Questura, la Sala Operativa sarà intitolata a Luca Scatà, il poliziotto eroe

La Sala Operativa della Questura di Siracusa sarà intitolata a Luca Scatà, il poliziotto originario di Canicattini che il 23 dicembre 2016 fermò a Sesto San Giovanni, nel corso di un conflitto a fuoco, Anir Amri, il terrorista ritenuto l’autore della strage al Mercatino di Natale di Berlino nel quale persero la vita 12 persone.
Il questore Roberto Pellicone ha annunciato questa mattina, in occasione della cerimonia al Castello Maniace per la celebrazione del 173esimo Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, la decisione, determinata dalla volontà di fissare un ricordo visibile, oltre che già indelebile, dell’agente, Medaglia d’Oro al Valor Civile, scomparso prematuramente l’anno scorso, a soli 37 anni.




Festa della Polizia, encomi e lodi agli agenti che si sono distinti in servizio. Ecco chi sono

Nel corso delle celebrazioni per il 173.o anniversario della fondazione della Polizia di Stato, consegnati al castello Maniace premi ed encomi agli agenti siracusani che si sono distinti in servizio.
Questo l’elenco completo, con le motivazioni.

Promozione per Merito Straordinario: Ispettore Giorgio SGANDURRA, Ass. Capo Coord. Giovanni ZIRONE

Evidenziando eccezionale determinazione operativa, traevano in arresto in flagranza di reato un soggetto responsabile di tentato omicidio. Nella circostanza gli operatori di polizia affrontavano e disarmavano il reo che impugnava un fucile a canne mozze, impedendogli di mettere a repentaglio l’incolumità della vittima diretta del reato e dei numerosi cittadini inermi presenti nell’area dell’intervento. Chiaro esempio di abnegazione e spirito di sacrificio.
Pachino (SR), 29 gennaio 2024

Encomio solenne: Ass.Capo Raffaele ZAPPALA’, Ass.te Giuseppe ARENA, Ass.te Alessandro CARUSO

Con non comune determinazione operativa, espletavano un’attività di soccorso pubblico in favore di un uomo, ospite di una struttura alberghiera, che aveva tentato il suicidio inalando del gas propano da una bombola.
Siracusa, 2 dicembre 2021

Encomio solenne: Sov.te Antonio MAIORE, Ass. Capo Andrea LENTINI
Encomio: V.Isp. Giuseppe MALLIA
Lode: Ispettore Adriana DI NOTO, Sov. Capo Gaetano MARANCI

Evidenziando spiccate qualità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che portava all’emissione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali a carico di 16 malviventi, all’arresto di numerosi soggetti appartenenti ad una associazione dedita allo spaccio di stupefacenti e al sequestro di 3 Kg di Cocaina, quasi 30 Kg di Hashish e oltre 70.000 € in contanti.
Siracusa, 5 luglio 2023

Encomio solenne: Ispettore Lorenzo GRECH

Evidenziando approfondite conoscenze di settore, coordinava un’attività di indagine che portava al sequestro del patrimonio immobiliare, mobiliare e finanziario, per un valore di oltre 12 milioni di euro, riferibile ad un imprenditore coinvolto in procedimenti penali per reati societari, finanziari e fallimentari, nonché per reati di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
Piacenza, 12 dicembre 2023

Encomio solenne: V. Isp. Enrico Valerio CAPIZZI

Con eccezionale determinazione operativa, espletava un’attività di soccorso pubblico in occasione di un incendio di vastissime proporzioni nella zona sud di Catania, così consentendo di salvare numerose vite umane.
Catania, 25 luglio 2023

Encomio: Primo Dirigente Dr. Francesco GIORDANO

Evidenziando elevate capacità professionali, dirigeva un’attività di polizia giudiziaria che portava all’arresto di quattordici soggetti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione illegale di arma da fuoco ed altro.
Reggio Calabria, 31 luglio 2018

Encomio: Vice Questore Dr.ssa Geneviéve DI NATALE

Coordinava, con estrema professionalità, un’attività di polizia giudiziaria conclusasi con la custodia cautelare per 26 persone responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Agrigento, 21 febbraio 2023

Encomio: Comm. Capo Dr. Pietro Vittorio D’ARRIGO, Ispettore Luca MACAUDA
Lode: Sov.te Sebastiano CASTO, Ass. Capo Coord. Gianniandrea GIURATO

Con spiccate qualità professionali espletavano un’intensa attività di polizia giudiziaria di carattere internazionale che si concludeva con la custodia cautelare in carcere di un pericoloso pluripregiudicato ritenuto responsabile di rapina pluriaggravata.
Avola (SR), 22 ottobre 2022.




Contrade e quartieri si ‘difendono’ da sè, 5 telecamere di videosorveglianza all’Arenella

Si moltiplicano le azioni di comitati e associazioni di cittadini a difesa del quartiere o della contrada in cui risiedono. Dopo l’esperienza del Plemmirio, ad esempio, è ora l’associazione Pro Arenella, in collaborazione con il Casale Milocca, ad aver installato cinque telecamere di videosorveglianza in altrettanti punti strategici. Un progetto di tutela e salvaguardia, condotto d’intesa con il nucleo Ambientale della Polizia Municipale.
Le telecamere sono state posizionate con l’obiettivo di contrastare fenomeni di criminalità ambientale ed in particolare l’abbandono di rifiuti. Non solo, fungono da deterrente anche per altre azioni predatorie.
Monitoraggio e pronto intervento saranno a cura della Municipale siracusana, mentre l’associazione è impegnata a reperire altri fondi per aumentare il numero di telecamere.




Polizia, iniziate a Siracusa le celebrazioni per il 173.o anniversario: corona di fiori in Questura

Ricorre oggi il 173.o anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato. Celebrazioni anche a Siracusa, con appuntamento principale al Castello Maniace con l’atteso discorso del questore Roberto Pellicone. Intanto, questa mattina l’alto funzionario ha deposto una corona di fiori dinanzi la stele in onore dei caduti della Polizia di Stato, all’ingresso della Questura. Ad accompagnare il questore anche il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer.




Siracusani e rotatorie, amore e odio: tanti incidenti per mancata precedenza

Ancora incidenti stradali all’altezza di rotatorie a Siracusa. I sinistri che si verificano per il mancato rispetto del segnale di precedenza si susseguono, in città, con sempre maggiore frequenza, tanto da diventare quasi un “caso rotatorie”.
Gli ultimi due incidenti stradali di questo tipo in ordine di tempo risalgono a ieri a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Il primo si è verificato lungo la strada statale 124, con un’auto Volkswagen che percorreva la rotatoria Boschetto, proveniente da via Bandini, in direzione via Ascari. All’altezza dell’incrocio, il veicolo sarebbe entrato in collisione con una Lancia si sarebbe immessa in rotatoria senza dare la precedenza. Sul posto, oltre alla Polizia Municipale, un’ambulanza del 118, che ha condotto la passeggera della Volkswagen in ospedale per gli accertamenti del caso. Un secondo incidente stradale rilevato dai vigili urbani si è verificato, invece, in corso Gelone, all’altezza della rotatoria con viale Teocrito. Anche in questo caso, l’impatto si sarebbe verificato a causa di una mancata precedenza. Sono solo esempi, che lasciano supporre, insieme ai numerosi precedenti episodi più o meno analoghi, che il nuovo sistema di viabilità, caratterizzato ormai da un cospicuo numero di rotonde, da un lato snellisce la circolazione veicolare; dall’altro, soffre comportamenti alla guida caratterizzati spesso da una evidente difficoltà a comprendere il ‘funzionamento’ delle rotatorie o comunque a rispettare le norme del Codice della Strada. Quando le auto dei siracusani arrivano alle rotatorie, i conducenti si fanno spesso aggressivi, a prescindere, come se in quegli istanti si giocasse il proprio ruolo Alfa nella società. Non è inusuale ritrovarsi in circostanze che sembrano più una competizione che l’attraversamento di un’intersezione. Altrettanto spesso si creano situazioni di impasse, in cui la decisione del “chi deve passare” diventa discrezionale. Il problema, a dire il vero, non riguarda soltanto Siracusa. In alcune città del Nord Italia, la questione si è posta alcuni anni fa, tanto da spingere ad esempio la Polizia Municipale di Modena a distribuire ai cittadini un opuscolo specificatamente dedicato alle rotatorie, con precise “istruzioni per l’uso”, una parte dedicata agli automobilisti ed un’altra ai pedoni.
Può risultare utile a questo punto, sebbene sia scontato, ricordare che quando un’auto arriva nei pressi di una rotatoria, deve innanzitutto rallentare la propria corsa, così da avere la possibilità di verificare in sicurezza l’eventuale presenza di veicoli cha la stiano percorrendo o che sopraggiungano. Nella fase di ingresso in rotatoria è obbligatorio dare la precedenza ai mezzi che stanno già transitando all’interno dell’anello.
la rotatoria è comunque un’intersezione e le uscite posso essere considerate delle svolte.
Il Ministero dei Trasporti ha in passato chiarito con una circolare avente come oggetto “Procedure amministrative per il conseguimento della patente di guida della categoria B” alcuni aspetti, specificando che “in mancanza dello specifico segnale di “dare precedenza”, solitamente apposto in corrispondenza delle immissioni nella rotatoria, vige il principio secondo cui quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione”.




Fondanzione Angelini e Inda insieme, oltre 2mila biglietti gratuiti per gli studenti

Torna il progetto “Costruire il futuro, incontro con il Teatro Greco” nato dalla collaborazione tra Fondazione Angelini -l’organizzazione che impiega parte degli utili del Gruppo Angelini Industries per sostenere interventi a favore di famiglie, educazione e giovani – e Fondazione INDA (Istituto Nazionale per il Dramma Antico) per promuovere la diffusione della drammaturgia antica tra i giovani, portandoli ad assistere gratuitamente agli spettacoli della 60° stagione del Teatro Greco di Siracusa che partirà il prossimo 9 maggio.
Rispetto alla prima edizione, il numero di ragazzi che partecipano all’iniziativa è più che raddoppiato. Lo scorso anno ad aderire al progetto erano state 6 scuole, per un totale di 603 partecipanti, mentre nel 2025 gli istituti coinvolti sono passati a 11 con 1.376 studenti che avranno la possibilità di assistere gratuitamente a 2 spettacoli in cartellone a Siracusa: “Edipo a Colono” ed “Elettra”. Parallelamente, anche il numero di biglietti richiesti ha avuto un incremento considerevole. Nel 2024 ne sono stati emessi 1.157, mentre nel 2025 il numero è salito a 2128. Un risultato estremamente positivo che conferma il crescente interesse e l’efficacia di un progetto che educa i giovani attraverso la bellezza del teatro.
La seconda edizione di “Costruire il futuro, incontro con il Teatro Greco” è stata presentata questa mattina a Roma, nel corso di un evento al Teatro Quirino – Vittorio Gassman al quale hanno partecipato Sergio Marullo di Condojanni, Vice presidente di Fondazione Angelini, Gianluigi De Palo, Direttore generale dell’ente, Marina Valensise, Consigliere delegato della Fondazione Inda per l’Istituto del Dramma Antico e Piero Petrucci, Vicedirettore Ufficio Scolastico Regionale Lazio.
Insieme a loro anche due rappresentanti del panorama culturale italiano come l’attrice e regista Sonia Bergamasco che ha approfondito insieme ai ragazzi la figura di Elettra, ruolo che interpreterà nella tragedia di Sofocle che apriràla stagione del Teatro Greco di Siracusa, e lo scrittore e docente Alessandro D’Avenia che ha parlato ai giovani di come le tragedie greche insegnino ancora oggi ad affrontare la complessità delle emozioni umane.
“Siamo felici di accompagnare questi giovani in un viaggio straordinario nel cuore del teatro greco, attraverso le potenti storie di Elettra ed Edipo a Colono – sostiene Thea Paola Angelini Presidente Fondazione Angelini -. Queste tragedie, pur nate millenni fa, parlano ancora oggi alle nostre coscienze, spingendoci a riflettere sul destino, sulla giustizia e sul coraggio di affrontare la verità. Il teatro non è solo spettacolo, ma esperienza di vita, e il nostro compito è incoraggiare le nuove generazioni a non essere spettatori, ma protagonisti del loro cammino. La cultura è la chiave per comprendere il passato e costruire il futuro”.
“Anche quest’anno – dichiara Marina Valensise, consigliere delegato della Fondazione INDA -, grazie al sostegno e al contributo della Fondazione Angelini, l’INDA metterà a disposizione delle migliaia alunni dei licei romani, che grazie agli uffici dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio hanno aderito a questa bella iniziativa, i biglietti per assistere agli spettacoli della 60ma Stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco. Anche quest’anno, dunque, il nostro programma teatrale potrà coinvolgere direttamente le giovani generazioni, contribuendo alla loro formazione, permettendo loro di attingere alla ricchezza del patrimonio classico grazie al talento di artisti di fama internazionale”.




Lutto nel giornalismo: morto il padre del giornalista Salvatore Di Salvo

Dopo tredici mesi dal decesso dell’amata moglie Giuseppina, ieri sera è tornato alla casa del Padre il signor Antonino Di Salvo, papà del giornalista Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Unione cattolica stampa italiana e tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, del professore Maurizio Di Salvo, docente all’Istituto superiore “Archimede” di Catania e dell’infermiera Gaetana Eliana Di Salvo, in servizio presso l’ospedale di Lentini. Nato novantuno anni fa a San Teodoro, in provincia di Messina, Antonino Di Salvo approda a Carlentini nel 1975 da Militello in val di Catania. Mezzo secolo vissuto in quella che per tanti aspetti è diventata la sua seconda città natia, ma -pure- mezzo secolo segnato da una patologia polmonare che lo ha costretto ad una vita discreta, ritirata, sempre vissuta al fianco della moglie: un legame indissolubile, durato settant’anni, fino al decesso della compagna di una vita. E se è vero che c’è una morte biologica, poi certificata anagraficamente, è altrettanto vero che sovente c’è una ‘morte’ per relazione, quella che ‘colpisce’ quando viene meno la persona amata. Ed Antonino Di Salvo, al di là dell’età veneranda e della malattia che l’ha sovrastato e vinto nella fase finale della sua vita, da questa ‘morte’ è stato abbracciato. E però, non è un controsenso, è speranza, anelito di vita, l’altra, quella che si trasforma nell’abbraccio dell’Amore e nell’incontro con le persone amate che ci hanno preceduto. Lo ricordiamo come una persona a modo, riservata, così come l’abbiamo conosciuto. E gioiosa per i traguardi, curriculari, professionali e sociali dei suoi amati figli e degli ancor più amati nipoti, di quella gioia che riluce dagli occhi e dall’espressione del viso. Anelito, pure, di presagire l’abbraccio con la moglie, quasi di desiderarlo, perché si può essere pronti all’appuntamento con il Padre anche quando magari gli affetti più cari non ‘vedono’, perché guardano con gli occhi del cuore. Al caro amico Salvo, al fratello Maurizio, alla sorella Eliana, alle nuore Lucilla Fisicaro e Grace Galeano, al genero Salvatore Russo e ai nipoti Giordana, Giulia e Iacopo, ai parenti tutti, giungano le più sentite condoglianze in questo momento di dolore. I funerali si terranno oggi pomeriggio, alle 16, in chiesa madre a Carlentini.
Al collega Di Salvo le più sentite condoglianze del gruppo editoriale Promo Italia (FMITALIA e SiraacusaOggi.it) e della redazione giornalistica.




La mafia gestisce il turismo in Ortigia? “Singoli malavitosi attivi in alcuni settori”

Le parole del presidente dell’Antimafia regionale hanno colpito l’opinione pubblica siracusana. Con interpretazioni arrivate sino all’estremo, sino quasi a disegnare un’Ortigia turistica in mano alla criminalità organizzata. Ora, che il boom del turismo abbia acceso le attenzioni dei clan sul settore dei servizi non è purtroppo una novità. Come non lo è in tutte quelle occasioni in cui un grande giro di denaro può diventare possibile occasione per “pulire” soldi provento di attività illegali. Siracusa non può certo ritenersi esente da questa fenomenologia.
Basta questo per fare di Ortigia una sorta di Gomorra in cui non si accende insegna o non si attiva servizio se non riconducibile alla Mafia Spa? “Non ci sono evidenze in questo senso”, spiega il prefetto di Siracusa Giovanni Signer. “Nel dettaglio – aggiunge – non ci sono atti giudiziari o provvedimenti amministrativi che lo attestino. Le indagini di polizia hanno evidenziato che, a Siracusa, alcuni servizi turistici sono monopolizzati da singoli malavitosi vicini alla cosca. Ma non c’è il vero e proprio interesse del clan verso l’attività. E questo dato è emerso, ad esempio, con le indagini di Polizia che a gennaio scorso hanno portato all’ordinanza che ha colpito alcuni appartenenti al clan Bottaro-Attanasio. Se non fosse stato così, il procuratore avrebbe sequestrato anche le stesse attività”.
Insomma, dietro alcune attività turistiche vi è l’interesse di persone fisiche vicine ai clan, ma non quello diretto dei clan. Può sembrare uno sterile distinguo quando invece netta è la differenza tra l’azione di un singolo che si muove per suo vantaggio e quella “costruita” su di un sistema di prestanome per mascherare una serie di azioni (illegali) riconducibili univocamente all’attività di questa o quella cosca. “Ci sono dei malavitosi che monopolizzano un settore, ma non vuol dire che c’è la mafia dietro a un intero settore”, sintetizza con efficacia il prefetto Signer. E d’altronde ritenere l’opposto sarebbe anche irrispettoso verso quel sano e diffuso tessuto imprenditoriale locale che ha contribuito alla crescita della destinazione turistica Siracusa.
Non voleva certo sostenerlo il presidente Cracolici che, a ben vedere, ha voluto alzare la soglia di attenzione sulla base dei dati messi a disposizione della Commissione dalla stessa Prefettura di Siracusa. Vale quindi come invito a tenere gli occhi aperti, in particolare sulla vorticosa crescita del settore dei servizi al turismo che – in questi anni – non è stata sempre puntualmente accompagnata con norme, autorizzazioni e controlli.
Il che, beninteso, non vuol certo dire che Siracusa sia il paradiso in terra. Questa provincia conosce la presenza e il condizionamento mafioso, la contiguità con i clan del catanese a nord ed i mille interessi nell’agricoltura a sud. La droga è l’affare dominante e redditizio mentre le estorsioni, ormai a bassa intensità economica, restano strumento di controllo del territorio purtroppo poco denunciato e segnalato. Fenomeni noti alla squadra Stato che, oggi come in passato, certo non ha intenzione di stare solo a guardare.




Il turismo nel mirino della mafia? Granata: “In prima fila contro ogni condizionamento mafioso”

Le valutazioni del presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici, hanno colpito l’opinione pubblica siracusana e continuano a far rumore. Sul tema è intervenuto Fabio Granata, assessore alla Legalità e alla Cultura del Comune, e già presidente della Commissione regionale Antimafia e vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia.
“Ritengo meritevoli di attenzione e rispetto le valutazioni della Commissione regionale Antimafia e del suo presidente Antonello Cracolici che peraltro rispecchiano dati conosciuti e oggettivi sulle infiltrazioni mafiose della città e della provincia. Così come condivisibile è l’analisi sulle attenzioni della mafia sui settori emergenti della nostra economia quali il turismo. La nostra Amministrazione ne è da tempo perfettamente consapevole ed è impegnata, il sindaco Francesco Italia in testa, in un contrasto radicale verso tale fenomeno soprattutto nei settori delicati e strategici dei servizi al turismo, dei trasporti turistici via terra e via mare, della ristorazione e della distribuzione alimentare. Il Comune ha fatto e farà per intero la sua parte nel rispetto delle competenze che gli sono attribuite ma senza mai “girarsi dall’altra parte”. Invitiamo tutti a fare la loro parte a iniziare dai cittadini e dagli operatori del settore, denunciando irregolarità e prepotenze, isolando la “zona grigia” di questa economia che danneggia la parte sana e l’immagine stessa della città”.




Prende fuoco il semirimorchio di un articolato tra Augusta e Lentini, intervento dei Vigili del Fuoco

Incendio del semirimorchio di un articolato che trasportava materiale ferroso. E’ successo questo pomeriggio, intorno alle 16, nel tratto stradale Augusta-Lentini. L’autista dopo essersi accorto del fumo proveniente dal rimorchio ha subito fermato il mezzo pesante e sganciato il semirimorchio, evitando così il propagarsi delle fiamme. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Augusta e Lentini. La squadra intervenuta ha estinto l’incendio proveniente dalle ruote posteriori evitando che si propagasse a quelle degli assi anteriori.