Umanità disconessa, la morte di un senza tetto e la movida che scorre tutto intorno

In un sabato sera qualsiasi, tra le luci soffuse dei locali e le note allegre di una band che suonava poco distante, è morto un uomo. Era un senza fissa dimora, invisibile ai più. Ha esalato l’ultimo respiro in un locale abbandonato, di via Trieste, Ortigia. Per lui era rifugio, casa, riparo.
Un corpo coperto da un lenzuolo, una bara di metallo chiusa in silenzio, il via vai dei Carabinieri, della Municipale, del medico legale. Intorno, la vita che andava avanti indifferente. In fondo, forse nessuno quell’uomo lo ha mai davvero visto.
Scene di un’umanità sospesa, sistematicamente allenata ad ignorare. Ignorare il disagio, la povertà estrema, l’abbandono. Tutto finisce ai margini della coscienza collettiva, esattamente come quegli uomini che trovano rifugio al Mazzanti o nella ex Casa del Pellegrino.
La morte di un senza tetto non fa più notizia, non smuove coscienze e neanche interrompe per un minuto il ritmo della città che ha disimparato a vedere, a sentire, a riconoscere l’altro come proprio simile.
L’empatia è parcheggiata sui social, dove indignarsi è semplice. Ma sulle strade di Siracusa, sui marciapiedi di Ortigia, nei vicoli in cui si muore in silenzio, l’umanità vera si è disconnessa.
Quel corpo chiuso in una bara, mentre tutto scorreva come se nulla fosse, ci restituisce l’immagine spietata di una società che ha perso il senso della compassione, della prossimità. Un patto sociale che si sgretola dalla base.




Non è un fotomontaggio: ecco perché lo scatto dell’Etna di Kevin Saragozza è autentico

L’attività esplosiva dell’Etna, dal cratere di Sud-Est, che si è verificata nella giornata di ieri, ha lasciato a bocca aperta il mondo intero. L’eruzione ha causato il crollo di una parete del cratere, sollevando una nube eruttiva piroclastica alta chilometri.
Ma a fare il giro del web, oltre ai numerosi video realizzati da turisti e siciliani a due passi dal vulcano, è stato lo spettacolare scatto del fotografo siracusano Kevin Saragozza. La fotografia raffigura la potenza della natura durante l’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est, vista da Siracusa alle ore 12:45.

Numerose sono state le reazioni sui social, con commenti entusiasti sulla bellezza dello scatto, ma anche insinuazioni su un possibile fotomontaggio. Proviamo però a fare chiarezza e spieghiamo perché non si tratta affatto di un fotomontaggio.
È tutta una questione di pianificazione, e a fare la differenza è la distanza dall’elemento ripreso. Spieghiamo meglio.
Lo scatto è stato realizzato da Kevin Saragozza da un punto strategico: il Minareto. Nella foto si vedono Siracusa, il Santuario e, perfettamente in asse e in tutta la sua maestosità, l’Etna.
Per capire ancora meglio, la redazione di SiracusaOggi.it ha intervistato il fotografo siracusano, che ha così spiegato: “Si utilizzano dei teleobiettivi, in questo caso da 600 mm. Noi visioniamo questo scenario e non facciamo altro che ingrandirlo”.
Per realizzare scatti di questo tipo, l’aspetto fondamentale è che il soggetto sia distante almeno 2–3 km. Nel caso specifico, dalla posizione da cui è stata scattata la foto a Siracusa, la distanza era di circa 3,8 km. Una distanza ideale per ingrandire lo scenario e fare in modo che l’Etna sembri inglobare la città.
Ma perché l’Etna da Siracusa sembra così grande? L’Etna appare imponente principalmente per la sua ampiezza e altitudine, che generano un’impressione visiva di grandezza. Inoltre, la distanza tra Siracusa e l’Etna (circa 120 km) può amplificare l’effetto, soprattutto se si utilizza un obiettivo con focale elevata (zoom).
Un discorso simile può essere fatto per un altro scatto di Kevin Saragozza: la superluna su Ortigia, scelta addirittura come immagine del giorno dalla NASA. Anche in quel caso, la luna appare gigantesca rispetto al Castello Maniace: la foto è stata scattata a 2,2 km di distanza ed è tutta questione di illusione ottica.

La luna, infatti, può sembrare più grande rispetto a un monumento a causa di un effetto noto come “illusione lunare”. Quando la luna è sull’orizzonte, appare più vicina perché viene confrontata visivamente con oggetti familiari (come alberi, edifici o montagne) che si trovano anche a distanze notevoli, come 2, 5 o 10 km.
Un altro elemento fondamentale per realizzare questo tipo di scatti sono le condizioni atmosferiche. La qualità dell’aria deve essere ottimale per ottenere risultati nitidi e spettacolari.
In sintesi, guardare qualcosa attraverso un telescopio o un teleobiettivo è la stessa cosa: si ingrandisce la scena. Il punto fondamentale è la pianificazione dello scatto.
Nessun fotomontaggio, dunque, ma solo la bravura e la competenza di un fotografo come Kevin Saragozza, capace di realizzare una foto da copertina che ha fatto il giro del mondo e ha fatto parlare di sé.




Prima che sia troppo tardi, torniamo ad educare al rispetto. Le spiagge non sono pattumiere

Con l’arrivo dell’estate, le spiagge tornano a riempirsi di voci, colori e vitalità. E puntuale, come da qualche anno a questa parte, torna a presentarsi quella incivile abitudine: lasciare rifiuti sparsi sulla sabbia, come se il mare potesse inghiottire tutto e cancellare le nostre tracce. Il lungo fine settimana appena trascorso ha lasciato un’amara testimonianza all’Arenella, ma il fenomeno riguarda tutte le spiagge libere del capoluogo e non solo.
La dinamica è sempre la stessa: bottiglie di plastica, carte unte, resti di picnic disseminati qua e là, quando va bene raccolti in un sacchetto ma comunque lasciato sulla sabbia. E la colpa non è certo del servizio pubblico che, rispetto agli anni scorsi, non è certo stato depotenziato. I cestini per la differenziata, anche nelle spiagge libere, sono presenti.
E allora il problema deve essere più profondo di quanto sin qui ritenuto. Non si tratta di maleducazione, bensì di ineducazione ambientale. Tutto quello che è oltre la soglia di casa, per molti, resta qualcosa di esterno a sé, non parte integrante della propria quotidianità. È come se la spiaggia fosse un luogo da sfruttare e non da custodire.
La differenza tra chi vive questo rispetto e chi lo ignora è evidente: per molti nostri vicini corregionale, la cura del territorio è un valore condiviso, trasmesso in famiglia, rafforzato dalla scuola, promosso dalle istituzioni. E le spiagge, anche quelle libere, sono in ordine.
A Siracusa, invece, è venuto meno il patto educativo collettivo. Si pretende che le spiagge vengano pulite, ma non ci si sente coinvolti nella loro tutela. Eppure, nessun operatore ecologico potrà mai riparare il danno di una società che vive come normale l’abbandono dei rifiuti.
Come recuperare il gap? Un primo aiuto, da non sottovalutare, riguarda la comunicazione istituzionale oggi quasi invisibile. Mancano cartelli, appelli, campagne che richiamino al senso civico e alla responsabilità. Dire e ribadire che lasciare rifiuti in spiaggia è sbagliato, tornerebbe utile. Perchè quando un messaggio – per quanto ovvio – non viene ripetuto, condiviso e ribadito, perde forza. E così l’abbandono della spazzatura non è più vissuto come una colpa, ma come un gesto normale, socialmente accettato.
Al Comune di Siracusa è giusto allora chiedere l’avvio di una nuova stagione di educazione ambientale, che utilizzi i media locali, le associazioni, i social e coinvolga le famiglie. Una campagna massiccia, visibile, emotivamente coinvolgente che non si limiti a vietare ma che spieghi perché è importante rispettare la spiaggia. Perchè se davvero si punta alla Bandiera Blu nel 2026, servono acque ma anche coscienze cristalline.




Porto di Augusta, traffici in aumento: entro l’anno il nuovo terminal

Un aumento dei traffici significativo, che nel primo quadrimestre del 2025 ha fatto registrare un +21,60% di TEU,Twenty equivalent unit (misure applicata ai cantieri navali), che significa 18.936, oltre ad un +21,24% di container, ora a quota 11004.
Segnali incoraggianti, che rappresentano motivo di soddisfazione per il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, Francesco Sarcina.
“Si tratta di segnali di vivacità del mercato, seppure ancora iniziali – sottolinea Di Sarcina – bisogna tra l’altro tenere conto delle contingenze negative di questo momento storico e delle tensioni nell’area del bacino mediterraneo, a causa delle guerre. L’Autorità portuale sta investendo parecchio sul rilancio di questo porto e lo spostamento dei contenitori da Catania ad Augusta, che presenta maggiori spazi e strutture e migliori fondali, è stata concepita con l’obiettivo di una crescita del comparto. Oggi, a distanza di poco più di un anno, raccogliamo già i primi frutti e sono sicuro i miglioramenti nei prossimi tempi saranno di gran lunga più netti ed evidenti”.
Proseguono, intanto, i lavori per la costruzione del nuovo Terminal trapezoidale, che garantirà ulteriori 120.000 m² di piazzale: “È notizia di questi giorni – prosegue Di Sarcina – che RFI ha avviato la progettazione esecutiva del raccordo ferroviario che porterà le merci direttamente coi treni; a questo si aggiunge un prezioso lavoro di aggiornamento e digitalizzazione dei processi che riguardano i contenitori con il rifacimento del varco portuale, nel quale una corsia sarà dedicata esclusivamente ai container. Abbiamo incontrato una serie di resistenze e difficoltà ma sono molto soddisfatto dei risultati e dello straordinario lavoro degli uffici dell’Adsp”.

Sarà completato,inoltre, il punto di controllo frontaliero, che è stato riattivato per l’occasione, le cui strutture sono in fase di definizione; una serie di progetti che ammontano a complessivamente a 180 milioni di euro di lavori, in corso di completamento entro il prossimo dicembre, che consentiranno di accelerare il rilancio dello scalo augustano.

“Stiamo sempre più rimarcando, nel mercato globale, la posizione strategica del porto di Augusta e cercando di consolidare e incrementare la movimentazione di container – evidenzia Antonio Pandolfo, general manager e sale director di Europa Servizi Terminalistici, l’azienda che si occupa della gestione merci – siamo molto soddisfatti dei primi quattro mesi del 2025, soprattutto alla luce del trasferimento da Catania ad Augusta. Guardiamo con molto interesse il completamento del nuovo Terminal che darà un’ulteriore spinta allo sviluppo dei traffici. Tra i nostri continui investimenti è in arrivo una nuova gru ibrida da 150 tons che aumenterà l’attuale dotazione, portandola complessivamente a ben 4 gru portuali”.




Ponte ciclopedonale, ripristinato l’intonaco che si era “scrostato” dalla rampa

E’ stata completata nel giro di poche ore la riparazione sulla rampa del ponte ciclopedonale di Ortigia, lato via Eritrea. Nei giorni scorsi aveva creato una certa sorpresa il distacco di una piccola porzione della superficie calpestabile in resina, realizzata nei mesi scorsi. Era rimasto così scoperto il cemento sottostante. L’intervento è stato esteso all’intera linea di congiunzione della rampa, in senso longitudinale, anche per una migliore resa visiva.
Ad eseguire il veloce ripristino è stata la stessa ditta che ha costruito l’opera (Solesi, ndr) e che si è subito resa disponibile per l’intervento. A “staccarsi” – avevano spiegato i tecnici – meno di un millimetro (in altezza) di rasante che si sarebbe sollevato per via di umidità e della premura per completare l’infrastruttura entro i limiti temporali fissati dal Pnrr.
Per quanto scontato, è bene precisare che l’integrità e la tenuta strutturale del ponte fresco di realizzazione non è mai stata in discussione.




Lavori sulla SS114. Auteri, Gennuso e Carta: “Rimandati a settembre, no ai cantieri d’estate”

“La Sicilia orientale non può permettersi ulteriori disagi nel periodo estivo, soprattutto lungo un’arteria strategica come la SS114. Per questo, nel corso della IV Commissione ARS tenutasi oggi, abbiamo chiesto ad Anas di posticipare a settembre la seconda fase dei lavori nelle gallerie San Demetrio e San Fratello, originariamente previsti nei mesi di luglio e agosto”. Così parlano i deputati regionali Carlo Auteri e Riccardo Gennuso, assieme al presidente della commissione Ars, Giuseppe Carta, che hanno sollecitato chiarezza e programmazione su una serie di interventi infrastrutturali cruciali per l’area sudorientale della Sicilia mettendo allo stesso tavolo Anas e Terna. “Le gallerie andavano certamente adeguate – spiegano – perché è obbligatorio garantire il transito in sicurezza di mezzi che trasportano sostanze pericolose. La prima parte dei lavori si concluderà a fine giugno o i primi 10 giorni di luglio, ma i successivi interventi non possono sovrapporsi alla stagione turistica, già complessa per traffico e logistica”. Anche la messa in sicurezza delle barriere spartitraffico è stata oggetto di richiesta: “completare ciò che è possibile entro giugno, poi riprendere a settembre, evitando di congestionare il flusso veicolare nei mesi più delicati per residenti e imprese”. Infine, è stato affrontato il tema dei lavori Terna sulla Siracusa-Catania, ufficialmente ultimati questa mattina, con conseguente revoca del blocco previsto per il 5 giugno. “Abbiamo inoltre chiesto di sospendere le opere previste sulle strade provinciali, sempre per evitare ricadute negative sulle attività commerciali, turistiche e produttive e nella zona industriale – concludono i deputati Ars – Grazie alla nostra interlocuzione, Anas e Terna si confronteranno finalmente in maniera coordinata, per evitare sovrapposizioni e gestire meglio la pianificazione dei lavori futuri. Il nostro obiettivo è chiaro: garantire i necessari interventi infrastrutturali senza compromettere vivibilità, mobilità e lavoro nei mesi estivi. Le istituzioni hanno il dovere di ascoltare i territori e trovare soluzioni concrete, non burocratiche”.




Rosanna Magnano riconfermata presidente di CNA Siracusa per il prossimo quadriennio

Rosanna Magnano, che ha guidato l’organizzazione per il quadriennio precedente, è stata riconfermata presidente di CNA Siracusa per il prossimo mandato, con una nomina avvenuta per acclamazione. La riconferma è stata sancita durante l’assemblea elettiva della CNA Siracusa, svoltasi lo scorso 2 giugno all’Antico Mercato di Ortigia.
“E’ stato un mandato intenso e sfidante – ha commentato Rosanna Magnano nella sua relazione – in alcuni momenti durissimo. Ma è stato, soprattutto, un percorso condiviso, fatto di ascolto, presenza e azione concreta”.
“Il futuro è nelle nostre mani – ha concluso – abbiamo gli strumenti, l’esperienza, la determinazione e, soprattutto, la certezza che quando gli artigiani, i commercianti ed i piccoli imprenditori si mettono insieme non c’è sfida che non si possa affrontare e vincere”.
Con Rosanna Magnano, nella compagine di presidenza, sono stati eletti: Carmelo Calì, Nina Tanasi, Santi Lo Tauro, Elio Piscitello, Francesco Centamore, Stefania Fazzina, Vincenzo Grillo e Nicola Casto. Invitati permanenti alla presidenza i past president Innocenzo Russo (vice presidente regionale), Antonino Finocchiaro (presidente di CNA Pensionati) e Giuseppe Gianino oltre ai presidenti dei Giovani Imprenditori Gianmarco Infantino e di CNA Impresa Donna Stefania Midolo.
All’assemblea, presentata dal segretario territoriale Gianpaolo Miceli, hanno preso parte il presidente di CNA Sicilia Nello Battiato, il segretario Piero Giglione, il segretario di CNA Ragusa Carmelo Caccamo, il presidente Pippo Santocono e il direttore della divisione organizzazione e finanza di CNA Nazionale Nicola Tosi.
Presenti inoltre il presidente del Libero Consorzio di Siracusa Michelangelo Giansiracusa, il sindaco di Noto Corrado Figura, l’assessore del Comune di Priolo Gargallo Tonino Margagliotti, la vice presidente del Consiglio comunale di Siracusa Conci Carbone e la consigliera comunale Sara Zappulla.
Al termine delle attività elettive, coordinate da Giuseppe Gianino, sono state premiate due aziende con ben cento anni di attività a Siracusa, la gioielleria Bruno Manca di Corso Umberto e la Cantarella sas in via Roma.




CNA Sicilia, Nello Battiato a Siracusa lancia l’allarme sulla viabilità regionale

“Strade dissestate, cantieri prolungati e inefficienze logistiche costano alle imprese locali 20 milioni di euro al mese, minacciando competitività e sviluppo”. È questo l’allarme lanciato dal presidente regionale di CNA Sicilia, Nello Battiato, in occasione della manifestazione “ARTIGIAMO”, che si è tenuta ieri, presso l’Antico Mercato di Ortigia a Siracusa, durante l’Assemblea Quadriennale della CNA Territoriale. L’evento, coinciso con la Festa della Repubblica, ha celebrato il ruolo centrale dell’artigianato come espressione culturale, sociale ed economica del territorio.
“Serve un piano straordinario per la mobilità regionale con interventi concreti e tempi certi”, ha sottolineato Battiato, ribadendo l’impegno di CNA nel sollecitare risposte istituzionali.
Durante l’assemblea è stata riconfermata Rosanna Magnano alla presidenza territoriale di CNA Siracusa per il quadriennio 2025-2029. “La sua leadership – ha affermato Battiato – ha reso la CNA siracusana un esempio virtuoso, capace di coniugare rappresentanza e progettualità”. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al segretario provinciale Gianpaolo Miceli, per la dedizione operativa e strategica a sostegno delle imprese artigiane.
L’Assemblea ha eletto anche i delegati che parteciperanno all’Assemblea regionale del 18 luglio a Palermo.
Battiato ha infine ricordato il valore sociale dell’artigianato, motore di inclusione e presidio dei territori, soprattutto nelle aree interne, e ha lodato il crescente interesse dei giovani verso i mestieri tradizionali, auspicando politiche di formazione e semplificazione normativa.




Due ragazzi di Siracusa vincono la Marziani Remix Call dei Negramaro

Hanno solo 10 e 14 anni, ma sono riusciti a conquistare una delle band più amate del panorama musicale italiano: i Negramaro. Leonardo e Leonardo – in arte Leonar & Kombat Kid – sono i due giovanissimi vincitori della Marziani Remix Call, l’iniziativa lanciata dal gruppo per reinterpretare in chiave personale il brano Marziani.
A rivelarlo sono stati proprio i Negramaro attraverso un post sui loro canali social. “Siamo stati sommersi dalle vostre tracce e finalmente possiamo svelarvi la nostra preferita!”, si legge nel messaggio condiviso dalla band, che ha ascoltato tutti i remix ricevuti, senza sapere chi li avesse prodotti. E proprio tra questi, è emersa la versione dei due giovani ragazzi siracusani.
A sorprenderli è stato il fatto che dietro quella traccia si celassero due giovanissimi ragazzi di Siracusa, “inaspettatamente di 10 e 14 anni!”, sottolineano i Negramaro.
Il gruppo ha poi deciso di incontrare i due giovani vincitori presso l’Alari Park Studio, dove hanno trascorso un pomeriggio insieme per affinare il remix e vivere un momento di musica e condivisione.




Ape calessino, 45 posteggi riservati tra la zona archeologica e Ortigia

“Individuati i 45 posteggi riservati a motocarrozzette e velocipedi impiegati per il trasporto turistico”.
Lo comunica l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Enzo Pantano.
“L’esigenza era quella di garantire ordine al servizio- spiega Pantano- Resta alta l’attenzione per evitare eccessi ed abusi. In questa direzione, è stato importante il lavoro dell’amministrazione per regolamentare il settore. È nata una procedura che ha infine permesso di assegnare 38 licenze complessive, seguendo precisi criteri selettivi. Altre 7 erano state assegnate in precedenza”.
Questa la distribuzione dei posteggi riservati ai calessini:

* 7 stalli in Largo XXV Luglio, tra Via dell’Apollonion e Via Savoia (lato destro del senso di marcia);

* 2 stalli in Corso Matteotti, nei pressi del civico 67 (lato destro);

* 3 stalli in Corso Matteotti, in prossimità del civico 1 (lato destro);

* 6 stalli in Piazza Pancali, lungo il fronte del Tempio di Apollo;

* 3 stalli in Via Trento, nei pressi del civico 2 (lato destro);

* 3 stalli in Piazza Pancali, nella bretella tra Via Trieste e Riva della Posta (lato sinistro);

* 4 stalli in Piazza Federico di Svevia, tra il civico 1 e l’intersezione con via Castello Maniace;

* 4 stalli in Largo Aretusa, sul lato sinistro prima dell’incrocio con Via P. Picherali;

* 2 stalli in Viale Mazzini, di fronte al civico 12 (lato destro);

* 5 stalli in Viale Mazzini, tra Via XX Settembre e Largo Porta Marina (lato sinistro);

* 4 stalli sul Lungomare di Levante Elio Vittorini, adiacenti al Parcheggio Talete (lato destro, prima della rotatoria Riva N. Sauro);

* 2 stalli in via Romagnoli, accanto agli stalli taxi esistenti, vicino all’ingresso dell’area archeologica (lato destro).

I percorsi rimangono quelli già autorizzati, nel rispetto del decoro urbano e della sicurezza dei passeggeri.

Foto: repertorio