Acque rossastre ai ponti, le analisi: “Fioritura algale, esclusa contaminazione da reflui”

Conclusi gli esami di laboratori condotti da Arpa Sicilia sui campioni di acqua prelevati nel porto Grande di Siracusa, dopo che ne era stata segnalata una colorazione rosso-bruna. Due i campioni esaminati, il primo prelevato il 14 aprile ed il secondo ad un mese di distanza, il 14 maggio. “I bassi valori di Escherichia coli permettono di escludere che ci sia stato in concomitanza un rilascio di rifiuti (reflui da imbarcazioni) o di reflui urbani non trattati”, si legge nella nota dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Cosa ha determinato allora quella colorazione? Secondo i tecnici Arpa, si è trattato di episodi distinti di fioritura algale, accompagnati da una colorazione marrone delle acque. Lo confermano i risultati: “presenza massiva di microalghe in acqua e, in misura contenuta, anche di Escherichia coli, escludendo tuttavia fenomeni di inquinamento da reflui”.
Sul campione del 14 aprile 2025, le analisi “hanno confermato una fioritura algale massiva di Prorocentrum triestinum (presenza massiva ordine di milioni di cellule /litro). È stata inoltre rilevata la presenza di Escherichia coli con un valore di 22 UFC/100ml”.
Sul secondo campione, prelevato il 14 maggio 2025, identificata “una nuova fioritura algale, questa volta di alghe unicellulari flagellate appartenenti alla classe Dinophiceae, con una presenza stimata in migliaia di cellule per litro. Anche in questo caso è stata riscontrata la presenza di Escherichia coli, sebbene in quantità inferiore (7 UFC/100ml)”.
Le conclusioni di Arpa Sicilia sono nette: “In entrambi i casi si conferma che il fenomeno è dovuto alla fioritura algale. Nel secondo campione si rileva che non è presente una elevata quantità di nutrienti (azoto totale e fosforo totale) e l’ammoniaca presente indica che sono in atto fenomeni di decomposizione algale, segno che la fioritura terminerà rapidamente. Ipotizzabile che tali fenomeni potranno ripetersi nella stagione estiva, sia nel porto Grande che nelle calette della costa di Ortigia, come già è accaduto negli anni passati”.




Siracusa commemora i 1.297 caduti del piroscafo Conte Rosso

Siracusa ha commemorato, nell’84° anniversario, i 1.297 caduti del piroscafo Conte Rosso, affondato il 24 maggio 1941 al largo di Capo Murro di Porco.
Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, colonnello Dino Incarbone, il comandante della Compagnia di Siracusa, maggiore Giancarlo Cravotta, il capitano di vascello Ernesto Cataldi, le Associazioni combattentistiche e d’Arma di Siracusa, tra cui l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, l’Associazione Nazionale Arma Aeronautica, l’Associazione Nazionale Mutilati di Servizio e l’Associazione culturale Lamba Doria.
In rappresentanza del sindaco Francesco Italia ha partecipato l’assessore alla Polizia Municipale e Sport, Giuseppe Gibilisco. Il presidente dell’Associazione culturale Lamba Doria e consulente scientifico della Marina Militare, Alberto Moscuzza, ha portato i saluti del Comandante Militare Marittimo Sicilia, ammiraglio di divisione Andrea Cottini, e ha ricordato gli studi di ricerca sulla tragedia condotti dai ricercatori dell’associazione Concetta Santangelo, Cesare Samà e il defunto Carmelo Minimo, grazie ai quali è stato possibile ricostruire nei dettagli l’evento che colpì Siracusa e Augusta nel 1941.
Per l’Associazione Nazionale Carabinieri è intervenuto il capitano (r) Franco Caligiore, che ha ricordato il ruolo dell’Arma durante il Secondo Conflitto Mondiale, sottolineando l’impegno dei Carabinieri anche sul fronte nordafricano e i numerosi atti di eroismo.
Il delegato di quartiere Alessandro Maiolino ha ribadito l’importanza della giornata del 24 maggio per ricordare tutte le vittime del Conte Rosso e ha sottolineato gli interventi portati avanti dall’amministrazione per la valorizzazione del Monumento ai Caduti d’Africa, dove è collocata la lapide dedicata ai caduti del piroscafo, danneggiata in passato da atti vandalici ma oggi completamente restaurata.




Noto-Vendicari ottiene la Bandiera Verde 2025: spiaggia amica dei bambini

La spiaggia di Noto – Vendicari ottiene per il 2025 la Bandiera Verde, riconoscimento attribuito ai litorali a misura di bambino. Il premio è stato conferito da oltre 3.000 pediatri italiani e stranieri.
Entrando nel dettaglio, la Bandiera Verde viene assegnata a quelle spiagge considerate ideali per i più piccoli: accesso facile, acqua limpida e bassa vicino alla riva, presenza di bambini e scialuppe di salvataggio, oltre a spazi dedicati all’allattamento o al cambio dei pannolini.
In Sicilia le Bandiere Verdi sono ben 18, con spiagge in grado di garantire comfort e sicurezza ai bambini. Tra queste spicca quindi la spiaggia di Noto – Vendicari, ufficialmente riconosciuta come spiaggia amica dei bambini.

Foto realizzata con intelligenza artificiale.




Vertenza Lidl, anche a Siracusa la protesta dei lavoratori. Presidio in via Elorina

Anche Siracusa ha partecipato alla giornata di mobilitazione nazionale indetta dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per la vertenza Lidl Italia. Questa mattina, circa ottanta lavoratori provenienti dai punti vendita di Siracusa e Avola si sono riuniti davanti al supermercato Lidl di via Elorina, aderendo allo sciopero proclamato su scala nazionale per l’intero turno lavorativo.
Presenti al presidio anche rappresentanti sindacali territoriali, tra cui il segretario provinciale della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez, che ha ribadito le ragioni della protesta in linea con le rivendicazioni avanzate a livello nazionale dalle tre sigle unitarie.
Lo sciopero nasce dalla rottura delle trattative sul contratto integrativo aziendale: i sindacati contestano a Lidl di negare una giusta redistribuzione degli utili, nonostante i risultati economici straordinari. In Italia, l’azienda ha infatti registrato un fatturato di oltre 7 miliardi di euro e un utile ante imposte di circa 1,3 miliardi negli ultimi cinque anni. A fronte di questi numeri, le offerte aziendali – buoni spesa da 200 euro, poi aumentati a 300, e una tantum di 100 euro lordi – sono state giudicate “irricevibili” da Filcams, Fisascat e Uiltucs, in quanto lontane dalle richieste di riconoscimento economico avanzate durante il lungo negoziato.
Ma al centro della protesta non ci sono solo le questioni economiche. I sindacati denunciano un modello organizzativo “insostenibile” imposto da Lidl: carichi di lavoro eccessivi, estrema flessibilità e assenza di una programmazione certa degli orari, soprattutto per il personale part-time che costituisce circa il 75% della forza lavoro complessiva dell’azienda. Una gestione che rende difficile la conciliazione tra vita privata e lavoro e che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, non rispetta né la normativa né i contratti collettivi.
“La partecipazione registrata oggi a Siracusa è un segnale forte – ha dichiarato Vasquez – che dimostra quanto la protesta sia sentita. I lavoratori non chiedono privilegi, ma dignità, certezze e una equità nei contratti con persone assunte da anni a 20 ore e neoassunti già a 25 ore settimanali. I lavoratori contribuiscono a generare profitto per l’azienda con il loro impegno quotidiano, per questo vanno rispettati”.
In Sicilia, sono circa 1.300 i lavoratori impiegati nei 65 punti vendita Lidl. In ogni provincia sono stati organizzati presìdi e iniziative di sensibilizzazione per la vertenza. I sindacati chiedono ora all’azienda di tornare al tavolo delle trattative con proposte concrete.




“Un Casco vale una Vita”, premiati i 144 studenti protagonisti della 17ª edizione

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, presso il Dopo Lavoro ISAB di Città Giardino (Melilli), la cerimonia di premiazione della 17ª edizione del progetto “Un Casco vale una Vita”, promosso dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e con il supporto di ISAB. L’iniziativa ha coinvolto ben 144 studenti provenienti da 31 istituti comprensivi della provincia, chiamati a riflettere e creare elaborati grafici sul tema della sicurezza stradale.
La serata è stata introdotta dal direttore di FMITALIA e Siracusaoggi.it Gianni Catania, che ha dato il benvenuto alle autorità militari e civili, agli studenti, ai docenti e ai genitori presenti. Sul palco anche il colonnello Dino Incarbone, comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, che ha evidenziato l’importanza del progetto come strumento educativo e di prevenzione, sottolineando come nel corso dell’anno scolastico i Carabinieri abbiano incontrato oltre 5.000 studenti in più di 50 scuole per affrontare temi fondamentali come la legalità, la sicurezza alla guida, il bullismo e il cyberbullismo.
Un impegno concreto che unisce azione e formazione, con l’obiettivo di costruire una cultura della legalità condivisa, partendo dalla sensibilizzazione costante dei più giovani. “L’uso del casco – ha ricordato il col. Incarbone – non è solo un obbligo di legge, ma un atto di rispetto verso sé stessi e gli altri”.
A rappresentare l’Ufficio Scolastico Provinciale, la professoressa Luisa Giliberto ha espresso soddisfazione per l’elevata qualità dei disegni presentati quest’anno, segno di una crescente sensibilità tra gli studenti sui temi della sicurezza e della legalità. Ha inoltre ringraziato i docenti per il fondamentale supporto educativo.
Il direttore generale di ISAB, Giovanni Lo Verso, ha quindi ricordato con orgoglio il sostegno dell’azienda al progetto e ribadito l’attenzione verso il mondo giovanile ed alle nuove sfide legate alla sostenibilità.
Tema scelto per questa edizione era “Sempre sulla cresta, con casco in testa”. Ogni studente ha realizzato un elaborato grafico e ricevuto in dono un casco personalizzato con il logo ideato quest’anno da uno studente del liceo artistico di Palazzolo Acreide, vincitore del concorso grafico e premiato per questo anche con un tablet.
La giuria ha quindi selezionato i tre migliori elaborati tra i 144 disegni prodotti dagli studenti di 31 scuole. Ai tre vincitori ex aequo è stato assegnato un tablet come premio per l’originalità, la tecnica e il messaggio trasmesso.
Dopo la cerimonia di premiazione, i ragazzi hanno potuto visitare uno stand dei Carabinieri, con moto e auto di servizio, uniformi storiche e attrezzature tecniche concludendo così un pomeriggio di festa e consapevolezza. Ancora una volta, “Un Casco vale una Vita” si conferma un esempio virtuoso di educazione civica, prevenzione e collaborazione tra istituzioni, scuola e territorio.




Manutenzione stradale: interventi in via Italia, contrada Gebbiazza e Arenella

Manutenzione stradale in via Italia, nella zona alta di Siracusa.
Nell’ambito di un mini piano di interventi predisposto dall’amministrazione comunale, la prossima settimana, dal 26 al 28 maggio, il settore Mobilità e Trasporti ha previsto il restringimento della carreggiata ed altre temporanee modifiche al sistema di circolazione e sosta lungo il tratto interessato, che è quello interposto tra via Irlanda e viale Santa Panagia.
Per ognuna delle tre giornate previste, l’ordinanza sarà in vigore dalle 20:00 alle 18:00 del giorno successivo.
Gli interventi predisposti dal Comune in queste settimane riguardano anche altre strade, perlopiù singoli tratti, all’Arenella come in Contrada Gebbiazza.
Un prossimo passaggio dovrebbe riguardare, invece, Cassibile.




Moda, legalità e rinascita in passerella a Ortigia con Le Tele di Aracne

Piazza Archimede, nel cuore di Ortigia, si è trasformata in una passerella d’eccezione per la sfilata di moda dell’Accademia sartoriale Le Tele di Aracne, un progetto nato un anno fa a Siracusa, in occasione del G7, con l’obiettivo di “ricucire” vite, storie e territori. Un’iniziativa simbolica, ospitata in un immobile confiscato alla mafia e oggi convertito in laboratorio e showroom, simbolo di legalità e riscatto sociale.
Finanziato dal Pon Legalità 2014/2020 del Ministero dell’Interno e sostenuto dal Comune di Siracusa, il progetto è destinato a giovani usciti da circuiti penali, donne vittime di violenza e soggetti a rischio marginalità. Attraverso la formazione e la sartoria, offre loro una nuova possibilità: imparare un mestiere, riscattarsi e rinascere.
In passerella hanno sfilato abiti da giorno e da sera, costumi da bagno all’uncinetto e persino un abito da sposa realizzato interamente con tovaglie da corredo, simbolo di una moda etica e sostenibile. Le creazioni valorizzano il riciclo, l’economia circolare e la tradizione artigianale, trasformando abiti dismessi e corredi della nonna in capi unici. A impreziosire la collezione, anche gli accessori: teli mare ricamati e le tipiche “coffe” siciliane.
Gestita da Passwork, CNA Siracusa ed Ermes Comunicazione con il supporto tecnico della Fondazione Inda, l’Accademia ha trovato nella serata del 23 maggio un’occasione speciale per celebrare, nel giorno della memoria della strage di Capaci, i valori di legalità e rinascita. “Questo progetto parla innanzitutto di legalità,” ha dichiarato il sindaco Francesco Italia, sottolineando il valore simbolico della data e il legame tra rigenerazione urbana e sociale.
Concetta Carbone, ideatrice dell’iniziativa e vice presidente del Consiglio comunale, ha parlato di una “grande emozione” nel vedere sfilare i capi, simbolo di “nuove opportunità per chi cerca un’alternativa a un destino difficile”.
A seguire i preparativi, anche i protagonisti del progetto: Luca, Luigi, Giuseppe, Sara e Azziza, che da mesi lavorano ai modelli. Madrina della serata, l’ex prefetto Giusi Scaduto, insignita poche ore prima della cittadinanza onoraria per il suo impegno a favore della comunità siracusana.
Il cuore del progetto si trova in via Bainsizza, nella Borgata, dove sorge l’immobile confiscato alla mafia, oggi sede dell’Ufficio Stile, della Sartoria e dello Showroom. Le Tele di Aracne prevede un percorso formativo di cinque anni che combina lezioni accademiche, laboratori, tirocini e supporto all’avvio di attività imprenditoriali. Un vero esempio di rigenerazione sociale, che intreccia storie, tessuti e speranze.

foto di Marcello Bianca




Un nuovo logo per la mensa del Pantheon, “Deus caritas est”

Due mani che si tendono e al centro un pane condiviso. E poi la scritta in latino “Deus caritas est” (“Dio è amore”). È il nuovo logo della mensa della parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon, un’immagine che sintetizza vent’anni di servizio, accoglienza e carità.
Il logo è frutto della creatività degli studenti dell’Istituto superiore “Alessandro Rizza”, protagonisti di un concorso di idee promosso dalla parrocchia per rappresentare graficamente l’identità della mensa, che dal 2005 offre ogni giorno un pasto caldo e un sorriso a chi ne ha bisogno. Tre classi dell’indirizzo Grafica e Comunicazione – la 3AW, la 3BW e la 4AW – si sono cimentate nel progetto, portando avanti elaborati capaci di coniugare arte, empatia e messaggio sociale.
A vincere è stata Aurora Fazio della 3AW, premiata con una tavoletta grafica. La sua opera, scelta per l’efficacia del messaggio e la forza visiva, è diventata il volto ufficiale della mensa. “Abbiamo voluto creare un logo che rappresentasse il servizio che la comunità svolge da vent’anni, ogni giorno, senza interruzioni – ha spiegato don Massimo Di Natale, parroco del Pantheon –. È un modo per raccontare che Dio è amore, e che questo amore si concretizza in una comunità che accoglie tutti, nessuno escluso”.
Il concorso ha avuto anche un grande valore educativo, come sottolineato dal dirigente scolastico prof. Pasquale Aloscari: “I ragazzi hanno avuto l’occasione di confrontarsi con una realtà concreta di solidarietà, proprio davanti alla scuola. La mensa è un esempio vivo di ciò che significa prendersi cura degli altri”. Aloscari ha anche ricordato un precedente logo creato da un ex studente prematuramente scomparso, che vinse il concorso per la biblioteca comunale, testimonianza di un percorso scolastico che lascia il segno anche nella comunità.
Alla mensa, ogni giorno, operano quattro o cinque volontari. Tra loro c’è Marco Cavicchioli, chef in pensione, che da quattro anni dedica il suo tempo e le sue competenze ai fornelli del Pantheon. “Qui si cucina con ciò che si ha, grazie alle donazioni. Ma il valore aggiunto è l’umanità. Siamo una squadra dove nessuno si tira indietro: si lavano piatti, si preparano sacchetti, si inventano piatti con fantasia e cuore”.
Con questo logo, la mensa celebra non solo un anniversario, ma anche un’identità forte e condivisa. È il simbolo di un luogo dove la fede si fa azione, e l’amore si impasta ogni giorno, come il pane, per nutrire corpo e dignità.




Gli studenti del MADE Program ridisegnano il futuro del Waterfront Nord di Siracusa

Siracusa guarda al futuro con gli occhi degli studenti del secondo anno del corso di Design II del MADE Program, Accademia di Belle Arti “Rosario Gagliardi”, che hanno presentato al sindaco di Siracusa Francesco Italia una visione innovativa per la rigenerazione del Waterfront Nord della città, un’area che si estende dal mercato fino al Monumento ai Caduti.
Dopo un intenso semestre di studio e lavoro, guidati dallo Studio di Architettura Moncada Rangel, gli studenti hanno elaborato una serie di proposte progettuali che mirano a ristabilire una relazione più stretta, contemporanea e sensibile tra la città e il suo mare, rispettando le specificità storiche, sociali e spaziali del territorio.
Tra le principali idee presentate spiccano: un “loop urbano” su via Trento che estende l’attuale mercato, trasformando l’antico mercato in una food court dedicata ai prodotti tipici del Sud Est siciliano, per rafforzare l’identità gastronomica locale. La riconversione dell’isola centrale del Ponte Umbertino in un giardino verde, pensato come spazio di sosta e contemplazione tra Ortigia e la terraferma. Piattaforme galleggianti lungo Riva Forte Gallo, per creare ristoranti e nuovi spazi pubblici sull’acqua, integrati nel paesaggio costiero. Un percorso pedonale lungo le mura spagnole, che collega il nuovo ponte pedonale all’area dei Calafatari, riscoprendo le antiche fortificazioni come spina dorsale per la fruizione pubblica. Un nuovo sistema di piazze e spazi di relazione urbana, tra cui la riprogettazione della piazzetta dell’Urban Center, una nuova piazzetta sul mare e una piazza di quartiere all’incrocio con via Senatore Maielli, per restituire centralità e qualità agli spazi urbani. Il percorso pedonale sospeso “Riviera Borgata”, una passerella panoramica lungo la costa fino al Monumento ai Caduti, che offre nuovi accessi al mare per i residenti della Borgata.
Questa iniziativa conferma il ruolo attivo del MADE Program nel connettere formazione, ricerca e territorio, portando un contributo concreto alla trasformazione e valorizzazione della città di Siracusa. Ancora una volta, lo sguardo innovativo delle nuove generazioni si dimostra capace di immaginare scenari urbani sostenibili, inclusivi e aperti al futuro.




Retake Day: volontari in campo per la rigenerazione delle Mura Dionigiane

Fa tappa anche a Siracusa la prima edizione del Retake Day, mobilitazione collettiva dedicata alla valorizzazione degli spazi pubblici ed al rafforzamento del senso di comunità.
In città,l’iniziativa si svolgerà domani, domenica 25 maggio, con appuntamento alle ore 9:30 in Viale Epipoli, davanti alle Mura Dionigiane, luogo scelto per l’evento di rigenerazione. L’obiettivo è restituire dignità a uno dei simboli storici di Siracusa.
I volontari si fermeranno insieme per un pranzo al sacco – un momento conviviale che vedrà la partecipazione di famiglie, cittadini, associazioni locali come Asd Siracusa Pesca Sport e Ambiente e tanti volontari. Durante la giornata si svolgeranno diverse attività, tra cui un plogging per la raccolta dei rifiuti, in collaborazione con tutte le realtà locali del territorio.
L’edizione 2025 del Retake Day ha anche un valore simbolico: a 15 anni dalla nascita di Retake a Roma come movimento spontaneo della società civile, il Retake Day celebra la diffusione capillare della rete Retake in tutta Italia e il suo impatto positivo sui territori. È l’occasione per ribadire un messaggio chiaro: la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e delle persone è un bene comune, condiviso da Nord a Sud.
Sono 20 le città coinvolte in questa prima edizione. Oltre a Siracusa: Bari, Barletta, Bologna, Buccinasco, Grottaglie, Milano, Modugno, Mola di Bari, Monza, Padova, Palermo, Perugia, Roma, Rovigo, Sabina, Servigliano,Taranto, Torino e Trevi, con iniziative che spaziano dalla rigenerazione di aree verdi all’abbellimento di spazi trascurati, dal recupero di contesti storici alla riqualificazione urbana.
Volontari, scuole, associazioni e istituzioni scenderanno in campo fianco a fianco per restituire dignità e bellezza a luoghi pubblici trascurati, attraverso gesti concreti di rigenerazione urbana e relazionale. Un’occasione per migliorare la qualità della vita e costruire un nuovo rapporto tra cittadino e territorio.
“Con il Retake Day viviamo insieme un gesto concreto per rendere il nostro Paese più bello, più giusto e più nostro. Saremo anche a Siracusa, uniti dalla voglia di prenderci cura di ciò che ci appartiene” dichiara Fabrizio Milone, presidente di Retake. “L’invito a partecipare è rivolto a tutti, ma soprattutto alle nuove generazioni, perché diventino protagoniste di un cambiamento concreto, duraturo e condiviso”, conclude.