Siracusa. Una metropolitana di superficie si può: c'è la volontà? Proposta di un lettore

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata in redazione da un lettore. Interessante il tema proposto: una metropolitana di superficie per snellire il traffico cittadino e tagliare le polveri sottili presenti nell’aria.

Giornate ecologiche: da quando non se ne organizza una ? Se la memoria non mi inganna dal 21 marzo 2010, l’ultima in cui i cittadini siracusani finalmente hanno potuto godere di un loro sacrosanto diritto purtroppo negato ogni giorno, cioè uscire per respirare aria pulita. Per cui, quando si comincerà a fare qualcosa di concreto contro l’inquinamento, per esempio cominciando ad attivare un comitato popolare per la mobilità sostenibile, come è successo a Ragusa dove, grazie a questa svolta storica, si è sbloccato e si è accelerato l’iter di finanziamento e di definizione del progetto di metropolitana di superficie che sfrutta la linea ferroviaria che attraversa la città iblea ?
Non si può più fare finta di nulla, Siracusa balza ai vertici delle classifiche…ma solamente quando queste riguardano le città più inquinate e le graduatorie più o meno recenti ci dicono che, per inquinamento di polveri sottili, Siracusa è seconda solo a Torino. La situazione sta diventando sempre più insostenibile: l’aria è sempre più irrespirabile, le strade sono sempre più invivibili e impercorribili, e non solo perchè sono bucate e sporche, ma perchè il traffico veicolare è diventato esageratamente eccessivo, soprattutto per colpa della secolare apatia del siracusano medio che ha bisogno della macchina anche per fare la spesa sotto casa. Se a tutto ciò aggiungiamo l’inciviltà stradale di molti, il quadro della situazione peggiora ulteriormente. Ma nonostante tutto questo si continua a girare intorno al problema e a una risoluzione definitiva e dalla radice al problema del trasporto pubblico, sempre più scadente, a cui bisogna necessariamente, urgentemente e definitivamente cambiare la gestione per poi passare definitivamente alla mobilità alternativa sostenibile.
Non basta mettere le navette (che tralaltro sono poche e non servono nemmeno tutta la città), e non serve nemmeno organizzare le giornate ecologiche come soluzioni tampone, come fatto dall’amministrazione Visentin nel periodo 2008-2010 senza comunque giungere a una risoluzione concreta e definitiva, ovvero di programmare\applicare piani di trasporto sostenibile. Se da un lato l’amministrazione Visentin ha azzeccato la scelta di riconvertire l’ex cintura ferroviaria in pista ciclabile, molto apprezzata e frequentata dai siracusani, da un altro ha fatto l’ennesimo errore di eliminare sul nascere un altro possibile e interessante progetto, ossia il recupero del tracciato anche per un servizio di metropolitana di superficie che avrebbe potuto collegare Siracusa da un capo all’ altro, partendo dalla Targia e arrivando fino all’ ex stazione marittima oggi occupata dal parcheggio del molo Sant’ Antonio, sfruttando anche parte dell’ ex ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini, una ferrovia storica e meravigliosa che solo qui si è potuta chiudere e smantellare. Questa scelta fu presa a favore dell’ ammirevole ma riduttiva pista ciclabile, che secondo quella amministrazione “sarebbe stata preferibile rispetto a un servizio di metropolitana che invece sarebbe stato sottoutilizzato”. Ciò è vero solo in parte, perchè i fatti avrebbero smentito l’amministrazione dell’ epoca dimostrando che i cittadini avrebbero preferito eccome anche la metropolitana di superficie che avrebbe decongestionato e dato respiro alla città con molti mezzi privati in meno. Ma a Siracusa è tendenza di qualsiasi amministrazione e di buona parte dei suoi cittadini abortire idee e progetti ancora prima di verificare se funzionano o meno.
Comunque, quello della metropolitana è un progetto ancora e sempre possibile, nonostante c’è chi si ostina a sostenere il contrario, senza dare spiegazioni plausibili e sopratutto senza essere propositivi e costruttivi. Un progetto sostenuto dall’esigenza di potenziare il servizio ferroviario da\per Fontane Bianche, ovviamente da ampliare anche da\per le restanti zone balneari, che da sempre hanno come unica strada di collegamento l’ormai insufficiente via Elorina, la quale durante il periodo estivo si congestiona praticamente a tutte le ore per il continuo via-vai di siracusani e di turisti dalla città alle zone balneari, dove in molti si trasferiscono in estate appunto. E quindi quale migliore occasione per dare alla città una valida alternativa, collegandola con questa e altre zone balneari? Per fortuna ci sono pure i siracusani costruttivi e favorevoli, infatti su youtube alcuni di loro si sono sbizzarriti a creare e a lanciare dei progetti.
Infine, ci tengo a sottolineare che trasporto pubblico sostenibile non significa solo metropolitana, significa anche bus e navette elettrici che collegano tutta la città; significa barche e vaporetti (a proposito ma non si doveva ripristinare il collegamento barcaiolo tra la Borgata e Ortigia? E che fine ha fatto il vaporetto estivo che da Ortigia portava all’Isola e viceversa ?); significa piste ciclopedonali; significa saper rinunciare più spesso alla macchina e alla moto e a usare di più la bici e i mezzi pubblici sostenibili; e chi più ne ha ne metta. Per rimediare c’è tempo entro i prossimi tre anni, durante i quali si può attingere ai fondi europei per la mobilità sostenibile, finanziamenti che ovviamente devono essere correlati dai relativi progetti. E come già accennato sopra, qualcuno si è già portato avanti con il lavoro. Ce la faremo ? Ai posteri l’ardua sentenza…

Lettera Firmata

foto dal web




Siracusa. Viale Paolo Orsi senza tregua: giovedì ancora un cantiere con restingimento della carreggiata

Non c’è pace per viale Paolo Orsi e per gli automobilisti che ogni giorno vi transitano. E’ stagione di lavori in corso. E così dopo i tombini, i lavori di Wind tocca adesso a Siam.
Rifacimento di un tratto del manto di asfalto e restringimento di carreggiata, dalle 14 alle 17, giovedì 16 febbraio. Un pezzo del vialone, in direzione corso Gelone, sarà off-limits per qualche ora. Istituita la rimozione coatta ambo i lati, dieci metri prima e dieci metri il civico 7.




Siracusa. Nuovo ospedale, tutto tace e si insinua un sospetto: "si punta ai privati?"

“Sulla vicenda del nuovo ospedale di Siracusa si è già perso molto tempo. Non si insista nel perseguire soluzioni evidentemente inadatte”. Si rivolge direttamente all’amministrazione comunale il deputato regionale centrista Pippo Sorbello. “Più attenzione per non perdere la possibilità del finanziamento pubblico, se venissero confermati gli esistenti vincoli sull’area dell’ex Onp scelta per ospitare la nuova e fondamentale struttura sanitaria”.
In attesa di risposte ufficiali, per Sorbello sarebbe più saggio iniziare a valutare la possibilità di sfruttare anche porzioni di terreno adiacente per poter sviluppare al meglio il progetto del nuovo ospedale e senza strettoie, altrimenti “questa volontà quasi attendista potrebbe essere oggetto di dietrologia, in considerazione del fatto che in Italia sta per essere dato il via libera ad 85 nuovi ospedali da costruire attraverso progetti di finanza, ovvero con il ricorso ai privati ed incertezza però sui servizi sanitari offerti al pubblico. Spero Siracusa sia fuori da questa cerchia e al di sopra di ogni sospetto”.




Cassibile. "Il pallone tensostatico pronto da mesi e non consegnato", il quartiere insorge

I lavori di costruzione del nuovo pallone tensostatico di Cassibile sono stati conclusi da mesi, eppure la struttura, particolarmente attesa dai residenti, non viene ancora consegnata alla comunità. E’ questa la ragione del rammarico che, per il quartiere, esprime il presidente della circoscrizione, Paolo Romano. “Non si comprende come mai ad oggi la struttura non sia stata consegnata per il normale uso quotidiano- commenta Romano, non stupito dalle “sentite e corpose lamentele che arrivano continuamente da cittadini ed associazioni sportive che, sopratutto nel periodo invernale, sono costrette a interrompere le proprie attività, con grave nocumento per tutto il territorio”. A queste considerazioni, Romano fa seguire una sollecitazione, indirizzata chiaramente al Comune, affinchè si proceda subito alla consegna della struttura, “ovviamente dopo i collaudi e i passaggi tecnici previsti, così da consentire la ripresa delle numerose attività sportive che vengono svolte ed evitare che si collezioni l’ennesima incompiuta”.




Siracusa. Unità operativa emergenza-urgenza, Vinciullo presenta disegno di legge

“Le situazioni di emergenza urgenza sanitaria rappresentano un evento improvviso, spesso imprevedibile, che mette in pericolo di vita la persona interessata se non viene effettuato, entro pochi minuti, un intervento di soccorso in modo tempestivo e professionale”. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. “Il soccorso d’urgenza può essere ritenuto valido se il mezzo di soccorso idoneo è presente sul luogo dell’evento, dal momento della ricezione della richiesta di soccorso, entro 8 minuti nell’area urbana ed entro 20 minuti nell’area extraurbana, garantendo un intervento di soccorso qualificato ed un trasporto protetto fino al ricovero nel presidio ospedaliero adeguato a risolvere il problema presentato. Proprio perché la mancanza di personale in un settore così delicato non è tollerabile – ha proseguito l’On. Vinciullo – si rende necessaria l’indizione di nuovi concorsi pubblici per la copertura dei posti vacanti in tutte le unità operative di emergenza urgenza degli ospedali pubblici siciliani. Per questo motivo ho presentato un Disegno di Legge, il n. 1293 del 1 febbraio 2017, che ha l’obiettivo di colmare quel gap di vuoto di organico che impedisce in Sicilia la regolare attività delle varie componenti che partecipano alle attività di soccorso, la cui integrazione rappresenta un elemento fondamentale nella realizzazione di una continuità di soccorso necessaria a garantire risposte efficienti a coloro che si trovino in situazione di emergenza sanitaria”.




Siracusa. Lavori in viale Paolo Orsi, traffico di nuovo in tilt

Mattinata di “passione” nella zona sud della città. I lavori in corso, per la giornata di oggi, lungo viale Paolo Orsi, che riguardano i chiusini di ghisa, comporta forti rallentamenti alla circolazione veicolare. Interventi che sono stati preannunciati ieri, anche per evitare situazioni paradossali come quella che si è verificata durante la prima tranche di lavori, in quel caso per la sistemazione del livello dei tombini. In pochi, comunque, hanno scelto vie alternative per accedere e uscire dal capoluogo. Dalle 9 in poi, dunque, traffico in tilt, con lunghe code e tempi di percorrenza particolarmente lenti. I lavori andranno avanti per buona parte della mattinata e, per la fase conclusiva, anche nel pomeriggio. Da questa sera la carreggiata dovrebbe tornare interamente percorribile.




Siracusa. Fondazione Inda, in Consiglio si parla di statuto e governance: il sindaco tornerà presidente ad agosto

Si è parlato poco di statuto e molto di governance della Fondazione Inda nel corso del consiglio comunale aperto dedicato proprio alle modifiche statutarie. Alla seduta aperta hanno partecipato anche i deputati nazionali Zappulla e Amoddio. Una ventina i consiglieri presenti, sinonimo di attenzione verso la principale istituzione culturale siracusana.
Tra polemiche e velate accuse, il “nodo” si è concentrato sulla necessità di garantire la centralità di Siracusa nel governo della Fondazione evitando ingerenze da Roma. Le modifiche riguarderebbero le figure del consigliere delegato e del sovrintendente. Confermato che il sindaco rimane presidente della Fondazione. E al termine dell’attuale commissariamento, prolungato sino ad agosto, Garozzo – presente in aula – dovrebbe riprendere il timone della Fondazione.




Siracusa. Slitta l'insediamento del consiglio camerale del SudEst, Confcommercio: danno erariale

Con una nota dell’assessore Lo Bello è stato rinviato l’insediamento del consiglio camerale della nuova Camera del Sud Est, passo conclusivo dell’accorpamento della Camere di Commercio di Siracusa, Ragusa e Catania. Inizialmente previsto per domani, l’insediamento slitta al 28 febbraio.
L’assessore regionale delle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, ha scritto al Mise e motiva lo slittamento. In un lungo excursus ha sottolineato come l’ Amministrazione abbia operato con rigore e imparzialità. “Occorre precisare – afferma – che la procedura di accorpamento della nuova Camera di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa è stata definita mediante l’adozione di tre delibere dei rispettivi consigli camerali, sottoscritte il 21 febbraio del 2015 dai legali rappresentanti degli Enti, ovvero Ivanhoe Lo Bello per Siracusa, Roberto Rizzo per Catania e Giuseppe Giannone per Ragusa. Su indicazione degli stessi è stato proposto Alfio Pagliaro per ricoprire il ruolo di commissario ad acta. Seppur in assenza di una competenza specifica, sulla nomina del commissario ad acta, e non disponendo di strumenti normativi diretti, ha invitato lo stesso commissario ad estendere i controlli già avviati. Ci siamo spinti addirittura a sollecitare la creazione di un organismo terzo, che tuttavia, non è normativamente previsto dai regolamenti del sistema camerale nazionale. Di fatto – evidenzia Mariella Lo Bello- non si rilevano ad oggi fattori ostativi all’insediamento del nuovo consiglio della Camera di commercio unificata. Tuttavia, proprio da Siracusa, sono pervenute numerose istanze di istanze di rivisitazione dell’accorpamento delle tre Camere di Commercio. La valutazione sull’accoglibilità delle stesse -afferma – potrebbe costituire per il Mise una occasione per riavviare una rivisitazione delle procedure propedeutiche all’accorpamento delle tre camere di commercio, attesa l’esclusività della competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, considerato che è intendimento dello scrivente, accogliere le istanze del territorio di Siracusa”, come anche Crocetta aveva scritto in precedenza.
“Per tutto questo – conclude Mariella Lo Bello – e al fine di acquisire un parere del Ministero, in merito all’accorpamento della Camera di commercio della Sicilia Orientale, anche parziale, escludendo Siracusa, l’insediamento, verrà differito al prossimo 28.02.2017, alle 10.30”.
In attesa che – in un cammino sin qui ondivago – si chiariscono quali passi fare tra disposizioni di legge (che indicano necessario l’accorpamento) e le pressioni del territorio siracusano che spingeva per la revoca. Compatto o quasi perchè Confcommercio Siracusa non nasconde di non aver gradito la soluzione e la posizione assunta dalla deputazione politica. E il presidente Sandro Romano annuncia anche una sua prossima visita in Procura.




Siracusa. Ristorante senza autorizzazione, sanzionato il proprietario

Continuano i controlli lungo la filiera della pesca da parte della Guardia Costiera di Siracusa che, nella serata di venerdì 10 febbraio hanno portato a termine, congiuntamente al personale dell’ASP di Siracusa e dei vigili urbani di Siracusa,un’ operazione già avviata nel mese di Gennaio. L’attività i ha permesso ai militari operanti di riscontrare, presso un noto ristorante del siracusano, la mancanza delle autorizzazioni amministrative utili a
svolgere l’attività di ristorazione. Si è provveduto, di conseguenza, in un primo momento a sanzionare
amministrativamente i responsabili dell’attività commerciale e, successivamente,
ad inviare gli atti prodotti ai competenti uffici.Nei prossimi giorni continueranno i controlli su tutta la filiera ittica con l’obiettivo di tutelare il consumatore e garantire l’interesse pubblico della sicurezza
alimentare.




Siracusa. Dispersione scolastica, denunciati quasi 500 genitori per le lunghe assenze dei figli

Lunghi periodi di assenza da scuola senza che i genitori o chi esercita la potestà genitoriale abbiano saputo fornire plausibili giustificazioni alle richieste di insegnanti e dirigenti scolastici. Sono partiti da questo dato gli accurati accertamenti dei carabinieri che hanno monitorato diversi istituti scolastici della provincia.
Individuati con esattezza gli assenti “cronici” con riferimento all’anno scolastico 2016/2017, sono stati contattati i servizi sociali dei Comuni interessati. Al termine delle verifiche, quasi 500 persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria perchè responsabili di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori. La dispersione scolastica.
Si tratta, per lo più, di ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni, prevalentemente di sesso maschile. “La dispersione scolastica va combattuta in modo convinto, il fenomeno costituisce una piaga dalle conseguenze oltremodo negative sulla sana crescita dei ragazzi e sull’equilibrio della società”, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Luigi Grasso.