Siracusa. Avvisi di garanzia per Cafeo e Foti: turbativa d'asta nella gara per gli asili nido

Sono l’ex capo di gabinetto del sindaco di Sircusa, Giovanni Cafeo, e l’attuale assessore ai lavori pubblici, Alfredo Foti, i destinatari di un avviso di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari. Per la Procura sarebbero responsabili di turbativa d’asta. Nel dettaglio, secondo la tesi accusatoria, “turbavano la gara per l’affidamento della gestione degli asili nido nel comune di Siracusa, in modo da determinare l’esito delle gare”.
A Cafeo e Foti i magistrati contestano di avere determinato – “mediante promesse, collusioni e altri mezzi fraudolenti” – l’aggiudicazione di un lotto dell’appalto per la gestione degli asili nido al consorzio “Solco”.
Giovanni Cafeo è anche indagato per traffico di influenze illecite, per avere sfruttato le proprie relazioni con il sindaco – di cui era capo di gabinetto – e con il dirigente dei Servizi Sociali (da poco sostituito, ndr) al fine di ottenere dagli aggiudicatari della gara sia una percentuale in denaro sia l’assunzione di persone indicate dallo stesso Cafeo.
Le indagini sono state svolte dai Carabinieri della Procura di Siracusa ed hanno fatto emergere un quadro probatorio a carico degli indagati nel cui contesto è stata anche acquisita agli atti una registrazione audio in cui il consigliere comunale Roberto Di Mauro confidava alla consigliera Simona Princiotta fatti “costituenti reato sull’affidamento del servizio degli asili nido”.
L’indagine è stata coordinata dal procuratore della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, e dal sostitut,o Marco Di Mauro. Nel mirino degli investigatori anche la richiesta del Comune di Siracusa di finanziamenti pubblici (fondi Pac) per incrementare gli asili nido malgrado negli anni precedenti si fosse registrata una sostanziale diminuzione di richiesta di posti nelle strutture comunali, come in più occasioni avevano denunciato il deputato nazionale Pippo Zappulla e la consigliera Simona Princiotta.




Siracusa. Bufera sul Pd, il segretario provinciale Lo Giudice convoca la direzione con Raciti

Per il Pd siracusano è un’altra giornata difficile. Gli avvisi di garanzia per Cafeo e Foti un nuovo colpo. “Ritengo doveroso e urgente che il sindaco si confronti con il partito su tutti gli elementi politicamente rilevanti”, dice il segretario provinciale Alessio Lo Giudice, subito dopo aver espresso fiducia nella magistratura e l’augurio che i due esponenti Pd possano chiarire presto la loro posizione. Ma si apre una questione politica interna al partito. Tant’è che Lo Giudice anticipa di avere deciso “di convocare la direzione provinciale per trattare anche tale argomento con la partecipazione del segretario regionale Fausto Raciti”.
Il segretario cittadino Pd, Marco Monterosso, si mostra garantista. “Un avviso di garanzia non può certamente considerarsi una sentenza di condanna già scritta, siamo così fiduciosi che i due esponenti del Pd possano dimostrare la loro totale estraneità ai fatti contestategli, tuttavia riteniamo che la questione necessiti di un attento monitoraggio da parte degli organismi di partito competenti”.
Se da una parte si conferma, quindi, la linea del garantismo dall’altra si apre alla possibilità di provvedimenti (sospensione?) qualora la commissione di vigilanza dovesse ravvisarne la necessità.




Siracusa. Asili nido: quando il Consiglio Comunale votò no alla commissione di indagine

Di “sospetti” ne circolavano diversi. L’appalto per la gestione degli asili nido è stato “chiacchierato” sin dalla sua genesi. Polemica in particolare politica, con le infuocate conferenze stampa di Simona Princiotta e del deputato nazionale Pippo Zaoppulla. Documenti su documenti, dichiarazioni su dichiarazioni che gli stessi investigatori – non lo nascondono – sono alla base dell’indagine che ha portato all’emissione dei primi due avvisi di garanzia.
E poi ci sono quelle famigerate registrazioni audio che oggi rischiano di creare particolare imbarazzo tra alcuni dei 40 dell’aula Vittorini. Ne parlò Simona Princiotta, ancora lei, la grande accusatrice, mostrando un cd durante una seduta di Consiglio Comunale. Ma in Procura di cd ne sarebbero finiti ben 48, zeppi di discussioni tra consiglieri e non solo.
Intercettazioni che hanno spinto mesi fa alle dimissioni l’ex presidente dell’assise, Sullo. E che ora chiamano in causa altri personaggi. Come Roberto Di Mauro, citato dalla stessa Procura che conferma come agli atti vi sia una discussione registrata in cui il consigliere confida ad una collega “fatti costituenti notizia di reati”.
Come a dire che qualcuno in Consiglio Comunale forse sapeva, o almeno sospettava. E rischia così di diventare un boomerang il “no” votato a maggioranza dal civico consesso a maggio quando, dopo un estenuante tira e molla, si arrivò alla discussione in aula dell’istituzione di una commissione d’inchiesta sugli asili nido comunali. “Davvero un brutto segnale alla città: timore e opacità”, disse a caldo Pippo Zappulla.
Ma di parole che oggi rischiano di tornare drammaticamente attuali ce ne sono ancora altre. Come quando ad ottobre Simona Princiotta, quasi in lacrime, davanti alle telecamere disse: “un branco in Consiglio Comunale”.




Siracusa. La difesa di Alfredo Foti: "io estraneo alle attività illecite"

L’assessore ai lavori pubblici, Alfredo Foti, affida una stringata nota il suo pensiero dopo l’avviso per turbativa d’asta nell’appalto sugli asili nido comunali. “Prendo atto del procedimento a mio carico e mi dichiaro estraneo da qualsiasi attività illecita. Confido che la magistratura faccia chiarezza quanto prima”, dice commentando le notizie sull’indagine.
Nessun passo indietro, almeno non per il momento.




Siracusa. Sbigliettamento della Neapolis e fondi per il Comune, Vinciullo: "Basta sciocchezze"

Il Comune di Siracusa ha duramente attaccato l’assessore regionale ai beni culturali, Carlo Vermiglio ricordando – tra l’altro – i circa 1,7 milioni attesi da luglio 2014 come quota parte dello sbigliettamento del parco della Neapolis. In difesa arriva l’intervento del
deputato regionale Enzo Vinciullo.
“Si sono dimenticati che l’assessorato dei Beni Culturali è stato retto nel 2013, 2014 e 2015 da autorevoli esponenti del Pd e, in modo particolare, da Zichichi, Sgarlata, Purpura, Furnari, Crocetta. Gli autorevoli esponenti dell’amministrazione comunale di Siracusa e del Pd provinciale, non avendo potuto parlare e lamentarsi quando assessore era uno del loro partito, hanno pensato di lanciare i loro strali sull’attuale, convinti di poterlo martirizzare, come se fosse un novello San Sebastiano”, dice Vinciullo.
Che rimanda le accuse al mittente, ricordando come “la convenzione fra il Comune e l’Assessorato dei Beni Culturali in atto non esiste, in quanto quella esistente è scaduta da tempo e non è stata ancora rinnovata”. Non solo, “Il Comune deve ancora giustificare alcune spese alla Regione datate 2013”. Quanto al 2014, “Il Comune ha ancora a disposizione parte degli introiti della vendita dei biglietti: 250.000. Qualora non rendiconterà e giustificherà questa cifra la dovrà restituire unitamente a quelle spese, nello stesso anno, che non sono rispondenti a quanto previsto dalla legge. L’assegnazione delle risorse ai Comuni – spiega Vinciullo – adesso avviene previo riconoscimento del fatto che le somme siano state utilizzate e spese per attività inerenti i siti archeologici”. C’è poi il capitolo legato al 2015. “Da alcune note inviate dalla Regione e dalla Soprintendenza al Comune di Siracusa, risulta che la rendicontazione delle spese, relative ai servizi resi alla Sovrintendenza di Siracusa, in regime di convenzione, non sono ancora ad oggi rispondenti alle finalità previste della legge. E in tutto questo cosa c’entra Vermiglio?”, si domanda il presidente della Commissione Bilancio Ars che liquida le recenti accuse piovute sull’assessore come “schiocchezze”.




Siracusa. Sbigliettamento della Neapolis, la replica di Italia: "Difesa dell'indifendibile"

“Le informazioni trasmesse dall’onorevole Vinciullo, evidentemente molto più interessato a difendere il suo assessore che a rimediare alle condizioni in cui ha lasciato i siti regionali di siracusa fino al 31 maggio, con moltissimi siti ancora chiusi o aperti per poche ore al giorno come il Castello Maniace, sono, come sempre, usate in modo parziale e strumentale”. Continua la diatriba a distanza tra il deputato regionale e il Comune di Siracusa, in questo caso rappresentato dal vice sindaco Francesco Italia.
“Il comune di Siracusa ha proceduto in più occasioni a rendicontare le somme in oggetto sulla base di programmi condivisi e sottoscritti dalla sovrintendenza, in perfetta coerenza con quanto previsto dalla convenzione e dalla legge. Numerose sono state le riunioni con gli assessori regionali ed i funzionari, con piena apertura rispetto alla possibilità di mediare rispetto non agli obblighi nascenti dalla convenzione, ma alle modalità di rendicontazione delle somme. Il fatto, però, che questo o quel funzionario regionale abbiano mutato unilateralmente interpretazione su una convenzione sottoscritta anni fa e sulla quale l’interpretazione è stata sempre univoca, non può certo addebitarsi a questa amministrazione. Ovviamente, ogni cosa che dico è riscontrabile e provata dai documenti. La nuova convenzione, sempre in base a quanto riferito dai funzionari regionali non potrà essere firmata se non dopo aver sanato il pregresso.Piuttosto che confondere i cittadini e sputare sentenze cercando di difendere l’indifendibile – attacca Italia – l’onorevole Vinciullo dovrebbe chiedersi e raccontare ai cittadini siracusani, cosa l’assessorato regionale abbia fatto del 1.700.000 euro di fondi vincolati nascenti dalla suddetta convenzione e destinati esclusivamente alle attività previste dalla convenzione. Non per difendere l’operato di questo o quell’assessore né per tentare di attribuire alla nostra amministrazione colpe che evidentemente non ha, ma nell’interesse pubblico, dei nostri beni culturali regionali e di quell’immagine mortificata dei nostri siti regionali chiusi o invasi da sterpaglie per cui migliaia di cittadini e turisti si sono giustamente indignati”.




Siracusa. Nuovo responsabile politiche giovanili Udc, è Giulio Gallitto

L’Udc siracusano guidato da Gianluca Scrofani si dota di un nuovo responsabile delle politiche giovanili. La delega è andata al giovane avvocato Giulio Gallitto. “A lui il compito di riorganizzare l’area giovani in tutta la provincia di Siracusa”, dice Scrofani affiancato dal deputato regionale Pippo Sorbello.
“Accetto con entusiasmo questo incarico. Sarà mio impegno creare un movimento giovanile che coinvolga tutta la provincia, partendo da una solida base già presente sul territorio di Avola grazie all’ottimo lavoro svolto dal neo-coordinatore avolese Peppe Busà. A tutti i giovani che si riconoscono nei valori dell’Udc dico di farsi avanti per creare insieme una struttura di partito che possa essere espressione della futura classe dirigente. Ringrazio,infine,l’onorevole Pippo Sorbello e il segretario provinciale Gianluca Scrofani per la fiducia accordata nel volermi conferire questo incarico”.




Siracusa. Niente autobus per Fontane Bianche, Spadaro (Fdi-An): "inammissibile"

Stop momentaneo per le linee 21 e 22 dell’Ast, sono quelle che collegano il capoluogo con le zone balneari. Rumoreggiano gli albergatori e alza la voce anche il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-An, Alessandro Spadaro. “Purtroppo dobbiamo prendere atto e constatare che l’amministrazione è brava solo a pretendere il pagamento della tassa di soggiorno dagli ospiti delle strutture alberghiere periferiche e balneari che non usufruiscono in alcun modo dei servizi che dovrebbero essere lo scopo di tale imposta che di turistico non ha nulla”.
Spadaro parla di “disinvoltura nell’ignorare i problemi della città” e invita “a destinare immediatamente una delle navette utilizzate in città per garantire il collegamento su strada con Fontane Bianche. Non ci raccontino la farsa che è attivo il collegamento con il trenino locale perché, per la frequenza di corse e per la distanza tra il viale dei Lidi, nel quale ci sono parecchie fermate Ast, e lo scalo di Fontane Bianche – prosegue Spadaro – non è un servizio assimilabile a quello momentaneamente soppresso”.




Siracusa. Emergenza casa: Villa Incorvaia e Social Housing i progetti delle politiche sociali

“Quella del diritto alla casa è una delle questioni alle quali l’Amministrazione ha sempre creduto e per la quale sta cercando adeguate soluzioni”. Lo dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative, Rosalba Scorpo, in una sorta di replica indiretta alle accuse dei giorni scorsi di Forza Italia, firmate dal coordinatore provinciale Edy Bandiera.
“L’assessorato è impegnato a trovare soluzioni per arginare il fenomeno. Tante famiglie sono costrette, loro malgrado, ad affrontare il terribile problema dello sfratto non avendo più le possibilità di pagare l’affitto a causa della crisi”, prosegue la Scorpo.
“Sono tanti i nuclei che chiedono un supporto ai servizi sociali, ed è per questa ragione che stiamo cercando di attivare delle strategie operative. Nessuna inerzia e disattenzione, quindi; il Comune conosce bene le difficoltà di queste famiglie e a questi problemi sta cercando di porre rimedio. Tra le azioni già avviate, vorrei ricordare l’atto d’indirizzo già approvato in Giunta, che consentirà a breve di dare vita a una manifestazione d’interesse per la gestione del servizio di ricovero per i senza tetto, nel particolare uomini, nella struttura comunale di villa Incorvaia per continuare a fronteggiare l’emergenza abitativa e garantire l’esistenza di un punto di ricovero notturno a tutela della dignità delle persone. L’Amministrazione – dice l’assessore Rosalba Scorpo – sta inoltre valutando la possibilità di dare vita, con la collaborazione della Caritas, a un progetto denominato Social housing first, che consentirà a una decina di nuclei familiari disagiati, opportunamente valutati dai Servizi sociali, di avere garantito per un anno il pagamento dei canoni di locazione, spese che verranno sostenute in equa-ripartizione dall’ente benefico e dal Comune. Non bisogna inoltre dimenticare che, l’Amministrazione Garozzo è intervenuta anche nell’assegnazione di decine di alloggi popolari a famiglie aventi diritto. Di questo ringrazio della fattiva collaborazione tanti cittadini onesti, i quali si sono resi conto che favorire l’abusivismo danneggia, in primis, coloro i quali chiedono legalmente il diritto ad un’abitazione”.




Siracusa. Solarium privato sulla spiaggetta Aretusa, polemiche: "invasivo"

Un solarium privato sulla spiaggetta della villetta Aretusa scatena la polemica, social ma non solo. Tra favorevoli e contrari alla nuova realizzazione, ormai completata, si moltiplicano le prese di posizione.
Contro l’opera – un solarium in legno con annessi bar e servizi – si leva in particolare la voce di Corrado Giuliano, avvocato noto anche per le sue battaglie in difesa dell’ambiente e del paesaggio.
Quel solarium sarebbe troppo grande e troppo invasivo, secondo Giuliano che lancia l’idea di una petizione per la sua rimozione e che intanto ha presentato richiesta di accesso agli atti per spulciare nel dettaglio tutti i passaggi autorizzativi. Per la realizzazione di quel tipo di opera si sono, infatti, pronunciati Comune di Siracusa, Soprintendenza e Capitaneria di Porto. Oltre all’ok del servizio Demanio Marittimo dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Il solarium nasce da un progetto privato, con investimento di circa 100.000 euro ed una autorizzazione all’apertura da maggio a ottobre, dalle 9 alle 24.