Schiusa in pieno Novembre: nate sulle spiagge siracusane le ultime tartarughe dell’anno

Sono nate nel cuore dell’autunno le ultime tartarughine marine le cui uova erano state deposte sulle spiagge del Siracusano. Ieri, 15 novembre, l’ultima schiusa, sottolineata da un’immagine che il Wwf della Sicilia Orientale, con la responsabile Oleana Prato, ha voluto utilizzare per sottolineare un evento per certi versi straordinario. Accanto alle piccole che corrono verso il mare e dunque verso la loro vita, i volontari hanno, infatti, apposto dei piccoli alberelli di Natale. Alcuni di loro indossavano anche un cappello da Babbo Natale. Tempo di saluti e di darsi appuntamento alla prossima estate, dopo una stagione record di nidificazioni nell’isola. La Sicilia, nel siracusano- si legge in un post del Wwf Sicilia sud orientale- saluta le sue ultime neonate censite:15 novembre 2025″.
Il dato va verificato ma è molto probabile che quelle delle spiagge siracusane siano state le ultime tartarughe nate in Italia. Nella sola Fontane Bianche ne sono nate 407 nate (a cui si sommano, nella zona, quelle di Avola). L’anno scorso erano state 313.
Oleana Prato, autrice della foto a corredo di quest’articolo, ha colto l’occasione per ringraziare i volontari che in questi mesi si sono spesi con attenzione e passione, monitorando le spiagge in cui le tartarughe hanno scelto di deporre le proprie uova. Li ha citati uno per uno: Filippo Seminara, Giuseppe Di Rosa, Helen Accolla, Carmen Attardi,Beatrice Cascone, Baldassarre Cuda




Eventi al Teatro Greco e nei siti culturali, accordo Comune-Parco Archeologico per coprodurli

Il Comune di Siracusa ed il Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai pronti ad accordo per la coproduzione di eventi culturali al Teatro Greco e negli altri siti di competenza del Parco. La giunta comunale, retta dal sindaco Francesco Italia,ha approvato nel corso della seduta di venerdì scorso la proposta di schema di convenzione tra i due enti . L’idea è quella di organizzare eventi in diversi periodi dell’anno allo scopo “di valorizzare e promuovere i siti archeologici e paesaggistici della città”.Una convenzione tra Comune e Parco Archeologico esiste già ed è quella che prevede l’utilizzo di cinque giornate mensili per altrettanti eventi. Con il nuovo accordo, si disciplina la realizzazione di spettacoli ed eventi culturali in coproduzione. Significa “reciprocità e condivisione di risorse organizzative e professionali”.Per entrare nel dettaglio, gli eventi a cui l’accordo fa riferimento sono concerti, mostre, convegni culturali, rappresentazioni teatrali, giornate di studio. La collaborazione avrebbe durate triennale. Programmazione condivisa, dunque, e collaborazione istituzionale secondo un preciso criterio: il Parco Archeologico mette a disposizione i siti, le risorse tecniche, professionali, logistiche e, compatibilmente con le proprie disponibilità, anche economiche. Il Comune di Siracusa partecipa con risorse organizzative, promozionali e di coordinamento, senza alcun obbligo economico a proprio carico. Significativo il passaggio in cui- recita il documento-“il Parco Archeologico di Siracusa, inoltre, manleva espressamente il Comune di Siracusa da ogni responsabilità civile, patrimoniale o di altra natura derivante dall’utilizzo dei siti di competenza del Parco Archeologico di Siracusa durante le attività previste.
Tutti gli oneri restano integralmente a carico del Parco Archeologico di Siracusa, senza alcun impegno di spesa per il Comune di Siracusa, salva diversa disposizione da parte dell’Amministrazione comunale”. Palazzo Vermexio,da coproduttore, svolgerà il “coordinamento operativo e promozionale. Garantisce supporto organizzativo, pianificazione comunicazione istituzionale e valorizzazione delle iniziative, senza obblighi economici diretti o indiretti”. Lo scorso luglio, il Comune ed il Parco Archeologico hanno coprodotto “Na nuttata ri passioni”, lo spettacolo di Giuliano Peparini per celebrare, nell’ambito del ventesimo anniversario dell’iscrizione di Siracusa nella lista Unesco del Patrimonio dell’Umanità, la storia e la bellezza della città e della Sicilia.




Avola e Acireale gemellate nel nome di Santa Venera: siglata l’intesa

Avola e Acireale unite nel nome di Santa Venera: firmato il gemellaggio tra le due città.
Ieri, 15 novembre, nella Sala Consiliare di Acireale, è stato ufficialmente siglato il gemellaggio tra le città di Avola e Acireale, un’unione fondata sulla comune devozione per Santa Venera, patrona di entrambe le comunità, e sul profondo legame che da secoli intreccia fede, storia e tradizioni popolari. Alla firma dell’atto hanno preso parte i sindaci Rossana Cannata e Roberto Barbagallo, alla presenza del Vescovo di Noto S.E. Mons. Salvatore Rumeo, del Vescovo di Acireale S.E. Mons. Antonino Raspanti, dei Presidenti dei Consigli Comunali Coletta e Ferlito, e delle Parrocchie di Santa Venera rappresentate da don Mario e don Paolo Trefiletti. La cerimonia è stata accompagnata da un momento religioso con la celebrazione eucaristica dedicata alla patrona. Il gemellaggio sancisce un patto permanente di amicizia, collaborazione e condivisione tra le due città, orientato alla valorizzazione comune del patrimonio culturale, religioso e artistico. Il percorso condiviso prevede iniziative religiose congiunte, scambi culturali tra istituzioni, scuole e associazioni, oltre alla promozione coordinata dei due Carnevali storici, riconosciuti come una delle espressioni più significative dell’identità locale. “La firma di questo gemellaggio – dichiara il sindaco Rossana Cannata – rappresenta un momento di grande valore per le nostre comunità. È un accordo che nasce dalla stessa fede, dalla stessa luce che ci unisce sotto il nome di Santa Venera, e che guarda al futuro con la volontà di costruire sinergie culturali, turistiche e sociali. Avola e Acireale condividono radici profonde: la devozione, la tradizione e l’impegno nel trasmettere questi valori alle nuove generazioni.” L’iniziativa si inserisce nel contesto dell’Anno Giubilare dedicato a Santa Venera, che vede Avola impegnata in un percorso di rafforzamento identitario e culturale. In questa cornice, nei giorni precedenti, presso la Parrocchia di Santa Venera è stato presentato il fumetto “Santa Venera, nostra luce”, realizzato dalla professoressa Grazia Maria Schirinà e illustrato dal giornalista Francesco Nania, un progetto dedicato ai più piccoli per raccontare la vita della patrona e rafforzare il senso di comunità. “Raccontare la storia di Santa Venera ai bambini – aggiunge il sindaco – significa custodire la nostra memoria e preparare il futuro. È questo lo spirito che anima anche il gemellaggio: unire, condividere e crescere insieme.”




Il papiro di Siracusa arriva a Lugano, protagonista della “Notte del Racconto” svizzera

Il papiro di Siracusa arriva a Lugano. Venerdì 14 Novembre si è svolta La “Notte del Racconto” un appuntamento che, da oltre trent’anni, illumina la Svizzera con il potere delle storie. Ogni anno, in migliaia di scuole, biblioteche e spazi culturali, bambini e famiglie si ritrovano per condividere letture, attività e narrazioni attorno a un tema comune. È un evento nazionale che celebra la lettura come atto collettivo, come ponte tra generazioni e come rito capace di avvicinare i più piccoli al mondo dell’immaginazione e della cultura.
L’edizione 2025 ha scelto un tema affascinante: il viaggio nel tempo. Una porta simbolica attraverso cui esplorare epoche lontane, scoprire civiltà scomparse, interrogarsi sulle tracce lasciate dall’umanità lungo i millenni.
Tra gli istituti che hanno partecipato all’evento, la Scuola elementare Bertaccio di Lugano ha saputo distinguersi per profondità e originalità della proposta. Una delle letture è stata infatti dedicata all’antico Egitto, una delle civiltà più affascinanti e misteriose del passato. Attraverso racconti e testi scelti per stimolare la curiosità, i bambini hanno esplorato due grandi invenzioni che hanno segnato la storia dell’umanità: il tornio, uno strumento rivoluzionario per la lavorazione della ceramica e la scrittura geroglifica, la prima forma complessa di comunicazione simbolica che ha permesso agli Egizi di “dare voce” alle loro idee, ai loro dei e al loro mondo spirituale.
La scuola Bertaccio non si è limitata alla teoria: ha trasformato la Notte del Racconto in un laboratorio vivo, tangibile, capace di far toccare con mano il valore del passato. I bambini hanno potuto sperimentare direttamente l’arte del tornio grazie alla guida dell’artista spagnolo Gabriel Santibanez Olmedo, che li ha accompagnati nella creazione di piccoli manufatti in ceramica. Un’esperienza fatta di concentrazione, manualità ed emozione: l’argilla si è trasformata, nelle loro mani, in un oggetto unico e personale, proprio come accadeva sulle rive del Nilo migliaia di anni fa. Un secondo laboratorio ha portato i bambini ancora più nel cuore dell’identità egizia: la scrittura. Guidati da Serena Intagliata, siracusana, operatrice didattica e guida turistica, i piccoli hanno realizzato cartigli personalizzati su autentico papiro di Siracusa, lavorato secondo i metodi tradizionali. Un gesto simbolico e potente: scrivere il proprio nome su un materiale antico di 4.000 anni significa diventare parte di una storia più grande, capace di attraversare il tempo. La riuscita di un evento di questa portata non è mai un caso. Dietro l’entusiasmo dei bambini e la qualità delle attività proposte, c’è il lavoro instancabile, silenzioso e prezioso del Comitato dei Genitori, che anche quest’anno ha dimostrato una dedizione straordinaria.




Amore senza lividi, Ortigia si tinge di rosso per dire no alla violenza sulle donne

Ortigia si è tinta di rosso per dire NO alla violenza sulle donne.

Si è svolta questa mattina la settima edizione di “Amore senza Lividi”, una camminata libera per lanciare un messaggio chiaro e non soltanto simbolico. Total Fit Walking Siracusa, con il centro antiviolenza Ipazia e “A regola d’arte” ha organizzato anche quest’anno l’evento che si svolgeva contestualmente in diverse città italiane. Magliette, foulards, fiori, accessori rossi hanno attraversato i luoghi simbolo di Ortigia. A guidare il folto gruppo, Cinzia Sipala,Maestra Nazionale di Camminata Sportiva / Total Fit Walking Siracusa. “Lo sport è una questione di cuore- spiega- E la camminata in particolar modo rasserena, ci apre nuove porte, ci rende più forti. Stiamo insieme per andare lontano”.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: il tempo in cui fu la più grande potenza militare d’Europa

Lo sapevi che Siracusa per circa mezzo secolo, dal 400 al 350a.C., è stata la più grande potenza d’Europa?
Dionisio I, dopo che l’Assemblea lo aveva eletto “Generale supremo” dell’esercito siracusano – e considerato che Cartagine aveva conquistato e raso al suolo molte città greche di Sicilia e che prima o poi avrebbe dovuto fare i conti anche con Siracusa – si preparò alla guerra. Ecco quello che ci racconta Diodoro Siculo:
“Furono chiamati i migliori tecnici, ingegneri e architetti sia dall’Italia che da tutta la Sicilia. Giunsero operai da tutto il territorio siracusano (La Kore circa 4.700 km quadrati, praticamente la cuspide sud orientale della sicilia, la provincia di RG e SR)in numero di 60.000 uomini e 12.000 buoi per il trasporto del materiale e costruire le mura dionigiane: 27 km di fortificazioni.
Nessuna città, né greca e né romana ha mai posseduto una cinta muraria simile. Dionisio elargiva premi in denaro agli operai, agli ingegneri ed agli architetti. Partecipava ai lavori e addirittura invitava a cena a casa sua coloro che finivano prima il proprio lavoro. Incitava, sempre con denaro,bgli ingegneri che avrebbero inventato nuove armi da guerra.
Ed ecco che vengono costruite navi mai viste prima, come le quadriremi e le quinqueremi, nascono armi da getto come la catapulta e la balista.
Furono costruite 200 nuove navi, facendo arrivare il legname dai boschi dell’Etna e anche dalla Calabria. Si allestirono 150 Neoroi (specie di capannoni dove in ognuno potevano starci due navi). Ancora oggi,in via Arsenale, si possono vedere gli incassi nella roccia di questi capannoni.
Siracusa agli inizi del IV secolo a.C. poteva contare su una flotta di circa 550/600 navi da guerra. Si fabbricarono 140.000 scudi e altrettanti elmi e spade, 14.000 corazze per un totale 434.000 pezzi.
I luoghi dove si svolgevano questi lavori erano i templi, i ginnasi, i portici di tutta la città. Quando Dionisio ebbe ultimato la costruzione di tutte le armi si dedicò all arruolamento dei soldati, tutti mercenari provenienti dalla Grecia, Libia, Spagna, Sardegna e Campania in numero di 30.000. Tutto questo avvenne in soli 4 anni, dal 402 al 398a.C.
Prima di allora non si era mai visto nulla di simile in tutto il mondo greco.


Carlo Castello

In precedenza:
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Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: la causa a Roma per danni di guerra

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Centri accoglienza per richiedenti asilo politico, aperta la manifestazione d’interesse

Aperta la manifestazione d’interesse per il servizio di accoglienza per richiedenti asilo politico. Lo comunica la Prefettura di Siracusa. La pubblicazione della procedura negoziata è stata pubblicata nei giorni scorsi sul sito istituzionale senza previa pubblicazione di bando, come previsto dalla legge 36 del 2023. Il fine della procedura è l’affidamento del servizio di gestione dei Centri di Accoglienza Straordinaria destinati a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, per un fabbisogno stimato fino a 120 posti, con relativa struttura d’accoglienza. I dettagli sono disponibili sul sito dell’Ufficio Territoriale di Governo.




Finanziaria, Nicita(Pd) e Scerra(M5S) annunciano emendamenti congiunti: tra questi Siracusa-Gela e tributi sospesi del ’90

Un pacchetto di proposte che riguardano tanto le infrastrutture quanto la giustizia fiscale, il sostegno agli enti locali, la sicurezza e la valorizzazione dei presidi istituzionali. Li annunciano il deputato Filippo Scerra (M5S) ed il senatore Antonio Nicita (PD), pronti a presentare, in maniera congiunta, una serie di emendamenti nell’ambito della manovra finanziaria e dei provvedimenti in discussione in Parlamento. Un’iniziativa a due voci, nata -spiegano- per rafforzare la richiesta di misure condivise per il territorio siracusano e per la Sicilia.
“I cittadini hanno bisogno di risposte chiare e interventi efficaci”, spiegano Scerra e Nicita. “Per questo abbiamo scelto di coordinare il nostro lavoro, presentando un pacchetto di proposte concrete che riguardano tanto le infrastrutture quanto la giustizia fiscale, il sostegno agli enti locali, la sicurezza e la valorizzazione dei presidi istituzionali. È un metodo di lavoro che mette al centro l’interesse della comunità siracusana”.
Si va dalla richiesta di finanziamento per il completamento del tratto Modica-Scicli della Siracusa-Gela, all’azione per estendere il riconoscimento del rimborso tributi Sisma 90 a tutti i contribuenti. Ed ancora, una importante iniezione di liquidità per rilanciare l’azione del Libero Consorzio comunale di Siracusa; supporto e sostegno ad interventi infrastrutturali su immobili della Capitaneria di Porto di Siracusa e del Siracusa International Institute, ex Isisc.
Per la Sicilia, invece, tra i numerosi emendamenti congiunti di Scerra e Nicita si segnalano quello con cui si chiede la restituzione dei 5,5 miliardi FSC sottratti a Sicilia e Calabria per il bocciato progetto del ponte sullo Stretto. E ancora: canadair per la Sicilia, misure contro siccità e misure per enti locali in dissesto.




Mobilitazione per la Pillirina. “Il mare è di tutti, proteggere la costa con la riserva naturale”

Una nuova, grande mobilitazione per la Pillirina. Domenica 16 novembre oltre venti associazioni – tra cui Legambiente, Wwf e Natura Sicula – hanno organizzato una passeggiata–marcia lungo il litorale della penisola Maddalena per sollecitare la Regione Siciliana a concludere l’iter di istituzione della riserva naturale terrestre.
L’obiettivo di rendere la Pillirina un’area protetta appare ormai a portata di mano. Anche le recenti mosse della Regione e del Comune vanno nella direzione richiesta da ambientalisti e da quanti hanno a cuore le sorti pubbliche di un tratto di costa incontaminato e dall’indiscutibile fascino. “Con l’istituzione della riserva, si metterebbe al riparo questo straordinario patrimonio naturalistico da ogni possibile progetto edilizio, garantendone la fruizione sostenibile e il valore paesaggistico”, spiegano gli organizzatori dell’appuntamento.
Al centro dell’appello alla Regione c’è la richiesta di completare l’iter seguendo la perimetrazione originaria, quella che esclude qualsiasi intervento edificatorio e si concentra sulla tutela della natura, della costa e del paesaggio. Ma le associazioni rivolgono un invito anche al Comune di Siracusa affinchè possa essere assicurata la libera fruizione delle aree del Demanio Costiero, a partire da punta della Mola, oggi interdetta dalla società proprietaria dei terreni circostanti.
La passeggiata di domenica attraverserà l’intero Feudo Santa Lucia, la fascia costiera comunale della penisola Maddalena, da Punta Tavernara a Punta Tavola: un itinerario simbolico che tocca i luoghi più rappresentativi dell’identità naturalistica della zona. Appuntamento alle 9.30, in fondo a via Capo Passero.




Centenario Camilleri, Siracusa decise nel 2020 di intitolargli una strada. Iter ancora sospeso

Il 2025 è l’anno del centenario della nascita di Andrea Camilleri. Decine e decine le iniziative in tutta Italia per ricordare il “papà” del commissario Montalbano, scrittore ed autore televisivo. Siracusa è la città in cui è avvenuta l’ultima apparizione pubblica di Andrea Camilleri. Era l’11 giugno 2018 e cinquemila persone si riversarono al Teatro Greco per seguire il monologo “Conversazione su Tiresia”. Un vero evento, che è stato successivamente proiettato al cinema e documentato in un backstage inedito per la tv.
Per conservare la memoria storica di quell’intenso momento e per un dovuto tributo di memoria, nel 2020 la giunta comunale aveva accolto positivamente la proposta della Commissione Toponomastica: intitolare ad Andrea Camilleri quello che oggi è il viale Augusto, ovvero la strada che dalla rotatoria Teocrito conduce all’ingresso del parco archeologico. Nonostante il voto positivo, a cinque anni di distanza ancora non è avvenuta quell’intitolazione.
Non si tratta, però, di pigrizia o disattenzione. Come bene spiegano i documenti, serve una particolare deroga della Prefettura di Siracusa per poter concludere l’iter. A termini di legge, infatti, devono passare almeno dieci anni dal decesso di un personaggio prima di poter valutare l’intitolazione di luoghi pubblici.
Sono così trascorsi 5 anni senza aggiornamenti particolari sulla deroga. Da Palazzo Vermexio assicurano sia stata subito richiesta, nel 2020. A proposito di date, nel 2029 saranno dieci anni dalla morte di Andrea Camilleri. Chissà quale racconto dei suoi avrebbe scritto su questa vicenda siracusana, così sciroccatamente siciliana.