Siracusa. Castello Eurialo, i forestali lo ripuliscono in un mese. Resta il nodo apertura a singhiozzo

I forestali ripuliscono l’area del castello Eurialo. Via le erbacce, via quant’altro insozza i resti della fortezza dell’antichità. Da domani cominciano le operazioni di scerbatura con tanto di sopralluogo anche dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, appositamente a Siracusa. Ad accompagnarlo anche il presidente della commissione bilancio Ars, Enzo Vinciullo.
I fondi necessari per l’intervento, 100.000 euro, sono stati messi a disposizione dall’azienda delle foreste demaniali. Soddisfatta la soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa che aveva pressato per poter ottenere il fondamentale risultato.
Ma resta aperto il nodo della cronica mancanza di custodi regionali che impedisce la regolare apertura del castello Eurialo. L’assessorato regionale sta vagliando la possibilità di utilizzare personale Asu, mentre la soprintendenza cerca di individuare associazioni che possano essere utilizzate per la manutenzione e salvaguardia dell’area. I candidati, in verità, non mancano. A partire dall’associazione guide turistiche di Siracusa.
Le operazioni di pulizia dureranno un mese circa. Al termine verrà inaugurato l’Antiquarium allestito nei pressi della fortezza dove, con sistemi multimediali, verrà illustrata la storia della fortezza e come in epoca greca venisse utilizzata.




Siracusa. Entra in funzione il pannello avvisa automobilisti all'ingresso sud

Da oggi è attivo il pannello a messaggio variabile di infomobilità, posto alla rotonda tra viale Ermocrate e viale Paolo Orsi, all’ingresso sud di Siracusa. Avviserà gli automobilisti in tempo reale sul flusso di traffico veicolare, sulla base dei dati rilevati dalla stazione di monitoraggio del traffico posta in corso Gelone.
Due i messaggi che saranno diffusi: “Traffico normale su corso Gelone” e un secondo con l’informazione “corso Gelone traffico intenso per Ortigia, si consiglia percorrere via Elorina”.
Il servizio nasce dal progetto di gemellaggio tra il Comune di Perugia ed il Comune di Siracusa, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. “E permette alla nostra città – spiega l’assessore alla modernizzazione, Valeria Troia, non solo di acquisire un know-how nella gestione di azioni di info mobilità ma anche di consentire agli automobilisti di avere informazioni in tempo reale sullo stato del traffico di una delle principali arterie cittadine”.




Siracusa. Sassi contro un pullman di turisti, distrutti i finestrini al Molo Sant'Antonio

Un pullman turistico posteggiato al Molo Sant’Antonio è stato preso di mira dai vandali. Nella tarda serata di ieri, attorno alle 23, è stato scelto come “bersaglio” di una fitta sassaiola conclusa con notevoli danni: i finestrini di tutta una fiancata sono stati mandati in frantumi.
Notevole la sorpresa per i turisti quando sono tornati al bus dopo un piacevole giro per le vie di Ortigia. Una pessima pubblicità per Siracusa.
Sul posto intervenuta una pattuglia delle Volanti. Degli autori del danneggiamento nessuna traccia. Ma è in corso l’analisi dei filmati delle telecamere attive all’interno del parcheggio del Molo, pure illuminato.




Siracusa. Sparatoria durante la festa del Sacro Cuore, degenera una lite per un parcheggio

Sarebbe ancora avvolto nel mistero l’episodio che si sarebbe verificato sabato mattina nella zona di viale Zecchino. Secondo alcune segnalazioni, al vaglio degli inquirenti, due proiettili sarebbero stati esplosi all’indirizzo di un commerciante. Sarebbe accaduto tutto intorno alle 10,30, proprio mentre si svolgeva la festa del Sacro Cuore. Alla base della sparatoria ci sarebbe stato un diverbio, nato da un episodio banale. Vittima, un commerciante di 63 anni, mentre a sparare sarebbe stato un uomo sulla quarantina. Secondo indiscrezioni, non ancora confermate dalle forze dell’ordine, la lite sarebbe sorta perchè la moglie del commerciante avrebbe parcheggiato la propria auto in maniera non corretta. Le rimostranze del quarantenne non avrebbero cambiato nulla. I due uomini avrebbero iniziato a litigare, urlandosi contro. Il quarantenne sarebbe poi tornato sul posto, questa volta con una pistola calibro 6,35 in pugno, sparando due colpi contro il commerciante. Alla scena avrebbero assistito diverse persone.
(Foto: repertorio, dal web)




Siracusa. Tassa di soggiorno: i turisti pagano, non tutti gli albergatori la versano

Continua a dividere la tassa di soggiorno. La pagano i turisti, dovrebbero versarla al Comune gli albergatori. Ma a distanza di due anni dalla sua istituzione il meccanismo mostra tutte le sue criticità. I numeri forniti da associazioni di categoria parlano chiaro: palazzo Vermexio pensava di incassare 1,3 milioni di euro, cifra inserita in bilancio di previsione. Alla prova dei fatti, però, l’incasso effettivo avrebbe di poco superato i 500.000 euro.
Il resto? Non versato dagli albergatori, considerati in questo caso sostituti d’imposta.
Le responsabilità sono da dividere a vario titolo. E’ chiaro che chi non “gira” la tassa al Comune nei tempi previsti è in torto. Ci si potrebbe poi chiedere perchè gli uffici preposti non abbiano seguito per tempo la problematica con solleciti e controlli senza aspettare di sbattere su cifre impietose.
Da Confesercenti Siracusa, categoria che raccoglie anche diversi albergatori, il presidente Arturo Linguanti invita a pagare. “Il rischio è che si possa essere chiamati a rispondere di peculato”, ricorda citando recente esempio di Torino. E in effetti palazzo Vermexio starebbe per muoversi in maniera identica a quanto fatto in Piemonte.
Alcuni albergatori “ribelli” accettano di spiegare in forma anonima a SiracusaOggi.it perchè non hanno versato al Comune la tassa di soggiorno incassata. “Si tratta di una imposta di scopo destinata a finanziare servizi ed iniziative per il turismo”, ricordano in via preliminare. “Ma da quello che ci ha spiegato in una riunione l’assessore al bilancio, il 70% di questa tassa viene speso per le navette elettriche che sono in servizio in Ortigia. E noi albergatori delle zone balneari o di altri punti della città che non sia Ortigia? Dove sono i servizi per i nostri turisti? Che poi per le navette si paga pure il biglietto, perchè servono tutti questi fondi dalla tassa di soggiorno?”, si domandano. La posizione è, insomma, chiara. “Si prendano cura anche di altre zone che non siano solo Ortigia, inteso come servizi, e saremo ben lieti di pagare”, dicono all’unisono.
“Polemiche strumentali che nascondono intendimenti politici”, stigmatizza l’assessore al turismo, Francesco Italia. “Abbiamo aperto tre infopoint, le porte di beni monumentali di proprietà del Comune visitati adesso da migliaia di persone, implementato il sistema di parcheggi in Ortigia e creato collegamenti con la zona archeologica della Neapolis. Certo, molto resta da fare ma chi si lamenta oggi dove era quando Siracusa non aveva questo flusso turistico e dei primi servizi che abbiamo lanciato non c’era traccia?”.




Siracusa. Relitto al largo di Ognina: è un C-47 britannico abbattuto durante lo Sbarco

La scoperta potrebbe riscrivere un pezzo di storia relativo allo sbarco degli alleati nel siracusano, durante il secondo conflitto mondiale. A largo di Ognina, a circa 70 metri di profondità, divers capitanati dall’esperto Fabio Portella hanno individuato e fotografato un aereo in buono stato di conservazione e integro.
Adagiata sul fondale sabbioso è comparsa ai loro occhi la sagoma di quello che sembra essere un C-47 della Royal Air Force britannica. Il grande aereo era adibito al trasporto di paracadutisti, circa 45 probabilmente erano a bordo. E’ stato verosimilmente danneggiato durante una accanita difesa da parte delle batterie di terra siracusane.
Colpito ma non distrutto, è stato costretto all’ammaraggio. Poi l’inabissamento. La cabina è aperta e la presenza di un paracadute perfettamente conservato lascerebbe intendere che il relitto possa custodire ancora sul fondo i resti di militari britannici che presero parte all’operazione Husky.
Su questo aspetto farà luce anche il governo britannico: non appena sarà scoperto un numero di riconoscimento del velivolo, si verificherà se gli occupanti risultano ancora dispersi caduti in combattimento. Del ritrovamento è stata informata la soprintendenza del mare.
Questa scoperta permette di accendere le luci della storia sulla resistenza operata dalle truppe italiane contro lo sbarco alleato, quando invece la versione ufficiale narra di soldati che si sarebbero arresi pressochè inermi agli inglesi ed agli americani.




Siracusa. Ultimo giorno di scuola, le t-shirt ironiche dei maturandi dei licei

Ultimo giorno di scuola e i maturandi siracusani si congedano – prima dei famigerati esami di Stato – indossando le magliette “celebrative”. Una tradizione che ha preso piede, propagandosi di scuola in scuola. Da settimane i ragazzi delle quinte classi lavorano all’appuntamento, studiando frasi e citazioni da “sistemare” sulle magliette preparate per l’ultimo saluto alla scuola che li ha visti crescere. E l’effetto goliardia è subito assicurato.
Così, le quinte del liceo classico Gargallo si dividono tra un “Ave Gargallo, Muraturi te salutant”, libera parafrasi della frase che per tradizione i gladiatori indirizzavano all’imperatore prima dell’inizio dei “giochi” (morituri diventa muraturi) e “So di non sapere, un 60 per piacere”, richiesta di voto “politico” con citazione di Socrate. Al Quintiliano, invece, hanno optato per “Un giorno all’improvviso mi sono diplomato”, con richiamo al coro da stadio che è diventato un tormentone degli ultimi anni.
Ma adesso si fa sul serio: libri, ultimi ripassi, appunti clandestini e poi via verso il primo appuntamento con la Maturità, il 22 giugno.




Siracusa. Ancora un incendio d'auto: in fiamme una Lancia Y in via dell'Olimpiade

Ancora un incendio d’auto nella notte in pieno centro abitato. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti, questa volta, in via dell’Olimpiade. A fuoco una Lancia Y. Sul posto,i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento. I rilievi non hanno consentito di stabilire con certezza l’origine delle fiamme. Indagini in corso per ricostruire la dinamica dell’accaduto.




Siracusa. I barconi dei migranti diventano croce,dono di Harrabi all'arcivescovo: "Il mio Ramadan"

Una croce, realizzata con il legno di barconi che hanno condotto sulle coste della provincia migliaia di migranti negli ultimi mesi. E’ il dono che Ramzi Harrabi, direttore dell’Intercultural Studies Center, ha voluto consegnare all’arcivesovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo. Un regalo che racchiude un significato importante in un momento fondamentale per i musulmani. E’ iniziato il Ramandan, infatti, e a Ramzi Harrabi questo è sembrato il periodo migliore per “dire grazie alla Caritas, alla Croce Rossa e a tutti coloro i quali lavorano per l’accoglienza, a prescindere dal proprio Credo religioso”. “L’idea di donare questa croce alla Curia- racconta Harrabi- matura nell’ambito di un progetto vasto, a cui lavoro da tempo, e che condurrà nelle prossime settimane all’apertura di un Museo della Migrazione, in Ortigia. Dopo la Festa dei Popoli, celebrata al Santuario della Madonna delle Lacrime, con il pranzo multietnico e il momento di condivisione delle rispettive culture, ho chiesto la possibilità di incontrare l’arcivescovo proprio con l’idea di donargli la croce da me realizzata. Non è la prima volta che, con un regalo, esprimo la volontà di continuare a collaborare, superando l’aspetto religioso e usandone il senso migliore. In occasione dei funeali di Izdihar Mahm Abdulla, la 22enne siriana morta durante una traversata, a settembre del 2013, e a cui sono stati garantiti i funerali secondo i dettami musulmani-ricorda Harrabi- ho voluto che mons. Pappalardo ricevesse una copia del Corano. Questa volta il mio dono è stato un simbolo della religione cristiana, che l’arcivescovo rappresenta”. Il museo della Migrazione dovrebbe essere aperto al pubblico a partire dal prossimo mese. In realtà, in alcune occasioni, è già stato possibile visitarlo. Espone oggetti portati in viaggio dai migranti: ci sono scarpe, latte in polvere per bimbi, cartelle cliniche, dipomi di studio, sali minerali, un Corano, una Bibbia, oggetti che rappresentano le abitudini quotidiane, come il gel per i capelli e prodotti per l’igiene. “Cose”, che rendono però chiare quelle che possono essere le speranze, le aspettative, le paure di chi si mette in viaggio, sapendo che non si tratta di un viaggio qualsiasi, ma della più pericolosa delle traversate, da cui, se va bene, però,chi lascia la propria terra, per fuggire da situazioni insostenibili, spera di poter ritrovare la possibilità di darsi e dare alla propria famiglia un’opportunità, una vita. Ramzi Harrabi sceglie la lingua inglese, quella internazionale per eccellenza, per raccontare del suo dono all’arcivescovo. “Because I m Muslim and it is Ramadan -scrive sulla sua pagina Facebook- my purification month, my peaceful month, I made this art work “a Cross made with wood of migrant boats” as a gift to the head of the Catholic Church in my City, Siracusa. Peace-Shalom-Paix-salem”.




Siracusa. Pubblico vip per i ragazzi della Woijtila in scena in caserma

Nella serata di ieri i bambini della 4 A del comprensivo “Karol Wojtyla” sono andati in scena nel chiostro della stazione Carabinieri di Ortigia per lo spettacolo di fine anno dal titolo “Se ascolti il mare”.
Alla presenza del prefetto di Siracusa, Armando Gradone, del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Luigi Grasso, del vice sindaco, Francesco Italia, dell’assessore Valeria Troia e del sostituto procuratore Antonio Nicastro, uno dei promotori dell’iniziativa, i piccoli attori hanno raccontato in versi e con le canzoni la storia della Sicilia e di come da secoli sia stata terra di dominazioni, di sbarchi e soprattutto di accoglienza.
I piccoli attori sono stati accompagnati da una band diretta dal professore Di Nicola e composta sempre da giovani musicisti del XIV istituto comprensivo di Siracusa.
Lo spettacolo è parte del percorso che i bambini della 4 A hanno intrapreso, accompagnati dalle maestre, unitamente ai ragazzi dello Sprar Aretusa Accoglienza, per conoscere l’importanza ed il significato dell’accoglienza e le storie dei migranti che giungono sulle nostre coste.
La rappresentazione si è conclusa con uno scambio di doni simbolico tra alcuni bambini e dei rifugiati che nei mesi scorsi hanno svolto delle attività con gli alunni della Karol Wojtyla.