Volontari siracusani a Roma per dare assistenza ai pellegrini in fila per l’ultimo saluto al Pontefice

Tra i duemila volontari di Protezione civile impegnati a Roma nell’assistenza a popolazione e pellegrini in fila per rendere omaggio a papa Francesco ci sono anche otto siracusani. I loro nomi: Salvatore Caruso (Avcs Siracusa), Giovanni Lunetta (Avcn Noto), Paolo Fratantonio (Avcn Noto), Sebastiano Ietta (Cesul Siracusa), Francesco Gurciullo e Maria Valentina Fazzino (Gruppo comunale Sortino), Vincenzo Carrubba e Giuseppe Martello (Gruppo comunale Augusta). Cono loro anche il funzionario del Dipartimento regionale di Protezione Civile di Siracusa, Giuseppe Latina.
Sono arrivati ieri mattina a Roma, insieme al resto della pattuglia siciliana composta da 42 volontari e 3 dirigenti, partiti con la colonna mobile da Messina.
Sono impegnati in attività di distribuzione di acqua e di assistenza generica alla popolazione ed ai pellegrini in fila per l’ultimo saluto al pontefice.
Saranno in servizio anche domani, in occasione dei funerali. Poi la partenza con i mezzi della Protezione Civile regionale ed il ritorno in Sicilia.




Siracusa e Reggina, sfida tra sindaci. Italia replica: “Da Reggio parole inaccettabili”

La sfida tra Siracusa e Reggina esce dai campi di calcio a forza di provocazioni ed espressioni fuoriluogo piovute dalla Calabria all’indirizzo degli azzurri. Dopo le parole del dg amaranto Praticò e l’accusa di favori arbitrali al Siracusa, anche il sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, si è lasciato trascinare in uno scivolone.
Al punto da richiedere la presa di posizione del sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “In un momento delicato del campionato, ritengo doveroso esprimere pubblicamente il mio disappunto per le recenti dichiarazioni rilasciate dal collega Falcomatà in merito a presunti condizionamenti arbitrali nella corsa alla promozione del proprio club cittadino. ​Ogni rappresentante delle istituzioni ha il dovere di difendere la trasparenza, la correttezza e il rispetto delle regole, soprattutto quando si parla di sport, che è e deve restare uno spazio educativo, inclusivo, fondato sul merito e sulla lealtà. ​Espressioni che lasciano intendere pressioni sugli arbitri o tentativi di orientare l’esito di una competizione calcistica, sono inaccettabili e rischiano di compromettere la serenità del campionato e il lavoro di tanti atleti, dirigenti e tifosi”. Italia ricorda poi al collega che “il ruolo di un sindaco non è quello di alimentare sospetti, ma di contribuire a un clima costruttivo e rispettoso delle istituzioni sportive.
​Mi auguro che la parte finale del campionato possa svolgersi in un clima sereno, nel pieno rispetto della sportività, senza interferenze o tentativi malcelati di influenzare quanto dovrebbe essere deciso soltanto dal campo. ​Se poi vogliamo guardare anche ai risultati in campo, il Siracusa ha sconfitto la squadra del collega cinque volte su cinque negli ultimi due anni. E tutto ciò senza considerare il ritiro dell’Akragas perché, se non fosse avvenuto, non so oggi a cosa il collega potrebbe appigliarsi”.




Altra giornata infernale, Siracusa ferma per traffico. Code interminabili e sistema stradale al collasso

Siracusa ancora una volta ostaggio del traffico. Le belle giornate primaverili ed i primi ponti di stagione – Pasqua prima, 25 aprile adesso – hanno riportato in massa residenti e turisti sulle strade, con un risultato ormai tristemente noto: arterie congestionate, tempi di percorrenza folli e automobilisti esasperati. Un copione che si ripete e che lascia emergere, con forza, l’inadeguatezza del sistema viario urbano a gestire picchi di afflusso.
Quello odierno, ad esempio, è stato un altro pomeriggio infernale per gli automobilisti del capoluogo. Le code hanno paralizzato in particolare via Elorina – con 40 minuti di percorrenza per un tratto che in condizioni normali richiede meno di dieci – e viale Paolo Orsi, dove 3 km si sono trasformati in mezz’ora di attesa. Non è andata meglio in corso Gelone, viale Teracati, via Teocrito, arterie centrali finite anch’esse nel pantano del traffico.
A peggiorare la situazione, il paradosso di via Cavallari: a senso unico, ma con veicoli incolonnati solo su una delle due corsie disponibili, segno di una gestione viaria che non riesce a rispondere al volume crescente di veicoli.
A certificare il problema ci sono anche i dati ACI, secondo cui a Siracusa (solo capoluogo) risultano immatricolati oltre 68.000 veicoli (273.634 auto a livello provinciale, di cui solo l’1,4% ibride o elettriche, ndr) a fronte di una popolazione di poco meno di 120.000 abitanti. Numeri che, nei weekend di primavera e in estate, lievitano con l’arrivo di turisti e cittadini provenienti dalla provincia e diretti verso Ortigia, verso le spiagge e le villette della costa sud. Un tale volume di traffico non può essere sostenuto da un sistema stradale concepito decenni fa, privo di vie di fuga, anelli alternativi e snodi intelligenti.
C’è chi invoca l’introduzione delle targhe alterne, misura impopolare ma efficace come dimostrano alcune esperienze in altre città italiane. Tuttavia la politica appare restia sul punto, preoccupata del possibile contraccolpo in termini di consenso. Un’altra proposta che torna ciclicamente sul tavolo riguarda la destinazione dell’area di sosta di via Elorina alle sole auto in ingresso da sud, con il successivo trasferimento verso Ortigia e la zona alta tramite navette: un sistema park & ride che non ha ancora trovato reale applicazione.
Una cosa è certa: se non si interviene subito, da maggio in poi Siracusa rischia di bloccarsi completamente. I mesi estivi porteranno nuovi arrivi, nuovi spostamenti e un sistema viario già al collasso sarà messo definitivamente in ginocchio. Serve un piano d’emergenza – il settore Mobilità sta lavorando ad un piano traffico e sosta – ma servono soprattutto decisioni coraggiose, capaci di mettere al centro la mobilità sostenibile, la pianificazione intelligente dei flussi e il potenziamento del trasporto pubblico. Perché Siracusa – città d’arte, turismo e paesaggi straordinari – non può continuare a vivere prigioniera del traffico.




Una latomia davvero preziosa, vincolo archeologico per via Don Sturzo. Ccr, niente ricorso al Tar

Rapporti tesi tra Comune di Siracusa e Soprintendenza ai Beni Culturali, in particolare con la sezione archeologica. Il nuovo capitolo della diatriba che da mesi si consuma sottotraccia riguarda, ancora una volta, il Ccr che Palazzo Vermexio voleva costruire alla Mazzarona, in via Don Sturzo. In conferenza dei servizi, il parere negativo della Soprintendenza fermò tutto l’iter, dopo il rinvenimento di una latomia di epoca greca. Il Comune stava valutando il ricorso al Tar. Adesso la decisione della Soprintendenza: sull’area sarà apposto vincolo archeologico.
“Il Comune ha deciso di non procedere con il ricorso al TAR, in attesa dell’esito del procedimento per l’apposizione del vincolo archeologico auspicando non solo la sua conclusione positiva ma anche che l’area di via Sturzo possa essere valorizzata e resa fruibile dalla Sovrintendenza per i turisti e gli studiosi del settore”, commenta il sindaco, Francesco Italia.
“Siamo convinti dell’importanza dei Centri Comunali di Raccolta (CCR) dislocati nel tessuto urbano, strumenti fondamentali per raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata – aggiunge – ma siamo altrettanto attenti a preservare il prezioso patrimonio archeologico del nostro territorio”. Parole che suonano quasi come una sfida alla Soprintendenza che dovrà adesso dimostrare con fatti concreti l’importanza archeologica dell’area, ad esempio con iniziative di valorizzazione e studio. Secondo le prime informazioni,




Daniele Pitteri (Inda) e la nuova dimensione Siracusa: “Curioso di viverla da residente”

Dallo scorso 10 marzo, Daniele Pitteri è il nuovo sovrintendente della Fondazione INDA di Siracusa, una delle realtà culturali più prestigiose e storiche del panorama teatrale italiano. Con la sua esperienza trasversale nel mondo della cultura e della comunicazione, porta una visione gestionale orientata all’apertura internazionale, all’innovazione digitale ed a un ulteriore rafforzamento del legame con il territorio, in modo da consolidare il ruolo dell’INDA come centro di eccellenza per la formazione attoriale e per la produzione teatrale di alto livello.
“Conosco Siracusa da turista, adesso sono curioso di scoprirla da residente”, racconta a SiracusaOggi.it in occasione della presentazione della nuova stagione di spettacoli classici al teatro greco. La città di Archimede era, in fondo, nel suo destino: la moglie ha studiato e lungamente soggiornato in riva allo Jonio.
Napoletano, 64 anni, laurea in Lettere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, una carriera che si distingue per l’ampiezza e la varietà dei ruoli ricoperti, il nuovo sovrintendente Pitteri inizia a calarsi pienamente nella nuova dimensione, guardando – inevitabilmente – al futuro che passa dall’antico.




Ma le piste ciclabili a Siracusa sono utili? Poco frequentate, tanto criticate. Un’analisi

Guardate con sospetto dai più, causa di tutti i mali del traffico siracusano secondo molti, utilizzate (ancora) da pochi. Le piste ciclabili, croce e delizia della Siracusa che fatica a trovare una mobilità davvero sostenibile. Da diciotto mesi 23km di piste ciclabili urbane attraversano la città, con la pista di Sistema e la pista Gelone (che però da corso Gelone, alla fine, non passò). Analizziamone i pro ed i contro, in un panorama in evoluzione con innegabili criticità che – oggi – ne limitano l’efficacia.
Iniziamo dai potenziali elementi positivi. L’introduzione delle piste ciclabili dovrebbe favorire una maggiore adozione di biciclette e monopattini, contribuendo a modificare le abitudini di mobilità dei cittadini. ​La presenza di cordoli di protezione aumenta il senso di sicurezza tra gli utenti, incentivando l’utilizzo quotidiano della bicicletta.
Note critiche. Dal punto di vista degli utenti, ci sono molti attraversamenti – soprattutto in corrispondenza delle rotatorie – risultano scomodi e obbligano i ciclisti a scendere dalla bici, riducendo l’efficienza del percorso. ​Ma non c’è siracusano che non dia alle ciclabili la colpa del caotico traffico urbano. Hanno davvero avuto un impatto? La realizzazione delle piste ciclabili ha certamente comportato la riduzione delle carreggiate esistenti e quindi è tecnicamente concausa della congestione del traffico, oltre ad aver ridotto i parcheggi disponibili.
Però le ciclabili ci sono e, a meno di poco probabili stravolgimenti, rimarranno sulle strade siracusane. Per capire se possano davvero produrre anche effetti benefici sulla mobilità siracusana, andrebbero utilizzate in maniera più decisa rispetto a questi primi 18 mesi. Ma come convincere gli automobilisti a diventare, per qualche ora al giorno, anche dei ciclisti? Questo anno e mezzo dimostra plasticamente che senza incentivi all’uso, le ciclabili rimarranno una realizzazione estranea ai siracusani. Sono da suggerire allora eventi e iniziative per educare i cittadini sull’importanza della mobilità sostenibile e sui benefici dell’uso della bicicletta, ma soprattutto incentivi economici. Bonus o sconti, di concerto con attività commerciali locali o grandi catene, ad esempio per chi si reca a lavoro in bici. Parafrasando Massimo D’Azeglio, fatte le ciclabili bisogna adesso fare i ciclisti. Altrimenti quelle strisce di asfalto colorate di blu rimarranno solo un “furto” di spazio alle auto ed alla viabilità globale del capoluogo aretuseo.
Utile un raffronto con città simili, come Lecce o Trapani. Hanno implementato sistemi di piste ciclabili che appaiono più funzionali rispetto all’impianto siracusano. Ad esempio, Lecce ha sviluppato una rete ciclabile integrata con il trasporto pubblico, mentre Trapani ha valorizzato i percorsi costieri, rendendoli attrattivi sia per i residenti che per i turisti.​ Mentre la ciclabile Maiorca, inserita in un impareggiabile scenario costiero, viene inghiottita da vegetazione, vandali e incuria.
Le piste ciclabili a Siracusa rappresentano certamente un passo importante verso una mobilità più sostenibile. Ma va accompagnato e sostenuto. Insomma, per massimizzarne l’efficacia, è fondamentale affrontare le criticità attuali attraverso una pianificazione attenta, coinvolgendo le associazioni di categoria e i cittadini, e prendendo spunto dalle best practices di altre città simili.




Rivista al (piccolo) ribasso la Tari 2025, risparmio per i siracusani del 2%

con 22 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato il piano tariffario per la Tari 2025. Come nelle previsioni, nessun aumento. Nel presentare la proposta arrivata all’esame dell’assise, l’assessore Pierapolo Coppa ha spiegato che quest’anno la tassa sui rifiuti sarà più leggera del 2% in media, rispetto allo scorso anno. Una lieve diminuzione che riguarda sia le utenze domestiche, sia quelle non domestiche. Tra i fattori che hanno reso possibile il contenimento dei costi a carico dei contribuenti siracusani ci sono i 150mila euro prelevati dalla tassa di soggiorno e 300mila euro che arrivano da una convenzione con il parco archeologico di Siracusa. Quasi mezzo milione di euro di entrate in più che hanno permesso di non rivedere al rialzo le aliquote.
“La piccola riduzione delle tariffe non è dovuta a fattori strutturali ma a semplici e occasionali entrate extra. Il problema del costo elevato del servizio, quindi, si ripresenterà. Soprattutto perchè la raccolta differenziata a Siracusa ha smesso di crescere e il contrasto ad evasione ed elusione è non ancora soddisfacente”, lamenta dall’opposizione il capogruppo di FdI, Paolo Cavallaro.
La percentuale delle somme recuperate rispetto all’accertato, secondo i dati forniti dagli uffici, è di poco superiore al 60 per cento. Il costo del servizio è coperto per il 64,52 per cento dalle utenze domestiche e per la parte rimanente da quelle non domestiche. La tariffa sulle pertinenze dell’immobile è confermata pari a zero per la parte variabile.
​Nel corso dei lavori, è stata bocciata una proposta di rinvio della seduta avanzata da De Simone e motivata con i tempi, ritenuti ristretti, a disposizione dei consiglieri comunali per esaminare la proposta. “La richiesta di rinvio firmata dai gruppi di opposizione Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico nasceva dall’esigenza di garantire un piano tariffario Tari sostenibile per i cittadini, diversamente dall’ormai ripetitiva sorda vessazione. L’obiettivo – spiega De Simone – era quello di avere il tempo di elaborare un piano che puntasse a una maggiore equità di trattamento e a una riduzione della pressione fiscale, per alleviare il carico economico sulle famiglie e sulle imprese considerando che il provvedimento è stato reso a conoscenza del Consiglio solo dieci giorni fa, circa. Tempi troppo brevi per un argomento così complesso. La maggioranza che sostiene il sindaco ha deciso di non accogliere le richieste delle opposizioni per migliorare la Tari, concedendo poco tempo ai lavori e procedendo ugualmente con l’approvazione delle tariffe, senza neppure attendere la conferma della proroga al 30/06/2025, termine ultimo per l’approvazione delle tariffe. Questa decisione desta preoccupazione in quanto rimarca un comportamento ormai ripetitivo e lontano dal confronto”.




Latomia dei Cappuccini: recuperati i busti di Archimede e Mazzini, ma il sito resta chiuso

Il busto di Archimede e il monumento dedicato a Giuseppe Mazzini, custoditi all’interno della suggestiva Latomia dei Cappuccini a Siracusa, ritrovano il loro splendore originario. Si è infatti concluso un accurato intervento di pulizia e restauro, realizzato grazie a fondi comunali resi disponibili da un emendamento al bilancio 2024, proposto dal consigliere Ivan Scimonelli e approvato dal consiglio comunale.
La cerimonia di riconsegna alla città delle due opere si è tenuta questa mattina, giovedì 24 aprile alle ore 10:30.
L’iniziativa è stata promossa e curata dall’associazione culturale Morphosis, che ha trasformato l’intervento in un vero e proprio appuntamento culturale. A supporto dell’iniziativa è stato pubblicato anche un opuscolo illustrativo, frutto della collaborazione con la Società siracusana di storia patria. Il volume non solo documenta le fasi del restauro, ma propone anche un’approfondita analisi storica sulla Latomia, sullo scultore Luciano Campisi – autore del busto di Archimede – e sul contesto artistico e culturale in cui le due opere nacquero (rispettivamente nel 1885 e nel 1872).
Tra gli autori dei contributi presenti nella pubblicazione figurano Mario Lentini, presidente di Morphosis; Giancarlo Germanà e Luigi Amato, docenti all’Accademia di Belle Arti di Palermo; Benedetto Brandino e Salvatore Santuccio, quest’ultimo presidente della Società di storia patria.

Il commento di Benedetto Brandino, Associazione Archimede.

Le operazioni di pulizia delle due opere sono state eseguite dalla ditta specializzata Vitrano & Co., con risultati che hanno restituito nuova vita a due importanti testimonianze della memoria storica e artistica siracusana.
Nel frattempo, rimane attuale il dibattito tra il Comune e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Al centro della contesa, la realizzazione di un ascensore panoramico volto a rendere il sito accessibile a persone con disabilità e mobilità ridotta. Il Comune di Siracusa aveva ottenuto un finanziamento regionale di circa 300.000 euro per la costruzione di un ascensore in vetro lungo la parete rocciosa lato Villa Politi. L’obiettivo era abbattere le barriere architettoniche e aumentare la capienza del teatro interno, attualmente limitata a 99 posti a causa delle restrizioni di sicurezza legate all’accessibilità.
Tuttavia, la Soprintendenza ha espresso parere negativo, motivando la decisione con la necessità di tutelare l’integrità archeologica e paesaggistica del sito.
Intanto, la Latomia dei Cappuccini è stata riaperta al pubblico in occasione di eventi speciali, con l’organizzazione di visite guidate e iniziative culturali. L’accesso, però, rimane limitato a causa della mancanza di infrastrutture adeguate per persone con disabilità.




Spettacoli classici, nuova viabilità: percorsi differenziati e sosta solo nei parcheggi scambiatori

Un piano della viabilità straordinario e temporaneo per il periodo in cui andranno in scena gli spettacolo classici al Teatro Greco. Il settore Mobilità e Trasporti ha predisposto un’ordinanza che sarà in vigore a partire dal 9 maggio prossimo e fino alla conclusione delle rappresentazioni, 6 luglio incluso. In realtà si tratta ancora solo di una prima parte di un più articolato piano, che gli uffici e l’assessore Enzo Pantano stanno completando in questi giorni, definendo il tutt’altro che irrilevante aspetto della sosta. Il mini-piano di circolazione veicolare già pubblicato all’albo pretorio è il risultato del lavoro del tavolo tecnico che si è tenuto il mese scorso ed è poi stato seguito da una serie di approfondimenti e interlocuzioni. La gestione del traffico veicolare e della sosta durante gli spettacoli classici rappresenta notoriamente il “tallone d’Achille” della città. Il tentativo è ancora una volta quello di attutire i disagi, le lunghe code, gli effetti imbuto nella zona sud di Siracusa, puntualmente con ripercussioni anche nella parte centrale del capoluogo. Entrando nel dettaglio di quanto deciso, dal 9 maggio al 6 luglio (con esclusione dei giorni 12, 19 e 26 maggio 2025, 08, 09, 10, 11, 12, 29 e 30 giugno 2025, 01, 02 e 03 luglio 2025) in viale Agnello vigerà dalle 17:00 alle 23:00, il divieto di sosta con rimozione coatta. Potranno parcheggiare soltanto i veicoli delle autorità, del personale Inda appositamente autorizzato e munito di pass e i veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, negli stalli appositamente predisposti. Sono 4 in totale e si aggiungono ai 43 stalli allestiti nei giorni scorsi lungo la Panoramica. Via Agnello sarà, inoltre, chiusa al traffico dalle 18:30 alle 23:00, fatta eccezione per i veicoli dei residenti nonché di quelli che devono recarsi presso il circolo sportivo, degli addetti ai lavori, delle autorità e delle forze dell’ordine, che comunque, durante le manifestazioni avranno l’obbligo di entrare e uscire da viale Paolo Orsi. Divieto di sosta anche su via Romagnoli, che potrà però essere utilizzata dai bus turistici, al bisogno e su disposizione degli agenti di Polizia Municipale, per il tempo necessario per far salire o scendere i passeggeri. I bus turistici potranno anche accedere all’interno dell’area “Casina Cuti”, ma solo da Via Romagnoli. Percorsi diversificati, dunque, per bus e taxi e Ncc (noleggio con conducente). In via Cavallari, dalle 17:00 alle 23:00 sarà in vigore il divieto di sosta su entrambi i lati . Non varrà per i mezzi di Trasporto Pubblico Locale e per i bus turistici, ,anche in questo caso per le operazioni di carico e scarico dei passeggeri. I taxi e le vetture a noleggio con conducente potranno transitare solo da via Augusto, fino alla conclusione degli spettacoli. I veicoli in transito su viale Teracati, con direzione Corso Gelone , giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Romagnoli, avranno l’obbligo di proseguire dritto. Gli Agenti di Polizia Municipale si occuperanno della regolamentazione dei flussi veicolari su viale Teracati, corso Gelone, viale Augusto e viale Paolo Orsi secondo il bisogno, disponendo la chiusura o l’apertura della vie Romagnoli e Cavallari in caso di necessità. Resta il problema della sosta. E’ in questi giorni in fase di completamento il piano dei parcheggi. L’idea dell’amministrazione comunale è quella di ricalcare quanto fatto in occasione del G7 Agricoltura e Pesca. Saranno, quindi, utilizzati i parcheggi scambiatori di Von Platen, Elorina e probabilmente anche Mazzanti, con l’introduzione dei collegamenti affidati ai bus navetta. L’assessore Pantano assicura che “stiamo facendo tutto il possibile per individuare la miglior soluzione possibile. E’ fin troppo chiaro che possiamo intervenire nei limiti del possibile in una città in cui per decenni il piano regolatore prevedeva solo la costruzione di palazzi, in cui le strade non possono di certo essere allargate e in cui negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale il flusso turistico. Comprendiamo alcuni malumori- aggiunge Pantano- ma riterremmo più utile che chi contesta le scelte compiute, indicasse anche le alternative che ritiene più valide. Potremmo analizzarle insieme ed attuarle, se efficaci”. Sembra scongiurato, intanto, il rischio di una manifestazione di protesta eclatante inizialmente ipotizzata dai tassisti, che avrebbero minacciato uno sciopero in assenza di soluzione alle problematiche che riguardano il loro settore.




Messa in suffragio di Papa Francesco, la Chiesa siracusana unisce in preghiera al Santuario

Un momento di preghiera e condivisione, che vedrà la Chiesa Siracusana riunita nel Santuario della Madonna delle Lacrime. L’arcivescovo, Mons. Francesco Lo Manto presiederà la concelebrazione eucaristica in suffragio di Papa Francesco nel Santuario della Madonna delle Lacrime lunedì 28 aprile, alle 19:00, nell’ottavo giorno della morte del Pontefice. La Chiesa siracusana si unirà, dunque, nella preghiera per “chiedere al Padre di accogliere l’anima del defunto Pontefice nell’Ottavo Giorno eterno, quando ogni lacrima sarà tersa dai nostri occhi “e non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate” (Ap 21, 4).Per l’occasione i parroci che si trovassero nell’oggettiva difficoltà di sospendere la Celebrazione eucaristica vespertina per recarsi in Santuario, potranno invitare la propria Comunità (magari unendosi ad altre presso la propria Chiesa Madre) a vivere questo momento di comunione con la Chiesa diocesana ed universale nella S. Messa parrocchiale. L’Arcivescovo esorta vivamente il Vicariato di Siracusa a riunirsi nell’occasione nel nostro Santuario della Madonna delle Lacrime.