Straccia bollo, proroga al 30 giugno. Dagnino “Più tempo per aderire”

Sarà pubblicata nei prossimi giorni la legge che proroga al 30 giugno la misura denominata “straccia bollo”, prevista dalla legge di Stabilità 2025-2027. A darne notizia è l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino.
“La norma straccia bollo – evidenzia l’assessore – ha fatto registrare un notevole interesse da parte dei contribuenti. Con questa proroga assicuriamo un po’ più di tempo a tutti quei cittadini siciliani che intendono usufruirne e pagare quindi senza interessi e sanzioni la tassa automobilistica regionale scaduta e non versata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023”.
Per ottenere lo sgravio, al momento, è necessario effettuare il pagamento esclusivamente nei punti Aci o negli sportelli convenzionati entro il 30 aprile del 2025. In tale modalità sarà possibile saldare la cartella con l’importo ridotto.
Settimanalmente Aci farà pervenire al dipartimento regionale delle Finanze e del credito i flussi dei pagamenti e quest’ultimo, poi, provvederà a comunicare ad Ader la cancellazione delle somme non dovute grazie allo “Straccia-bollo”.




Il Primo Maggio della Cisl, “deve tornare ad essere la Festa del lavoro certo e continuo”

“Il Primo maggio, oggi più che mai, celebri la sicurezza sul lavoro. La Festa dei Lavoratori è per noi il punto di partenza per costruire una nuova e grande alleanza sociale a cominciare dalla sicurezza sul lavoro, una grande vergogna nazionale”.
Con queste parole il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Giovanni Migliore, alla vigilia del Primo maggio che domani riunirà il mondo del lavoro a Casteldaccia, luogo simbolo teatro dell’incidente che lo scorso anno costò la vita a cinque operai.
“Non possiamo e non dobbiamo fermarci – aggiunge Migliore – Dobbiamo chiedere con forza provvedimenti per arginare una tragedia senza fine. Per questo, come Cisl, chiediamo un patto sociale tra tutte le parti per metterci a difesa dei diritti e della dignità di ogni singolo lavoratore. Il Primo maggio deve tornare ad essere la Festa del lavoro certo, sicuro, continuo”.




Il Primo Maggio della Cgil di Siracusa, “giornata di lotta e verità ma non di festa”

Il Primo Maggio, a Siracusa come in tutta Italia, “non è più un giorno di festa”. Lo sostiene la Cgil, con il segretario provinciale Roberto Alosi che parla di “un giorno di denuncia. Di indignazione. Di mobilitazione”. Nel tradizionale messaggio per la Festa dei Lavoratori, Alosi traccia un quadro allarmante dello stato del lavoro nella provincia aretusea, tra precarietà, povertà, morti sul lavoro ed emigrazione giovanile.
“Il lavoro è tornato a essere povero, precario e, troppo spesso, mortale. Non basta più a vivere. E non garantisce futuro”. A Siracusa – spiega il sindacato – il salario medio annuo si attesta a 17.598 euro, collocando la provincia tra le ultime in Italia. In Sicilia, un terzo dei lavoratori guadagna meno di 10.000 euro l’anno, una cifra che non basta nemmeno a coprire i costi basilari di vita. Per questo la Cgil denuncia una “ripresa economica che, dietro i numeri, nasconde l’incubo della povertà occupata”.
Il 2024 ha visto anche un aumento degli infortuni sul lavoro nel siracusano: 2.034 casi registrati, con sei vittime che non sono mai tornate a casa. In Sicilia, le morti sul lavoro sono aumentate del 24,5%, raggiungendo quota 71 in dieci mesi. Siracusa figura tra le zone rosse per incidenza di incidenti mortali. Una realtà definita dalla Cgil come “inaccettabile” e frutto di “una modernizzazione che dimentica i diritti e le tutele”.
Nonostante un +29,8% di crescita occupazionale nei primi nove mesi del 2024, i contratti restano brevi, instabili, involontari. I giovani, senza prospettive, scelgono di andarsene: oltre 15.000 siciliani hanno lasciato l’isola nel 2024, di cui 1.500 solo da Siracusa. Un’emorragia che svuota il futuro della provincia.
Al centro delle preoccupazioni c’è anche il polo industriale di Siracusa, che rappresenta il 13,7% del PIL siciliano e coinvolge oltre 40.000 lavoratori tra diretto, indotto e ricadute economiche. Di fronte alla crisi – tra dismissioni, tagli e scarsi investimenti – la Cgil denuncia l’assenza di strategia concreta, solo “protocolli vuoti e promesse disattese”.
La Cgil lancia allora il suo appello: votare “si” ai referendum sul lavoro che si terranno l’8 e 9 giugno.




Il Primo Maggio della Uil di Siracusa, “non dobbiamo abituarci all’ingiustizia”

In occasione della Festa dei Lavoratori, la Uil Siracusa si unisce con forza al grido che attraversa la Sicilia e l’Italia intera: “Non si può e non si deve morire di lavoro”. Un appello forte, reso ancora più urgente dalla recente tragedia di Casteldaccia, che la segretaria regionale della Uil Sicilia e Area Vasta con delega a Siracusa, Ninetta Siragusa, definisce “simbolo di tutte le stragi che continuano a insanguinare i luoghi di lavoro.”
Per la responsabile regionale del sindacato, “le morti bianche, gli infortuni, le malattie professionali sono un’emergenza nazionale a cui servono risposte concrete e immediate”.
La Uil Siracusa ritiene sia una la strada da seguire: rafforzare la formazione, aumentare il numero di ispettori del lavoro, vigilare su appalti e subappalti ma soprattutto avviare una vera svolta culturale, che parta dalle scuole e coinvolga tutti gli attori del sistema produttivo.
Nella provincia di Siracusa, il lavoro è ancora troppo spesso sinonimo di insicurezza, precarietà e assenza di tutele. Il tasso di inattività resta elevato, e il lavoro irregolare è una piaga che continua a colpire intere fasce della popolazione. A pagarne il prezzo – nell’analisi della Uil – sono soprattutto i giovani, le donne e i lavoratori meno protetti, spesso coinvolti nella gig economy o in modelli occupazionali senza garanzie.
“È tempo di dire basta alla cultura del profitto a tutti i costi, che sacrifica la salute e la vita delle persone. Non possiamo e non dobbiamo abituarci all’ingiustizia”, sottolinea Siragusa.
La sfida, per la Uil siracusana, passa anche da politiche attive per il lavoro, investimenti in formazione, innovazione e infrastrutture, strumenti chiave per costruire un futuro più equo per Siracusa, per la Sicilia e per il Paese.
“Il sindacato continuerà a essere presidio di tutela, giustizia e solidarietà. In questo Primo Maggio, il nostro impegno è non lasciare indietro nessuno e difendere ogni conquista, guardando insieme a nuovi traguardi di diritti e dignità”, conclude Siragusa.




Ventennale Unesco, incontro al centro culturale Grottasanta

Le celebrazioni per il “Ventennale Unesco” si sono spostate per un giorno nel cuore del quartiere Grottasanta, alla Mazzarrona che ha ospitato un affollato incontro sul filo del racconto e dello spettacolo, organizzato dal Centro sociale culturale Grottasanta Ace di Franco Veneziano e condotto da Rosa Tomarchio.
Nei loro interventi l’assessore alla Cultura Fabio Granata e il direttore scientifico del “Ventennale” Lorenzo Guzzardi, hanno puntato sul “valore della cultura per creare coesione sociale e comunità, valori sostenuti dall’Unesco”.
Numerosi gli spunti e gli approfondimenti culturali e storici sull’importanza monumentale e storico architettonica di Siracusa evidenziati anche attraverso un video proiettato in sala. Gli oratori hanno rimarcato come “lo scopo che si prefigge il tour Unesco nelle scuole e presso le associazioni culturali cittadine sia quello di predicare la bellezza e di costruire ponti tra le nuove generazioni, seguendo il lascito di Papa Francesco”, in memoria del quale è stato osservato un minuto di silenzio.
Il “Pomeriggio Insieme” è stato animato con performance di Lalla Bruschi che ha dato vita alla “Lupa” e alla “Gna Lola” di Cavalleria Rusticana insieme a Lillo Tubolino interprete de “A Livella” di Totò. Carla Cassia ha tratteggiato il profilo leggendario di Siracusa evocando alcuni versi di Virgilio e Omero, mentre i tenori Salvatore Salvo, Rosa Iannello e Angelo Cucurullo hanno rievocato Traviata Provenza e Turandot; Maria Grazia Scarfalloto ha infine chiuso la serata con una poesia su Siracusa e la canzone “Mi votu e mi rivotu” di Rosa Balistreri.
Tra gli ospiti in sala l’assessore alle Politiche Sociali Marco Zappulla e il maestro soprano Giovanna Collica. Nell’occasione infine il gruppo culturale “Vi Cuntu la nostra Storia” di Alfonso Lazzara ha stretto un patto di collaborazione con il presidente Franco Veneziano .




“Paura e umiliazione fanno più male di calci e pugni”, parla la mamma della13enne aggredita ad Avola

Mbaye ci prova, vuole superare lo shock subito a causa dell’aggressione di sabato, quando selvaggiamente è stata picchiata da un gruppo di coetanee ad Avola. E’ difficile, ha paura, sente quel senso di umiliazione che continua ad essere pugno, calcio, forte, che continua a colpire il cuore. Anche l’attenzione che adesso è puntata su di lei, su quello che è successo, la mette in difficoltà, in imbarazzo. La mamma, Kora, racconta il dramma che la sua famiglia sta vivendo. “Impossibile dormire la notte- confessa- Il dolore, l’amarezza, la paura continuano a tormentarci. Vedere mia figlia così provata per me è insopportabile. Le madri possono capirmi”. A Mbaye non fa più molto male la testa, a causa dei colpi subiti. “Le fa molto male l’anima, però- prosegue mamma Kora – Era una ragazzina spensierata fino a due giorni fa, un’adolescente che, come i coetanei, usciva con gli amici, tranquillamente, con la voglia di divertirsi ma anche il senso di responsabilità di chi sta crescendo. Adesso è tormentata dall’angoscia, rivive quei momenti e le rimbombano in testa le parole, le offese, quelle legate alle nostre origini ma anche personali, immotivate, volgari”. Mbaye non vuole uscire da casa o, se indispensabile, non vede comunque l’ora di rientrare. Ieri, però, è andata a scuola, aveva un compito da svolgere, ci teneva. “Capisco da questo che ce la mette tutta- prosegue la mamma- ma è così difficile per lei, per noi”. Ad Avola la sua famiglia ha sempre vissuto serenamente. “Mai avuto nessun problema con nessuno- dice ancora Kora- Ho sempre avuto la massima fiducia e sono sempre stata tranquilla anche quando mia figlia, insieme alle sue amiche, usciva la sera”. Le forze dell’ordine proseguono, intanto, il loro lavoro. Hanno continuato a raccogliere testimonianze ed elementi che possano risultare utili alle indagini. Un raggio di luce per la tredicenne di Avola arriva proprio dagli amici. “Le stanno vicino- il sollievo della mamma- Le fanno sentire affetto e tutti, chi ci conosce e anche chi non ci conosce, ci esprimono solidarietà. Questo è molto importante, anche se per mia figlia è anche imbarazzante”. Quello di cui è rimasta vittima Mbaye non è un episodio che si dimentica. Ti segna, è inevitabile. “Ma io vorrei che tornasse presto a pensare positivo, a immaginare il suo futuro, a sognare- dice Kora- sta frequentando l’ultimo anno della scuola media. Le piacerebbe fare la hostess da grande, ma è solo un’idea, non ha ancora deciso. Sceglierà il suo percorso di studi in questi mesi, crescerà. Spero con tutto il cuore – conclude Mbaye- che mai più nulla di simile debba accadere, a nessuno”.
Intanto per domani, l’amministrazione comunale di Avola ha voluto promuovere un incontro pubblico di riflessione e testimonianza collettiva. Alle 8:30 un corteo partirà da Piazza Allende e si snoderà fino a Piazza Baden Powell per “affermare- spiega il sindaco Rossana Cannata- il nostro fermo no alla violenza e per ribadire il valore della solidarietà, del rispetto e della comunità”
Anche a Siracusa un gruppo di associazioni attive nel settore del volontariato prepara un sit-in, primo passo,l’auspicio espresso, verso un percorso di contrasto serio alla povertà educativa nel  territorio. Oggi, si svolgerà un primo incontro, aperto, nella sede di Zuimama, in via Sant’Orsola, a Siracusa, con inizio alle 17:00.




VIDEO. Il comandante Martino lascia la Polstrada di Siracusa: il bilancio tra numeri e attività

Il comandante Giovanni Martino lascia la Polstrada di Siracusa per andare a dirigere quella di Foggia. Un’importante promozione per lui, pronto a raccogliere i frutti di un lavoro che, in questo periodo, lo ha portato, insieme ai suoi uomini, a condurre attività proficue sia in termini di prevenzione, sia nella repressione delle violazioni.
Questa mattina, Martino ha incontrato la stampa per i saluti di commiato e per tracciare un bilancio dei risultati conseguiti. I dati parlano di 8.319 infrazioni contestate, di cui 665 per coperture assicurative, 779 per mancato uso delle cinture, 359 per uso del cellulare alla guida, 1.600 per revisioni scadute. Sono state ritirate 278 patenti di guida, 70 persone sono state denunciate e 5 arrestate. Nel complesso, sono stati decurtati 12.871 punti dalle patenti.
Catanese, 53 anni, laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione forense, a Siracusa aveva preso il posto del comandante Antonio Capodicasa, chiamato a dirigere la Stradale di Messina. Martino ha impostato le sue prime azioni nel siracusano nel segno della continuità: prevenzione, controlli sui bus destinati alle gite scolastiche, verifica dei tachigrafi, Progetto Icaro, contrasto all’alta velocità e, soprattutto, test antidroga e alcol sulla grande viabilità e nei luoghi maggiormente frequentati dalla movida.
Nei prossimi giorni si insedierà a Siracusa il nuovo comandante, Francesco Giuffrida, attuale vicecomandante della Polizia Stradale di Siracusa.




Siracusa, secondo prelievo multiorgano dell’anno all’ospedale Umberto I

All’ospedale Umberto I di Siracusa è stato effettuato nei giorni scorsi il secondo prelievo multiorgano del 2025. La donatrice, una donna deceduta per emorragia cerebrale massiva, era ricoverata nel reparto di Rianimazione diretto dal dott. Francesco Oliveri. La procedura ha coinvolto numerose unità sanitarie e si è svolta nel pieno rispetto della volontà espressa in vita dalla donna, confermata dai familiari.
Il direttore generale dell’ASP di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha espresso profonda gratitudine alla donatrice e alla sua famiglia, definendo il gesto come “la più alta espressione di amore e altruismo”. Ha inoltre ringraziato il personale sanitario per la professionalità dimostrata in una procedura tanto complessa quanto delicata, in cui la tempistica riveste un ruolo fondamentale.
L’intervento è stato coordinato dal team per i Prelievi e i Trapianti dell’ASP, guidato dalla dott.ssa Graziella Basso, con il supporto del Centro Regionale Trapianti Sicilia e di numerosi reparti ospedalieri. L’equipe dell’ISMETT ha prelevato fegato e reni, trapiantati successivamente a Palermo e Bergamo. Le cornee, prelevate dall’oculista Lorenzo Rapisarda, sono state inviate alla Banca degli Occhi di Mestre.
“Non c’è valore più alto che donare la vita nel momento della perdita”, ha sottolineato la dott.ssa Basso, esprimendo riconoscenza al gesto della donatrice e alla generosità dei suoi cari. Un esempio di solidarietà che accende la speranza.




Presentati i bozzetti che daranno vita alla 46esima edizione dell’Infiorata di Noto

Un’esplosione di colori, emozioni e messaggi universali: sono stati svelati i bozzetti della 46ª edizione dell’Infiorata di Noto. Il tema scelto per il 2025 è chiaro e potente: “La Pace si fa Arte: l’Infiorata che Unisce, la Speranza oltre le Frontiere”.
Ad aprire il celebre tappeto floreale sarà lo stemma della città, realizzato dall’associazione Infioratori “Matteo Raeli” su un bozzetto firmato da Morena Guastella. Un omaggio identitario, che riprende il calco in ferro recentemente restaurato.
Seguirà un quadro dedicato a Papa Francesco, disegnato da Gabriel Carpino e realizzato dall’associazione CulturArte. Forte la presenza di soggetti e simboli legati alla pace: tra questi, “La Pace vince sulla Guerra” – Allegoria di Pompeo Girolamo Batoni, rielaborata da Cettina Perricone, Gioele Galizia e Ludovica Galizia.
Non manca l’attualità con il volto del rapper Ghali, protagonista di un bozzetto firmato da Diego e Stefano Cascino, Lucio Pintaldi e Cettina Lauretta, che sarà realizzato da Petali d’Arte. Ancora più esplicito il riferimento alla situazione in Palestina con un’opera ispirata a Il bambino con il pigiama a righe, firmata da Graziella Castellino, Giancarlo, Carla e Dario Pricone, e realizzata dai Maestri Infioratori.
La musica torna con l’omaggio a John Lennon e alla sua celebre Imagine, su bozzetto di Noemi Vinci per l’Istituto Matteo Raeli. La mitologia greca trova spazio in una versione moderna di Eirene, dea della pace, firmata da Giada Di Benedetto e realizzata da Perla del Sud.
Molto toccanti anche altre rappresentazioni: tre bambini che si abbracciano davanti a un albero (Cristina Modica, CulturArte), un bambino in lacrime accanto alla scritta “Stop War” (Lucio Pintaldi, Cettina Lauretta, Diego Cascino – Petali d’Arte), e un doppio tributo a Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace (Noemi Vinci, Elide Avola, Infioratori Matteo Raeli e Opificio 4).
Colpisce l’immagine di un bambino con elmetto da soldato che gioca con un aeroplanino di carta, firmato da Emanuele Vasile e Alessio Uccello (Maestri Infioratori), così come l’abbraccio tra un soldato e un bambino (Tiziana Leone, Opificio 4) e la dolcezza di una bambina che rianima una colomba (Giovannella Figura e Corrado D’Amico).
Completano il percorso visivo una composizione astratta con farfalle e colombe (Corrado, Andrea e Lorenzo Roccaro, Salvatore Guastella e Vincenzo Amaddio), un omaggio al celebre artista Shepard Fairey (Cettina Giocastro, Perla del Sud, Insabbiata Portopalo) e un simbolo della Pace formato da bandiere di tutto il mondo (Gabriele Levantino e il gruppo Agesci 1 Noto).
I bozzetti prenderanno vita venerdì 16 maggio. La manifestazione durerà 5 giorni, dal 16 al 20 maggio.




La piaga dell’abusivismo nell’estetica, Cna: “Dalla Guardia di Finanza un segnale forte”

CNA Siracusa esprime pieno apprezzamento per l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di un centro estetico totalmente abusivo, operante nel comune di Carlentini. Un plauso convinto arriva dalla presidente Rosanna Magnano, che sottolinea come questo intervento metta in luce ancora una volta “la piaga dell’abusivismo” che affligge non solo il settore dell’estetica e dell’acconciatura, ma anche molte altre aree dell’artigianato e del commercio. “Si tratta – afferma – di una concorrenza sleale intollerabile, che penalizza le imprese regolari, impegnate quotidianamente nel rispetto di leggi, norme fiscali e standard igienico-sanitari”.
Particolarmente grave, secondo la presidente, è il rischio che questi servizi non regolamentati comportano per la salute pubblica. Affidarsi a operatori non qualificati espone i cittadini a pericoli concreti, a causa della mancanza di controlli, formazione e strutture adeguate.
Sulla stessa linea il segretario territoriale CNA Siracusa, Gianpaolo Miceli, che parla di un “fenomeno dannoso per l’economia sana” e di un intervento che rappresenta “un segnale forte e necessario”. Miceli ha ringraziato la Guardia di Finanza per l’azione di contrasto all’illegalità, evidenziando come il rispetto delle regole sia “un presidio fondamentale per la tutela dei cittadini e del lavoro onesto”.
A nome dell’organizzazione, il segretario ha rivolto un plauso al comandante provinciale, col. Lucio Vaccaro, ed a tutto il personale coinvolto nell’operazione, sottolineando l’importanza di interventi come questo per difendere la legalità, proteggere i consumatori e valorizzare le imprese regolari del settore benessere.