Sisma nella notte, controlli nelle scuole. Pantano: “Al momento nessuna problematica”

La forte scossa di terremoto distintamente avvertita nella notte anche a Siracusa ha creato comprensibile allarme nella popolazione. Molti sono stati risvegliati dal movimento tellurico, durato alcuni secondi, ed hanno faticato a riprendere sonno per via di una certa ansia generata dal sisma. I Vigili del Fuoco del capoluogo, fortunatamente, non hanno registrato particolari richieste d’intervento. Non sono registrati danni a cose o persone.
“D’intesa con il sindaco Francesco Italia, ho chiesto ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Siracusa di comunicarci eventuali criticità riscontrate negli edifici e nei plessi e riferibili alla scossa di terremoto registrata nella notte”, fa sapere con una nota l’assessore alla Protezione Civile, Enzo Pantano. “Al momento, dalle prime interlocuzioni avute, non risultato problematiche di sorta. Restiamo comunque pronti ad intervenire in modo da assicurare piena sicurezza ai nostri studenti ed alle studentesse”, assicura.
“Sentito il sindaco Italia, stiamo anche avviando un censimento delle condizioni delle circa 60 aree di attesa presenti in città ed indicate da segnaletica come da piano di protezione civile consultabile anche online”.




Come comportarsi in caso di terremoto? Aree di attesa e ricovero, borsa di emergenza

Il terremoto di questa notte, con epicentro a 90km da Siracusa e magnitudo 4.8, ha evidenziato la necessità di rispolverare alcune importanti nozioni di Protezione Civile. Ad esempio, quelle relative ai comportamenti che la popolazione deve tenere. Durante una scossa, ad esempio, bisogna identificare i punti più solidi di casa o della struttura in cui ci si trova (in generi le parti portanti, gli architravi, i vani delle porte e gli angoli in genere) e portarsi nelle loro vicinanze. Se vi trovate all’aperto, prestate attenzione a non sostare o passare sotto parti di edifici (balconi, cornicioni, grondaie ecc.), che potrebbero cadere. Un buon riparo, in questo caso, può essere offerto dall’architrave di un portone. E l’automobile? Restarci dentro solo se non è ferma sotto ad edifici, viadotti, cartelloni pubblicitari e tralicci. E siccome in una città di mare come Siracusa può succedere, in linea teorica, che in seguito ad un sisma si producano onde marine di notevole altezza, per cui evitare di sostare vicino alle coste.
Se è necessario lasciare casa, la Protezione Civile comunale ricorda di chiudere acqua, luce e gas. Per scendere, meglio usare le scale, di certo non l’ascensore che potrebbe bloccarsi improvvisamente. Se vengono percepite possibili perdite di gas, aprire porte e finestre.
Altro consiglio presente nell’opuscolo di Protezione Civile: “Non usare il telefono o l’auto, le linee e le strade servono agli enti preposti al soccorso”. Ma soprattutto, dopo una scossa di forte intensità, “andare in zone aperte dove possono giungere facilmente i soccorsi, concordare con i familiari un punto di ritrovo e restare il più possibile uniti”.
A tal proposito, il piano di protezione civile comunale individua 53 aree di attesa cittadine (elenco qui). Si tratta di spazi aperti (piazza, slargo, parcheggio, spazio pubblico o privato non soggetto a rischio) raggiungibile attraverso un percorso sicuro. Il numero delle aree da scegliere è funzione della capacità ricettiva degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tale area la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto.
Ci sono poi 14 aree di ricovero (elenco qui). Sono luoghi sicuri in base alle diverse tipologie di rischio, nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche e fognarie. Se necessario, qui viene installato il primo insediamento abitativo per alloggiare la popolazione colpita. Devono quindi essere facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni per consentirne l’allestimento e la gestione.
Nel piano di protezione civile figura anche un’area di ammassamento dove – in caso di necessità – dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza.
Dalle associazioni di Protezione Civile locali arriva anche l’invito a tenere pronta una borsa delle emergenze. All’intero è bene mettere una copia dei documenti importanti in una cartella impermeabile (carte d’identità, elenchi di persone da contattare, tessere sanitarie), un mazzo di chiavi di riserva di casa e dell’automobile, telefono cellulare con caricabatteria a celle solari o batterie di riserva o power bank solare, denaro contante in banconote di piccolo taglio, acqua potabile in bottiglia (almeno 1,5 litri per ogni componente della famiglia), cibi a lunga conservazione e non deperibili (snack, miele, gallette), un piccolo kit di pronto soccorso, medicine generiche, mascherine protettive per le vie respiratorie e guanti monouso, una coperta, torcia a batterie o ricaricabile a molla, pen drive USB con i documenti più importanti (identità e schede sanitarie), accendini (almeno 2) e fiammiferi, coltellino multiuso (i tipici coltellini svizzeri).




Calamità naturali, Greco (PD): “Città impreparata nonostante una mozione ignorata dal Comune””

La scossa di terremoto delle prime ore di questa mattina non ha per fortuna causato danni nel territorio né problematiche di alcun tipo. L’episodio, che ha destato preoccupazione in quanti hanno avvertito il sisma, spinge, tuttavia, ad alcune riflessioni. Il consigliere comunale Angelo Greco del Pd riporta, così, l’attenzione sul Piano di Protezione Civile e sui comportamenti da adottare in caso di calamità naturali. Nel caso in cui, infatti, fosse stato necessario, i cittadini non avrebbero saputo cosa fare e quali luoghi della città raggiungere per mettersi in salvo. Lo scorso novembre, il consiglio comunale ha approvato una mozione della IV commissione consiliare, di cui è presidente, con cui si chiedeva all’amministrazione di adottare alcuni provvedimenti ritenuti fondamentali per garantire, in caso di necessità, ai cittadini, la possibilità di muoversi in sicurezza e secondo quanto stabilito per tutelare la loro incolumità. La mozione prevedeva soprattutto l’avvio di iniziative grazie alle quali pubblicizzare a dovere la collocazione delle aree di emergenza, anche attraverso la creazione di una mappa digitale e utilizzando i canali social e web e la rimozione di eventuali ostacoli nelle aree di attesa, ammassamento o attendamento. “Serve, un’attenta ricognizione- spiega Angelo Greco- Ci sono luoghi individuati come aree di emergenza che, se la calamità naturale si verificasse, ad esempio, di notte, non sarebbero accessibili. Parlo in questo caso di Piazza Adda, che dopo l’orario di chiusura dei cancelli non è accessibile”. Altro problema non trascurabile riguarda i punti acqua e luce, che sarebbero indispensabili in caso di emergenza e, pertanto. “Nella maggior parte dei casi le aree individuate dal Piano di Protezione Civile non sono dotate né degli uni e nemmeno degli altri, fatto salvo qualche caso in cui l’esistenza di fontanelle può rappresentare una sorta di soluzione”. Occasione, dunque, per il presidente della IV Commissione, per rilanciare all’amministrazione comunale la richiesta di dare seguito a richiesto dal consiglio comunale, perché non ci si trovi, facendo i dovuti scongiuri, impreparati in caso di necessità.

Questo quanto previsto dal Piano di Protezione Civile

Questa la pagina del sito istituzionale del Comune da cui scaricare l’opuscolo necessario




Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti dona un ecografo portatile all’Ospedale Umberto I di Siracusa

Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti dona un ecografo portatile al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. La donazione è stata resa possibile dall’impegno del Rotary Club Siracusa Monti Climiti, presieduto da Aurelio Alicata e rientra nell’ambito del programma distrettuale del Rotary “Fewer Dialysis more transplant for Siracusa”. L’iniziativa mira a integrare le attrezzature diagnostiche e terapeutiche a disposizione del reparto, contribuendo alla qualità dell’assistenza offerta ai pazienti affetti da patologie renali.
“Siamo orgogliosi di poter contribuire concretamente al miglioramento dei servizi sanitari del nostro territorio. – ha detto il presidente del Rotary Club Siracusa Monti Climiti Aurelio Alicata – Questa donazione è un segno tangibile dell’impegno del Rotary a sostegno della comunità e, in particolare, dei pazienti che necessitano di cure specialistiche come quelle offerte dal reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Umberto I”.
“Ringrazio il Rotary perché ci ha permesso con questa importante donazione di acquisire una nuova tecnologia utile al reparto di Nefrologia. – ha sottolineato il direttore sanitario Salvatore Madonia – Questa direzione strategica è molto attenta a fornire a tutti i reparti tecnologie sempre più avanzate e questo strumento diventa prezioso anche perché espressione di un desiderio dei rotarianicon uno spirito di collaborazione che ci unisce ancora di più nell’assistenza sanitaria ai cittadini”.
Il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone ha ringraziato il Rotary per la sensibilità e la generosità dimostrate, evidenziando come la collaborazione tra il mondo del volontariato e le istituzioni sanitarie sia un valore aggiunto fondamentale per il benessere della collettività. “Mi congratulo con il Rotary e con i suoi rappresentanti, il governatore, il presidente, i membri del consiglio direttivo e tutti i presenti per questo importante gesto – ha aggiunto il direttore generale Caltagirone – che apprezziamo fortemente, perché rappresenta un atto di collaborazione con l’istituzione sanitaria rispetto ai grandi sforzi che stiamo facendo anche noi per portare avanti una buona sanità. In quest’ultimo anno in questa azienda sono state fatte moltissime iniziative, ci apprestiamo a pubblicare prossimamente un documento con il quale racconteremo tutte le attività che abbiamo fatto con l’obiettivo, mentre si lavora per la realizzazione di un nuovo ospedale, di rendere l’attuale ospedale, tutti gli altri della provincia e le strutture sanitarie territoriali, nelle condizioni di potere offrire sotto tutti i punti di vista servizi e ambienti sempre più efficienti e di qualità e questa importante donazione è frutto di una collaborazione che va verso questa direzione”.




“Ti presento il Comune”, sette proposte per la città elaborate dai giovani: al Vermexio l’incontro conclusivo

Trasporti pubblici, mobilità sostenibile, luoghi ed eventi in cui incontrarsi per esprimere la creatività, cura dei bene pubblico: sono le richieste dei giovani siracusani per sentire una città più vicina alle loro aspettative e per le quali sono disposti a impegnarsi. Tutto si è manifestato stamattina nell’aula consiliare di Palazzo Vermexio dove si è tenuto l’incontro finale di “Ti presento il Comune”, progetto che rientra nel piano dell’offerta formativa che l’Ente ogni anno propone alle scuole.
Dodici studenti per ognuno dei sette istituti che hanno aderito all’iniziativa hanno avuto modo di illustrare le loro idee al sindaco Francesco Italia a ad altri esponenti politici dell’Amministrazione, idee che sono nate al termine di 5 incontri effettuati durante l’anno scolastico per conoscere l’organizzazione, il funzionamento e le regole della macchina comunale e il processo elettorale. In questo percorso, ciascun istituto, limitatamente alle classi che hanno partecipato al progetto, hanno eletto un sindaco e una giunta che poi hanno elaborato le proposte per la città.
Gli studenti sono stati accolti dal presidente del consiglio comunale Alessandro Di Mauro, dai consiglieri Sergio Bonafede, Cosimo Burti, Gaetano Firenze, Angelo Greco, Ivan Scimonelli e Francesco Vaccaro, e dagli assessori Teresella Celesti e Fabio Granata. Hanno espresso apprezzamento per la partecipazione a un progetto che vuole formare il senso civico dei giovani e sviluppare il concetto di cittadinanza attiva. Hanno sottolineato l’importanza delle scuole in un processo di conoscenza della città, della sua storia, dei problemi più urgenti e dei comportamenti da tenere per una civile convivenza e nel trasformare questa consapevolezza in idee e proposte. L’ufficio scolastico provinciale era rappresentato dalla dottoressa Bonaiuto.
Sotto il coordinamento di Giuseppe Prestifilippo, responsabile del Pof comunale, la mattinata è cominciata con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte degli allievi della Paolo Orsi, poi i sindaci e gli assessori di ciascuna scuola hanno illustrato le idee.
La Paolo Orsi ha chiesto di poter adottare il parco di piazza Adda per prendersene cura con iniziative di scuola attiva, manifestando il desiderio di dipingere di rosso una panchina per denunciare il fenomeno dei femminicidi.
La Costanzo ha proposto un servizio scuolabus per gli allievi degli istituti comprensivi indicando punti di raccolta e tragitti secondo la dislocazione dei plessi.
L’Archimede ha suggerito un centro di aggregazione giovanile dove poter tenere il doposcuola ma dove realizzare anche aule per la musica, per l’arte, per i giochi e per approfondire le tematiche legate all’ambiente.
Il Santa Lucia ha avanzato tre proposte: modifiche ai percorsi e agli orari del trasposto locale per consentire agli alunni di raggiungere i plessi della scuola con i bus; una convenzione con l’università Kore per aiutare gli studenti con difficoltà di apprendimento e combattere la dispersione scolastica; la disponibilità di due aule a supporto del plesso di via Torino per l’insegnamento dell’informatica e della musica.
La Wojtyla-Chindemi ha suggerito di tenere una giornata dedicata all’orientamento scolastico nello spazio dell’Antico Mercato; un festival di fine anno dove scuole e studenti possano presentare i risultati ottenuti e dare sfogo alla creatività; un corso di sicurezza stradale vista l’aumento degli incidenti.
Il liceo Einaudi ha insistito sull’importanza della mobilità sostenibile chiedendo due cose: migliorare il trasporto locale, a partire dalla collocazione delle pensiline; effettuare una manutenzione periodica e costante delle piste ciclabili potenziandone l’illuminazione.
Infine, l’Archia ha chiesto di recuperare lo stabile abbandonato di via Ozanam per creare un centro multifunzionale studentesco, chiamato “Eureka, la città delle idee”, dove incontrarsi e impegnarsi in attività creative e iniziative culturali.
Tutti i progetti sono stati consegnati al sindaco Italia, che ha elogiato la qualità delle proposte assicurando il proprio impegno nel valutarne le realizzabilità.




Violenza inaudita sui cani di quartiere a Sacramento, i residenti: “Abbiamo paura”

Lascia certamente sconcertati, primi fra tutti i residenti di via Lido Sacramento, l’episodio che si è verificato ieri e denunciato, anche attraverso i social, dai volontari animalisti che si occupavano da circa dieci anni di due cani di quartiere, Tommy e Timida. Vengono descritti come due cani pacifici e la convivenza con i residenti non sarebbe mai stata particolarmente problematica. Ieri, però, qualcosa di sconcertante si è improvvisamente verificato, lasciando nello sgomento tutti e preoccupando, per una serie di comprensibili ragioni, i proprietari delle abitazioni della zona. Ieri pomeriggio, infatti, quando i volontari, come sempre, hanno raggiunto il luogo in cui le cucce di Tommy e Timida erano collocate, si sono accorti di qualcosa che ha subito lasciare presagire che doveva essere accaduto qualcosa di grave: i cani non erano lì; le loro cucce, nemmeno. Qualcuno le aveva lanciate contro la scogliera e così distrutte.
“Abbiamo subito avuto un brutto presentimento- raccontano i volontari- purtroppo confermato poco dopo da qualcosa di atroce: il corpicino dilaniato di Timida è stato ritrovato poco dopo, lontano da lì, nei pressi della linea ferroviaria, dove deve essere stata appositamente condotta per essere brutalmente travolta da un treno”. Un gesto inaccettabile, che preoccupa i residenti anche perché non sembra partorito da una mente lucida. “Queste due creature erano buone, pacifiche, festose con chi conoscevano. Evidentemente per qualcuno erano di troppo, al punto di compiere uno dei gesti più vili e crudeli che la nostra civile comunità possa commettere- lo sfogo dei volontari sui social- Adesso chiediamo giustizia per questo atto ignobile e senza precedenti, affinché i responsabili di un simile, efferato gesto, vengano consegnati alla giustizia”. Gli abitanti della zona chiedono attenzione, anche per il timore che chi ha agito in quello scomposto modo possa esercitare azioni di questo tipo anche in altre circostanze, magari contro le loro abitazioni. Per ore, nessuno riusciva a trovare Tommy, tanto che il timore era che potesse aver subito un destino analogo a quello della cagnetta. Fortunatamente questa mattina il cane è stato ritrovato e sta bene, sospiro di sollievo per chi era stato in apprensione per le sue sorti.




Raid contro cani di quartiere, la condanna del sindaco che ha incontrato residenti e volontari

Anche da Palazzo Vermexio arriva una ferma condanna del raid contro cani di quartiere consumato nelle ore scorse in zona Sacramento, a sud del capoluogo. Il sindaco Francesco Italia ha definito “deplorevole” l’azione che è costata la vita ad uno dei due cani lì ospitati e curati da volontari delle associazioni animaliste. L’altra è stata ritrovata sana e salva e, al momento, è ospitata in apposita struttura. Poche le possibilità che torni a Sacramento, per ragioni di sicurezza, visto l’accaduto.
Nel primo pomeriggio il sindaco Francesco Italia, su invito dei residenti e dei volontari, ha voluto raggiungere l’area dove si è consumata la violenta azione di alcuni balordi che hanno persino lanciato sulla scogliera sottostante le cucce che erano state realizzate per ospitare i cani. Una violenza che ha preoccupato chi vive tutto attorno. “Quanto accaduto non ha alcuna giustificazione e non deve restare impunito. Rivolgo un appello a chiunque abbia informazioni utili ad identificare gli autori dell’ignobile gesto contro esseri indifesi. Non servirà di certo a riportare in vita una dei due cagnolini condannata a una morte atroce, ma a togliere dalla circolazione persone vigliacche e senza scrupoli”, le parole del sindaco Italia.
Dopo l’incontro con il primo cittadino, torna il sereno nei rapporti tra i residenti ed i rappresentanti delle associazioni animaliste. Toni più rilassati e comprensione del fatto, come illustrato dal sindaco, che balordi e violenti sono i nemici di tutti e vanno contrastati senza disperdersi in sterili contrapposizioni.
E’ nata così una sorta di forma di collaborazione per giungere all’identificazione degli autori del grave gesto. Ci sarebbero alcune testimonianze, con una serie di elementi utili. Altri potrebbero arrivare dalla visione di telecamere di sorveglianza presenti non nell’area dove tutto si è consumato ma lungo la via principale. Dall’incrocio di orari e possibili percorsi, attesa una qualche svolta sul fronte investigativo. Intanto, il Partito animalista italiano ha presentato sui fatti un esposto in Procura.




Pasqua, l’arcivescovo Lomanto incontra la stampa per lo scambio di auguri

“Il vero guadagno è nel prendersi cura dell’altro, perché tutto ciò che facciamo dell’altro è veramente nostro e ci accompagnerà sempre. Sarà per noi la gioia vera e più grande, perché ciò che diamo all’altro raggiunge nel segreto il cuore di Dio e raggiungendo Dio ci appartiene veramente e per sempre”. Così ha parlato l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto questa mattina in occasione dell’incontro con la stampa per condividere una riflessione sulla Pasqua e per uno scambio di auguri. All’iniziativa hanno partecipato anche il segretario nazionale UCSI Salvatore Di Salvo; il segretario provinciale di Assostampa Siracusa, Prospero Dente; il presidente provinciale dell’UCSI Siracusa, Alberto Lo Passo. Come tradizione i giornalisti hanno donato un quantitativo di pane all’arcivescovo da destinare ai poveri.




Auto in panne e manovre spregiudicate, caos in viale Paolo Orsi e si blocca la viabilità sud

Un’auto in panne su viale Paolo Orsi e qualche manovra spregiudicata, ecco perchè si è bloccato il traffico nella parte centrale di Siracusa. Mattinata da incubo per diversi automobilisti ritrovatisi in un ingorgo esteso. All’origine, come detto, un’auto rimasta in panne per via di un problema al freno a mano elettrico proprio nel tratto in direzione sud di viale Paolo Orsi, poco dopo la rotatoria con via Cavallari. Per cercare di divincolarsi dal “tappo” inatteso, diverse vetture hanno preso ad imboccare contromano il tratto diviso dallo spartitraffico. Tra i mezzi, anche un bus. Manovre rischiose, imitate da più veicoli, nel disperato tentativo di divincolarsi dalla coda creatasi che ha fatto sentire i suoi effetti su viale Teracati e corso Gelone, paralizzando per diverso tempo il già sofferente flusso veicolare dell’area.




Prevenzione delle dipendenze giovanili, concluso il progetto Lab_School ad Avola

Avola diventa modello pilota regionale nella prevenzione delle dipendenze giovanili attraverso l’arte e l’educazione alla legalità. Si è concluso stamattina, alla Scuola Vittorini, il progetto Lab_School, promosso dalla Regione Siciliana e dall’Ufficio Scolastico Regionale, con il coordinamento del Servizio Educazione alla Legalità e la partecipazione attiva dell’amministrazione comunale, dell’ASP, delle forze dell’ordine, delle scuole, delle autorità religiose e delle famiglie. Due giornate rivolte a 20 giovani selezionati tra gli studenti delle scuole medie e superiori del territorio, che hanno partecipato a un laboratorio di street art condotto da Igor Scalisi Palminteri. Il progetto si è articolato in momenti di ascolto, confronto e creazione artistica, concludendo poi con la consegna delle tele giganti che hanno dato vita, a un’opera collettiva dedicata al tema della libertà, del coraggio e dell’amore per sé stessi. “Con questo progetto è stato lanciato un messaggio semplice e potente: volersi bene è il primo gesto di libertà. – ha detto il sindaco Rossana Cannata – Lo abbiamo fatto attraverso il linguaggio universale dell’arte, in uno spazio di dialogo che ha coinvolto le scuole, le istituzioni e le famiglie”. L’opera finale – tra cuori colorati, uccellini in volo e ferite raccontate senza filtri – sarà presto esposta nella Biblioteca Comunale, in attesa di trovare collocazione nella “Street Room” del Caffè d’Arte – Drink Letterario, nuovo spazio cittadino dedicato a poesia, arte urbana, musica e pensiero creativo, che sarà presentato nelle prossime settimane. “Avola c’è. Con i ragazzi, per i ragazzi. Creiamo nuove opportunità attraverso percorsi educativi fondati sulla bellezza, sull’ascolto e sulla partecipazione. – ha aggiunto il sindaco – La nostra città è stata scelta come tappa iniziale di questo progetto regionale, che sarà replicato in altre province della Sicilia. Una responsabilità che ci onora e che conferma il valore di quanto stiamo costruendo insieme, giorno dopo giorno”.