Siracusa. Tributi sospesi del '90, la storia infinita: "Rimborsi ancora bloccati: è anticostituzionale"

A più di un anno dall’approvazione della Legge di Stabilità 2015, che conteneva la norma che avrebbe potuto mettere fine alla storia infinita dei rimborsi dei tributi sospesi del ’90, tutto resta fermo. I cittadini che hanno pagato imposte in eccesso nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania rimangono in attesa della restituzione delle somme, vista la mancata applicazione della legge. Alzano la voce i deputati del Pd Pippo Zappulla e Giuseppe Berretta, rispettivamente componenti delle commissioni Lavoro e Giustizia.
“Nonostante le nostre pressioni e i molteplici incontri in sede tecnica e politica-tuonano i due parlamentari. il decreto non è stato adottato dal MEF e l’Agenzia delle Entrate remora l’esame delle pratiche di rimborso, costringendo i contribuenti a proseguire il contenzioso, con gravi ripercussioni sul corretto funzionamento degli uffici e delle Commissioni Tributarie competenti, letteralmente sommerse dalle cause in materia di sisma ‘90”. Sul diritto al rimborso si è pronunciata anche la Cassazione. “La Corte -proseguono Zappulla e Berretta-ha quindi ritenuto correttamente che la norma introdotta con la Finanziaria 2015, avente carattere innovativo ed efficacia retroattiva, ha definitivamente risolto i contrasti applicativi ed interpretativi delle norme precedentemente emanate dal legislatore, ovvero che il rimborso spetta sia alle Imprese che ai lavoratori dipendenti che ne hanno diritto. A sostegno della tesi favorevole per i lavoratori, peraltro, nelle ultime sentenze, si fa esplicito riferimento ad una giurisprudenza ormai consolidata in materia.
Dopo il silenzio grave e incomprensibile del Mef ci rivolgiamo direttamente alla Presidenza del Consiglio. Quella della imminente legge di Stabilità può essere l’occasione per rendere giustizia a tanti cittadini siciliani”. Attenzioni puntate sul Ministero dell’Economia e Finanze. “Se manterrà questa interpretazione illegittima e con fondati rilievi di incostituzionalità -concludono i parlamentari- si assumerà la responsabilità di instigae e promuovere contenziosi legali di massa con inevitabili aggravi nei confronti delle casse dello Stato”.




Siracusa. Pulizia di grate e tombini fai da te in via Lentini

Pulizia fai da te di caditoie e tombini in via Lentini. Alcuni residenti sono tornati questa mattina ad occuparsi delle condizioni delle grate, eliminando tutto quanto correva il rischio di otturarle. Ancora una volta si sono sostituiti a chi di competenza per evitare che la zona sia a rischio allagamento come avvenuto a metà mese scorso, con la prima intensa precipitazione atmosferica.




Siracusa. Assenti dirigenti e assessori, consiglio comunale rinviato a martedì

Rinviata a martedì prossimo, alle 18,30, la seduta del consiglio comunale che ieri si è riunito in seconda convocazione. Ad approvare la proposta, partita da Elio Di Loremzo, 17 consiglieri comunali (tre gli astenuti, uno il voto contrario). Alla base delal decisione, l’assenza di dirigenti e assessori interessati agli argomenti in discussione, ad eccezione dell’assessore alle Attività produttive, Gianluca Scrofani.
La questione è stata sollevata in apertura di seduta da Salvo Sorbello, quando doveva essere approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile. “Parliamo di un argomento importante per la città”, ha detto il consigliere che ha lamentato l’impossibilità di approfondire la proposta prima del voto proprio per la mancanza di interlocutori. Su questa linea sono stati anche gli interventi di Alberto Palestro e Di Lorenzo. Il primo ha chiesto al presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, di sollecitare la presenza di dirigenti e assessori a tutte le sedute; il secondo ha rilevato come le assenze dei rappresentanti dell’Amministrazione siano più frequenti dalla quando Armaro è stato eletto alla presidenza dell’assise.
La seduta è proseguita sulla stessa falsa riga e a nulla è valsa la richiesta di Cosimo Burti e Fortunato Minimo di passare al successivo punto all’ordine del giorno: l’atto di indirizzo per la costituzione di un Tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia. Dopo la relazione della prima firmataria della proposta, Cristina Garozzo (“il Tavolo – ha detto – è la risposta alle criticità emerse dall’ultima relazione del Difensore di diritti dei bambini, letta in una seduta aperta del consiglio comunale”) le critiche sulle assenze della Giunta sono proseguite con toni ancora più accesi.
Sorbello ha parlato di “situazione insostenibile”. “Parliamo di infanzia, cioè del futuro della città – ha affermato – e l’assenza dell’assessore e del dirigente, che non è mai venuto in aula, dà la dimensione dell’attenzione verso questo tema e verso il consiglio comunale”. E poi, rivolto al presidente, ha detto: “Lei dovrebbe pretendere la loro presenza in aula”. Il consigliere ha concluso lamentando il fatto che non ci fosse nessuno che potesse dare notizie sulle tanti questioni che riguardano i servizi sociali.
Enrico Lo Curzio, vista la situazione, ha invitato tutti i consiglieri comunali a lasciare l’aula rinunciando al gettone di presenza.
Per Carmen Castelluccio, Sorbello pone un problema concreto ma che, quando viene sollevato in modo ripetitivo, “diventa strumentale”. Secondo la consigliera, l’atto di indirizzo sul Tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia poteva essere votato anche in assenza dell’assessore perché si tratta di un’iniziativa del consiglio comunale, annunciando poi che chiederà una seduta specifica sull’infanzia anche per parlare delle iniziative positive messe in campo dall’Amministrazione sul tema della Città educativa.
Per Massimo Milazzo la proposta del Tavolo merita di essere sostenuta anche se appare carente in alcuni punti, per esempio sugli strumenti operativi di cui dispone. Anche Milazzo ha attaccato per le frequenti assenze degli assessori alle sedute dell’assise, rilevando come spesso gli argomenti all’ordine del giorno vengono portati fino in fondo perché il consiglio comunale prosegue i lavori anche senza rappresentanti dell’Amministrazione. Milazzo ha criticato l’assessore ai Rapporti con il consiglio comunale, Dario Abela, perché non svolgerebbe bene il suo compito.
Di mancanza di rispetto verso il Consiglio ha parlato anche Palestro che, pur apprezzando l’atto di indirizzo sul Tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia, ha annunciato la decisione sua e del suo gruppo (Udc-Siracusa democratica) di abbandonare l’aula.
Prima della proposta di aggiornamento dei lavori fatta da Di Lorenzo, ha preso la parola il presidente Armaro per rilevare come le proposte sul Piano d’azione per l’energia sostenibile e sul Tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia si potessero votare: nel primo caso, ha detto, il dibatto era già stato concluso in un’altra seduta ma venne a mancare il numero legale; nel secondo perché si tratta di un’iniziativa dello stesso consiglio comunale.




Siracusa. Sale gioco e sale scommesse, controlli a tappeto dei carabinieri

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Siracusa hanno svolto numerosi controlli all’interno di sale gioco e sale scommesse di tutti i centri abitanti della Compagnia.
In totale sono state controllate 28 sale, con particolare attenzione alla presenza di minori all’interno. E’ noto come il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) colpisca un numero consistente di adolescenti, che approfittando di una certa disponibilità economica, iniziano facendo piccole scommesse sportive per poi diventare dipendenti ad ogni tipo di scommessa e gioco online.
Il controllo in questione rientra in un progetto iniziato dal Comando Provinciale di Siracusa già l’anno scorso, che ha portato ad una proficua collaborazione con l’Asp di Siracusa e con il SAERT.
Seguiranno conferenze nelle scuole con personale specializzato così da illustrare il problema ai più giovani e far capire loro il pericolo che si può nascondere soprattutto dietro le scommesse online.




Siracusa. Precari del Comune, Foti chiede certezze sul loro futuro occupazionale

“Il destino dei precari del Comune appeso ad un filo?”. A questa domanda il consigliere comunale Alfredo Foti ed ex assessore ai Lavori Pubblici chiede che la giunta Garozzo fornisca una risposta, relazionando in consiglio comunale. “Sono di queste ore alcuni deliberati di giunta fondamentali ed in rispetto delle norme sul fabbisogno del personale per il triennio 2016/2018-premette Foti- sul superamento del precariato dell’ente locale attraverso un piano di stabilizzazione. Un’altra delibera proroga al 31 dicembre 2016 i contratti in scadenza di 69 precari decennali dell’ente su cui pende una spada di Damocle. Ancora una volta siamo in attesa della finanziaria nazionale e regionale per sapere se questi lavoratori padri e madri di famiglia che negli anni hanno acquisito un bagaglio di esperienze e di conoscenza indispensabile per il funzionamento dell’ente in settori strategici, avranno o meno un futuro lavorativo”. La certezza lavorativa ad oggi, in base a quanto spiega l’ex assessore, riguarda soltanto 11 di questi lavoratori.




Siracusa. La Mela di Aism in piazza oggi e domani in tutta la provincia

Anche a Siracusa si terrà oggi e domani, sabato 1 e domenica 2, e martedì 4 ottobre, l’evento di sensibilizzazione e di raccolta fondi “La Mela di AISM”. Tre milioni di mele verranno distribuite in 5 mila piazze italiane per sostenere progetti di ricerca scientifica sulla sclerosi multipla, convegni informativi, collane editoriali studiate per risponderea quesiti e problemi che si presentano nella vita quotidiana, sociale, sanitaria e lavorativa di ogni giovane che si trova a convivere con la sclerosi multipla.
All’evento è legato anche l’sms solidale 45502 del valore di 2 euro. I fondi ricavati con l’sms solidale andranno a sostenere un progetto di ricerca sulla SM Pediatrica. Sono 8 mila i bambini colpiti da sclerosi multipla in Italia. L’iniziativa di solidarietà, svolta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è promossa da AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione – FISM.
A Siracusa i volontari, in collaborazione con alcuni gruppi Agesci, stanno distribuendo oltre mille sacchetti di mele. A Siracusa, ed in provincia a Ferla, Floridia, Augusta, Carlentini, Lentini, Pachino, Marzamemi.
A Siracusa i volontari si trovano in piazza San Giovanni, largo XXV Luglio, davanti ai due supermercati Simply di via Tisia e viale Scala Greca, al supermercato Famila di via Elorina, al centro commerciale Fiera del Sud.
“Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti – ha affermato il presidente dell’AISM Siracusa, Alessandro Ricupero -. Quest’anno puntiamo ad un progetto dedicato ai giovani. Nei mesi scorsi abbiamo dovuto interrompere alcuni servizi di trasporto destinati a nostri soci e amici che abitano in provincia proprio per mancanza di fondi. Questa manifestazione per noi diventa fondamentale per mantenere tutti i nostri servizi e quindi migliorare la qualità di vita delle oltre 600 persone con sm in tutta la provincia siracusana”.




Siracusa. Il Libero Consorzio senza soldi in cassa aumenta l'imposta sull'assicurazione auto: +4%

Il Commissario straordinario del Libero Consorzio di Siracusa, Giovanni Arnone, con i poteri della Giunta, ha approvato questa mattina il nuovo organigramma dell’Ente e il piano economico finanziario necessario per ripristinare gli equilibri di bilancio.
Il piano, che si articola in due parti, si propone di attuare quelle misure correttive anche per procedere alla “costruzione” del bilancio di previsione annuale 2016 e pluriennale 2016-2018.
Sei sono i punti cardine della parte relativa alle entrate. Con decorrenza 1° gennaio 2017 l’imposta Rca passerà dal 12,50% al 16,50% con un incremento del gettito di circa quattro milioni e mezzo di euro.
Sempre a decorrere dal 1° gennaio dell’anno prossimo, stabilito l’aumento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) che passerà dal 20% al 30% con un incremento del gettito di circa tre milioni e mezzo di euro.
Cifre inferiori pur tuttavia importanti, con il recupero di almeno il 25% della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche (circa 100 mila euro); la gestione diretta del controllo e manutenzione degli impianti termici (circa 250 mila euro); l’aggiornamento dei canoni attivi, con decorrenza dal prossimo rinnovo (circa un milione di euro).
Infine l’alienazione di beni immobili disponibili (stima di poco meno di trenta milioni di euro) di proprietà dell’Ente.
Per ciò che concerne, invece, la parte relativa alla spesa, il piano approvato questa mattina prevede, per il prossimo anno, una diminuzione delle spese di circa quattro milioni di euro. In particolare: nuovo assetto organizzativo del personale che non prevede la dirigenza e riduce drasticamente il numero delle posizioni organizzative (circa ottocentomila euro il risparmio). La rinegoziazione dei fitti passivi delle scuole e degli uffici (circa cinquecentomila euro il risparmio). La fuoriuscita del Libero Consorzio da ben tredici associazioni, fondazioni, società e consorzi per un risparmio di circa duecentomila euro. Il mantenimento della società partecipata Siracusa Risorse, previa rielaborazione dello statuto societario e del contratto di servizio, il che consentirà il risparmio di circa un milione di euro. L’internalizzazione della gestione di alcuni servizi compreso quello relativo all’assistenza ai disabili, che porterà a un risparmio di non meno di un milione e mezzo di euro.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto in queste settimane – ha detto il commissario straordinario Giovanni Arnone – che va nella direzione di un riequilibrio della drammatica situazione economica che sta vivendo l’Ente. Un lavoro che, sostanzialmente, è stato anche condiviso dai sindacati con cui proprio stamane abbiamo concluso le consultazioni iniziate poco più di dieci giorni fa”.




Siracusa. Tutelati i migranti, no i lavoratori: il paradosso del centro Sprar Aretusa

Diventa paradossale la situazione del centro per richiedenti asilo Aretusa di contrada Spalla. Dopo la protesta di alcuni giorni fa, con migranti e operatori insieme sotto gli uffici delle politiche sociali del Comune di Siracusa, il successivo ncontro tra il dirigente del settore e i rappresentanti della cooperativa che gestisce la struttura (Luoghi Comuni, di Acireale) ha prodotto una soluzione parziale, che tiene alto il livello di tensione.
Si è infatti deciso di tutelare i migranti. Dopo aver messo in regola alcuni documenti, è tornato in funzione il gruppo elettrogeno che fornisce energia elettrica alla struttura. Sono arrivate le lavatrici e verrà riattivato il wi-fi. Per gli stipendi degli operatori – sono 15 – niente da fare. Attendono otto mesi di arretrati e il futuro non sembra promettere niente di buono. La priorità è garantire il servizio per gli ospiti della struttura pertanto i lavoratori sarebbero stati invitati ad andare avanti anche senza garanzie economiche, in modo da mantenere in vita il progetto e la stessa cooperativa. “Anche noi siamo persone che hanno bisogno di tutela e attenzione”, lamentano.




Siracusa. Epipoli e allagamenti, il comitato protesta in consiglio comunale

I cittadini di Epipoli proseguono la loro battaglia per chiedere sicurezza. Dopo l’ondata di maltempo che ha pesantemente danneggiato i residenti, già da decenni alle prese con gli allagamenti che seguono ogni pioggia, il comitato che si è costituito intende fare sul serio. I cittadini hanno ripulito nei giorni scorsi parte del canale di gronda, mai completato. Successivamente hanno dato via ad un sit-in, con volantinaggio, chiedendo un intervento incisivo, magari diverso dal faraonico progetto di completamento del canale di gronda, per il quale servono fondi troppo cospicui perchè si possa sperare di ottenerli a breve. Il giorno dopo su Siracusa sono piovuti i 149 millimetri di pioggia che hanno spinto il Comune a chiedere il riconoscimento di stato di calamità naturale per il capoluogo. Ieri pomeriggio, il comitato e i componenti del consiglio di circoscrizione, presieduto da Salvo Russo,  hanno raggiunto palazzo Vermexio, prendendo parte alla seduta del consiglio comunale convocata per affrontare la questione relativa alla scelta dell’area su cui realizzare il nuovo ospedale di Siracusa (confermando l’idea emersa in commissione Urbanistica, con l’indicazione dell’ex Onp, nonostante i pareri contrari di Asp e Soprintendenza ai Beni Culturali). Striscione per rendersi riconoscibili, maschera da sub per focalizzare subito il problema e, soprattutto, la richiesta di un’attenzione che, questa volta, a prescindere dalle parole e dalle promesse, porti alla soluzione di un problema che per i cittadini è insopportabile e che li costringe -spiegano- ad affrontare situazioni che solo la fortuna, fino ad oggi, ha evitato di trasformare in tragedie. “La nostra presenza- spiega Russo- andava a completare la protesta che portiamo avanti ormai da settimane. Nonostante non ci fossero punti all’ordine del giorno relativi alla questione di Epipoli o comunque al rischio idrogeologico, diversi consiglieri comunali sono intervenuti sul tema, evidenziandone l’importanza e l’urgenza di fare qualcosa di serio”. “Si” alla proposta di convocare una seduta consiliare “ad hoc”, per discutere, non solo della questione di Epipoli, ma anche delle altre aree del territorio soggette ad allagamenti, come Fanusa Milocca e Tivoli. “In maniera informale- conclude Russo- il sindaco, Giancarlo Garozzo ha garantito che l’amministrazione comunale non starà con le mani in mano”




Siracusa. Nuovo ospedale all'ex manicomio, "si" trasversale in consiglio comunale

Con 21 si, 5 no e 2 astensione passa, in consiglio comunale, l’emendamento presentato da Franco Formica in merito alla scelta dell’area su cui realizzare il nuovo ospedale. La scelta è ricaduta sull’ex Onp, alla Pizzuta. Idea già emersa in commissione Urbanistica, diversa rispetto alle tre aree indicate precedentemente dagli uffici e comunque “bocciata” dall’Asp. Ci sarebbe, inoltre, un vincolo della Soprintendenza. “Saltano”, quindi, le proposte che parlavano di viale Epipoli, già prevista nel piano regolatore generale; contrada Tremmilia, in una zona destinata a edilizia economica e popolare; contrada Pantanelli, nel posto che, secondo il Prg, dovrebbe ospitare il nuovo stadio. Per la prima si sarebbe dovuto procedere al rinnovo del vincolo, scaduto nel 2012, e all’esproprio dei terreni; non sarebbe stato così per la altre due e non sarà così nemmeno per l’area ex Onp, secondo quanto emerso nel corso del dibattito in aula. Le prima battute del dibattito sono state all’insegna della tensione per uno scontro tra Salvatore Castagnino e Gaetano Firenze. Il primo non ha gradito di essere stato interrotto polemicamente dal secondo nel corso di un intervento e ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Castagnino, rientrato dopo qualche minuto, aveva espresso la sua contrarietà a soluzioni alternative a quella già prevista nel Prg: vero è che i vincoli sono scaduti, aveva sostenuto, ma la destinazione d’uso dell’area di viale Epipoli è confermata. Il consigliere criticava in particolare l’iter seguito ritenendo che fosse prima necessario procedere con una variante al Prg per non incorrere nei rischi di nullità dell’atto.Sempre in via preliminare, Cetty Vinci ha ritenuto che la proposta non fosse trattabile perché irregolare, citando un parere del dirigente dell’avvocatura comunale, Salvatore Bianca, sul fatto che proposta in discussione conteneva tre soluzioni invece di una; contestazione questa ripresa anche da Salvo Sorbello che ha chiesto l’acquisizione agli atti del parere dell’avvocatura.A questi rilievi hanno replicato il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, (“i pareri di regolarità tecnica e contabile apposti alla delibera la rendono di per sé trattabile”), e il segretario generale, Danila Costa, secondo la quale le perplessità dell’avvocato Bianca sono state superate dall’ultima relazione tecnica degli uffici che, ha spiegato, hanno fornito tutti gli elementi utili a scegliere l’area più idonea per il nuovo ospedale. Per il segretario generale, i pareri di regolarità assorbono il problema della legittimità.Nel merito della proposta, il primo ad intervenire è stato il sindaco, Giancarlo Garozzo, che ha rivendicato la decisione dell’Amministrazione di lasciare libertà di scelta al Consiglio e motivando così la presentazione di una proposta con tre soluzioni. Per il sindaco, gli uffici hanno “messo a disposizione tutti gli elementi per decidere, offrendo anche la possibilità di effettuare 15 milioni di economie se fosse stata scelta una delle soluzioni alternative a viale Epipoli”.

Alberto Palestro ha manifestato l’intenzione sua e del suo gruppo di arrivare a una decisione riferendo poi la controindicazioni espresse, in sede di commissione, dai tecnici del Genio civile e della Soprintendenza ai beni culturali rispetto alle aree di Tremmilia (dove ci sono dei vincoli) e di Pantanelli (per la situazione idrogeologica). Palestro ha manifestato la sua preferenza per l’area di viale Epipoli non senza prima avere manifestato la sua contrarietà per la decisione di presentare all’aula tre soluzioni e non una.
Ha parlato di “decisione difficile” Alessandro Acquaviva, per il quale sarebbe stato meglio contestualizzare la scelta dell’area in una programmazione urbanistica più ampia. Il consigliere ha allora proposto di completare il dibattito ma di sospendere il voto rinviandolo ad un’altra data, dopo avere consultato tutti gli altri enti coinvolti nel progetto del nuovo ospedale.
Il primo a recuperare la proposta dell’area ex Onp è stato Firenze, seguito poi da Elio Di Lorenzo e Antonio Moscuzza. Per Firenze la decisione non era più rinviabile e l’area dell’ex manicomio ha il pregio di non comportare esborsi per espropri. Altre soluzioni, ha concluso, possono sempre essere proposte presentando un progetto e una variante al Prg.
Poi ha preso la parola Formica per illustrare l’emendamento da lui proposto e che insiste prevalentemente su due punti: rispettare le indicazione per il nuovo Prg, volto a “limitare il consumo di suolo non urbanizzato attraverso il recupero delle aree e il riuso di edifici dismessi e/o sottoutilizzati o sottratti alla fruizione dei cittadini per la creazione di nuove centralità per attrezzature e servizi con particolare riguardo agli edifici pubblici”; la presa d’atto che la scelta di viale Epipoli comporterebbe l’esborso di somme per il reitero del vincolo scaduto nel 2012 e per gli espropri.
Nei successivi interventi, Castagnino e Palestro si sono detti contrari all’emendamento; Acquaviva ha riproposto il rinvio della decisione; Di Lorenzo ha detto che avrebbe votato favorevolmente a condizione che il documento non fosse caratterizzato come emendamento del Pd; favorevole si è detto Firenze mentre Enrico Lo Curzio e Massimo Milazzo si sono detti d’accordo la con proposta di rinvio. Se ci sarà da votare lo faremo, ha detto Milazzo, ma sarebbe auspicabile un approfondimento perché l’Amministrazione non ha messo gli uffici nelle condizioni di lavorare bene.
Prima del voto sull’emendamento e sul provvedimento, l’aula ha respinto la proposta di rinvio con 23 no, 4 astensioni e il solo sì di Acquaviva.

L’avvio della seduta, tuttavia, è stato dedicato ai residenti del villaggio Miano, presenti con una rappresentanza in aula in segno di protesta per i recenti allagamenti. A farsi portavoce delle loro istanze è stato Alberto Palestro, che ha annunciato il deposito di una richiesta di consiglio comunale aperto per la soluzione dei problemi di smaltimento delle acque piovane. Tutti a favore della proposta, con manifestazioni di solidarietà, sono stati gli interventi dai banchi (Castagnino, Lo Curzio e Francesco Pappalardo), mentre Sorbello e Firenze hanno evidenziato l’importanza di affrontare prima il bilancio di previsione all’interno del quale si possono trovare i fondi per le opere da realizzare.
Di diverso tenore l’intervento di Milazzo, che ha lamentato l’assenza dell’assessore alla Protezione civile per relazionare su quanto accaduto lo scorso fine settimana. Da parte sua, il presidente del consiglio comunale Armaro ha confermato di avere ricevuto la richiesta di seduta aperta e di volerla calendarizzare al più presto.
Sempre in fase preliminare, sono state sollevate alcune critiche sulla conduzione dell’assemblea. Sorbello ha criticato Armaro per la scelta degli argomenti portati in aula che non terrebbero conto dell’ordine cronologico; poi ha ricordato che alcune commissioni di fatto non lavorano da diversi mesi. Vinci ha stigmatizzato il fatto che nella capigruppo le proposte della minoranza non vengono mai accolte e ha criticato la mancata convocazione, da molti mesi, di una seduta dedicata al question time. Di Lorenzo, oltre a evidenziare l’assenza di quasi tutti gli assessori nonostante l’importanza della seduta, ha accusato il presidente di una conduzione non imparziale dell’aula.
Immediata la replica di Armaro che ha respinto le accuse. Il presidente, ha detto, non ha né il potere di nominare i presidenti delle commissioni né di sostituire i componenti, per i quali sono in attesa delle indicazioni dei gruppi. Quanto ai contenuti degli ordini del giorno, non li decide il presidente, che invece li concorda con i capigruppo.

Dopo il voto sull’area del nuovo ospedale è venuto a mancare il numero legale. Consiglieri di nuovo in aula stasera alle 18,30 per affrontare altri 4 punti: l’approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile; la creazione del Tavolo istituzionale per la cultura dell’infanzia, proposto da Cristina Garozzo; un ordine del giorno sul Piano di utilizzo del demanio marittimo, proposto da Sorbello; un atto di indirizzo a firma di Cosimo Burti sui furti con la tecnica della cosiddetta “spaccata” subiti dai commercianti.