Incendio in Sonatrach, la Procura sequestra l’impianto butamer. Le immagini dell’area

L’impianto “butamer” all’interno della raffineria Sonatrach di Augusta è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Siracusa che ha aperto un’inchiesta sull’incidente avvenuto ieri sera. Due operai, di 39 e 61 anni, uno siracusano e l’altro catanese, sono stati investiti dalle fiamme. Si trovano ricoverati al centro grandi ustionati del Cannizzaro di Catania. In via precauzionale, si trovano in terapia intensiva dopo l’intervento a cui sono stati sottoposti. Entrambi hanno ustioni di secondo e terzo grado sul 30/35% del corpo. Fonti sanitarie confermano che si trovano in rianimazione, seguiti dagli specialisti della struttura sanitaria catanese.
Secondo una prima ricostruzione, all’origine dell’incidente vi sarebbe una possibile fuoriuscita di butano sul forno che riscalda il prodotto da servire ai drirer. L’incidente non ha sprigionato elementi tossici, confermano le autorità. L’azienda, intanto, ha avviato un’indagine interna per appurare le cause dell’incidente. In anteprima, queste sono le immagini del luogo dove è avvenuto l’incidente:


I Vigili del Fuoco hanno combattuto per tre ore contro le fiamme, mentre le sirene dell’impianto segnalavano la criticità in corso. L’incidente è avvenuto alle 20 circa, ieri sera. Il rogo è stato spento solo poco dopo le 23, con i controlli proseguiti sino alle 2 del mattino. Insieme ai Vigili del Fuoco hanno lavorato anche le squadre antincendio interne della raffineria. Sul posto anche il comandante provinciale Maisano. I rilievi sono stati affidati alla Polizia di Stato, intervenuta con agenti del commissariato di Augusta.
Questa la nota di Sonatrach Raffineria Italiana: “ieri alle ore 20 circa si è verificato un incendio presso la ‘sezione F751 dell’impianto Butamer’ all’interno del proprio stabilimento di Augusta. Due dipendenti della società risultano feriti e sono stati subito trasferiti presso le strutture sanitarie per le cure. Le procedure di emergenza sono state immediatamente attivate, l’incendio è stato domato dalle squadre interne; sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco. La società conferma che non vi è stato né vi è alcun rischio per l’ambiente e per la popolazione. Sonatrach Raffineria Italiana si è messa sin da subito a disposizione delle forze dell’ordine per fornire tutti gli elementi utili”.




Le condizioni dei due operai rimasti coinvolti nell’incidente in zona industriale

I due operai rimasti feriti nell’incidente avvenuto ieri sera all’interno della raffineria Sonatrach di Augusta sono un 39enne di Carlentini ed un 61enne di Priolo. Erano a lavoro nell’impianto butamer quando, per cause al vaglio degli investigatori, sono stati investiti dalle fiamme dopo una probabile fuga di butano sul forno in riavvio. Anche l’azienda ha disposto un’indagine interna per chiarire le cause di quanto accaduto.
I due uomini sono ricoverati al Cannizzaro di Catania, dove sono stati trasferiti nella serata di ieri dopo i primi soccorsi al Muscatello di Augusta. Come riferiscono fonti sanitari, hanno ustioni di secondo e terzo grado sul 30/35% della superficie corporea. Sono intubati e ricoverati nel reparto di Rianimazione. Le loro condizioni vengono costantemente monitorate dagli specialisti del Centro Grandi Ustioni. Ore di apprensione per i familiari, accorsi al Cannizzaro. Con loro anche i rappresentanti di Sonatrach Raffineria Italiana.
La prognosi rimane riservata. Sono stati sottoposti ad un intervento nelle ore scorse ed il ricorso alla terapia intensiva sarebbe stato disposto a titolo precauzionale, per non sottovalutare alcun aspetto clinico.
Gli operai non hanno perso coscienza in seguito all’incidente, ieri sera. Alcune fonti confermano che sono andati nello spogliatoio a cambiarsi autonomamente, prima di essere trasportati in ospedale. In quegli stessi minuti, Sonatrach avviava il piano di emergenza interno, informando le autorità competenti. Gli impianti sono stati messi in sicurezza, mentre le squadre antincendio interne hanno controllato le fiamme in attesa del rapido arrivo dei Vigili del Fuoco di Augusta. Dopo tre ore lavoro, attorno alle 23, il rogo è stato domato.




Rappresentazioni classiche al Teatro Greco: annunciate le 7 giornate a prezzo scontato per i residenti

La Fondazione Inda annuncia le agevolazioni riservate ai residenti nella provincia di Siracusa per assistere alla 60. Stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
Complessivamente sono sette le “giornate siracusane” previste: 11 maggio e 2 giugno per Elettra di Sofocle con la regia di Roberto Andò; 18 maggio e 16 giugno per Edipo a Colono di Sofocle con la regia di Robert Carsen; 15 e 23 giugno per Lisistrata di Aristofane con la regia di Serena Sinigaglia; 6 luglio per Iliade da Omero con la regia di Giuliano Peparini. I residenti in provincia di Siracusa, presentando un documento valido di riconoscimento, potranno acquistare fino a un massimo di due biglietti, al prezzo di 20 euro per ciascun biglietto.
I biglietti per gli spettacoli riservati alle Giornate siracusane potranno essere acquistati a partire da martedì 15 aprile, solo ed esclusivamente presentandosi di persona alla biglietteria di corso Matteotti aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, o al botteghino presente al Teatro Greco dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17.




Corrado, il bagnino eroe di Avola premiato per il coraggio con la medaglia della Carnagie

Conferita dalla Fondazione Carnagie a Corrado Salemi la “Medaglia di bronzo per gli atti di eroismo”. Con un gesto di raro coraggio, il 21enne di Avola Corrado Salemi ha salvato la vita ad un turista inglese in vacanza nel siracusano. E’ successo tutto nella tarda mattinata del 24 settembre quando la moglie dell’uomo in evidente difficoltà in acqua, ha iniziato a correre per tutta la spiaggia libera di Fontane Bianche, urlando e sbracciandosi per chiedere aiuto. Bagnino al vicino Lido Camomilla, Corrado ha notato la scena e – senza pensarci due volte – si è lanciato subito in mare.
Dopo alcune bracciate, è riuscito a raggiungere il turista che annaspava tra le onde anche a causa di condizioni meteomarine non semplici. Come da procedura, ha utilizzato il famoso salvagente oblungo “baywatch”. Ma l’uomo, in preda al panico, ha cominciato invece ad aggrapparsi al giovane Corrado, spingendolo più volte sott’acqua per rimanere lui a galla.
Allo stremo delle forze, il bagnino 21enne è riuscito a completare il salvataggio. E mentre il turista, una volta a riva, riprendeva la sua giornata come se nulla fosse (e allontanandosi, ndr), per Corrado sono arrivati i soccorsi con l’ambulanza medicalizzata del 118. A causa della tanta acqua inghiottita, è stato infatti necessario trascorrere delle ore al Pronto Soccorso di Avola, dove è rimasto sino a quando i parametri si sono normalizzati.
A consegnare la medaglia di bronzo a Corrado Salemi è stata la Fondazione Carnegie, con sede al Ministero dell’Interno. La “Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (Hero Fund)” è un Ente morale, istituito con regio decreto 25 settembre 1911, allo scopo di premiare gli atti di eroismo compiuti da uomini e donne in operazioni di pace nel territorio italiano. Una riconoscenza, quindi, per il coraggio e la professionalità che Corrado ha dimostrato durante l’intervento di soccorso in mare: “Il giorno 24 settembre 2024, in località Fontane Bianche (SR), interveniva a nuoto per soccorrere un uomo che si trovava in difficoltà a circa 100 metri dalla riva. Ostacolato durante le operazioni di salvataggio dal malcapitato, preso dal panico, riusciva dopo notevoli sforzi a portarlo a riva. Successivamente doveva ricorrere alle cure mediche a causa del notevole sforzo compiuto”, si legge nell’attestato. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è tenuta ieri presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri di via Aurelia a Roma.




Incidente sul lavoro, due operai ustionati in Sonatrach: trasferiti al Cannizzaro

Due operai sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto all’interno della raffineria Sonatrach, ad Augusta. Secondo le prime informazioni, confermate da fonti sindacali, sarebbero stati impegnati in operazioni di riavvio di un forno degli impianti quando – per cause non ancora chiarite – sarebbe avvenuto un incendio.
I due operai sono stati investiti dalla fiamme, riportando ustioni in diverse parti del corpo.
Immediatamente soccorsi, sono stati trasportati in ospedale ad Augusta. Una volta stabilizzati, è stato disposto il trasferimento al centro grandi ustionati del Cannizzaro di Catania. Non sarebbero in pericolo di vita.




No al femminicidio, oltre mille in corteo a Siracusa. Ecco perchè è un risultato importante

Sono stati oltre mille i partecipanti al corteo di Siracusa contro il femminicidio ed ogni forma di violenza di genere. In una città in cui la voglia di manifestare pro o contro qualcosa è ai minimi storici, si tratta di un risultato importante, arrivato grazie all’impegno dei promotori dell’iniziativa – il centro antiviolenza Ipazia – ed alla capacità di permeare e sensibilizzare “bucando” quella bolla che sembra avvolgere l’opinione pubblica siracusana.
Da tempo non succedeva che si manifestasse in maniera così compatta e partecipata per tematiche non scolastiche o sindacali. L’onda emotiva degli ultimi femminicidi, il caso di Sara Campanella, il coinvolgimento come reo confesso di un 27enne di Noto ha forse contribuito ad amplificare la percezione pubblica del momento e dell’urgenza di dire “no” alla violenza di genere, “no” al femminicidio, “no” a quegli elementi retaggio di subcultura ancorata al cosiddetto patriarcato.
Come ben sanno i sociologi, la gente comune si muove soltanto quando sente l’impatto emotivo di una dimostrazione di massa. Questo era il momento di sfilare insieme, di stare insieme, con una mobilitazione che ha rafforzato la voglia di esserci. Effervescenza collettiva, il risveglio dell’esserci per partecipare come volontà di sentirsi elementi attivi di qualcosa. E questo qualcosa è una società, quella siracusana, in cui non deve più esserci spazio per la violenza di genere e per appigli a futili, aberranti motivazioni.
Non era una sfida semplice quella di chiamare a sfilare e per di più nel pomeriggio, oltre l’abituale routine scolastica che da anni è l’unica forma di dimostrazione in strada. E invece, con un consenso che è andato crescendo a suon di adesioni, da viale Teracati a piazza Archimede si è mosso ordinato un corteo eterogeneo e compatto.
Da segnalare, poi, come in piazza vi fossero tanti giovani, ragazze e ragazzi. Quella GenZ spesso criticata che questa volta ha lasciato il telefonino in tasca, preferendo la presenza fisica ad una astratta citazione social. C’erano uomini e mariti, fidanzati e padri ben consapevoli che è un uomo piccolo quello che picchia una donna. Eppure sono stati 113 gli ammonimenti del Questore di Siracusa per violenza di genere negli ultimi dodici mesi. E decine gli interventi in cui devono prodursi le forze dell’ordine ogni settimana, nel territorio provinciale.
Oltre ai simboli ed alle panchine rosse, adesso c’è però anche la prova di una società locale consapevole e presente. Il lavoro condotto in questi anni ha prodotto un primo, importante frutto.




Il Consiglio comunale fa rumore contro il femminicidio ma i microfoni restano chiusi

Non un minuto di silenzio ma un vero e proprio minuto di rumore. Così il Consiglio comunale di Siracusa, in apertura di seduta, ha voluto sottolineare la condanna cittadina verso ogni forma di violenza di genere ed in particolare l’odioso femminicidio. Dopo gli interventi sul tema dei consiglieri Cosimo Burti (Misto) e Leandro Marino (FI), è stata Sara Zappulla (Pd) a proporre di trasformare il cordoglio silenzioso in quella forma rumorosa che già la famiglia Cecchettin propose e come ha chiesto la mamma di Sara Campanella. Una richiesta accolta dal presidente Di Mauro e dall’assise tutta. Peccato, però, che proprio quel fragoroso “no” alla violenza di genere sia stato silenziato: microfoni chiusi e quello che rimane della seduta sono solo le immagini dei banchi centrali del Consiglio (presidente, vicepresidente, dirigenti comunali e assessori) che agitano chiavi, campanella o battono le mani sul banco senza che si avverta un fruscio. Il video:

“Il mostro ha le chiavi di casa”, spiega Sara Zappulla. “Basta minuti di silenzio, basta riflettere internamente. Bisogna accendere la luce, fare rumore, per le strade e dentro le istituzioni. Per questo ieri ho chiesto al Consiglio comunale di fare un minuto di rumore per tutte le donne uccise, per unire il nostro rumore a quello delle cittadine e dei cittadini che ieri hanno travolto le strade, per dimostrare che si deve alzare anche dalle istituzioni un grido per tutte le donne che non hanno più voce”.




Inchiesta sul depuratore Ias, il Codacons: “Basta rinvio, interventi necessari per la salute”

Inchiesta sul depuratore consortile Ias, a servizio principalmente del polo petrolchimico siracusano. I periti nominati dal Gip hanno descritto la struttura attualmente inadatta al trattamento di reflui industriali, con emissioni in atmosfera con frequenti superamenti dei limiti di legge per sostanze pericolose come benzene e toluene, vasche in parte non operative e un sistema di trattamento concepito per reflui civili, non industriali. D’altra parte, secondo i consulenti, l’assenza di componenti fondamentali come la flottazione e la filtrazione, nonché il mancato funzionamento dell’impianto di deodorizzazione, dismesso dal 2012, renderebbe il ciclo di trattamento fortemente deficitario.
Anche il Codacons, associazione dei consumatori, chiede interventi urgenti a tutela della salute pubblica. “Non è più procrastinabile un’azione incisiva e immediata”, dice secco l’avvocato Bruno Messina (Codacons). Le azioni necessarie, peraltro, sono state descritte dagli stessi periti del Tribunale. Il Codacons sollecita un Tavolo Tecnico permanente con lo scopo di monitorare l’avanzamento dei lavori e garantire un processo partecipato di ristrutturazione dell’impianto. “Non è più tollerabile la logica del rinvio”.




Verso la Pasqua, Via Crucis cittadina al Teatro Greco di Siracusa

“Lo spettacolo della croce”, così come i vangeli lo descrivono, va in scena questa sera. “Lacrime e Speranza nella Croce di Gesù” è il tema della Via Crucis cittadina che si terrà stasera, venerdì 11, alle ore 19.30 al Teatro Greco di Siracusa.
“Un momento forte – ha detto don Aurelio Russo -. Da decenni celebriamo la Via crucis all’interno del Parco archeologico. Quest’anno, grazie alla disponibilità dell’architetto Carmelo Bennardo, direttore del Parco archeologico Siracusa, tutta la Via crucis sarà nello spazio scenico del Teatro. All’interno delle meditazioni c’è tanta sofferenza: drammatico dico quest’ultimo periodo. C’è spazio per riflettere e partecipare a questo dolore. Dio si è immerso nella nostra storia. E’ entrato nel dolore. – ha evidenziato Don Aurelio – Gesù nel Vangelo di Giovanni dice: nessuno mi toglie la vita, sono io che la do. Perchè io la posso riprendere. Lui vuole dare la vita per dare riscatto anche a quanti sono oppressi e subiscono violenza. C’è Gesù con noi. C’è sua Madre che ci da speranza e forza. Non finisce tutto con la violenza ma il Signore ci riscatta”. Ci sarà anche l’incontro con la Madonna delle Lacrime.
L’iniziativa è promossa dalle parrocchie del Vicariato di Siracusa con il Parco Archeologico e paesaggistico di Siracusa-Eloro-Villa del Tellaro-Akrai con la Fondazione dell’Istituto Nazionale del dramma antico ed in particolare con l’Accademia.
“Sono 27 i ragazzi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico che parteciperanno – ha detto Elena Polic Greco, attrice e docente dell’Accademia -. Gli allievi sono impegnati nelle prove delle rappresentazioni classiche ma sono riusciti a ritagliarsi del tempo per prendere parte alla Via Crucis. A loro sono affidate le letture ed alcuni canti che hanno studiato con l’attrice e docente Simonetta Cartia. E’ stato molto importante per noi leggere queste parole. Vanno a toccare nell’anima. Prima lo abbiamo affrontato come testo da leggere e rendere chiaro”.
L’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto guiderà la preghiera. A tutti i partecipanti sarà donato il libretto contenente preghiere, commenti, canti della Via Crucis arricchita dalle immagini esposte nel Parco della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, opera dell’artista Giorgio Orefice, che ha avuto il privilegio di vedere e asciugare le lacrime della Madonna e ha fatto dono al Santuario di queste tavole disegnate su pietra lavica che adesso sono nel Parco del Santuario.




Per ripulire la Balza Akradina volontari chiamati a raccolta da ReTake: come fare

“Tutti insieme per Balza Akradina” è l’appello-invito che dà nome ad un nuovo momento di mobilitazione dei volontari ReTake: un appuntamento ecologico per una nuova azione di pulizia e tutela del territorio. Domenica 13 aprile alle 10, quanti volessero partecipare all’iniziativa possono presentarsi in via Torino 137, per poi raggiungere la grande area della Balza Akradina. Collaborano all’organizzazione anche ASD Siracusa Pesca Sport e Ambiente e ASD Aretusa Pesca.
Muniti di guanti e sacchi i volontari percorreranno la zona raccogliendo bottiglie, lattine, cartacce e restituendo spazio alla natura. E alla fine del clean-up è in programma anche un picnic ecologico.
Ai partecipanti non sono richiesti adempimenti di sorta ma solo di iscriversi all’evento.Gli strumenti per la raccolta (guanti, pinze e sacchetti) saranno forniti da Retake.
“Celebriamo la Giornata della Terra anche a Siracusa, valorizzando questa città meravigliosa con un evento ecologico aperto a tutti”, dichiara Luisa Fiorese, vicepresidente di Retake. “Aspettiamo grandi e piccini per una giornata da non dimenticare: insieme possiamo fare tanto per prenderci cura dell’ambiente e della comunità!”, conclude.