“Stop alla guerra. Stop al riarmo.” Convegno il 6 dicembre dal Movimento Oltre di Siracusa

“Non è Mosca a minacciare la nostra democrazia ma questa Europa asservita agli interessi della Industria militare”. Queste le parole dell’ex assessore comunale Fabio Granata esponente del Movimento OLTRE, per introdurre il tema dell’appuntamento di sabato 6 dicembre alle 10 nel Salone Cambellotti della Casa del Mutilato di Viale Regina Margherita a Siracusa. Si tratta di un convegno aperto alla Cittadinanza sulla necessità di fermare la Guerra e il riarmo, all’interno del quale relazioneranno il prof Ardizzone, saggista, l’imprenditore turistico Alfio La Ferla e il prof Antonio Arena, funzionario della Comunità Europea.
“L’ Europa asservita agli interessi dell’ Industria militare che sostituisce il libero pensiero con la propaganda, l’uniforme alla partecipazione attiva, la Caserma alla Polis, è la vera minaccia alla democrazia – dichiara Granata – .Sabato a Siracusa sarà il primo di una serie di appuntamenti culturali per raccontare come stanno realmente le cose e per affermare che la guerra non è il nostro destino. Non è la Russia il nostro nemico ma i mercanti di morte e i loro corrotti complici europei e occidentali”.




Nuovo ospedale di Siracusa, bandire la gara prima dell’aggiornamento dei prezzi

Nonostante si avvicini la data del 31 dicembre ed il temibile aggiornamento del “prezzario”, il commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa non perde il suo ottimismo. Guido Monteforte continua a lavorare per gli espropri nell’area su cui dovrà sorgere l’attesa struttura sanitaria in modo da essere pronto per far partire le bonifiche di ordigni bellici e le richieste prospezioni archeologiche prima degli scavi. Non preoccupano inoltre eventuali osservazioni o possibili rilievi da parte dell’ente certificatore al progetto definitivo che dovrà andare a gara.
L’ultimo tassello che ancora manca davvero all’appello è quella parte di finanziamento promessa e necessaria per arrivare ai circa 370 milioni di euro che servono per l’ospedale di Siracusa. La materiale erogazione di quelle somme dipende dai Ministeri dell’Economia e della Salute, in accordo quadro con la Regione. Senza la disponibilità di tutti i soldi necessari per la costruzione dell’opera nelle casse della struttura commissariale, impossibile andare in gara d’appalto. E se le procedure non dovessero vedere la luce entro la fine dell’anno, c’è il rischio che il subentro e l’adozione dei nuovi prezziari (a gennaio 2026) possa far saltare il quadro economico faticosamente composto nel corso di questo anno. Insomma, sarebbe di nuovo tutto da rifare, o quasi. Una mazzata tremenda per le speranze dei siracusani.
Le interlocuzioni con la presidenza della Regione, frequenti, al momento invitano alla calma. “La situazione è in controllo”, ripetono da Palermo con riferimento ai contatti con i Ministeri. Ma a contare i giorni che passano, qualche brutto pensiero si affaccia. Non nell’espressione del commissario Monteforte che resta sereno. E siccome sino ad ora non ha sbagliato una mossa, non resta che affidarsi a quella sua imperturbabile serenità.




Pacchetto di agevolazioni per chi fa impresa alla Borgata,”si” della giunta: ecco cosa prevede

“Disco verde” della giunta comunale al pacchetto di agevolazioni fiscali e patrimoniali per il quartiere Borgata.
L’esecutivo retto dal sindaco Francesco Italia ha previsto per le nuove attività esenzioni e riduzioni Imu, misure legate all’edilizia privata ed altri passaggi che dovrebbero incentivare le nuove imprese a scegliere la Borgata come collocazione. La proposta sarà adesso sottoposta al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Il pacchetto rappresenta, nelle intenzioni espresse dalla giunta, un intervento strutturale finalizzato alla rigenerazione economica, sociale e urbana di una delle aree più significative e identitarie della città.Nel dettaglio prevede: esenzioni e riduzioni IMU per le nuove attività che si insedieranno nella Borgata a partire dal 1° gennaio 2026; esenzione totale dal Canone Unico Patrimoniale (CUP) per occupazioni di suolo pubblico, concessioni ed esposizioni pubblicitarie;una durata delle agevolazioni pari a cinque anni per ciascuna nuova attività avviata dal 2026.
Le misure riguardano un ampio ventaglio di settori: commercio di prossimità, artigianato, ristorazione, servizi alla persona, cultura, sport, ricettività, sanità, assistenza e servizi professionali. Tutti gli interventi sono rigorosamente perimetrati al Quartiere Borgata e subordinati a requisiti puntuali, per garantire trasparenza, corretto utilizzo delle agevolazioni e reale impatto sul territorio.
Il pacchetto approvato in Giunta dovrebbe rappresentare la prima fase di un programma più ampio di sostegno alle nuove attività, che sarà completato con le ulteriori misure sulle tariffe SUAP e sui diritti di Edilizia Privata, attualmente in corso di definizione, al fine di ridurre ulteriormente i costi di avvio per imprese e professionisti.
«Non si tratta di semplici sconti fiscali – dichiara il Sindaco – ma di una vera e propria politica di investimento urbano.
Con questo provvedimento incentiviamo ed accompagniamo chi decide di aprire un’attività nella Borgata, riducendo i costi iniziali e creando le condizioni per generare lavoro, servizi e qualità urbana. Il ruolo del Consiglio Comunale sarà ora determinante per rendere operative queste misure nell’interesse della città».
Il pacchetto di agevolazioni è stato costruito attraverso un lavoro coordinato tra i Settori Tributi, Servizi Finanziari, Urbanistica, SUAP e Avvocatura, con il supporto e il coordinamento del Direttore Generale e con l’assistenza del Segretario Comunale, sulla base di una specifica direttiva sindacale.




Carlotta e Roberto, dall’Irlanda a Siracusa in bici: 8 mila chilometri in 5 mesi e innumerevoli albe negli occhi

Dall’Irlanda a Siracusa in bici.
Carlotta e Roberto sono due giovani- lei siracusana, lui della provincia di Benevento- una coppia che definire dinamica non può bastare.
Hanno vissuto per anni anni in giro per l’Europa, gli ultimi cinque a Dublino. Un giorno scatta un’idea e in pochissimo tempo diventa prima itinerario, poi viaggio: 8 mila chilometri.
Carlotta lo racconta con la naturalezza di chi ha fatto una passeggiata ed invece si tratta di una vera e propria impresa. “Tutto è iniziato quando, un giorno, Roberto mi ha proposto un viaggio da Capo Nord- racconta Carlotta- Avevamo appena concluso un’esperienza intensa in Islanda, fra scalate di ghiacciai e immersioni tra le placche tettoniche. Quando Roberto ha lanciato l’idea del viaggio da Capo Nord ho subito iniziato ad immaginarlo, il pensiero si è tradotto in intenzione. Non potevo contare su una significativa preparazione atletica, mentre il mio compagno aveva, ad esempio, fatto trekking al campo base dell’Everest.Senza pensarci troppo abbiamo acquistato delle bici. Sono arrivate a febbraio, il nostro viaggio è iniziato a maggio”. A questo punto della storia si inserisce una persona che ha avuto un ruolo fondamentale, seppur da lontano. “Da remoto, mi sono affidata a Mariagrazia Cavarra, personal trainer, esperta ciclista, l’unica che potesse darmi quello di cui, in maniera mirata, per questo tipo di viaggio, avevo bisogno”. In sella alle loro bici (Gravel, doppia corona, per avere quante più marce possibili da usare in salita) hanno percorso circa 70 chilometri al giorno. Ogni tanto, qualche sosta, soprattutto quando attraversavano le grandi capitali. Paesaggi mozzafiato, incontri, innumerevoli albe, altrettanti tramonti restano impressi nelle loro menti, hanno riempito i loro occhi. Conservano un reportage fotografico, ma sembra nulla rispetto a quello che hanno vissuto e goduto davvero. Non sono mancati i momenti di difficoltà, le disavventure. “Dopo anni in Irlanda, convinti che nel mese di giugno il tempo sarebbe stato, come sempre, più clemente, ci siamo ritrovati invece alle prese con la pioggia per venti giorni di seguito ed un vento come se non ci fosse un domani,il mio vero nemico”. Sorride, la soddisfazione è quella di avercela fatta.”L’ho provata tante volte. Immaginate cosa si possa provare quando si arriva in cima, dopo tanta fatica, dopo aver pensato magari di non farcela”. Il viaggio si è snodato attraverso la Francia. Poi un’altra idea: il cammino di Santiago. Fatto anche quello, in bici (lo ripeteranno a piedi)
Per dormire hanno quasi sempre campeggiato. “Solo per il cammino di Santiago abbiamo fatto diversamente, adeguandoci alla vita del pellegrino. Poi la Galizia, il confine del Portogallo. Ultima fase: Ibiza, Sardegna, Sicilia, che teoricamente vuol dire casa, Siracusa. “Solo che quella che stiamo vivendo adesso per noi non è la nostra vita- chiarisce Carlotta- Ci sentiamo spaesati- sembra una battuta, non lo è- Dobbiamo raccapezzarci un po’, calarci nella realtà ma abbiamo ancora l’idea del grande viaggio che parta da Capo Nord”.
“Il cicloturismo-spiega Mariagrazia Cavarra, personal trainer, ex assessore allo Sport, responsabile del settore Cicloturismo di Federciclismo Siracusa- è il viaggio lento che ti permette di vivere ogni singolo istante del percorso e apprezzarne ogni sfumatura. È un’esperienza alla quale sempre più gente aderisce a qualunque età. La tecnologia Ebike permette anche ai meno sportivi e ai meno giovani di affrontare lunghe distanze. Molti paesi si sono già attrezzati per accogliere il cicloturista. Alberghi con mini ciclo officine, colonnine per la ricarica delle bici elettriche, percorsi alternativi a basso traffico veicolare e corsie ciclabili in città. Il fenomeno non potrà che espandersi ulteriormente ed anche nella nostra Sicilia da qualche anno i numeri sono diventati sempre più importanti. Il viaggio in bicicletta si fa più che con le gambe con la testa e Carlotta ne é un meraviglioso esempio”.




Professione palombaro, a 27 anni Moreno costruisce il suo futuro a 50m di profondità

Il suo futuro lo ha costruito nelle profondità del mare. Si chiama Moreno Milazzo, ha 27 anni e di professione fa l’operatore tecnico subacqueo. Una passione nata per caso, durante l’ultimo anno di scuola, e poi divenuta lavoro vero e proprio. “Dopo il diploma – racconta Moreno – mi sono prima rivolto a una scuola di formazione professionale, e in Italia ce ne sono tante, poi ho preso i primi due brevetti di subacquea ricreativa. A quel punto, ho deciso di fare il palombaro”.
A seconda dal tipo di intervento da effettuare – lavori industriali, portuali o di manutenzione – un palombaro come Moreno Milazzo lavora anche a 50 metri di profondità. Le azioni sono varie, non cambia l’ambiente circostante: il grande blu. “Se capita di lavorare per un impianto ittico, facciamo manutenzione alle reti di allevamenti; ma lavoriamo anche in edilizia subacquea nella costruzione di porti o banchine, o meta meccanica per quando riguarda condotte, tubi, piattaforme. Una volta mi è capitato di stare per ben otto ore immerso. Può essere un lavoro molto duro, ma la passione è più forte”.
Il silenzio dei fondali restituisce un grande senso di armonia, racconta Milazzo. Guai però a rilassarsi troppo. Concentrazione sempre alta, perchè l’imprevisto può essere dietro l’angolo. “Spesso ti immergi e non sai cosa andrai a trovare, dove metterai le mani. Spesso capita di interagire con oggetti sott’acqua di cui, all’inizio, non sai nemmeno che forma abbiano o in che condizioni siano. Sale un pò d’ansia. Quando scendo giù, però, dimentico tutto e resto concentrato sul da farsi”. Unica distrazione? “Il paesaggio marino, un altro mondo con altre regole, anche fisiche. Dove incontro creature strane, curiose, per me nuove. Ogni volta è un’emozione”. Più forte della paura? “Si, più forte della paura”.




Sopralluogo in Traversa Serramendola, Vaccaro (Insieme):”Richiesta di finanziamento per gli accessi alle case”

Sopralluogo in traversa Serramendola. Dopo il “si” ai lavori per il ripristino del tratto terminale della strada, impegno avviato già dal 2023, su cui erano necessarie opere per la viabilità e il deflusso delle acque meteoriche, il Consigliere Ciccio Vaccaro, accompagnato dall’Ing. Dell’Aira del Comune di Siracusa, ha effettuato un sopralluogo nelle zone di prossimo interessamento dei cantieri.
“Abbiamo notato-spiega Vaccaro- che per molti residenti della zona il semplice accesso alla propria abitazione è difficoltoso se non quasi impossibile – dichiara Vaccaro – per questo l’Ing. si è impegnato a chiedere alla Regione un finanziamento specifico, in modo da garantire ai residenti l’accesso e soprattutto l’eventuale necessità di fuga in sicurezza.”
“Oltre agli uffici – conclude Vaccaro – ringrazio l’amministrazione per l’interesse e la sinergia nel risolvere problemi per i cittadini, situazioni nelle quali, come giusto che sia, qualsiasi distinzione politica perderebbe di significato.”




Lido di Noto, Figura replica a Marziano: “Loro pensavano, noi abbiamo fatto”

Netta replica da parte del sindaco di Noto, Corrado Figura dopo l’intervento dell’ex assessore regionale Bruno Marziano in merito alla ‘paternità’ del finanziamento per i lavori di riqualificazione del litorale del Lido di Noto. Se Marziano ritiene che tutto sia partito dalla giunta regionale retta da Rosario Crocetta nel 2016 e mostra dispiacere per non essere stato citato, il primo cittadino fa il punto ed esclude che esista alcun merito da attribuire dimenticato.
“Oggi i nostri oppositori — gli stessi che hanno amministrato prima di noi portando il Comune di Noto al dissesto — dichiara il primo cittadino- rivendicano un finanziamento da 12 milioni per il ripascimento del litorale: senza aver fatto nulla. Zero progetto, zero opere. Un’ulteriore dimostrazione della loro scarsa conoscenza delle procedure. Intanto è bene ricordare che il finanziamento non è di 12 ma di 15 milioni di euro, e che siamo stati noi a recuperarlo, così come abbiamo recuperato risorse vere: dalle rotatorie all’ingresso della città fino al porto di Calabernardo-prosegue il primo cittadino di Noto- Abbiamo messo in campo competenze reali, rispettato ogni procedura, redatto i progetti esecutivi e aperto i cantieri.C’è un dato che non si può negare: questa amministrazione ha ottenuto 90 milioni di euro di finanziamenti e sta realizzando opere come mai era avvenuto prima. Chi vuole dire di aver “pensato prima di noi” a queste opere lo dica pure. È curioso-osserva il sindaco Figura- che proprio coloro che ci accusano di essere ossessionati dal passato, oggi rivendichino i risultati della nostra amministrazione. Parliamo degli stessi che perdevano finanziamenti importanti accontentandosi di articoli sui giornali. La differenza è chiara-conclude Figura- loro le pensavano; noi otteniamo i finanziamenti, presentiamo i progetti e le realizziamo”.




Istituto Columba, Parlato replica ad Auteri: “Tutto regolare, chi spara a zero non fa il bene dei cittadini”

Restano alti i toni in merito ai lavori di riqualificazione dell’istituto Columba di Sortino. Dopo la denuncia del deputato regionale e consigliere comunale Carlo Auteri circa i presunti ritardi e le presunte irregolarità riscontrate all’interno del cantiere,anche a seguito di un sopralluogo, il sindaco Vincenzo Parlato fa alcune puntualizzazioni e, attraverso i suoi social, chiarisce la vicenda. “Ritengo obbligatorie alcune precisazioni- esordisce il primo cittadino- Innanzitutto il cantiere è in corso d’opera. Non è stato comunicato il fine lavori se non per quanto riguarda la parte strutturale”. Il sindaco spiega di aver convocato la ditta che si occupa dei lavori e la direzioni lavori per avere notizie precise. “Ci è stato comunicato che le opere sono state realizzate per il 90 per cento, il fine lavori del 29 agosto scorso riguarda, dunque, la parte strutturale, visto che il documento andava depositato al Genio Civile. Le opere del Columba- fa notare Parlato- non erano di certo solo di abbellimento. Si trattava di rendere l’edificio antisismico e questo è stato fatto nei tempi previsti”. Per la restante parte ci sarebbe una richiesta di proroga di qualche mese avanzata al ministero, che ha erogato il finanziamento. “Significa che in qualche mese avremo l’intervento completato. Le modalità con cui sono state effettuate e pubblicate queste riprese- commenta riferendosi all’attività condotta nei giorni scorsi da Auteri- danno più un senso di arrembaggio che di lavoro condotto da uomini delle istituzioni che cercano davvero di risolvere un problema per conto dei cittadini”. Poi un’ulteriore considerazione. Parlato sostiene di “non riuscire a capire il doppio passaggio: in consiglio l’intervento a salvaguardia di posti di lavoro, legittimo. Poi però si fa un’incursione nel cantiere, mettendo a repentaglio quella stessa occupazione che sosteneva di voler tutelare. Se le informazioni divulgate non sono esatte-conclude Parlato- si fa solo confusione e non si rende nessun servizio. Solo un refuso, infine, nel documento ritirato in autotutela”.




Caregiver, ritardi nelle indennità. Cannata(FdI): “Cambiate le regole”

Sembra chiarita la problematica dei ritardi lamentati nell’erogazione dell’indennità regionale da mille e 200 euro per i caregiver. Il deputato Luca Cannata di Fratelli d’Italia fornisce chiarimenti in merito, dopo aver chiesto spiegazioni all’Asp di Siracusa. “Dall’Azienda sanitaria -spiega il parlamentare di maggioranza- è arrivata una conferma che la procedura regionale è cambiata: i pagamenti vengono ora effettuati entro il 10 del mese successivo, per consentire le verifiche obbligatorie sullo “status in vita” del beneficiario e non più entro il 28 del mese corrente, come avveniva in passato”. Si tratterebbe, dunque, di una modalità nuova, “prevista dalla normativa e già pienamente operativa, le somme relative al mese di novembre saranno pagate regolarmente entro il 10 dicembre. Lo ribadisco con forza: i caregiver non devono mai sentirsi soli – conclude Cannata -. Ogni euro destinato a chi assiste un disabile gravissimo non è un favore: è dignità, è diritto, è rispetto”. Cannata garantisce la ferma volontà di “continuare a seguire personalmente ogni singolo passaggio perché dietro una procedura amministrativa ci sono famiglie che affrontano sacrifici quotidiani, spesso nel silenzio. Avanti così: sempre accanto ai più fragili e a chi, ogni giorno, se ne prende cura con amore”.




Agricoltura. Contributi alle aziende siciliane che innovano: pubblicate le graduatorie

Pubblicate le graduatorie definitive dei destinatari dei contributi che l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura ha stanziato per le aziende siciliane che investono nell’ammodernamento del sistema produttivo. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 40 milioni di euro.
«Il governo Schifani – dichiara l’assessore Luca Sammartino – è al fianco degli imprenditori. Un aiuto concreto alle aziende agricole che intendono migliorare il proprio posizionamento sul mercato e puntare sull’innovazione».
I contributi sono quelli previsti dalla sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” del Programma di sviluppo rurale (Psr) per la modernizzazione delle imprese, il miglioramento del rendimento globale aziendale e il riposizionamento sui mercati.

Le graduatorie sono disponibili a questo link