventi di manutenzione individuati dall’amministrazione comunale. Il provvedimento è esecutivo. “La Rrealizzazione di scivoli per persone disabili sui marciapiedi, la pulizia della spiagge, la pitturazione di alcune scuole site a Belvedere, Cassibile e Siracusa e della pitturazione delle ringhiere del Lungomare di Ortigia-commenta Grienti-  un’indicazione data proprio dalla circoscrizione sono piccoli, ma importanti interventi che da tempo aspettavano.Adesso tocca alla cittadinanza aderire, presentando domanda all’Ufficio Tributi.Se da un lato viene data l’opportunità a chi ha un reddito basso di pagare in qualche modo la tassa sui rifiuti e a Siracusa un’occasione per migliorare, per quanto possibile, il decoro urbano; dall’altro lato ci ritroviamo con una città disastrata, strade ridotte ad un colabrodo. Il baratto amministrativo non può bastare”. Indice puntato contro l’assessore ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Coppa. “I siracusani sono stanchi, arrabbiati e delusi -conclude Grienti- da un’amministrazione che fa qualcosa di buono solo a tratti, con il contagocce”.




Siracusa. Incidente in via Unità d'Italia, auto capottata. Un ferito

È di un ferito il bilancio dell’incidente avvenuto in via Unità d’Italia poco dopo le 22. Si tratta dell’uomo alla guida dell’utilitaria che, per cause in fase di accertamento, è finita capottata su di un fianco dopo aver abbattuto due tratti di muri di cinta di abitazioni ed un palo dell’illuminazione pubblica. Sul posto intervenuti i vigili urbani e il 118.




Siracusa. Si rompe una condotta di adduzione, Belvedere potrebbe ritrovarsi a secco. Calo di pressione nella città alta

Potrebbe verificarsi una mancanza di erogazione idrica a Belvedere. La rottura di una condotta di adduzione al serbatoio di Bufalaro alto rischia di “regalare” problemi anche alle zone Teracati, Epipoli, Tica e Zecchino con possibili cali di pressione in queste ultime aree. I problemi principali, dicevamo, a Belvedere.
Le squadre tecniche di Siam sono a lavoro per risolvere il problema.




Siracusa. Sequestri record in negozi cinesi: oltre 4,2 milioni di prodotti pronti per la vendita

Nuovo maxi sequestro di prodotti non sicuri dagli scaffali di negozi cinesi. La Guardia di Finanza ha completato un giro di controlli in tutta la provincia. Oltre 4,2 milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per l’acquirente sono stati posti sotto sequestro. Controlli a Siracusa, Melilli, Rosolini, Francofonte e Pachino.
Le irregolarità riscontrate sono relative alla vendita di vari prodotti tra cui cosmetici, giocattoli, materiale elettrico ed informatici, ferramenta ed utensileria varia, accessori per auto e bigiotteria privi del marchio di conformità “CE”, spesso dissimulato attraverso il ricorso al logo China Export.
I sequestri più consistenti a Melilli e Rosolini. A Siracusa e Francofonte sono stati individuati anche lavoratori in nero: tre in totale. Due le persone denunciate. In corso ulteriori indagini per l’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta sugli scaffali. Le Fiamme Gialle voglio disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite.
I titolare dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla Camera di Commercio di Siracusa per le violazioni previste dal Codice del Consumo: previste sanzioni fino a 25.000 euro.
La Guardia di Finanza invita a non acquistare merce con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati.




Siracusa. Viaggio nel futuro possibile: Sbarcadero Santa Lucia, la nuova Marina. Il progetto

Seconda tappa del nostro viaggio a puntate nel futuro possibile di Siracusa. Uno sguardo ai progetti redatti per cambiare il volto della Borgata e iniziare una opera di riqualificazione che non guardi solo ad Ortigia. Dopo aver illustrato il piano per una nuova Piave, oggi ci occupiamo dello Sbarcadero Santa Lucia. Anche questo progetto rientra tra quelli finanziati recentemente dal Cipe.
L’area, attualmente, non sfrutta appieno le sue potenzialità. Ed è più che altro utilizzata come parcheggio per camper. Impossibile passeggiare con vista mare, per via del muretto di cinta che chiude gran parte del waterfront. Arredo urbano totalmente assente.
Ecco allora l’idea: pur preservandone la funzione di servizio alla diportistica e alla pesca, lo Sbarcadero può diventare una seconda “marina”.
Il progetto ridisegna gli spazi, prevedendo la creazione di una grande piazza sul mare con palme e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Un area per chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare dove oggi un muretto chiude lo sguardo.
La fruizione del nuovo Sbarcadero è principalmente pedonale, con la possibilità di accesso veicolare limitato ai titolari di concessioni nautiche.
Pavimentazione e sistema di illuminazione vengono ripensati ex novo dal progetto che mira a creare un nuovo rapporto con quel litorale anche con la creazione di una scalea e di una rampa disabili di collegamento con Riviera Dioniso il Grande.
porto piccolo progetto




Siracusa. Parcheggiatori in pettorina alla Neapolis, turisti stupiti: 3 euro l'ora "per la sorveglianza"

Sono in tre e con metodi diversi si prendono “cura” delle auto dei visitatori del parco archeologico della Neapolis, posteggiate negli spazi a strisce blu o nei pressi del camposcuola. Una situazione “tollerata” al punto da essere quasi “legale”. Per i siracusani almeno. Ma non per i turisti, tanti, e straniti di fronte alle richieste di quei soggetti in pettorina arancione, tanto visibili quanto abusivi.
Alcuni, ad onor del vero, vorrebbero mettersi in regola creando una cooperativa ed usando – in concessione – quello spazio recintato del campo di calcio del Pippo Di Natale. Ma nessuno, a livello amministrativo, ha dato seguito alla proposta di alcuni di questi ragazzi che sbarcano il lunario lungo quella strada, vendendo con sovrapprezzo i grattini per la sosta a due passi dal parco archeologico.
La presenza è, però, invasiva. E le modalità di approccio ai visitatori non sono sempre delle migliori. Uno, in particolare, sarebbe particolarmente “aggressivo”.
Decine le segnalazioni raccolte dalla redazione di SiracusaOggi.it. E tutte più o meno dello stesso tono. “Un arrogante parcheggiatore abusivo con un giubbino arancione, spacciandosi per addetto a quegli spazi di sosta, con fare mafioso chiede 3 euro l’ora per il parcheggio dell’auto”. Eppure i grattini costano 80 centesimi l’ora. “Il parcheggiatore mafioso ribatte che nella sua tariffa è inclusa la sorveglianza dell’auto”, spiega Fabio, anche in un lungo sfogo su Facebook. “Mi rifiuto categoricamente di pagare e vado ad acquistare i tagliandi al bar di fronte l’ingresso del parco archeologico. Il signor parcheggiatore mafioso si altera non poco, dicendo che qui a comandare sono loro e che i vigili e le forze di polizia di Siracusa sono al corrente del loro operato. Complimenti!”.
Il racconto, simile a decine di altri, fa diventare rossi di vergogna. In fondo, i parcheggiatori sono i primi a sapere che al di là di una multa non rischiano nulla. E la città “cede”, complice, la sua autorità. Eppure tutti, autorità comprese, sanno cosa succede, alla Neapolis come in Ortigia. “Il cittadino denunci, altrimenti non possiamo fare nulla”, il refrain. Ma adesso non serve la contestazione di estorsione per procedere. C’è il Daspo Urbano, la Municipale la usi.




Siracusa. Tre anni fa la morte di Ciccio Avola, "inghiottito" dal mare. Il padre: "Ancora in attesa della verità"

Sono passati tre anni da quel tragico 25 maggio, la tragica domenica in cui Francesco Avola, un ragazzino di appena 16 anni,scivolando in mare, al Plemmirio, morì annegato per una serie di circostanze che la magistratura dovrebbe chiarire. La Procura ha aperto all’epoca un fascicolo per omicidio colposo. Ad oggi non è accaduto assolutamente nulla. Nessun passo avanti, nessun elemento nuovo rispetto a quanto, subito dopo la tragedia, era emersa. Furono raccolte le dichiarazioni degli amici che si trovavano con lui, le dichiarazioni di chi intervenne per i soccorsi, le dichiarazioni dei familiari. Il fascicolo, però, non sarebbe ancora stato nemmeno depositato, nonostante siano trascorsi tre anni. Motivo di rabbia per la famiglia di Francesco e in particolar modo per il padre, Giacinto Avola, che in questi anni ha anche fondato un’associazione “Gli Angeli”, che raccoglie le famiglie delle giovani vittime di morti assurde. Assurde come quella di Francesco, praticamente “inghiottito” dal mare a 16 anni. Quando Francesco scivolò dalla scogliera era con il suo amico Giuseppe, caduto in acqua con lui e poi tratto in salvo. Il suo corpo fu ritrovato due giorni dopo dal sub Ninni Di Grazia. La Procura indaga contro ignoti, inchiesta coordinata dal Sostituto Procuratore Antonio Nicastro.Le attenzioni degli inquirenti, subito dopo il rinvenimento del corpo senza vita di Ciccio, si sono subito concentrate sul tempo intercorso tra la prima richiesta di aiuto e l’effettivo arrivo dei soccorsi. E intanto il tempo passa e per Giacinto Avola e la sua famiglia il dolore resta intatto, il tempo non riesce a lenirlo. Resta l’attesa di conoscere la verità o, comunque, di vederla riconosciuta dalla giustizia. Ma resta anche la delusione per le tante assenze riscontrate, per l’attenzione che la famiglia avrebbe voluto per il caso e che, invece, non trova a sufficienza.