A Confindustria Siracusa convegno Irsap su innovazione e sviluppo economico locale

Si terrà domani, giovedì 5 dicembre, con inizio alle 10,30, nella sede di Confindustria Siracusa un Convegno su Innovazione e Sviluppo Economico Locale a cura di IRSAP.
L’incontro offrirà l’opportunità di discutere su temi rilevanti per la nostra economia: il Piano Industriale della Regione Siciliana, con particolare riferimento agli obiettivi di sviluppo economico locale, il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, con focus sugli interventi previsti e la nuova Piattaforma Informativa IRSAP, con le novità introdotte in tema di innovazione e digitalizzazione.
All’evento parteciperanno il Commissario Straordinario dell’IRSAP, Sen. Marcello Gualdani, il Direttore Generale, Ing. Gaetano Collura e il Dirigente IRSAP Daniele Tricomi.
“L’incontro – dice il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale – rappresenta un’importante occasione per rafforzare la collaborazione ed il dialogo tra le Istituzioni ed il tessuto imprenditoriale locale e per raccogliere istanze e suggerimenti che gli imprenditori della zona industriale vorranno condividere, al fine venire incontro alle esigenze del territorio”.




Bonifica al Vallone Moscasanti: rimossi tutti gli pneumatici

Bonifica al Vallone Moscasanti. Nel corso di un’attività di bonifica, eseguita il 14 e 28 novembre dai volontari di Natura Sicula all’interno della Zona B della Riserva Naturale Grotta Monello, sono stati rimossi una decina di pneumatici, rinvenuti all’interno del torrente.
La complessità dei lavori ha riguardato anche il trasferimento dei copertoni dal fondovalle all’altipiano. A tale scopo, per superare il dislivello di circa 30 metri, è stato utilizzato un mezzo a 4 ruote motrici munito di verricello.
La squadra di volontari, composta da una quindicina di volontari di Natura Sicula, è tornata soddisfatta per aver colmato un vuoto e per aver avuto la possibilità di risolvere una questione che stava loro a cuore, accrescendo il senso di appartenenza al territorio e costruendo forti legami sociali. Soddisfatta anche l’Università di Catania e il direttore della riserva naturale Salvatore Costanzo per il traguardo tanto atteso da quando è stata istituita la riserva (1998).
Per lo smaltimento corretto dei rifiuti, temporaneamente posti ai margini della Strada Spinagallo n. 11-13-15, in corrispondenza dell’ingresso della cava dismessa, è stato chiesto l’intervento del Comune di Siracusa.




Vertice al Ministero su Versalis e le scelte per Priolo e Ragusa. I piani del governo, freddi i sindacati

Si è concluso poco dopo le 18 l’incontro convocato al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) dedicato al futuro degli impianti Eni Versalis. C’era attesa soprattutto per ulteriori dettagli sull’annunciato piano di transizione, in particolare per quel che riguarda impianti e lavoratori di Priolo e Ragusa. Oltre ai rappresentanti della grande azienda chimica, hanno partecipato al tavolo i sindacati, grande assente la Regione Siciliana. Un’assenza che evidenzia l’importanza – non condivisa dal Ministero – di invitare all’incontro anche i sindaci dei comuni in cui ricadono gli impianti dell’area industriale siracusana. Presenti, invece, come uditori i parlamentari siracusani Luca Cannata (FdI) e Filippo Scerra (M5S) hanno seguito i lavori.
Eni ha confermato la volontà di riconvertire l’impianto di Priolo in una bioraffineria, sottolineando che si tratta di un mercato emergente con possibili opportunità occupazionali. Prevista anche la realizzazione e sviluppo del riciclo chimico.
Per quanto riguarda Ragusa, è stata ribadita la decisione di chiudere gli impianti di produzione, puntando invece su asset dedicati alla ricerca e alla sperimentazione a supporto delle nuove produzioni.
In chiusura dell’incontro, il ministro Urso non ha nascosto di vendere nella riconversione una occasione per offrire “risposte occupazionali sia ai lavoratori diretti che all’indotto”. Quanto al governo, “sta lavorando a un piano energetico basato su rinnovabili e nucleare per ridurre i costi e aumentare la sicurezza energetica”, ha aggiunto. Proposti due tavoli di approfondimento in sede ministeriale sui progetti siciliani e pugliesi.
Il segretario regionale della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro, uscendo dall’incontro ha espresso tutti i suoi dubbi.
“Abbiamo chiesto al Ministro di affrontare la questione in maniera più approfondita. È evidente che al momento né il governo né Eni abbiano compreso appieno le preoccupazioni dei lavoratori siracusani e ragusani. Non si è colto il grave problema sociale e occupazionale che potrebbe generarsi su quei siti. Non si può liquidare la questione dicendo che la riconversione è necessaria a tutti i costi: serve un equilibrio tra logiche industriali e responsabilità sociale”. Secondo Bottaro, “bisogna valutare attentamente gli impatti occupazionali sia sui lavoratori diretti che sull’indotto, considerando anche l’integrazione tra le aziende presenti a Priolo. Inoltre, non è accettabile cancellare la storia industriale centenaria di Ragusa dicendo semplicemente che il futuro è nel barocco. Aspetteremo i confronti territoriali per comprendere meglio i piani ed affrontare le questioni, nel frattempo valuteremo insieme ai lavoratori come proseguire questa vertenza”.

La UILTEC Sicilia ribadisce la necessità di un tavolo dedicato che affronti con serietà e responsabilità le conseguenze sociali, economiche e occupazionali di questa transizione.




Giletti porta in tv il caso “copie digitali” dei dipinti: “dove sono le due del Caravaggio di Siracusa?”

A distanza di quattro anni, si torna a parlare del prestito del Caravaggio di Siracusa (Seppellimento di Santa Lucia) al Mart di Rovereto. Un’operazione che fece molto discutere, anche per via della realizzazione di due copie digitali assolutamente fedeli – anche al tatto – all’originale. Una vicenda, quella dei dipinti “clonati” che è al centro di una inchiesta giornalistica della trasmissione di Rai 3, “Lo stato delle cose”. Durante la puntata di ieri sera, Giletti ha fornito ulteriori elementi in una storia che vede al centro il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Tra questi, anche la storia del Caravaggio della Borgata e delle sue due copie. “Che fine hanno fatto?”, ha chiesto a gran voce – intervistato da Lo Stato delle cose – Giovanni Di Lorenzo, portavoce dell’associazione culturale Dracma che già nei mesi dell’operazione Rovereto sollevò diversi dubbi e perplessità.
“Le copie digitali in alta definizione furono realizzate da Factum Foundation per un costo di 30.000 euro”, ricorda Di Lorenzo. A pagare fu il Mart ma, secondo quanto riferisce a SiracusaOggi.it sempre il referente di Dracma, sarebbero di proprietà del Fec (Fondo Edifici di Culto) che detiene anche il Seppellimento di Santa Lucia che si può ammirare, gratuitamente, nella chiesa di Santa Lucia alla Borgata.
“Lo stato delle cose” ha trovato una delle due copie fedeli: nel 2021 era in mostra a Lucca (“Pittori della luce”) in una esposizione curata da Vittorio Sgarbi e che – aggiungono gli inviati della trasmissione – non avrebbe specificato nel catalogo che quella esposta era una riproduzione e non l’originale.
Nell’ambito del prestito al Mart, il Seppellimento venne anche sottoposto ad un restauro light all’istituto centrale del restauro di Roma. E se da Santa Lucia alla Badia è poi finalmente tornato nella chiesa per cui venne realizzato, è anche questo un aspetto strettamente legato a quel prestito.
In attesa di ulteriori sviluppi – intanto televisivi – a Siracusa c’è chi si domanda se quello sull’altare maggiore del santuario di piazza Santa Lucia sia davvero l’originale. E’ bene specificare, allora, che quando il dipinto tornò dal prestito al Mart venne visionato ed esaminato anche da esperti locali e mai nessuno ha sollevato dubbi. Resta, però, l’interrogativo: dove sono, invece, le due copie?




Rimossa nella notte l’edicola abusiva di via Piazza Armerina

Rimossa nella notte l’edicola di giornali non più in attività di via Piazza Armerina, per cui da tempo non veniva versata al Comune la tassa di occupazione del suolo pubblico. L’intervento è stato condotto dagli operai della ditta incaricata.
La decisione, dopo alcuni solleciti ai proprietari, è stata presa dal settore Attività produttive e l’esecuzione è stata curata dal responsabile del Suap, Giuseppe Vinci, con l’ausilio della sezione Annona della Polizia municipale. Sul posto erano presenti anche gli operai della Tekra, che hanno provveduto alla rimozione delle macerie a alla pulizia del luogo. Toccherà ai proprietari dell’edicola farsi carico della spesa dei lavori.
L’intervento rientra nell’ambito di un piano di lotta all’occupazione abusiva degli spazi pubblici e per il decoro della città, annunciato dal Comune. Lo scorso aprile erano stati rimossi un’altra edicola, in corso Gelone, e un dehor in viale Montedoro.




Progetto Proagòn, mille studenti coinvolti: Inda e Comune promuovono la cultura teatrale

Torna anche quest’anno l’appuntamento con il progetto Proagòn della Fondazione Inda. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune di Siracusa, è rivolta alle scuole siracusane e mira a incentivare percorsi di conoscenza, formazione, potenziamento e promozione culturale e teatrale, incrementando il dialogo tra l’Accademia d’Arte del Dramma Antico e la città.
L’iniziativa, ideata e coordinata da Michele Dell’Utri, punta anche a intensificare il dialogo tra la città e l’Accademia dell’INDA, in particolare la sezione Fernando Balestra. Col supporto dell’assessorato comunale alle Politiche culturali del Comune di Siracusa, Proagòn coinvolgerà quest’anno 20 istituti scolastici di Siracusa in 40 laboratori teatrali che vedranno la partecipazione di oltre mille studenti e 70 docenti. Il tema attorno al quale ruoterà l’attività con gli studenti è “De incredibilibus (Storie incredibili)”, ispirato all’opera del mitografo greco Palefato sulla storia di Pasifae, regina di Creta, moglie di Minosse e madre del Mitotauro. L’obiettivo è porre l’attenzione sull’importanza del mito e sull’influenza che esso ha avuto e continua a avere sulla cultura contemporanea e, dunque, sulla vita di tutti i giorni. I laboratori saranno condotti da Giulia Valentini e dai docenti della sezione Fernando Balestra, e verteranno sul dialogo e sul conflitto tra gli esseri umani e la natura; sulla scoperta dei sentimenti umani e la riflessione sulla loro nascita; sul conflitto interiore e civile tra la tendenza all’isolamento e il bisogno sociale di accettazione e di riconoscimento.
Il lavoro con le scuole della città di Siracusa si concluderà con un evento finale al Teatro Greco, un grande coro cittadino il 19 maggio. “Il progetto Proagòn – ha detto Francesco Italia, sindaco di Siracusa e presidente dell’INDA – è un’occasione preziosa di riflessione e condivisione per tanti giovani della nostra città. Sono convinto che sia questa la strada giusta per contribuire in maniera concreta alla crescita non solo culturale ma anche umana dei ragazzi”. “Sono certa – ha aggiunto Marina Valensise, consigliere delegato dell’INDA – che dopo il grande successo dello scorso anno, anche con questa nuova edizione sarà confermato l’impegno civico che il Progetto Proagòn e la Fondazione INDA perseguonoa Siracusa”.
A presentare il progetto all’Urban center sono stati il Consigliere delegato dell’Inda Marina Valensise, con un intervento da Roma, il curatore Michele Dell’Utri, l’assessore alle Politiche cultural del Comune di Siracusa, Fabio Granata,Giuseppe Prestifilippo, coordinatore dei progetti per le scuole siracusane – Ufficio di Gabinetto del Sindaco Italia e Michele Romano, componente del Cda dell’INDA. “Il progetto Proagòn – ha dichiarato l’assessore Granata – è un tassello di un’educazione alla cittadinanza attiva che coinvolge tutte le scuole siracusane e migliaia di ragazzi nello spazio politico per eccellenza rappresentato dal teatro”.
“Laddove la società fatica a trovare risposte facilmente percorribili alle sfide del mondo contemporaneo – ha spiegato Michele Dell’Utri – il teatro rilancia un modello alternativo di convivenza e collaborazione civile. “Farsi coro” può forse essere un modo, gioco e alternativo, di farsi città, di riscoprire il piacere, il brivido, l’emozione, la forza di sentirsi parte attiva di una collettività”.




Conto alla rovescia per l’arrivo del corpo di Santa Lucia a Siracusa, il 7 dicembre le Reliquie in Santuario

Le reliquie di Santa Lucia, sabato 7 dicembre, visiteranno il Santuario della Madonna delle Lacrime. A una settimana prima dell’arrivo del corpo di Santa Lucia a Siracusa, infatti, il Santuario accoglierà le Reliquie custodite dalla Deputazione, con la partecipazione dei Lions Clibs della VII Circoscrizione. Il programma, che si svolgerà in Basilica, prevede: alle 17, l’accoglienza delle Reliquie custodite dalla Deputazione di Santa Lucia; alle 18, la Santa Messa e alle 19, il Concerto Preghiera “Un momento di Luce”.
Inoltre, venerdì 6 dicembre alle ore 19, presso la Sala “San Giovanni Paolo II” del Santuario, si terrà il Convegno – organizzato dal MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale)- sulla figura di don Salvatore Mineo, mistico e poeta del nostro tempo, che nel 1960 curò la pubblicazione di un libro dal titolo “Consoliamo la Madonna delle Lacrime. Storia, meditazioni, preghiere”. I relatori – Mons. Giuseppe Greco e don Aurelio Roberto Russo – presenteranno don Salvatore Mineo, di cui la professoressa Dora Peluso reciterà dei brani scelti. Sarà presente l’Arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto.




Le Intellettuali di Molière per la regia di Giovanni Anfuso al Teatro Massimo di Siracusa

Giovedì 5 dicembre alle ore 20, la commedia di Molière, “Le Intelletuali”, diretta da Giovanni Anfuso e con protagonista Giuseppe Pambieri, affiancato da un cast d’eccezione approda al Teatro Massimo di Siracusa. Una commedia in cinque atti che ironizza sull’eccessivo intellettualismo, mettendo in ridicolo le tendenze culturali della borghesia del XVII secolo. Lo spettacolo, con l’adattamento e la regia di Giovanni Anfuso, vede in scena un cast capitanato da Giuseppe Pambieri nel ruolo di Chrysale (quello che Molière scrisse proprio per se stesso), Giorgio Lupano nei panni di Trisottin, Micol Pambieri in quello di Philaminte. E poi ancora Davide Sbrogiò (Ariste), Barbara Gallo (Bélise), Santo Santonocito (Vadius e notaio), Eugenio Papalia (Clitandre), Roberta Catanese (Henriette), Isabella Giacobbe (Armande), Margherita Frisone (Martine), Gabriele Casablanca (L’Epine). Co-prodotta da Teatro della Città – CPT e Teatro di Messina, la commedia vanta le scene di Andrea Taddei, i costumi di Riccardo Cappello, le musiche di Luciano Francisci e Stefano Conti, i movimenti coreografici di Giorgia Torrisi Lo Giudice e il disegno luci di Antonio Rinaldi. La pièce verrà messa in scena giovedì 5 dicembre al Teatro massimo di Siracusa e replicherà fino a domenica 8 dicembre.
Le intellettuali è una commedia in cinque atti scritta nel 1672 da Molière. Si tratta dell’ultima sua grande commedia scritta in versi e fa parte di quel ristretto numero di opere che l’autore scrisse per sua necessità espressiva e non per compiacere le esigenze della corte reale. Il drammaturgo francese invita a entrare in un elegante salotto parigino del ‘600, dove sarcasmo e arguzia si sostituiscono a formalismi e dove mette in scena le ambizioni e le contraddizioni di dame colte e letterati vanesi, svelando i giochi di potere e di apparenze e creando personaggi davvero memorabili.




La raccolta differenziata cresce poco, il peso di un solo Ccr con i rifiuti tutto attorno

La strada per raggiungere il Ccr di Targia è costellata di rifiuti abbandonati. Lungo i bordi come anche nel terrapieno, è una distesa di ingombranti, di sacchetti e di materiali vari. Microdiscariche oggetto di tanto in tanto di costose bonifiche straordinarie che aumentano la quantità di indifferenziato prodotto. Accade da anni. Sembra un fenomeno curioso ma forse poi non lo è così tanto.
Una spiegazione grossolana passa dalla confusione di base – diffusa, purtroppo – tra un Ccr e una discarica. Ma a voler tentare un’analisi appena più approfondita, sono altri gli elementi da mettere in rilievo. Partiamo dal fatto che da tre anni Siracusa ha un solo Centro comunale di raccolta attivo: Arenaura è sotto sequestro dal novembre del 2021 e del Ccr di Cassibile si sono perse le tracce tra un annuncio e l’altro di prossima apertura. Solo nei prossimi mesi, forse nel 2026, saranno pronti i tre nuovi finanziati dal Pnrr. Nell’attesa, si procede solo con Targia che, certo, non può far fronte a tutto.
Ad esempio, con un solo Ccr, può capitare di essere costretti a mettersi in fila lungo Stentinello. Non è da escludere che, se l’attesa diventa lunga, qualcuno decida di disfarsi del contenuto dell’auto in strada. Sbagliato, ma accade. Può anche capitare che i cassoni di questo o quel materiale siano pieni e allora, anche in questo caso, non è da escludere che chi si trova impossibilitato a conferire, anzichè ritorna a casa con la spazzatura a seguito, se ne liberi per sfinimento nei pressi del Cc. Sbagliato, ma accade. Senza dimenticare il “contributo” di quanti non possono conferire al Ccr perchè non iscritti al registro Tari e pertanto se l’utenza non risulta – tramite controllo con il codice fiscale – il cancello del centro comunale di raccolta resta (giustamente) sbarrato.
Questo è solo uno dei segnali di sofferenza del sistema di gestione dei rifiuti in città. Una delle concause che aiuta a comprendere il forte rallentamento della differenziata che, rispetto al 2023, crescerà in questo anno dell’1% appena. Una frenata bella e buona, su cui pesa certamente il poter contare solo su un Ccr. Se il servizio diventa “scomodo” (attese, cassoni mancanti, etc) il cittadino demorde e non segue più la linea faticosamente indicata. Insomma, si torna indietro anzichè andare avanti.
E non si vedono miglioramenti sostanziali nel sistema cittadino dove, anzi, sembra siano state ormai create delle “zone franche” dove la differenziata non la si fà e neanche si ricordano grandi e continuate azioni per farla rispettare. I grandi rioni popolari sono, per esempio, i principali produttori di tonnellate di indifferenziato su base quotidiana, altro che conferimento settimanale. Va bene che tutta la Sicilia soffre sul tema, ma alle volte si può almeno tentare di essere i primi della classe.




Telecamere contro l’abbandono dei rifiuti: storia infinita tra guasti e giga esauriti

Il Comune di Siracusa dispone di decine di impianti di videosorveglianza per il contrasto all’odioso e diffuso fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti in città e fuori ma molte telecamere risultano non funzionanti, altre vetuste e in attesa di sostituzione. La soluzione non sembra imminente e nuovi acquisti potrebbero essere effettuati solo il prossimo anno. A fornire chiarimenti in merito è stato l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco, sollecitato dal consigliere comunale ed ex assessore, Andrea Buccheri, durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Un’interrogazione, la sua, per la quale era stata richiesta una risposta scritta a cui, tuttavia, gli uffici non avrebbero dato seguito o, comunque, non in maniera esaustiva, salvo fornire “in corsa” una “bozza con delle griglie”, come ha spiegato Buccheri, poco prima della conclusione della seduta consiliare. La mancata risposta scritta alle interrogazioni dei consiglieri da parte dei dirigenti sarebbe diventata una prassi, contro la quale i componenti dell’assise cittadina sarebbero pronti ad agire.
In merito alla questione videosorveglianza nei luoghi in cui maggiormente si riscontra il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti, Buccheri ricorda che il Comune “detiene 14 telecamere installate con proprie risorse e munite di plinti in cemento armato, disposizioni ad alta definizione e di recente oggetto di manutenzione (luglio scorso), a cui si aggiungono altre 20 telecamere acquistate nell’ambito del bando di Democrazia Partecipata 2021 per le zone balneari. Il servizio di manutenzione è attivo”. La situazione, tuttavia, non sarebbe ottimale. Stando a quanto chiarito dall’assessore Gibilisco, almeno 8 telecamere non sarebbero funzionanti per via dell’esaurimento dei giga disponibili (“ma il contratto con il gestore parlava di traffico illimitato”), mentre quelle con plinti non sarebbero operative perché obsolete. La spesa, secondo le valutazioni del Comune, sarebbe eccessiva e non risolutiva. Si è quindi deciso di integrare il sistema con nuove telecamere di ultima generazione, da comprare nel corso del 2025. Intanto, in via Ramacca, sono state meglio posizionate le telecamere esistenti. Nelle prossime settimane, due agenti della polizia municipale, invece, saranno destinati ad un servizio analogo a quello attivato per il controllo e la rimozione delle auto abbandonate in area pubblica. “La polizia municipale-ha spiegato Gibilisco- raggiungerà le abitazioni dei cittadini per verificare se si tratti di contribuenti in regola con la Tari. In caso contrario sarà richiesto loro il pagamento di quanto dovuto per l’ultimo quinquennio”.